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Bonsai: tecnica e naturalezza
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Bonsai: tecnica e naturalezza
re di olea ha scritto:ciao paolo,spiegami cosa intendi tu per plasticità aerea.Paolo Beltrame ha scritto:Ciao re di olea,bell'esemplare,molto plastico,dal punto di vista botanico(considerato che parliamo di un olivastro) manca di fedeltà nella parte aerea.
Comunque pianta di grande spessore.
Ciao!!
In attesa dell'eventuale risposta di Paolo, mi permetto di dire la mia...
Credo che per "plastico", s'intenda dire che la costruzione della chioma (in questo caso e la modellatura del tronco in altri) evidenzia un modo d'interpretare il bonsai che soddisfa una personale interpretazione della pianta senza necessariamente riflettere il naturale sviluppo in natura dell'essenza in oggetto.
Pur non conoscendo Paolo, pur essendo tra noi da pochissimo e pur avendo visto solo tre delle sue piante, mi sembra evidente il suo modo di concepire il bonsai (le piante), in modo molto naturale (come TonyZ e molti altri).
Io (come molti altri) in un'ipotetico schieramento, sono più per l'impostazione "plastica" (che pare un aggettivo sgradevole, ma non necessariamente. A noi piace di più parlare di arte, tecnica, ecc. ecc. Non dico che la ricerca della naturalezza non sia arte.) Nonostante la presa di posizione, non solo rispetto chi ricerca la naturalezza nei suoi esemplari ma ne apprezzo lavori e risultati. Spesso rimango incantato/ammirato di fronte a piante come quelle mostrate da Paolo. Mi sembra dall'ultima sua considerazione:
Paolo Beltrame ha scritto:
Comunque pianta di grande spessore.
Ciao!!
che anche lui non disdegni ed anzi apprezzi un diverso modo di vedere.
Ha fatto bene a mio avviso, coerentemente al suo modo di vedere, a fare considerazioni utili a farsi conoscere, indice di una volontà d'inserirsi nella nostra comunità. Cosa che personalmente apprezzo.
Ultima modifica di Simone il Mar 29 Gen 2013, 09:01 - modificato 3 volte.
risposta
Ciao Re di olea: Simone ha inteso bene,cioè quando parliamo di una pianta e noi sotto a questa apponiamo una targa corrispondente alla specie,dobbiamo pensare che chi la osserva deve trovarne tutte le caratteristiche.Simone ha scritto:In attesa dell'eventuale risposta di Paolo, mi permetto di dire la mia...
Credo che per "plastico", s'intenda dire che la costruzione della chioma (in questo caso e la modellatura del tronco in altri) evidenzia un modo d'interpretare il bonsai che soddisfa una personale interpretazione della pianta senza necessariamente riflettere il naturale sviluppo in natura dell'essenza in oggetto.
Pur non conoscendo Paolo, pur essendo tra noi da pochissimo e pur avendo visto solo tre delle sue piante, mi sembra evidente il suo modo di concepire il bonsai (le piante), in modo molto naturale (come TonyZ e molti altri).
Io (come molti altri) in un'ipotetico schieramento, sono più per l'impostazione "plastica" (che pare un aggettivo sgradevole, ma non necessariamente. A noi piace di più parlare di arte, tecnica, ecc. ecc. Non dico che la ricerca della naturalezza non sia arte.) Nonostante la presa di posizione, non solo rispetto chi ricerca la naturalezza nei suoi esemplari ma ne apprezzo lavori e risultati. Spesso rimango incantato/ammirato di fronte a piante come quelle mostrate da Paolo. Mi sembra dall'ultima sua considerazione:Paolo Beltrame ha scritto:
Comunque pianta di grande spessore.
Ciao!!
che anche lui non disdegni ed anzi apprezzi un diverso modo di vedere.
Ha fatto bene a mio avviso, coerentemente al suo modo di vedere, a fare considerazioni utili a farsi conoscere, indice di una volontà d'inserirsi nella nostra comunità. Cosa che personalmente apprezzo.
Ribadisco comunque che la pianta in questione è bellissima però secondo me un olivastro deve avere la chioma più arrotondata, magari che dia appena il senso della triangolarità.(oppure una doppia chioma scalata)
Quando visito una mostra bonsai,prima di entrare so già che il 90% delle piante esposte hanno la forma triangolare come una pineta; sono tutte uguali.
Ti mando un salutone Stefano ciao
Paolo B.
