Albero vs Bonsai (ispirazione x stili naturali)

giancarlo ha scritto:Mi accodo all'ultima riflessione di Antonio....e' vero cio' che dici Antonio.....ma fare bonsai non puo' limitarci a mettere una pianta in un vaso e lasciarla li' cosi', imperfetta e senza quasi toccarla perché in natura e' cosi'......io non la vedo cosi'....dopo aver messo la pianta in vaso, per non essere considerato un "coltivatore" che non e' una brutta parola...ma solo una differenziazione dall'altro termine detto "Bonsaista", si deve cercare di mettere in mostra, oltre alle doti di coltivatore, anche quelle dell'artista...non per nulla e' definita "l'arte Bonsai", ed allora il bonsaista cerca di migliorare la pianta, andando a limare i difetti che sono si naturali nelle piante ma che se aggiustati danno un senso diverso a tutto la composizione che si vuole ottenere....

Spero di aver fatto comprendere il mio punto di vista....in definitiva quest'arte deve essere un mix di buona coltivazione, una riproduzione, dove e' possibile, degli alberi in natura e tanto estro da parte del bonsaista....per me e' questa l'arte Bonsai!!!!

p.s. per concludere, perché dovrei riprodurre una pianta come in natura con dei grossi difetti....io se posso li elimino e cosi' facendo faccio la pianta si molto simile all'originale...ma senza i suoi difetti...come vorrei che fosse....



Sono d'accordo con questa visione del mondo bonsai..diciamo che in natura vedi degli alberi bellissimi, contorti, spettacolari, che subito colpiscono il tuo sguardo e lo rapiscono, e magari esemplari della stessa specie assolutamente anonimi. La natura, come tutto ciò che ci circonda, è varia e variegata e quello che ci colpisce è il bello, il particolare, a volte l'inconsueto. E a volte alcuni difetti possono accentuare la particolarità di ciò che abbiamo davanti..intendo piccoli accenti, perchè se vedo una libellula di tre metri per quattro sarà si bella ma mi dileguo esattamente dalla parte opposta alla sua senza volerne sapere dei suoi splendidi colori!!!!!! Gli stili di base sono la guida, la bibbia del bonsaista, quello che è il canone da seguire per avviarsi su una determinata strada, la bravura, la passione ed un certo occhio sono un po' l'arbitrio, l'estro che contraddistinguono l'artista. Se si parla di ARTE del bonsai si deve per forza anche prendere in considerazione questo estro, questa visione personale della materia. Tutti possono scolpire, tanti possono farlo in maniera decente, diversi possono dirsi bravi ma di Michelangelo io ne conosco uno solo! E su uno stesso soggetto di partenza, fra i tanti, tu noti assolutamente subito qual'è il Michelangelo. La tecnica è quella che ci deve dire come fare, è il punto di partenza, l'aspirazione di ognuno di noi nel fare non solo bonsai ma qualsiasi cosa, anche solo il proprio mestiere, la visione personale è quella che con un tocco anche minimo, una singola sfumatura, ci permettere di apporre una firma particolare alla nostra opera. Personalmente il troppo tecnicismo, quello esasperato e spersonalizzante, la mera applicazione della tecnica studiata, non mi esalta, anzi, forse mi annoia anche in certi casi..la tecnica che posso notare nell'impostazione di un bonsai che fa da scheletro ad un lavoro che mi riporti a ciò che in natura mi ha colpito e mi è rimasto impresso mi fa viaggiare, mi riporta ai luoghi in cui ho visto quel soggetto, mi porta via da dove sono e rievoca in me la natura. Ognuno ha la propria formazione e la sua personale visione del mondo, delle cose, della natura, non può e non deve esistere una visone univoca, e ognuno ha le proprie emozioni e le proprie caratteristiche, per fortuna..per me vuol dire avere le radici della tecnica sulle quali è ben salda una solida base, un bel nebari secolare, e un piccolo tocco di estro che da questa base scaturisce e personalizza senza estremizzare, un tocco leggero,i rami che ti dicono chi sei e perchè sei. Michelangelo  scolpiva il marmo come tanti, ma il suo marmo, nei volti, nelle espressioni, nelle pose, parlava! ...peccato che io nel fare bonsai sia una sega!!!!...ahahahahahah, ma questo è un altro argomento!!!

