Primo Prunus (Domestica)..(credo)

La seconda delle tre nuove essenze arrivate è un prunus di cui non mi è stato detto il tipo. Si presenta così: (lo so non un granchè)





Oltre a sperimentare la coltivazione in vaso di questa essenza volevo provare la fusione dei tronchi legandoli assieme alla base. Anche alla luce di questo, vi chiedo anche qui se avete consigli e delucidazioni a riguardo. Non intendo fare niente se non forse un falso rinvaso in ciotola da coltivazione, quella che ha adesso pare un po' striminzita.

il falso rinvaso è la prima opzione anche se la piantina piu appetibile è la piccola, perchè ha un po di movimento, le altre sono troppo dritte e per la fusione dei tronchi sono insufficienti

lascerei la prima intatta, la seconda la fermerei al terzo ramo che rimane sopra la piccolina, e lo stesso farei con il terzo fermandolo al ramo che si porrebbe sopra la seconda.
ovviamente userei la seconda foto come fronte

Grazie!! Ho rinvasato in ciotola da coltivazione (50%T.U. e 50% pomice con strato superficiale in sola pomice) ed "accorciato". Rinvasando ho scoperto che sono a zattera, per cui l'ho portata più in superficie

vedere perchè credo si possano fare buone cose con questa piantina

Ecco qui:







Ho accorciato e applicato il mastice, che viste le giornate di sole si è già seccato e quasi non si vede più, è rimasto uno strato sottilissimo..mi chiedo se sia meglio rimettercelo. Ho accorciato ad 1 e 2 rami con foglie poiché ho visto che sui due tronchi principali stavano apparendo delle gemme!!


Dalle foto si può vedere il nebari...un po' infimo ma già qualcosa, magari davvero ne viene fuori qualcosa di carino..speriamo
Ah, e mi è stato detto che dovrebbe essere un prunus avium, o ciliegio selvatico.. se avete qualsivoglia esperienza non vi vergognate, io ne ho zero!

A tempo perso, giacchè avevo il computer davanti in studio, mi sono messo a buttar giù un'idea forse un po' strampalata, sicuramente non vicina nel tempo, di come potrebbe diventare questa piantina in futuro. Eccovi la mano/sedano.



Più realisticamente sfrutterò i due ceppi dritti per l'ingrossamento del nebari, per tenere poi solo la "piccolina" inchinata.

vicious ha scritto:lascerei la prima intatta, la seconda la fermerei al terzo ramo che rimane sopra la piccolina, e lo stesso farei con il terzo fermandolo al ramo che si porrebbe sopra la seconda.
ovviamente userei la seconda foto come fronte

io le vedevo più a scalare, così hai la centrale che svetta sulle altre

vicious ha scritto:io le vedevo più a scalare, così hai la centrale che svetta sulle altre

Probabilmente hai ragione, per ora lascio così tanto ne passerà di tempo prima di poter vedere i reali sviluppi della piantina! Intanto facciamola sopravvivere, che sarebbe già abbastanza
(Ho messo, lei e le altre, su un tavolino di pietra sotto ad un acero campestre, dove prendono luce alla mattina e alla sera: sia per riabituare il convalescente olivo sia mentre cerco di capire la migliore esposizione per le altre.. Solo che credo che le sposterò a brevissimo perchè alcune azalee attorno credo abbiano qualsiasi tipo di attacco fungino e non vorrei che ne risentissero)

Pure per questo "bellissimo esemplare" di "prunus indefinitus" (no scherzo credo di essere arrivato alla conclusione che sia un prunus domestica, anche detto volgarmente Susino) ho lasciato vivere in pace, e lui, come il cedro, ha risposto presente.

Ora si presenta così:









Continuo la coltivazione "libera", in attesa che arrivi l'illuminazione su una possibile impostazione che possa funzionare. Comunque sono contento, sapevo che era una specie resistente e si sta confermando tale.

Quando non si sa cosa fare, lasciarla in pace in attesa di una illuminazione è la cosa ideale. Complimenti per la coltivazione