Paolo Beltrame- Nuovo Utente
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Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
capisco il tuo pensiero paolo,io non facio parte di quei bonsaisti che cercano di fare le piante più somiglianti possibili a quelle in natura,mi definisco più un teknico,io vado alla ricerca della perfezione nel disegno vogliamo dire anche stereotipato,mi piace vedere piante lavorate in un certo modo,se dovrei lavorarla in stile naturale,mi basterebbe dare una potata alla chioma per evitare che scappi,e il gioco e fatto,ma io preferisco la teknica,con tutte le varie sfaccettature delle lavorazioni e la continua ricerca e sperimentazione,non sto dicendo che chi fa i bonsai seguendo un disegno naturale stia sbagliando,ma è solo un diversa veduta della pianta stessa,per esempio,tu guardando la mia pianta o altre simili,dirai che sono plastiche e innaturali,io o chi lavora nello stesso mio modo,guardando le tue piante o di quelli che lavorano i loro bonsai in modo naturale,diranno che sono cespugli senza senso,ora non stò criticandoti,stò solo cercando in poche parole il diverso modo di lavorare tra i due modi,ma l'importante è che ci si arriva lo stesso a formare una pianta che dia delle emozioni a chi la guarda.
re di olea- Moderatore
- Messaggi : 2176
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Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
re di olea ha scritto:capisco il tuo pensiero paolo,io non facio parte di quei bonsaisti che cercano di fare le piante più somiglianti possibili a quelle in natura,mi definisco più un teknico,io vado alla ricerca della perfezione nel disegno vogliamo dire anche stereotipato,mi piace vedere piante lavorate in un certo modo,se dovrei lavorarla in stile naturale,mi basterebbe dare una potata alla chioma per evitare che scappi,e il gioco e fatto,ma io preferisco la teknica,con tutte le varie sfaccettature delle lavorazioni e la continua ricerca e sperimentazione,non sto dicendo che chi fa i bonsai seguendo un disegno naturale stia sbagliando,ma è solo un diversa veduta della pianta stessa,per esempio,tu guardando la mia pianta o altre simili,dirai che sono plastiche e innaturali,io o chi lavora nello stesso mio modo,guardando le tue piante o di quelli che lavorano i loro bonsai in modo naturale,diranno che sono cespugli senza senso,ora non stò criticandoti,stò solo cercando in poche parole il diverso modo di lavorare tra i due modi,ma l'importante è che ci si arriva lo stesso a formare una pianta che dia delle emozioni a chi la guarda.
Pur apprezzando molto le piante "naturali", come quelle di Paolo ed altri, in tanti anni, ho capito che questa ortre ad essere una passione colturale, e' anche arte ed estro di chi le piante le lavora....
Proprio ultimamente una bravissimo maestro del mio Club, alla domanda perche' facesse la pianta coniferosa anziche' con un aspetto piu' naturale ha detto queste parole...ma voi siete ancora attaccati a questo modo di pensare? Il bonsai e' arte ed estro...molto piu' difficile pensarla e curarla senza lasciarla andare....
In considerazione di questo, anche io, supportato dai vari maestri che ho incontrato, mi schiero dalla parte dei tecnici....naturalmente ammirando anche piante come quelle di Paolo che sono favolose ed intriganti...
Se guardiamo le piante di Kimura in fin dei conti, (considerato un grande!!) non ditemi che assomigliano a piante che normalmente vediamo in giro vero? Ecco, quella e' arte mista a passione per le piante....
In sostanza quoto Re'!!!!
giancarlo- .
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Località : Boffalora d'Adda - Lodi
Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
giancarlo ha scritto:re di olea ha scritto:capisco il tuo pensiero paolo,io non facio parte di quei bonsaisti che cercano di fare le piante più somiglianti possibili a quelle in natura,mi definisco più un teknico,io vado alla ricerca della perfezione nel disegno vogliamo dire anche stereotipato,mi piace vedere piante lavorate in un certo modo,se dovrei lavorarla in stile naturale,mi basterebbe dare una potata alla chioma per evitare che scappi,e il gioco e fatto,ma io preferisco la teknica,con tutte le varie sfaccettature delle lavorazioni e la continua ricerca e sperimentazione,non sto dicendo che chi fa i bonsai seguendo un disegno naturale stia sbagliando,ma è solo un diversa veduta della pianta stessa,per esempio,tu guardando la mia pianta o altre simili,dirai che sono plastiche e innaturali,io o chi lavora nello stesso mio modo,guardando le tue piante o di quelli che lavorano i loro bonsai in modo naturale,diranno che sono cespugli senza senso,ora non stò criticandoti,stò solo cercando in poche parole il diverso modo di lavorare tra i due modi,ma l'importante è che ci si arriva lo stesso a formare una pianta che dia delle emozioni a chi la guarda.
