Come avete iniziato a fare bonsai?

gil hardy ha scritto:
in abruzzo un club iscritto all' UBI, c'è, anche se forse è un po' lontano

LABORATORIO BONSAI ABRUZZESE
C/O CIOVACCO EZIO
Tel. 085694082
VIA MONTE CARMELO 40
65100 SAN SILVESTRO (PE)
email ezio.ciovacco@hotmail.it

lo conosco, avevo preso contatti, ma gli orarinon sono compatibili con i miei anche se la distanza è relativa, una 40ina di km

Mitico fu’ il KARATE KID con il M° Miyagi nel lontano 1984, rimasi sensibilmente attratto da quei piccoli alberi e da li è partita la mia Bonsai DO.

Una vita da autodidatta, il primo corso di bonsai, lo feci nel lontano 1992 a Brescia noto negozio con sede a Milano.
Poi sempre da solo ho continuato la mia Via nella coltivazione, provando molte varietà di essenze.

Un giorno passò un conoscente a trovarmi e rimase colpito dalle mie piantine, mi invitò al suo club e dal 2006 frequento con passione una sera la settimana, discutendo, indirizzando e lavorando con ragazzi più o meno giovani, cercando di crescere insieme.

Ho conseguito il diploma di arte Bonsai all'università' di Milano.

Nel frattempo ho fatto altri master con maestri e personaggi di spicco del bonsaismo Italiano e continuo tutt'ora.

Reputo di estrema importanza il mio tirocinio da autodidatta, che non rinnegherò mai, perché mi ha fatto lavorare sempre in simbiosi con le piante ottenendo sempre e solo la buona coltivazione
che reputo fondamentale.

Ho conosciuto Mr. Carlini Giancarlo in altro luogo, e dopo suo invito a partecipare in questo forum ho messo radici in questa famiglia, con tutti Voi, ragazzuoli….

Trasmettere quello che ho imparato in anni di vita bonsai mi gratifica pienamente.

Continuando sereno la Mia Bonsai Do.


Ciao e buona serata.

Bonsaicaffe ha scritto:Mitico fu’ il KARATE KID con il M° Miyagi nel lontano 1984, rimasi sensibilmente attratto da quei piccoli alberi e da li è partita la mia Bonsai DO.

Una vita da autodidatta, il primo corso di bonsai, lo feci nel lontano 1992 a Brescia noto negozio con sede a Milano.
Poi sempre da solo ho continuato la mia Via nella coltivazione, provando molte varietà di essenze.

Un giorno passò un conoscente a trovarmi e rimase colpito dalle mie piantine, mi invitò al suo club e dal 2006 frequento con passione una sera la settimana, discutendo, indirizzando e lavorando con ragazzi più o meno giovani, cercando di crescere insieme.

Ho conseguito il diploma di arte Bonsai all'università' di Milano.

Nel frattempo ho fatto altri master con maestri e personaggi di spicco del bonsaismo Italiano e continuo tutt'ora.

Reputo di estrema importanza il mio tirocinio da autodidatta, che non rinnegherò mai, perché mi ha fatto lavorare sempre in simbiosi con le piante ottenendo sempre e solo la buona coltivazione
che reputo fondamentale.

Ho conosciuto Mr. Carlini Giancarlo in altro luogo, e dopo suo invito a partecipare in questo forum ho messo radici in questa famiglia, con tutti Voi, ragazzuoli….

Trasmettere quello che ho imparato in anni di vita bonsai mi gratifica pienamente.

Continuando sereno la Mia Bonsai Do.


Ciao e buona serata.

E' vero, e non mi pentiro' mai di averti invitato a far parte della nostra famiglia come non mi pentiro' mai di aver voluto fare oltre 100 Km. per poterti stringere la mano e conoscerti meglio.... per tutto quello che fai in questo Forum......

