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LE MICORIZZE
Apro questo post , per illustrare la funzione delle micorizze o funghi del tricoderma sui nostri bonsai , in modo tale che chi non le ha mai utilizzate , può trovare la risposta all'utilizzo di questo benefico fungo .
Le micorizze sono funghi capaci di legarsi alle radici della pianta e con essa realizzare in tempi estremamente rapidi, un rapporto di collaborazione in virtù del quale sia la pianta sia il microrganismo traggono vantaggio. In questa associazione il fungo colonizza la radice della pianta e le fornisce sostanze nutritive minerali e acqua estratte dal terreno, mentre la pianta trasferisce al fungo substrati energetici e carboidrati elaborati tramite la fotosintesi , permettono alla pianta di svilupparsi in modo migliore e di aumentare la resistenza ai patogeni radicali e agli stress ambientali.
Le micorizze possono essere impiegate sia al momento del trapianto di piante in vaso , sia per applicazioni al terreno vicino alle radici di piante già a dimora.
Oggi giorno , ne esistono di diverse tipologie in forma liquida , in polvere o in pastiglie ,Io le utilizzo entrambi .
Si possono posizionare sul fondo del vaso al momento del trapianto una pastiglia per ogni pianta, poi inserire la piantina nel vaso e coprire con il terreno. Per trapianto di piante con vasi di dimensioni superiori, aggiungere una pastiglia ogni 10 cm di variazione delle dimensioni del diametro del contenitore.
Si può aggiungere anche in piante già rinvasate facendo leggermente vicino alle radici un foro con un legnetto in modo da riuscire a posizionare la pastiglia a contatto con le radici e ricoprire. Ripetere l’operazione ogni 6-9 mesi.
Oppure somministrare il prodotto liquido a decadenza di 15 giorni nel periodo vegetativo con temperature dai 15 ai 35 gradi .
I vantaggi :
Aumento dell’apparato radicale
Maggiore assorbimento di macro e microelementi
Resistenza agli stress idrici e salini
Maggiore resistenza all’attacco di nematodi, batteri e funghi
Attenuazione dei fenomeni di stanchezza del terreno
Resistenza allo stress da trapianto
Spero di aver fatto cosa gradita per tutto il forum .
Le micorizze sono funghi capaci di legarsi alle radici della pianta e con essa realizzare in tempi estremamente rapidi, un rapporto di collaborazione in virtù del quale sia la pianta sia il microrganismo traggono vantaggio. In questa associazione il fungo colonizza la radice della pianta e le fornisce sostanze nutritive minerali e acqua estratte dal terreno, mentre la pianta trasferisce al fungo substrati energetici e carboidrati elaborati tramite la fotosintesi , permettono alla pianta di svilupparsi in modo migliore e di aumentare la resistenza ai patogeni radicali e agli stress ambientali.
Le micorizze possono essere impiegate sia al momento del trapianto di piante in vaso , sia per applicazioni al terreno vicino alle radici di piante già a dimora.
Oggi giorno , ne esistono di diverse tipologie in forma liquida , in polvere o in pastiglie ,Io le utilizzo entrambi .
Si possono posizionare sul fondo del vaso al momento del trapianto una pastiglia per ogni pianta, poi inserire la piantina nel vaso e coprire con il terreno. Per trapianto di piante con vasi di dimensioni superiori, aggiungere una pastiglia ogni 10 cm di variazione delle dimensioni del diametro del contenitore.
Si può aggiungere anche in piante già rinvasate facendo leggermente vicino alle radici un foro con un legnetto in modo da riuscire a posizionare la pastiglia a contatto con le radici e ricoprire. Ripetere l’operazione ogni 6-9 mesi.
Oppure somministrare il prodotto liquido a decadenza di 15 giorni nel periodo vegetativo con temperature dai 15 ai 35 gradi .
