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Quando la fantasia supera la tecnica.
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blabla
Simo.
Armando Dal Col
7 partecipanti
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Quando la fantasia supera la tecnica.
Quando la fantasia supera la tecnica.
Mi son chiesto più di una volta se questa mia opera può essere considerata un Bonsai Tanuki. Mi spiego, il larice in oggetto non è inserito nel ceppo tortuoso e serpeggiante, ma è stata inserita una pietra per "accogliere" una lunga radice cresciuta lungo l'asse del tronco per far sì che questa abbracciasse la roccia. il ceppo a sua volta è stato agganciato alla pietra mediante una vite autofilettante. Come potrebbe essere classificato questo Bonsai? a voi la risposta.
https://2img.net/r/ihimizer/img707/146/1ny9.jpg
Lavorazione del ceppo serpeggiante.
https://2img.net/r/ihimizer/img706/4198/5ie4.jpg
L'insieme dell'opera ottenuta presentata in anteprima a una mostra nazionale di alcuni anni fa.
https://2img.net/r/ihimizer/img59/4687/ftm0.jpg
L'opera fotografata nel mese di novembre 2013.
Armando
Mi son chiesto più di una volta se questa mia opera può essere considerata un Bonsai Tanuki. Mi spiego, il larice in oggetto non è inserito nel ceppo tortuoso e serpeggiante, ma è stata inserita una pietra per "accogliere" una lunga radice cresciuta lungo l'asse del tronco per far sì che questa abbracciasse la roccia. il ceppo a sua volta è stato agganciato alla pietra mediante una vite autofilettante. Come potrebbe essere classificato questo Bonsai? a voi la risposta.
https://2img.net/r/ihimizer/img707/146/1ny9.jpg
Lavorazione del ceppo serpeggiante.
https://2img.net/r/ihimizer/img706/4198/5ie4.jpg
L'insieme dell'opera ottenuta presentata in anteprima a una mostra nazionale di alcuni anni fa.
https://2img.net/r/ihimizer/img59/4687/ftm0.jpg
L'opera fotografata nel mese di novembre 2013.
Armando
Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
Lo classificherei "tanuki su roccia" e trovo rappresenti un'ottima amalgama tra fantasia e tecnica! Complimenti!
Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
Grazie Simone, penso che la tua risposta possa essere accettata "come buona".Simone ha scritto:Lo classificherei "tanuki su roccia" e trovo rappresenti un'ottima amalgama tra fantasia e tecnica! Complimenti!
Armando
Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
sicuramente un buon lavoro che sia un tanucki è trascurabile
blabla- Utente medio
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Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
Certe tecniche/lavorazioni, si possono solo aspettare da un grande bonsaista.....e quindi e' naturale che poteva farlo solo Armando un lavoro cosi'....
Non importa se ad accogliere il larice sia una pietra oppure un legno morto.....quello che importa e' che il risultato sia buono.....e qui non si puo' che dire, che che il tuo lavoro alla fine e' un ottimo risultato.....
Non importa se ad accogliere il larice sia una pietra oppure un legno morto.....quello che importa e' che il risultato sia buono.....e qui non si puo' che dire, che che il tuo lavoro alla fine e' un ottimo risultato.....
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Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
Bellissimo ..... se non mostravi le fasi della costruzione, non avrei mai creduto si trattasse di un tanuki
Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
il legno secco è di pino mugo? lo chiedo perchè ce ne ho anch'io uno con fattezze simili sul quale ho in mente di creare un tanuki....ma non saprei che essenza abbinare
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Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
Si il legno secco era di un pino mugo, andrebbe bene inserire una conifera della stessa specie, ma anche un ginepro sabina vissuto potrebbe andar bene. l'importante è che l'insieme sia credibile!danielo55 ha scritto:il legno secco è di pino mugo? lo chiedo perchè ce ne ho anch'io uno con fattezze simili sul quale ho in mente di creare un tanuki....ma non saprei che essenza abbinare
Armando
Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
Grazie,della precisazione....mi piacerebbe inserire una piantina di mugo,ma trovarne di adatte mi pare un tantino dura
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danielo55- Bonsaista esperto
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Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
Caro Giancarlo ti ringrazio per il tuo apprezzamento, è che mi è sempre piaciuto sperimentare cercando a volte di "uscire dalle regole" proposte e descritte da personaggi famosi, così tanto per provare...giancarlo ha scritto:Certe tecniche/lavorazioni, si possono solo aspettare da un grande bonsaista.....e quindi e' naturale che poteva farlo solo Armando un lavoro cosi'....
Non importa se ad accogliere il larice sia una pietra oppure un legno morto.....quello che importa e' che il risultato sia buono.....e qui non si puo' che dire, che che il tuo lavoro alla fine e' un ottimo risultato.....
Ritornando alla mia opera, ecco, forse potrebbe rientrare in questo contesto: Bonsai ishizuki tanuki.
https://2img.net/r/ihimizer/img109/1012/8cfm.jpg
il larice ha cambiato l'abito.