E' sempre un piacere Giancarlo ....

sono rimasto attrato dalla lettura spasmodica di libri del settore in biblioteca.
mi trovavo durante quel periodo a firenze e da li il centro di Pescia dista 60 km.

conobbi Francesco Santini un ragazzo molto cordiale e paziente che rispondeva a tutte le mie domande a mitraglietta!!!!!
una volta tornato a Taranto senza un club si va a passi lenti ma non importa poichè continuo ad essere un appassionato grazie a tutti voi amici del forum.

un grazie particolare a Giancarlo che mi ha presentato questo sito

piccolobonzo ha scritto:sono rimasto attrato dalla lettura spasmodica di libri del settore in biblioteca.
mi trovavo durante quel periodo a firenze e da li il centro di Pescia dista 60 km.

conobbi Francesco Santini un ragazzo molto cordiale e paziente che rispondeva a tutte le mie domande a mitraglietta!!!!!
una volta tornato a Taranto senza un club si va a passi lenti ma non importa poichè continuo ad essere un appassionato grazie a tutti voi amici del forum.

un grazie particolare a Giancarlo che mi ha presentato questo sito

Grazie a te per esserti unito a noi tutti.....

Chi ha la fortuna d'avere in collezione il o uno dei suoi primi bonsai.
Questa passione è nata come molti dal regalo o l'acquisto nelle piazze dei primi bonsai per finanziare la ricerca contro l'aids poi i film di Karate kid con il maestro Miaghi e i suoi bonsai hanno aumentato l'interesse per questo essere vegetale.
Ecco nel 1995 quando abitavo ancora sulla vecchia casa dei miei le mie tre piantine.

partenda da sx
una serissa morta dopo 2 anni (provabile eccesso d'acqua)ma la fioritura di quella pianta accese molte emozioni
al centro un olmo cinese che mi regalò la vicina dopo aver visto cadere tutte le foglie per la 2° volta perchè si dimentivaca di darle da bere
infina a dx una carmona anch'essa morta non ricordo se lo stesso anno i quello dopo.

Dopo qualche anno la passione prese piede e nel 1999 o il 2000 le piante erono molte di + ed molte autoctone ma l'olmo cinese era ancora li avendo superato il suo 1° rinvaso.

Questo Maurizio e' un post interessante che io feci gia' nel forum a settembre 2010......qui sotto c'e' tutto....

https://forumbonsailodi.forumattivo.com/t376-come-avete-iniziato-a-fare-bonsai

Se non ti dispiace, sposto il tuo scritto di la....oppure ti aggiungi al vecchio post, cosi' non disperdiamo le informazioni....

Aspetto che mi rispondi prima di spostare.....

Fatto.....spostato il post di Maurizio, che comunque ringrazio perche' sta partecipando alle discussioni e ne promuove di nuove ed interessanti..... Maurizio

Guardando attentamente le tue piantine, si puo' gia' dedurre che all'epoca avevi gia' buon gusto e delle belle piantine....

giancarlo ha scritto:Guardando attentamente le tue piantine, si puo' gia' dedurre che all'epoca avevi gia' buon gusto e delle belle piantine....

le prime info su internet e i primi libri in edicola avevano aiutato molto

nel 2003 il mio olmetto viene rinvasato di nuovo


passa qualche anno e nel 2007 compro un bel vasetto


decido nell'anno seguente di sistemare il nebari con una margotta



quest'anno First compie 18 anni di compagnia e posso dire che ne abbia sopportato di cotte e crude essendo stata cavia del mio bonsaismo


qua è assieme ad un mane di rosmi preso in una bancarella ad una fiera paesana di fiori al prezzo di 2.50Euro (tante volte basta poco )

Una bella storia su questo olmetto....insignificante appena preso, ma con le giuste cure e con gli anni passati sta mostrando carattere ed una certa maturita' .....ecco, queste sono grandi soddisfazioni, come il mio acero che e' con me dal 1991....non lo venderei mai...

Anche il rosmarino e' interessante, Bonsaicaffe' ormai mi ha invogliato con questa essenza e sto coltivando un bel po' di piantine con buoni risultati....

...e che trasformazione la corteccia

gil hardy ha scritto:...e che trasformazione la corteccia

Vero.....tanti anni di coltivazione incidono anche su questo aspetto....ecco perche' sopra dicevo che ha acquisito carattere e maturita'.....