I vantaggi :
Aumento dell’apparato radicale
Maggiore assorbimento di macro e microelementi
Resistenza agli stress idrici e salini
Maggiore resistenza all’attacco di nematodi, batteri e funghi
Attenuazione dei fenomeni di stanchezza del terreno
Resistenza allo stress da trapianto
Spero di aver fatto cosa gradita per tutto il forum .
davide- Istruttore UBI
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Re: LE MICORIZZE
l'hai fatta molto molto interessante
Grazie
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micorizze
grazie Davide molto interessante l'argomento ,io sapevo solo di un fungo che vive in simbiosi con faggi e querce ma che si possono trovare in commercio non lo sapevo e ora ti chiedo dove posso reperire il prodotto ??? ciao
folletto- Utente medio
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Re: LE MICORIZZE
folletto ha scritto:grazie Davide molto interessante l'argomento ,io sapevo solo di un fungo che vive in simbiosi con faggi e querce ma che si possono trovare in commercio non lo sapevo e ora ti chiedo dove posso reperire il prodotto ??? ciao
Inanziutto grazie per avre detto che il post è di vostro interesse .
Poi questa sera quando sono al pc , vi allego foto nome dei prodotti che utilizzo io .
( vi svelo il mio segreto )
davide- Istruttore UBI
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segreto
e noi curiosoni aspettiamo affamati di notizie !!!!
folletto- Utente medio
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Re: LE MICORIZZE
Intanto visto l'accuratezza delle informazioni ed il post interessantissimo lo mettiamo in evidenza.....alla voce "importante"!!!!
per l'ottimo contributo dato Davide!!!!!
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Re: LE MICORIZZE
giancarlo ha scritto:Intanto visto l'accuratezza delle informazioni ed il post interessantissimo lo mettiamo in evidenza.....alla voce "importante"!!!!
per l'ottimo contributo dato Davide!!!!!
grazie caro giancarlo , sai che per me è un immenso piacere !
davide- Istruttore UBI
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Re: LE MICORIZZE
giancarlo fammi poi sapere dove lo mettigiancarlo ha scritto:Intanto visto l'accuratezza delle informazioni ed il post interessantissimo lo mettiamo in evidenza.....alla voce "importante"!!!!
per l'ottimo contributo dato Davide!!!!!
folletto- Utente medio
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Re: LE MICORIZZE
ecco le foto delle micorizze in pastiglia che utilizzo io .
vi starete chiedendo il perchè di due confezzioni differenti e a cosa serve una e a cosa serve l'altra , se sono entrambi MICORIZZE .
BENE vi spiego subito la differenza :
bisogna precisare che Più del 90% delle specie vegetali in condizioni naturali risulta micorrizato , e ci dovrebbe far capire bene che i nostri alberi ne anno bisogno , specialmente in vaso.
le ECTOMICORRIZE, caratteristiche della maggior parte delle latifoglie e delle conifere, dotate di un mantello fungino esterno ricoprente l’apice radicale, e le ENDOMICORRIZE, a più ampia diffusione (anche tra le specie erbacee), non dotate di un mantello fungino esterno, ma presenti anche all’interno delle cellule.
LE ECTOMICORIZZE :
Sono le micorrize tipiche dei tartufi e dei porcini. Il fungo non penetra mai all’interno delle cellule dell’ospite. Le ife fungine formano come uno spesso strato attorno alle radici, detto mantello o micoclena. Colore, spessore, morfologia del mantello possono variare a seconda delle specie. Dal mantello le ife si insinuano tra le cellule della corteccia radicale, formando un intreccio intercellulare, il reticolo di Hartig. A seconda dell’ospite questo reticolo può essere più o meno sviluppato, e raggiungere il cilindro centrale (conifere) oppure limitarsi ai primi strati cellulari della corteccia (latifoglie).
conifere della famiglia delle pinacee : abete europeo , abete di douglas ,tsuga, cedro.
caducifoglie : faggio , quercia , castagno, tiglio , betulla , ontano , carpino nero , nocciolo , salice , pioppo ecc.