robyn77 ha scritto:antonio... (morboo) non avevo capito che per palchi ben definiti tu intendessi questo....  

tu per palchi ben definito mi posti questo...



io per palchi ben definiti avevo capito questo





vedi questo è spesso discorso al club da parte di uno dei nostri istruttori.. di non fare i palchi in questo modo.... detti anche a pon pon....perchè è sbagliato non è naturale ed un livello basso (lo definisce scolastico per la precisione) mentre tu lo definisci di "elevato livello"  abbiamo proprio due livelli diversi di definire "palchi ben definiti" ... ma è ovvio che
"la bellezza e la perfezione della natura" non c'è nella foto da te postata... come per me non c'è ne anche " la bravura dell'umano che l'ha fatta"
sono fatti come si tosa una siepe (è qui il tuo paragone che hai fatto con le 2 foto da te postate è giustissimo )

ti posso dire che questi palchi fatti cosi non li fanno più nemmeno in thailandia
alcune foto di bonsai prese da i contatti che ho su FB thailandesi





ma ne anche a Bali ( sempre prese da contatti su fb... qui dall'autore)





persino i penjing cinesi sono più naturali di quella foto.... un paio di esmp...





è noi stiamo imparando/seguendo un arte nata si in cina.... ma dove a trovato la sua forma artistica in giappone...
quindi togliti dalla mente quella immagine (cambia il tuo livello di definizione di palco ben definito) è smettila di dire che sei una nullità in questo settore... :palata in test sei un bonsaista alle prime armi che sta imparando... tutti passano di li per imparare.. non per questo sei iscritto ad un club...

p.s spero di essere stato chiaro.... è non postarmi più immaggini di quel tipo in un posto che parla di naturalezza....se no :palata in test:palata in test:palata in test:arrabbiato5:

Roberto Cinus ha scritto:Non cominciamo ad appropriarci di meriti altrui per favore, qui chi non ne capisce niente sono io ed io soltanto, e basta!!!!

....io sto facendo bonsai di basilico in balcone con discreti risultati!!!!!!!! Che essendo in vaso non sono già più naturali!!

L'IMPORTANTE E' SMORZARE I TONI E CONTINUARE A LAVORARE!!!!!!!!! Buon lavoro, e ricordati, in segheria tu arrivi secondo!!!!

morboo ha scritto:



No Robyn, mi sarò sicuramente espresso male, ho preso una immagine da internet su di un sito sul quale vi erano dei bonsai indubbiamente di un buon livello, per questo ho detto "credo di elevato livello", ma a me non piaceva affatto.

La mia considerazione "ben definiti" non è positiva, (forse nasce da questa mia infelice espressione il disguido) ma appunto nel senso del "pon pon" ...  
sono ultra d'accordissimo con quella considerazione del maestro.

Ed è appunto per la naturalezza che i bonsaisti dovrebbero perseguire, che non sono per i palchi a pon pon che alcune volte invece riscontro in bonsai anche vincitori di mostre ...

Non abbiamo visioni diverse ... anche la considerazione di Giancarlo che dice si Antonio ... "ma fare bonsai non puo' limitarci a mettere una pianta in un vaso e lasciarla li' cosi', imperfetta e senza quasi toccarla perché in natura e' cosi'......io non la vedo cosi'"

neanch'io la vedo così, ci mancherebbe, una pianta in un vaso è già per definizione "non più in natura", la naturalezza và ricercata ... io volevo solo dire che creare le chiome a pon pon o a funghetto, come le chiamo io, è tutt'altro che cercare naturalezza ... e proprio le bellissime immagini del tuo post iniziale Robyn, dimostrano questo ... volevo giustappunto solo evidenziarlo.


antonio

Roberto Cinus ha scritto:No, non parlavo nello specifico, era un po' per le bonarie scaramucce  più sopra, niente di che, è solo che è meglio il cazzeggio!!
p.s.: di cimiteri vegetali mi sa che ne abbiamo un po' tutti qua e la, si passa per forza per quelli, prima o poi..

andrea 70 ha scritto:Robyn77 scusami, mi sono dimenticato di ringraziarti per le bellissime foto che hai postato e per l'interessante discussione che ne è derivata.