Riprendo questo post che ho ritrovato nella mia navigazione spasmodica e disordinata di fremente neofita.
Non ho ancora iniziato a fare bonsai e non so quando potrò dire di farlo realmente.
Nel frattempo però seguendo una mia forte passione primordiale per tutto ciò che è natura, coltivazione e cura di animali e piante mi sto tuffando in questo mondo con entusiasmo.
In questi mesi mi sono procurato un bonsai commerciale di zelkova per vedere subito qualcosa con una forma e sto facendo impazzire mio padre costellandogli il giardino di vasi pieni di piante delle più disparate raccolte o riprodotte come tentativo per cercare di realizzare qualche progetto futuro.
Ringrazio questo forum, scoperto casualmente tramite Google, per la gentilezza di chi dona tempo anche a rispondere alle mie domande ingenue e per mostrami storie di piante cresciute e sviluppate con impegno e pazienza e soprattutto umiltà.
Grazie a tutti!
Matteo

MeloMat90 ha scritto:Riprendo questo post che ho ritrovato nella mia navigazione spasmodica e disordinata di fremente neofita.
Non ho ancora iniziato a fare bonsai e non so quando potrò dire di farlo realmente.
Nel frattempo però seguendo una mia forte passione primordiale per tutto ciò che è natura, coltivazione e cura di animali e piante mi sto tuffando in questo mondo con entusiasmo.
In questi mesi mi sono procurato un bonsai commerciale di zelkova per vedere subito qualcosa con una forma e sto facendo impazzire mio padre costellandogli il giardino di vasi pieni di piante delle più disparate raccolte o riprodotte come tentativo per cercare di realizzare qualche progetto futuro.
Ringrazio questo forum, scoperto casualmente tramite Google, per la gentilezza di chi dona tempo anche a rispondere alle mie domande ingenue e per mostrami storie di piante cresciute e sviluppate con impegno e pazienza e soprattutto umiltà.
Grazie a tutti!
Matteo

Grazie a te Matteo per avere la bonta' di seguirci....

Amavo già le piante quando verso i 9 anni mia zia mi regalò un libro sui Bonsai, un testo di impostazione giapponese e purista. Ma lo misi in cantina , solo molti anni dopo facendo pulizie mi incuriosii e inziai a leggerlo da li la passione. il primo " bonsai" fu una sventurata Portulacaria afra che filavo alla meno peggio col filo di ferro arrugginito rubato nel deposito di mio padre

credo nell 87/88 ero appassionato della cultura giapponese e la mia ragazza di allora (poi diventata mia moglie) andò in vacanza con i genitori in bretagna e normandia e mi portò un libricino in francese saison bonsai che ha dato il via, poi feci un corso all'associazione bonsai bologna e poi e poi epoi fino ad oggi che lo racconto a voi