LE ENDOMICORIZZE :
Sono così definite perché, a differenza delle ecto, il fungo penetra all’interno delle cellule dell’ospite, mentre mancano di un mantello fungino esterno. Sono più antiche delle ectomicorrize.
Le spore che si trovano nel terreno germinano in presenza di radici ospiti per effetto degli essudati radicali. Si sviluppano fino a raggiungere la radice stessa, e la colonizzano penetrando sia attraverso gli spazi intercellulari sia direttamente nelle cellule. Il fungo si diffonde così attraverso le cellule corticali, senza invadere mai il cilindro centrale e le cellule dell’apice radicale.
All’interno delle cellule le ife si diramano a formare delle strutture ramificate, gli arbuscoli, responsabili degli scambi nutrizionali tra i due simbionti: la pianta cede i carboidrati eccedenti prodotti attraverso la fotosintesi, il fungo a sua volta cede i sali minerali assorbiti dal suolo circostante. Gli arbuscoli hanno vita breve: dopo pochi giorni infatti degenerano. Un’altra struttura prodotta dalle ife fungine è la vescicola, rigonfiamento tondeggiante inter o intracellulare, organo di accumulo di granuli di grasso con funzione di riserva.
Anche se la radice non subisce variazioni morfologiche notevoli come avviene per le ectomicorrize, l’apparato radicale risente della presenza del fungo: possono infatti variare il grado di ramificazione e le dimensioni delle radici stesse, fino ad aumentare d centinaia di volte.
conifere della famiglia delle pinacee : tasso, sequoia , tuia , cipresso , ginepro , chamaecyparis , podocarpo .
caducifoglie : acero,olmo,bagolaro ,zelcova,frassino,ligustro,ilex,ibisco,forsizia,mimosa,bosso,ficus.
si può Brevemente dire che , la pianta ospite cede al fungo zuccheri e vitamine, mentre il fungo assorbe e trasferisce alla pianta gli elementi minerali. Infatti lo sviluppo considerevole delle ife nel terreno permette di esplorare un volume di suolo notevolmente maggiore di quanto può fare la singola radice, anche lontano dalla zona di assorbimento della radice stessa, aumentando notevolmente la quantità di sostanze nutritive raggiungibili. Non solo, ma le micorrize sono in grado di solubilizzare e quindi assorbire le forme organiche o minerali presenti nel suolo in composti insolubili, non direttamente utilizzabili dalle piante, cambiando quindi radicalmente il conto agronomico della disponibilità degli elementi nutritivi nel terreno.
Anche il ritorno di sostanza organica al suolo viene incrementato con la micorrizazione, accompagnato anche da un maggior rilascio di N, P e K.
bene dopo questa spiegazione , vi posso dare dei consigli tra utilizzare quelli in pastiglia , oppure in polvere o liquido .
indubbiamente l'utilizzo delle pastiglie , risulta essere il metodo più semplice ed ha una durata maggiore .
come dalla seconda foto che ho messo , si può vedere il corretto utilizzio , cioè io rompo in quattro pezzi la pastiglia , con un bastoncino ( quello che utilizziamo per districare le rdici nel momento del rinvaso ) eseguo dei fori a metà tra la zolla e il bordo del vaso fino a più della metà in profondità , e inserisco un pezzo di pastiglia , e via cosi in 4 punti.
oppure se rinvasiamo una pianta , dopo aver messo lo strato di drenaggio , e il primo strato di tericcio , posizioniamo la nostra pianta e ben vicino alla zolla inseriamo in quattro punti i nostri pezzi di pastiglia , e poi procediamo con il nostro rinvaso .
anche quello in polvere (chaimato comunemente TRIX ) risulta essere semplice , ( io utilizzo sempre quello del ALTEA e si chiamo TRICO POWDER ) ossia basta mescolare la polvere con il nostro terriccio , oppure su una pianta da non rinvasare , o lo diluiamo in acqua e annaffiamo la pianta o lo scorpargiamo sopra il terriccio e poi innaffiamo.
quello liquido conosciuto come B****m va somministrato a più passaggi nella stagione vegetativa a decadenza di 15 giorni.