Pur apprezzando molto le piante "naturali", come quelle di Paolo ed altri, in tanti anni, ho capito che questa ortre ad essere una passione colturale, e' anche arte ed estro di chi le piante le lavora....
Proprio ultimamente una bravissimo maestro del mio Club, alla domanda perche' facesse la pianta coniferosa anziche' con un aspetto piu' naturale ha detto queste parole...ma voi siete ancora attaccati a questo modo di pensare? Il bonsai e' arte ed estro...molto piu' difficile pensarla e curarla senza lasciarla andare....
In considerazione di questo, anche io, supportato dai vari maestri che ho incontrato, mi schiero dalla parte dei tecnici....naturalmente ammirando anche piante come quelle di Paolo che sono favolose ed intriganti...
Se guardiamo le piante di Kimura in fin dei conti, (considerato un grande!!) non ditemi che assomigliano a piante che normalmente vediamo in giro vero? Ecco, quella e' arte mista a passione per le piante....
In sostanza quoto Re'!!!!
Ti quoto Gian e e aggiungo qualcosa di mio, il buon Paolo non tiene in considerazione che quì in Sardegna si trovano olivastri modellati dal maestrale che quando tira... modella in maniera astratta, mica niente come dove non esiste, vedere olivastri,ginepri ,quercie con forme del genere qui e normale.
Ospite- Ospite
Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
re di olea ha scritto:capisco il tuo pensiero paolo,io non facio parte di quei bonsaisti che cercano di fare le piante più somiglianti possibili a quelle in natura,mi definisco più un teknico,io vado alla ricerca della perfezione nel disegno vogliamo dire anche stereotipato,mi piace vedere piante lavorate in un certo modo,se dovrei lavorarla in stile naturale, mi basterebbe dare una potata alla chioma per evitare che scappi,e il gioco e fatto,ma io preferisco la teknica,con tutte le varie sfaccettature delle lavorazioni e la continua ricerca e sperimentazione,non sto dicendo che chi fa i bonsai seguendo un disegno naturale stia sbagliando,ma è solo un diversa veduta della pianta stessa,per esempio,tu guardando la mia pianta o altre simili,dirai che sono plastiche e innaturali,io o chi lavora nello stesso mio modo,guardando le tue piante o di quelli che lavorano i loro bonsai in modo naturale, diranno che sono cespugli senza senso,ora non stò criticandoti,stò solo cercando in poche parole il diverso modo di lavorare tra i due modi,ma l'importante è che ci si arriva lo stesso a formare una pianta che dia delle emozioni a chi la guarda.
Non mi sembra che questo sia il risultato.......una potata e il gioco è fatto...
...sicuramente molti vedranno questa pianta come un cespuglio...ehehhh!!!!
..ma io vedo una pianta che ha la sua anima,vive di luce propria e la sua espressione la rende differente da altre come del resto..... tutte le cose animate di questo mondo.
TonyZ- Bonsaista esperto
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Località : Carignano (TO)
Bonsaismo tecnico e bonsaismo naturale
Kimura, ottimo esempio di bonsaismo "plastico-plasmato". Non credo di essere il primo a ritenere il Maestro Kimura precursore di tale modo di vedere-operare. pur avendo lui stesso nel suo giardino piante/composizioni di una naturalezza invidiabile
La sua è arte ma sono convinto che lo sia anche quella di chi vuole-desidera-riesce a plasmare le piante in modo naturale. Ciò richiede conoscenza, studio, applicazione e passione non da meno.
Non un semplice "pota e lascia crescere".
Ripeto, io sono molto affascinato dall'aspetto tecnico del fare bonsai (strada che ho intrapreso-scelto) ma apprezzo molto la naturalezza di alcune realizzazioni.
Giacomo parla di situazioni geofisiche che giustificano impostazioni di chioma del tipo della pianta in oggetto... mi sembra poco credibile, ok per olivastri in cascata, bunjin, secco a vela, ecc. ecc. ma chiome di questo tipo??? Viva il Rè e chi riesce a comporle! Spero un giorno anch'io!!! (scusa la sincerità Giacomo, ma è solo il mio pensiero... non un fatto personale).