Come è nata in me la passione per il Bonsai.
Era l’autunno del 1958 quando andai in montagna a raccogliere delle pigne di conifere di larici, abeti, pini silvestri e pini mughi. Seminai diversi semi di queste conifere in cassette di legno della frutta, in quanto non avevo ne orto e neanche terreno, e le prime “timide piantine” nacquero nella primavera del 1960. Molte di queste insignificanti piantine sono sopravvissute negli anni nonostante l’assoluta mancanza di informazioni, se non quelle da me sperimentate. E tuttora sono diventate degli splendidi Bonsai, che potete ammirare nel mio Giardino museo Bonsai della serenità www.armandodalcolseiwabonsaien.com
Ma come mi era stata scattata questa molla? Con tutta probabilità il mio approccio con gli alberi in miniatura era dovuto probabilmente al mio DNA a causa del mio carattere romantico; da ragazzo, infatti, mi piaceva ammirare gli alberi fioriti in primavera, ed allungando un braccio vedevo l’albero proiettarsi sul palmo della mia mano. E fu così che mi nacque l’idea di creare un albero in miniatura che potesse vivere in una ciotola tenendolo fra le mie mani. Infatti, non conoscevo il Bonsai, ed è come se l’avessi inventato! Nella primavera del 1963 andai in un vivaio tradizionale ad acquistare un normale pesco, poiché era l’albero fiorito che più mi piaceva. Non sapevo però le enormi difficoltà che avrei incontrato coltivando questa specie a causa delle frequenti malattie che va incontro; nonostante ciò e senza nessuna esperienza ha vissuto per ben 34 anni sempre in un piccolo vaso! Insieme al pesco, acquistai anche un Chaenomeles japonica (cotogno da fiore), infatti fui attirato dai suoi splendidi fiori rosso corallo che mi inebriavano la vista, e questa pianta sempre coltivata in vaso è tuttora vivente ed è diventata una splendido Bonsai.
Con la prima Euroflora del 1966 che si tiene a Genova ogni cinque anni, ebbi l’opportunità di leggere un articolo riguardante questa prima importante manifestazione. L’articolista scrisse: merita assolutamente andare a visitare questo evento perché ci sono dei giapponesi che hanno esposto degli “Alberi in miniatura” coltivati in piccoli vasi creati artisticamente dall’uomo! Ed io che già avevo più di cento piantine nei vasetti di terracotta, scrissi alla redazione per avere qualche informazione. Ma la risposta fu deludente: infatti, mi dissero che doveva trattarsi di una delle arti marziali giapponesi!!!
Deluso, mi rivolsi ancora una volta alla Natura per cercare delle risposte, perché nessuno ne sapeva qualcosa, e così osservai soprattutto il comportamento degli alberi nelle varie tipologie ambientali. La prima volta che lessi la parola Bonsai fu in un piccolo manuale “Bonsai pratico per principianti” pubblicato dall’Edagricole di Bologna nel 1968, il quale mi fu regalato da un amico che sapeva della mia passione per gli alberi in miniatura.
Nel 1978 lessi un articolo sul Bonsai di Carlo Oddone di Torino, il quale cercava eventuali appassionati nel territorio nazionale. Gli telefonai ed andai a trovarlo. Ebbi così altre notizie dell’esistenza di altri appassionati, Come Gianfranco Giorgi, Giovanni Genotti, Renato Dal Toso ed altri due tre. E così dopo i nostri incontri, iniziammo a diffondere il Bonsai in Italia!!!

Armando Dal Col ha scritto:Come è nata in me la passione per il Bonsai.
Era l’autunno del 1958 quando andai in montagna a raccogliere delle pigne di conifere di larici, abeti, pini silvestri e pini mughi. Seminai diversi semi di queste conifere in cassette di legno della frutta, in quanto non avevo ne orto e neanche terreno, e le prime “timide piantine” nacquero nella primavera del 1960. Molte di queste insignificanti piantine sono sopravvissute negli anni nonostante l’assoluta mancanza di informazioni, se non quelle da me sperimentate. E  tuttora sono diventate degli splendidi Bonsai, che potete ammirare nel mio Giardino museo Bonsai della serenità www.armandodalcolseiwabonsaien.com
Ma come mi era stata scattata questa molla? Con tutta probabilità il mio approccio con gli alberi in miniatura era dovuto probabilmente al mio DNA a causa del mio carattere romantico; da ragazzo, infatti, mi piaceva ammirare gli alberi fioriti in primavera, ed allungando un braccio vedevo l’albero proiettarsi sul palmo della mia mano. E fu così che mi nacque l’idea di creare un albero in miniatura che potesse vivere in una ciotola tenendolo fra le mie mani. Infatti, non conoscevo il Bonsai, ed è come se l’avessi inventato!  Nella primavera del 1963 andai in un vivaio tradizionale ad acquistare un normale pesco, poiché era l’albero fiorito che più mi piaceva. Non sapevo però le enormi difficoltà che avrei incontrato coltivando questa specie a causa delle frequenti malattie che va incontro; nonostante ciò e senza nessuna esperienza ha vissuto per ben 34 anni sempre in un piccolo vaso! Insieme al pesco, acquistai anche un Chaenomeles japonica (cotogno da fiore), infatti fui attirato dai suoi splendidi fiori rosso corallo che mi inebriavano la vista, e questa pianta sempre coltivata in vaso è tuttora vivente ed è diventata una splendido Bonsai.
Con la prima Euroflora del 1966 che si tiene a Genova ogni cinque anni, ebbi l’opportunità di leggere un articolo riguardante questa prima importante manifestazione. L’articolista scrisse: merita assolutamente andare a visitare questo evento perché ci sono dei giapponesi che hanno esposto degli “Alberi in miniatura” coltivati in piccoli vasi creati artisticamente dall’uomo! Ed io che già avevo più di cento piantine nei vasetti di terracotta, scrissi alla redazione per avere qualche informazione. Ma la risposta fu deludente: infatti, mi dissero che doveva trattarsi di una delle arti marziali giapponesi!!!
Deluso, mi rivolsi ancora una volta alla Natura per cercare delle risposte, perché nessuno ne sapeva qualcosa, e così  osservai  soprattutto il comportamento degli alberi nelle varie tipologie ambientali. La prima volta che lessi la parola Bonsai fu in un piccolo manuale “Bonsai pratico per principianti”  pubblicato dall’Edagricole di Bologna nel 1968,  il quale mi fu regalato  da un amico  che sapeva della mia passione per gli alberi in miniatura.
Nel 1978  lessi un articolo sul Bonsai di Carlo Oddone di Torino,  il quale cercava eventuali appassionati nel territorio nazionale. Gli telefonai ed andai a trovarlo. Ebbi così altre notizie dell’esistenza di altri appassionati, Come Gianfranco Giorgi, Giovanni Genotti,  Renato Dal Toso ed altri due tre. E così dopo i nostri incontri, iniziammo a diffondere il Bonsai in Italia!!!