RICORDATEVI BENE che i funghi micorizzici hanno una scadenza molto corta ( perche sono spore vive ) es . le pastiglie sono sottovuoto e una volta aperte durano all'incirca un mese , quelli liquidi una volta aperto va somministrato e poi riposto in frigorifero e dato per massimo altre due volte , quello in polvere va somministrato all'apertura e basta.
un consiglio da amico , controllate sempre che quello che comprate su questo argomento , che sia dell'annata corrente e non dell'anno prima , altrimenti servirà a poco.
vi dico questo perchè ho visto gente che si insachetta o confeziona prodotti siglillandoli , oppure si fa il sottovuoto ( con una classica machinetta da sottovuoto ) e li spaccia per freschi e magari sono dell'anno prima.
comprate sempre quelle delle vere case produttrici , che producono e confezzionano in ambienti controllati .
una semplice ricerca in rete con la marca della prima foto che vi ho allegato , trovate tutto e di più !!!!!!
svelato il segreto per molti di voi
vi starete chiedendo il perchè di due confezzioni differenti e a cosa serve una e a cosa serve l'altra , se sono entrambi MICORIZZE .
BENE vi spiego subito la differenza :
bisogna precisare che Più del 90% delle specie vegetali in condizioni naturali risulta micorrizato , e ci dovrebbe far capire bene che i nostri alberi ne anno bisogno , specialmente in vaso.
le ECTOMICORRIZE, caratteristiche della maggior parte delle latifoglie e delle conifere, dotate di un mantello fungino esterno ricoprente l’apice radicale, e le ENDOMICORRIZE, a più ampia diffusione (anche tra le specie erbacee), non dotate di un mantello fungino esterno, ma presenti anche all’interno delle cellule.
LE ECTOMICORIZZE :
Sono le micorrize tipiche dei tartufi e dei porcini. Il fungo non penetra mai all’interno delle cellule dell’ospite. Le ife fungine formano come uno spesso strato attorno alle radici, detto mantello o micoclena. Colore, spessore, morfologia del mantello possono variare a seconda delle specie. Dal mantello le ife si insinuano tra le cellule della corteccia radicale, formando un intreccio intercellulare, il reticolo di Hartig. A seconda dell’ospite questo reticolo può essere più o meno sviluppato, e raggiungere il cilindro centrale (conifere) oppure limitarsi ai primi strati cellulari della corteccia (latifoglie).
conifere della famiglia delle pinacee : abete europeo , abete di douglas ,tsuga, cedro.
caducifoglie : faggio , quercia , castagno, tiglio , betulla , ontano , carpino nero , nocciolo , salice , pioppo ecc.
LE ENDOMICORIZZE :
Sono così definite perché, a differenza delle ecto, il fungo penetra all’interno delle cellule dell’ospite, mentre mancano di un mantello fungino esterno. Sono più antiche delle ectomicorrize.
Le spore che si trovano nel terreno germinano in presenza di radici ospiti per effetto degli essudati radicali. Si sviluppano fino a raggiungere la radice stessa, e la colonizzano penetrando sia attraverso gli spazi intercellulari sia direttamente nelle cellule. Il fungo si diffonde così attraverso le cellule corticali, senza invadere mai il cilindro centrale e le cellule dell’apice radicale.
All’interno delle cellule le ife si diramano a formare delle strutture ramificate, gli arbuscoli, responsabili degli scambi nutrizionali tra i due simbionti: la pianta cede i carboidrati eccedenti prodotti attraverso la fotosintesi, il fungo a sua volta cede i sali minerali assorbiti dal suolo circostante. Gli arbuscoli hanno vita breve: dopo pochi giorni infatti degenerano. Un’altra struttura prodotta dalle ife fungine è la vescicola, rigonfiamento tondeggiante inter o intracellulare, organo di accumulo di granuli di grasso con funzione di riserva.