Mi sembra strano fare certe considerazioni, considerato che questi sono i lavori che maggiormente apprezzo. Tuttavia ritengo siano considerazioni ex-parte doverose.
Spero che Paolo, prenda queste considerazioni (non solo le mie) come una costruttiva volontà di confrontarsi... e che continui a regalarci ciò che ha da dare.
La sua è arte ma sono convinto che lo sia anche quella di chi vuole-desidera-riesce a plasmare le piante in modo naturale. Ciò richiede conoscenza, studio, applicazione e passione non da meno.
Non un semplice "pota e lascia crescere".
Ripeto, io sono molto affascinato dall'aspetto tecnico del fare bonsai (strada che ho intrapreso-scelto) ma apprezzo molto la naturalezza di alcune realizzazioni.
Giacomo parla di situazioni geofisiche che giustificano impostazioni di chioma del tipo della pianta in oggetto... mi sembra poco credibile, ok per olivastri in cascata, bunjin, secco a vela, ecc. ecc. ma chiome di questo tipo??? Viva il Rè e chi riesce a comporle! Spero un giorno anch'io!!! (scusa la sincerità Giacomo, ma è solo il mio pensiero... non un fatto personale).
Mi sembra strano fare certe considerazioni, considerato che questi sono i lavori che maggiormente apprezzo. Tuttavia ritengo siano considerazioni ex-parte doverose.
Spero che Paolo, prenda queste considerazioni (non solo le mie) come una costruttiva volontà di confrontarsi... e che continui a regalarci ciò che ha da dare.
Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
simo,un giorno che ti incontri con l'agressivo,chiedili come sono gli olivastri in sardegna.
re di olea- Moderatore
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Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
Stiamo andando un po' fuori argomento...non "sporchiamo" il post con altri argomenti seppure interessanti, magari se si vuole si può sempre aprire un post che parla di canoni, stili e peculiarità del l'essenza, che ne dite?
giancarlo- .
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Località : Boffalora d'Adda - Lodi
Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
giancarlo ha scritto:Stiamo andando un po' fuori argomento...non "sporchiamo" il post con altri argomenti seppure interessanti, magari se si vuole si può sempre aprire un post che parla di canoni, stili e peculiarità del l'essenza, che ne dite?
Concordo , lo stavo per scrivere io .
davide- Istruttore UBI
- Messaggi : 2051
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Località : Casaleone
Bonsai: tecnica e naturalezza
Per una volta vorrei parlare di calcio.
Sport che esalta mezzo mondo e che negli ultimi decenni si è trasformato diventando calcio atletico anzichè tecnico fantastico come lo facevano e qualcuno lo fa ancora Rivera, Corso, Baggio, Delpiero Pirlo ecc.
Oggi nel calcio (ma non solo) quasi sempre conta la forza e la prestanza fisica.
Ho fatto questo piccolo esempio per evidenziare che in tutte le discipline che ci cimentiamo in cui tecnica e fantasia devono essere presenti ci sarà sempre in ogni individuo che la pratica una predominante o di una o dell'altra.
Ritornando al Bonsai, io vedo che nuove idee e nuove tecniche sono entrate prepotentemente in questi ultimi tempi ed hanno dato la possibilità di creare esemplari che mai avremmo pensato si potessero realizzare.
Esemplari nei quali molte volte la tecnica la fa da padrona e riesce a tirar fuori degli effetti speciali che stupiscono
Al contrario la fantasia e la tradizione continua a produrre cose talmente belle, ma sobrie che passano agli occhi dei più quasi innosservate.
Però quando tecnica e fantasia, fortunatamente, riescono ad operare in sintonia senza prevaricarsi, allora nasce "l'Opera" alla quale ognuno, con il suo bagaglio di esperienza, tende a fare.
In sintesi parlare di bonsai astratti o naturali lascia ognuno sulle proprie posizioni fintantochè
non si riesce a trovare un punto di incontro e di fusione nel quale "Bonsai è solo Bonsai" espresso in tutte le sue forme:
Ognuno lo faccia come si sente ed ognuno accetti l'espressione dell'altro senza sempre pensare al confronto.
Altrimenti saremo sempre lì : vale più la forza o l'intelligenza?
Valgono tutte e due alla stessa maniera perchè sono complementari l'una all'altra.
