L'innesto a foro passante

L'innesto a foro passante


Oggi parliamo e documentiamo una tecnica che puo' risolvere molte problematiche al bonsaista, l'innesto a foro passante, tale tecnica rispetto agli innesti tradizionali che possono anche non attecchire, ha il vantaggio (se eseguita bene) di poter progettare come potra' essere una pianta.

Anche se questa presenta dei difetti come la mancanza di rami da un lato, quante volte abbiamo detto “che bella pianta...peccato che manca di un paio di rami in questo punto....bene, se applicata in modo giusto da un risultato certo vicino al 100%, e' facile da fare e nel giro di pochi mesi a seconda dell'essenza che andiamo a trattare l'innesto attecchisce perfettamente.


Vediamo un po' allora come procedere......io mi sono dotato di un trapano a batteria che tra le varie funzioni possiede anche un “variatore di giri”, questa cosa per la tecnica che andremo a vedere e' fondamentale, infatti quando si patica il foro bisogna farlo a basso regime di giri, altrimenti all'interno si provochera' una bruciatura e la linfa che dovra' andare a contatto con il ramo non ci potra' essere determinando cosi' il fallimento dell'operazione che andremo a praticare al nostro alberello.


Essendo in questa stagione (agosto inoltrato) e volendo fare una prova che comunque desse risultati mi sono orientato su di un tronco li ligustro che ha prodotto rami quasi solo in basso (polloni) pertanto li ho lasciati crescere per poi innestarli a poco a poco in punti strategici.....



Si parte con una punta nuova ed affilata e si fora al piu' basso regime di giri possibile.....qui si nota l'inizio del foro praticato.



n questa foto l'operazione va a rilento per via del basso numero di giri da fare per forare il tronco ma siamo gia' alla fine



Qui, possiamo vedere il foro di entrata e i tricioli morbidi...segno che il foro e' stato fatto bene e non si e' bruciato nulla all'interno...






Qui invece la parte d'uscita che come si vede sta per oltrepassare la scorza della pianta.



i due bastoncini che si vedono invece serviranno per fermare sia il foro d'entrata che quello d'uscita garantendo una certa fermezza al ramo che altrimenti potrebbe sfilarsi via
ecco i due bastoncini



come si vede questo e' il rametto preparato.....che e' stato defogliato al momento.....non ho tolto tutto il picciolo delle foglie perche' da li' ripartiranno nuove gemme con la ripresa vegetativa in settembre..ma alcuni innesti fatti su di un melograno 10 gg. Fa (8 agosto circa) hanno già tirato fuori le prime foglie quindi come si vede queste due essenze non hanno proprio alcun problema.

Ecco un'altra foto piu' ravvicinata dove possiamo vedere che ci sono delle piccole gemmine nei piccioli rimasti.





Si procede all'inserimento del ramo facendo attenzione a rovinare il meno possibile i piccioli dove c'erano le foglie....



Un'immagine ancora piu' ravvicinata...



Qui abbiamo il foro d'uscita e con il bastoncino segnalo il legnetto che ho infilato per fermare il ramo....vedremo meglio piu' sotto



particolare ingrandito


Qui si puo' notare il legnetto che ferma, invece il rametto inserito nel foro di entrata...



ecco ancora un ingrandimento della foto fatta sopra.....



Sopra il particolare ingrandito del foto di uscita che deve avere l'internodo il piu' vicino possibile al foro, altrimenti la pianta cresce e si allunga portando lontano l'internodo.

poi si procede a chiudere con del mastice sia il lato di entrata che quello di uscita...io in questo caso non avendo a portata di mano il mastice tradizionale (quello simile al pongo grigio.) ho optato per un mastice liquidi per innesti...



ingrandimento della foto sopra



A questo punto non c'e' che da aspettare l'attecchimento che sara' pronto quando la parte che esce del rametto innestato sara' piu' grossa del rametto di entrata.....allora si prende un filo, lo si applica all'entrata del rametto innestato e si procede a stringerlo piano piano ogni giorno, fino a reciderlo completamente....a titolo esemplificativo metto una foto dell ramo attecchito di un acero fatta lo scorso anno...

Grazie Giancarlo, spiegazione di facile interpretazione e correlata di foto, per noi neofiti questo è oro

Come non ringraziare te e tutti gli utenti più esperti del forum per i consigli utilissimi che ci fornite

senza dubbio è una cosa ben spiegata e molto facile da capire

Ben fatto Giancarlo, ho visto la parte finale dell'operazione dal vivo e la tua spiegazione fatta qua e' chiarissima

Che dire!!!!....ottimo Gian

A pochissimi giorni dagli innesti a foro passante che ho fatto, (sono passati solo 6 gg.) , vi mostro come anche se fatti in un mese dove le piante dovrebbero essere ferme, (agosto) stiano spuntando le prime gemme in punta dove la linfa "spinge" di piu', ma anche piu' indietro nel ramo....direi che questo e' proprio un buon segno....ma naturalmente e' solo un primo passo....vedremo poi in futuro l'evoluzione di tale tecnica...


il melograno nano innestato.......







qui invece il rametto del ligustro...








e poi c'e' il mio amico che mi osserva tutti i giorni..peccato non poter fare due chiacchiere.....



Qui stava mangiando un piccolo insetto nero.....