Anche se la radice non subisce variazioni morfologiche notevoli come avviene per le ectomicorrize, l’apparato radicale risente della presenza del fungo: possono infatti variare il grado di ramificazione e le dimensioni delle radici stesse, fino ad aumentare d centinaia di volte.
conifere della famiglia delle pinacee : tasso, sequoia , tuia , cipresso , ginepro , chamaecyparis , podocarpo .
caducifoglie : acero,olmo,bagolaro ,zelcova,frassino,ligustro,ilex,ibisco,forsizia,mimosa,bosso,ficus.
si può Brevemente dire che , la pianta ospite cede al fungo zuccheri e vitamine, mentre il fungo assorbe e trasferisce alla pianta gli elementi minerali. Infatti lo sviluppo considerevole delle ife nel terreno permette di esplorare un volume di suolo notevolmente maggiore di quanto può fare la singola radice, anche lontano dalla zona di assorbimento della radice stessa, aumentando notevolmente la quantità di sostanze nutritive raggiungibili. Non solo, ma le micorrize sono in grado di solubilizzare e quindi assorbire le forme organiche o minerali presenti nel suolo in composti insolubili, non direttamente utilizzabili dalle piante, cambiando quindi radicalmente il conto agronomico della disponibilità degli elementi nutritivi nel terreno.
Anche il ritorno di sostanza organica al suolo viene incrementato con la micorrizazione, accompagnato anche da un maggior rilascio di N, P e K.
bene dopo questa spiegazione , vi posso dare dei consigli tra utilizzare quelli in pastiglia , oppure in polvere o liquido .
indubbiamente l'utilizzo delle pastiglie , risulta essere il metodo più semplice ed ha una durata maggiore .
come dalla seconda foto che ho messo , si può vedere il corretto utilizzio , cioè io rompo in quattro pezzi la pastiglia , con un bastoncino ( quello che utilizziamo per districare le rdici nel momento del rinvaso ) eseguo dei fori a metà tra la zolla e il bordo del vaso fino a più della metà in profondità , e inserisco un pezzo di pastiglia , e via cosi in 4 punti.
oppure se rinvasiamo una pianta , dopo aver messo lo strato di drenaggio , e il primo strato di tericcio , posizioniamo la nostra pianta e ben vicino alla zolla inseriamo in quattro punti i nostri pezzi di pastiglia , e poi procediamo con il nostro rinvaso .
anche quello in polvere (chaimato comunemente TRIX ) risulta essere semplice , ( io utilizzo sempre quello del ALTEA e si chiamo TRICO POWDER ) ossia basta mescolare la polvere con il nostro terriccio , oppure su una pianta da non rinvasare , o lo diluiamo in acqua e annaffiamo la pianta o lo scorpargiamo sopra il terriccio e poi innaffiamo.
quello liquido conosciuto come B****m va somministrato a più passaggi nella stagione vegetativa a decadenza di 15 giorni.
RICORDATEVI BENE che i funghi micorizzici hanno una scadenza molto corta ( perche sono spore vive ) es . le pastiglie sono sottovuoto e una volta aperte durano all'incirca un mese , quelli liquidi una volta aperto va somministrato e poi riposto in frigorifero e dato per massimo altre due volte , quello in polvere va somministrato all'apertura e basta.
un consiglio da amico , controllate sempre che quello che comprate su questo argomento , che sia dell'annata corrente e non dell'anno prima , altrimenti servirà a poco.
vi dico questo perchè ho visto gente che si insachetta o confeziona prodotti siglillandoli , oppure si fa il sottovuoto ( con una classica machinetta da sottovuoto ) e li spaccia per freschi e magari sono dell'anno prima.
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davide- Istruttore UBI
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Re: LE MICORIZZE
folletto ha scritto:giancarlo fammi poi sapere dove lo mettigiancarlo ha scritto:Intanto visto l'accuratezza delle informazioni ed il post interessantissimo lo mettiamo in evidenza.....alla voce "importante"!!!!
per l'ottimo contributo dato Davide!!!!!