ricorda la storia di un nostro amico comune, Felice Tizzoni.

Si, me lo ricordo bene Felice Tizzoni, eravamo insieme in Giappone. E poi ricordo altre persone conosciute nei primi incontri a Torino e a Milan, come Werter Paccagnella, Bazzali Carlo, Edoardo Scardo, Gino Masina, Danilo Bonacchi, Antonio Ricchiari di Palermo e qualche altra persona che via via si aggiungeva al nostro "gruppo" di pionieri.

Rimanere isolato per 18 anni da altri appassionati ha sicuramente "ritardato" la mia conoscenza sul Bonsai, ma ha contribuito a "cercare le risposte" da Madre Natura.

Armando Dal Col ha scritto:Rimanere isolato per 18 anni da altri appassionati ha sicuramente "ritardato" la mia conoscenza sul Bonsai, ma ha contribuito a "cercare le risposte" da Madre Natura.

già, la natura è la migliore maestra ma confrontarsi aiuta il ns bagaglio di conoscenze; immagino il suo primo viaggio in giappone...

Bonsaicaffe ha scritto:Mitico fu’ il KARATE KID con il M° Miyagi nel lontano 1984, rimasi sensibilmente attratto da quei piccoli alberi e da li è partita la mia Bonsai DO.

Una vita da autodidatta...

Bellissima idea quella di aprire un topic sull'argomento, posto che spesso mi capita di parlarne con conscenti e/o amici curiosi da sapere come è nata in me questa particolare passione!
Quoto l'incipit della risposta di Bonsaicaffe, perché anche per me la passione nacque in quel modo (contate che sono del 1978!) e proseguì per alcuni anni, a base di molti, moltissimi libri (uno tra tutti Il libro completo del bonsai di Harry Tomlinson, De Agostini (1991) e di poche, pochissime piante (di cui non ho fotografie).
Quindi verso i 14 anni nacquero altre passioni, una tra tutte quella per la musica, per cui, anche per mancanza di posto e di voglia di "sbattersi" da parte dei miei (questa passione necessita di impegno e autonomia, che non si hanno a quell'età, per ovvi motivi), abbandonai il tutto, fino al 2009, dove, anche grazie ad internet, rinacque profondamente, al punto che mi sta portando sempre più lontano non solo fisicamente (quest'anno molto probabilmente mi regalerò il primo soggiorno in Giappone incentrato tutto sul bonsai), ma anche spiritualmente, perché, per me, la cura dei bonsai è anche - e soprattutto! - cura di se stessi!