Molto interessante e complimenti per il ragno da compagnia.... io sono aracnofobigo ma in foto mi piacciono

iker ha scritto:Molto interessante e complimenti per il ragno da compagnia.... io sono aracnofobigo ma in foto mi piacciono

Sai Fabio, anche io temo i ragni...e questo ti assicuro che e' grandissimo ed un po' di paura me la fa....ma ho imparato a rispettare ogni tipo di animale e se non e' strettamente necessario non lo uccido!!!!

giancarlo ha scritto:

iker ha scritto:Molto interessante e complimenti per il ragno da compagnia.... io sono aracnofobigo ma in foto mi piacciono

Sai Fabio, anche io temo i ragni...e questo ti assicuro che e' grandissimo ed un po' di paura me la fa....ma ho imparato a rispettare ogni tipo di animale e se non e' strettamente necessario non lo uccido!!!!

Assolutamente d'accordo con te anzi, in un certo senso mi affascinano molto.... tornando all'innesto mi piacerebbe provare a farne uno sull'orniello che ne ha bisogno ma il prob è trovare il rametto da innestare... cercherò tanto ho tempo e la pianta non scappa ehehe

Ciao Ciao

iker ha scritto:

giancarlo ha scritto:

iker ha scritto:Molto interessante e complimenti per il ragno da compagnia.... io sono aracnofobigo ma in foto mi piacciono

Sai Fabio, anche io temo i ragni...e questo ti assicuro che e' grandissimo ed un po' di paura me la fa....ma ho imparato a rispettare ogni tipo di animale e se non e' strettamente necessario non lo uccido!!!!

Assolutamente d'accordo con te anzi, in un certo senso mi affascinano molto.... tornando all'innesto mi piacerebbe provare a farne uno sull'orniello che ne ha bisogno ma il prob è trovare il rametto da innestare... cercherò tanto ho tempo e la pianta non scappa ehehe

Ciao Ciao

Io adesso non so come e' la tua pianta, ma basta che fai allungare un paio di rametti molto di piu' degli altri e li curvi....perche' vuoi cercare un rametto?.....lo hai "in casa"!!!!

Eh si Giancarlo ce l'ho a casa e in effetti non avevo pensato alla possibilità di creare un rametto direttamente dalla pianta... comunque più avanti aggiornerò il post che avevo fatto per il frassino in questione e vedremo se è il caso...

Grazie mille

io voglio complimentarmi con Giancarlo per l'ottima spiegazione e l'ottimo lavoro svolto.
Sarà di sicuro utile a molti.....ed anche a me stesso.

Ganbatte ha scritto:io voglio complimentarmi con Giancarlo per l'ottima spiegazione e l'ottimo lavoro svolto.
Sarà di sicuro utile a molti.....ed anche a me stesso.

Grazie!

iker ha scritto:Eh si Giancarlo ce l'ho a casa e in effetti non avevo pensato alla possibilità di creare un rametto direttamente dalla pianta... comunque più avanti aggiornerò il post che avevo fatto per il frassino in questione e vedremo se è il caso...

Grazie mille

mi spiego meglio... eheheh pensavo di fare un innesto in futuro per spacco laterale ma credo che aspetterò la crescita di un rametto per fare questo a foro passante da come ho scritto non si capiva molto

iker ha scritto:

iker ha scritto:Eh si Giancarlo ce l'ho a casa e in effetti non avevo pensato alla possibilità di creare un rametto direttamente dalla pianta... comunque più avanti aggiornerò il post che avevo fatto per il frassino in questione e vedremo se è il caso...

Grazie mille

mi spiego meglio... eheheh pensavo di fare un innesto in futuro per spacco laterale ma credo che aspetterò la crescita di un rametto per fare questo a foro passante da come ho scritto non si capiva molto

Infatti, caro Fabio, mi avevi un po' spiazzato.... , io ti consiglio di farlo a foro passante comunque....

ahah hai ragione infatti rileggendo quello che ho scritto non si capiva molto...

Grazie del consiglio

Tecnica utile,bravo Gian bel post volevo chiedere se qualcuno sa il o i periodi migliori per attuare tale tecnica su diverse essenze ,in questo caso però mi intereserebbe sapere per l'olivastro....

giacomo58 ha scritto:Tecnica utile,bravo Gian bel post volevo chiedere se qualcuno sa il o i periodi migliori per attuare tale tecnica su diverse essenze ,in questo caso però mi intereserebbe sapere per l'olivastro....

Questa è una variazione della tecnica di innesto per approssimazione, diciamo che si può effettuare durante tutto l'arco vegetativo, ma i migliori risultati si hanno nel periodo di massimo vigore in primavera.
Il vantaggio più significativo è quello di poter fare un innesto nella posizione che più ci interessa, senza quelle antiestetiche callazioni degli altri tipi di innesto.
Per le sempreverdi, visto che teoricamente non vanno mai a riposo, si può procedere tutto l'anno.

Ciao a tutti e ben trovati.

Pino

KingBear ha scritto:

giacomo58 ha scritto:Tecnica utile,bravo Gian bel post volevo chiedere se qualcuno sa il o i periodi migliori per attuare tale tecnica su diverse essenze ,in questo caso però mi intereserebbe sapere per l'olivastro....

Questa è una variazione della tecnica di innesto per approssimazione, diciamo che si può effettuare durante tutto l'arco vegetativo, ma i migliori risultati si hanno nel periodo di massimo vigore in primavera.
Il vantaggio più significativo è quello di poter fare un innesto nella posizione che più ci interessa, senza quelle antiestetiche callazioni degli altri tipi di innesto.
Per le sempreverdi, visto che teoricamente non vanno mai a riposo, si può procedere tutto l'anno.

Ciao a tutti e ben trovati.

Pino

Bentornato Pino!!!!! Ahhhh come mancavano a questo Forum anche i tuoi interventi.......

KingBear ha scritto:

Tutto vero quel che ho detto.....Pinoooooo ci sei mancato tantissimo...la vuoi finire di lavorare? Tu sei pensionato ricordalo!!!!

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