Armando
Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
Armando come al solito non si può far altro che ringraziarTi per le Tue perle e farTi gli abituali complimenti.
Se ancora non esiste potrebbe essere creato un termine ad hoc tipo tanuzuki che ne pensi ?
Se ancora non esiste potrebbe essere creato un termine ad hoc tipo tanuzuki che ne pensi ?
Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
Grazie a te Armando per i post sempre estremamente interessanti....sono una manna per tutti noi.....Armando Dal Col ha scritto:Caro Giancarlo ti ringrazio per il tuo apprezzamento, è che mi è sempre piaciuto sperimentare cercando a volte di "uscire dalle regole" proposte e descritte da personaggi famosi, così tanto per provare...giancarlo ha scritto:Certe tecniche/lavorazioni, si possono solo aspettare da un grande bonsaista.....e quindi e' naturale che poteva farlo solo Armando un lavoro cosi'....
Non importa se ad accogliere il larice sia una pietra oppure un legno morto.....quello che importa e' che il risultato sia buono.....e qui non si puo' che dire, che che il tuo lavoro alla fine e' un ottimo risultato.....
Ritornando alla mia opera, ecco, forse potrebbe rientrare in questo contesto: Bonsai ishizuki tanuki.
https://2img.net/r/ihimizer/img109/1012/8cfm.jpg
il larice ha cambiato l'abito.
Armando
Certo che il nome che proponi per collocare questa lavorazione potrebbe essere giusto...Bonsai ishizuki tanuki. Qualcuno dovra' pur darlo un nome...e se lo dici tu va benissimo...
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Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
Onestamente, penso sia il nome più corretto per questa mia opera. Ed ora rendiamolo ufficiale:
Larix decidua, "Bonsai Ishizuki Tanuki", creazione di Armando Dal Col
Larix decidua, "Bonsai Ishizuki Tanuki", creazione di Armando Dal Col
Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
Armando Dal Col ha scritto:Onestamente, penso sia il nome più corretto per questa mia opera. Ed ora rendiamolo ufficiale:
Larix decidua, "Bonsai Ishizuki Tanuki", creazione di Armando Dal Col
E Ufficiale sia!!!!!!
Armando dal Col ha coniato un un nuovo nome per questa sua eccellente opera che puo' riassumersi cosi'.....
Larix decidua, "Bonsai Ishizuki Tanuki"
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Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
Maestro mi genufletto al Tuo desiderio anche se "Tanukishi" però come nome non era male !
Ancora complimenti!
Ancora complimenti!
Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
Il nuovo termine "coniato", suona bene e rispecchia una certa coerenza... anche se, domando, la pietra non è troppo piccola per richiamare il termine ishizuki?
Probabilmente sbaglio (mi baso su queste tre immagini), ma associavo a tale stile/termine, una composizione nella quale la pietra gioca un ruolo importante. Una montagna con la sua vegetazione... forse più rappresentativo di un paesaggio che di una singola pianta. Bene, vedendo la tua realizzazione, ho più l'impressione di una pianta singola, dove secco e verde la fanno da padroni mentre la pietra pare essere relegata a riempitivo. Senza quella visibilità che richiamerebbe tale termine associato. Insomma io rimarrei su "tanuki su roccia".
Ma rimane un parere ed uno stimolo di condivisione personale, non vi è alcuna polemica o provocazione a monte e rispetto comunque le scelte, ribadendo l'apprezzamento per il risultato finale, di un assieme assai gradevole.
Ps. Il nome da attribuire a tale esecuzione, ritengo sia un simpatico gioco al quale partecipo altrettanto simpaticamente e volentieri.
Probabilmente sbaglio (mi baso su queste tre immagini), ma associavo a tale stile/termine, una composizione nella quale la pietra gioca un ruolo importante. Una montagna con la sua vegetazione... forse più rappresentativo di un paesaggio che di una singola pianta. Bene, vedendo la tua realizzazione, ho più l'impressione di una pianta singola, dove secco e verde la fanno da padroni mentre la pietra pare essere relegata a riempitivo. Senza quella visibilità che richiamerebbe tale termine associato. Insomma io rimarrei su "tanuki su roccia".
Ma rimane un parere ed uno stimolo di condivisione personale, non vi è alcuna polemica o provocazione a monte e rispetto comunque le scelte, ribadendo l'apprezzamento per il risultato finale, di un assieme assai gradevole.
Ps. Il nome da attribuire a tale esecuzione, ritengo sia un simpatico gioco al quale partecipo altrettanto simpaticamente e volentieri.
Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
il nome non è male, però esistono tre forme fondamentali di bonsai su roccia: Ishi Zuki, Insho-Gata Ishi e Sekijoju.batinblack ha scritto:Maestro mi genufletto al Tuo desiderio anche se "Tanukishi" però come nome non era male !
Ancora complimenti!
Oltre a questi c'è il Saikei e il Bonkei.