Trovi il post sempre all'interno della sezione "Biologia e salute degli alberi", dove sono le manine con sfondo verde..e che segnalano che il post e' Importante!
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Re: LE MICORIZZE
Grazie Giacomo , per me è un piacere !giacomo58 ha scritto:Ottimo post Davide
davide- Istruttore UBI
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le micirizze
grazie della tua precisa lezione da professore universitario ora mi sto chiedendo spero proprio di riuscire a reperire il prodotto .Se qualche amico lo sà mi faccia sapere !! a te DAVIDE ancora
folletto- Utente medio
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Re: LE MICORIZZE
Nel sito della altea dovresti trovare tutti i prodotti sia in pastiglie che in polvere .
Se Giancarlo lo consente ( per aiutarci a reperire le micorizze ) sul sito : www.pagineverdibonsai.it
Nella sezione " farmacia verde " trovate un prodotto che si chiama " TRV o TRVG " sono entrambi ottimi prodotti a base di micorizze e spore di tricoderma . Il TRV è in polvere invece il TRVG è il forma granulare .
In più le confezzioni sono perfette per noi bonsaisti ( 100gr ) e perfetto per 15/20 piante .
Vi stò dando dei buoni suggerimenti dai
Se Giancarlo lo consente ( per aiutarci a reperire le micorizze ) sul sito : www.pagineverdibonsai.it
Nella sezione " farmacia verde " trovate un prodotto che si chiama " TRV o TRVG " sono entrambi ottimi prodotti a base di micorizze e spore di tricoderma . Il TRV è in polvere invece il TRVG è il forma granulare .
In più le confezzioni sono perfette per noi bonsaisti ( 100gr ) e perfetto per 15/20 piante .
Vi stò dando dei buoni suggerimenti dai
davide- Istruttore UBI
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Re: LE MICORIZZE
davide ha scritto:Nel sito della altea dovresti trovare tutti i prodotti sia in pastiglie che in polvere .
Se Giancarlo lo consente ( per aiutarci a reperire le micorizze ) sul sito : www.pagineverdibonsai.it
Nella sezione " farmacia verde " trovate un prodotto che si chiama " TRV o TRVG " sono entrambi ottimi prodotti a base di micorizze e spore di tricoderma . Il TRV è in polvere invece il TRVG è il forma granulare .
In più le confezzioni sono perfette per noi bonsaisti ( 100gr ) e perfetto per 15/20 piante .
Vi stò dando dei buoni suggerimenti dai
folletto- Utente medio
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Re: LE MICORIZZE
Davide, quindi con questo prodotto non si deve usare aliette o simili?davide ha scritto:Nel sito della altea dovresti trovare tutti i prodotti sia in pastiglie che in polvere .
Se Giancarlo lo consente ( per aiutarci a reperire le micorizze ) sul sito : www.pagineverdibonsai.it
Nella sezione " farmacia verde " trovate un prodotto che si chiama " TRV o TRVG " sono entrambi ottimi prodotti a base di micorizze e spore di tricoderma . Il TRV è in polvere invece il TRVG è il forma granulare .
In più le confezzioni sono perfette per noi bonsaisti ( 100gr ) e perfetto per 15/20 piante .
Vi stò dando dei buoni suggerimenti dai
Rino- Utente medio
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Re: LE MICORIZZE
ahahah grazie Davide... ora manca solo che ce le compri e vieni a mettere nel vaso
a parte gli scherzi OTTIMO
a parte gli scherzi OTTIMO
Ultima modifica di iker il Mer 03 Ago 2011, 15:34 - modificato 1 volta.
iker- Utente normale
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Re: LE MICORIZZE
Esatto Rino , se la pianta è sana e ben trattata con micorizze , non serve applicare aliette o altri fungicidi al terreno , altrimenti ucciderebbero anche quelli benefici .
Nel caso di problemi alla pianta di qualche fungo patogeno , si dovrà giustamente prima debellare con appostlito fungicida , per farlo morire , e sclucessivamente al ciclo ben studiato ( non di una sola applicazione ) allora si dovrà reintegrare e riequilibrare la flora del terreno ( con micorizze e tricoderma ) per riportare beneficio alla pianta .
Vi faccio un esempio :
È come se noi ci prendiamo un virus più forte e dobbiamo assumere degli antibiotici forti per debellarlo .
Bene dopo il ciclo degli antibiotici , è consigliato assumere vitamine e fermenti lattici , per riequilibrare la flora del nostro corpo .
Spero che così sia di più facile comprensione .
Nel caso di problemi alla pianta di qualche fungo patogeno , si dovrà giustamente prima debellare con appostlito fungicida , per farlo morire , e sclucessivamente al ciclo ben studiato ( non di una sola applicazione ) allora si dovrà reintegrare e riequilibrare la flora del terreno ( con micorizze e tricoderma ) per riportare beneficio alla pianta .
Vi faccio un esempio :
È come se noi ci prendiamo un virus più forte e dobbiamo assumere degli antibiotici forti per debellarlo .
Bene dopo il ciclo degli antibiotici , è consigliato assumere vitamine e fermenti lattici , per riequilibrare la flora del nostro corpo .
Spero che così sia di più facile comprensione .
davide- Istruttore UBI
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Re: LE MICORIZZE
iker ha scritto:ahahah grazie Davide... ora manca solo che ce le compri e vieni a mettere nel vaso
apparte gli scherzi OTTIMO
Ha ha ha si si ma a te metto quelli che provocano il fungo della trachomicosi
A parte gli scherzi grazie per i complimenti.
davide- Istruttore UBI
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le micorizze
sai DAVIDE ieri ho mandato e mail alla ditta altea che mi ha dato l'indirizzo dove reperire le pastiglie a pochi km da casa mia a te
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Re: LE MICORIZZE
[quote="folletto"] sai DAVIDE ieri ho mandato e mail alla ditta altea che mi ha dato l'indirizzo dove reperire le pastiglie a pochi km da casa mia a te ti quoto alla grande
folletto- Utente medio
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Re: LE MICORIZZE
Benissimooooooo !!!!!
Sono veramente felice di aver aiutato te ed tri utenti del forum .
Questo è lo spirito giusto in un forum .
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davide- Istruttore UBI
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Re: LE MICORIZZE
Grandissimo Davide
post veramente ottimo!
per Folletto: mi gireresti la mail dell'Altea, magari in mo?
Grazie
Maurizio
post veramente ottimo!
per Folletto: mi gireresti la mail dell'Altea, magari in mo?
Grazie
Maurizio
Ascom- Utente medio
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Re: LE MICORIZZE
Grazie ascom , per me è stato un piacere .
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Re: LE MICORIZZE
Finalmente le ho trovate.....si le micorrizze della ALTEA che Davide ci ha segnalato.......(ho trovato quelle dalla confezione di colore rosa, le altre con confezione verde arriveranno a settembre), pur avendo letto e riletto sarebbe utile che Davide al rientro dalle ferie naturalmente potesse spiegare ulteriori cose che almeno io non ho capito........
1) quando usarle sui bonsai e in quale periodo oltre il trapianto.......insomma ora lo posso fare? Avendo la confezione rosa eventualmente in che essenze le posso mettere?
2) un elenco oppure un indirizzo dove sapere quali sono le piante che possono essere trattate per la confezione rosa e per quella verde
1) quando usarle sui bonsai e in quale periodo oltre il trapianto.......insomma ora lo posso fare? Avendo la confezione rosa eventualmente in che essenze le posso mettere?
2) un elenco oppure un indirizzo dove sapere quali sono le piante che possono essere trattate per la confezione rosa e per quella verde
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Bonsai Club Laudense
4 parole fondamentali per l'arte bonsai:
> Passione
> Determinazione
> Costanza
> Tenacia
giancarlo- .
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Data d'iscrizione : 01.01.10
Età : 68
Località : Boffalora d'Adda - Lodi
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