Ritornando al mio larice, la pietra inglobata dalla radice "simula" la possanza di un pseudo tronco che descrivo così:
Lo stile Insho-Gata-Ishi si differenzia dallo stile Ishi Zuki per avere come supporto una roccia dalla forma caratteristica simile a quella di un vecchio e possente tronco nodoso simulando continuità del tronco.
Armando
Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
In effetti la pietra è troppo piccola per essere considerato un Bonsai su roccia come prevede lo stile Ishi Zuki. Ecco perciò un piccolo aggiornamento dato dato da una precedente spiegazione che ripropongo:Simone ha scritto:Il nuovo termine "coniato", suona bene e rispecchia una certa coerenza... anche se, domando, la pietra non è troppo piccola per richiamare il termine ishizuki?
Probabilmente sbaglio (mi baso su queste tre immagini), ma associavo a tale stile/termine, una composizione nella quale la pietra gioca un ruolo importante. Una montagna con la sua vegetazione... forse più rappresentativo di un paesaggio che di una singola pianta. Bene, vedendo la tua realizzazione, ho più l'impressione di una pianta singola, dove secco e verde la fanno da padroni mentre la pietra pare essere relegata a riempitivo. Senza quella visibilità che richiamerebbe tale termine associato. Insomma io rimarrei su "tanuki su roccia".
Ma rimane un parere ed uno stimolo di condivisione personale, non vi è alcuna polemica o provocazione a monte e rispetto comunque le scelte, ribadendo l'apprezzamento per il risultato finale, di un assieme assai gradevole.
Ps. Il nome da attribuire a tale esecuzione, ritengo sia un simpatico gioco al quale partecipo altrettanto simpaticamente e volentieri.
Lo stile Insho-Gata-Ishi si differenzia dallo stile Ishi Zuki per avere come supporto una roccia dalla forma caratteristica simile a quella di un vecchio e possente tronco nodoso simulando continuità del tronco.
Larix decidua coniato e battezzato "Inshogataishi-Tanuki"
Armando
Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
Maestro è sempre un piacere leggere le Tue spiegazioni; è come quando leggi un bel libro dal quale non vorresti mai staccarti e che vorresti non finisse mai!Armando Dal Col ha scritto:il nome non è male, però esistono tre forme fondamentali di bonsai su roccia: Ishi Zuki, Insho-Gata Ishi e Sekijoju.batinblack ha scritto:Maestro mi genufletto al Tuo desiderio anche se "Tanukishi" però come nome non era male !
Ancora complimenti!
Oltre a questi c'è il Saikei e il Bonkei.
Ritornando al mio larice, la pietra inglobata dalla radice "simula" la possanza di un pseudo tronco che descrivo così:
Lo stile Insho-Gata-Ishi si differenzia dallo stile Ishi Zuki per avere come supporto una roccia dalla forma caratteristica simile a quella di un vecchio e possente tronco nodoso simulando continuità del tronco.
Armando
Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
Ottimo Armando, direi che ci siamo!Armando Dal Col ha scritto:In effetti la pietra è troppo piccola per essere considerato un Bonsai su roccia come prevede lo stile Ishi Zuki. Ecco perciò un piccolo aggiornamento dato dato da una precedente spiegazione che ripropongo:Simone ha scritto:Il nuovo termine "coniato", suona bene e rispecchia una certa coerenza... anche se, domando, la pietra non è troppo piccola per richiamare il termine ishizuki?
Probabilmente sbaglio (mi baso su queste tre immagini), ma associavo a tale stile/termine, una composizione nella quale la pietra gioca un ruolo importante. Una montagna con la sua vegetazione... forse più rappresentativo di un paesaggio che di una singola pianta. Bene, vedendo la tua realizzazione, ho più l'impressione di una pianta singola, dove secco e verde la fanno da padroni mentre la pietra pare essere relegata a riempitivo. Senza quella visibilità che richiamerebbe tale termine associato. Insomma io rimarrei su "tanuki su roccia".
Ma rimane un parere ed uno stimolo di condivisione personale, non vi è alcuna polemica o provocazione a monte e rispetto comunque le scelte, ribadendo l'apprezzamento per il risultato finale, di un assieme assai gradevole.
Ps. Il nome da attribuire a tale esecuzione, ritengo sia un simpatico gioco al quale partecipo altrettanto simpaticamente e volentieri.
Lo stile Insho-Gata-Ishi si differenzia dallo stile Ishi Zuki per avere come supporto una roccia dalla forma caratteristica simile a quella di un vecchio e possente tronco nodoso simulando continuità del tronco.
Larix decidua coniato e battezzato "Inshogataishi-Tanuki"
Armando
Re: Quando la fantasia supera la tecnica.
https://2img.net/r/ihimizer/img854/424/rnb2.jpg
il Larice Inshogataishi-Tanuki attorniato di vecchi amici di percorso si avvia ad affrontare l'inverno che ormai si è fatto sentire con le prime temperature scese sotto lo zero termico.
Armando
il Larice Inshogataishi-Tanuki attorniato di vecchi amici di percorso si avvia ad affrontare l'inverno che ormai si è fatto sentire con le prime temperature scese sotto lo zero termico.
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