Io la penso così e quando mi trovo davanti ad un Bonsai che, secondo me, ha la capacità di stupire non mi soffermo a pensare com'è o cosa vuol rappresentare, lo guardo ammirato e basta.
Tanti cari bonsai a tutti.
Sport che esalta mezzo mondo e che negli ultimi decenni si è trasformato diventando calcio atletico anzichè tecnico fantastico come lo facevano e qualcuno lo fa ancora Rivera, Corso, Baggio, Delpiero Pirlo ecc.
Oggi nel calcio (ma non solo) quasi sempre conta la forza e la prestanza fisica.
Ho fatto questo piccolo esempio per evidenziare che in tutte le discipline che ci cimentiamo in cui tecnica e fantasia devono essere presenti ci sarà sempre in ogni individuo che la pratica una predominante o di una o dell'altra.
Ritornando al Bonsai, io vedo che nuove idee e nuove tecniche sono entrate prepotentemente in questi ultimi tempi ed hanno dato la possibilità di creare esemplari che mai avremmo pensato si potessero realizzare.
Esemplari nei quali molte volte la tecnica la fa da padrona e riesce a tirar fuori degli effetti speciali che stupiscono
Al contrario la fantasia e la tradizione continua a produrre cose talmente belle, ma sobrie che passano agli occhi dei più quasi innosservate.
Però quando tecnica e fantasia, fortunatamente, riescono ad operare in sintonia senza prevaricarsi, allora nasce "l'Opera" alla quale ognuno, con il suo bagaglio di esperienza, tende a fare.
In sintesi parlare di bonsai astratti o naturali lascia ognuno sulle proprie posizioni fintantochè
non si riesce a trovare un punto di incontro e di fusione nel quale "Bonsai è solo Bonsai" espresso in tutte le sue forme:
Ognuno lo faccia come si sente ed ognuno accetti l'espressione dell'altro senza sempre pensare al confronto.
Altrimenti saremo sempre lì : vale più la forza o l'intelligenza?
Valgono tutte e due alla stessa maniera perchè sono complementari l'una all'altra.
Io la penso così e quando mi trovo davanti ad un Bonsai che, secondo me, ha la capacità di stupire non mi soffermo a pensare com'è o cosa vuol rappresentare, lo guardo ammirato e basta.
Tanti cari bonsai a tutti.
Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
orsoferito ha scritto:Per una volta vorrei parlare di calcio.
Sport che esalta mezzo mondo e che negli ultimi decenni si è trasformato diventando calcio atletico anzichè tecnico fantastico come lo facevano e qualcuno lo fa ancora Rivera, Corso, Baggio, Delpiero Pirlo ecc.
Oggi nel calcio (ma non solo) quasi sempre conta la forza e la prestanza fisica.
Ho fatto questo piccolo esempio per evidenziare che in tutte le discipline che ci cimentiamo in cui tecnica e fantasia devono essere presenti ci sarà sempre in ogni individuo che la pratica una predominante o di una o dell'altra.
Ritornando al Bonsai, io vedo che nuove idee e nuove tecniche sono entrate prepotentemente in questi ultimi tempi ed hanno dato la possibilità di creare esemplari che mai avremmo pensato si potessero realizzare.
Esemplari nei quali molte volte la tecnica la fa da padrona e riesce a tirar fuori degli effetti speciali che stupiscono
Al contrario la fantasia e la tradizione continua a produrre cose talmente belle, ma sobrie che passano agli occhi dei più quasi innosservate.
Però quando tecnica e fantasia, fortunatamente, riescono ad operare in sintonia senza prevaricarsi, allora nasce "l'Opera" alla quale ognuno, con il suo bagaglio di esperienza, tende a fare.
In sintesi parlare di bonsai astratti o naturali lascia ognuno sulle proprie posizioni fintantochè
non si riesce a trovare un punto di incontro e di fusione nel quale "Bonsai è solo Bonsai" espresso in tutte le sue forme:
Ognuno lo faccia come si sente ed ognuno accetti l'espressione dell'altro senza sempre pensare al confronto.
Altrimenti saremo sempre lì : vale più la forza o l'intelligenza?
Valgono tutte e due alla stessa maniera perchè sono complementari l'una all'altra.
Io la penso così e quando mi trovo davanti ad un Bonsai che, secondo me, ha la capacità di stupire non mi soffermo a pensare com'è o cosa vuol rappresentare, lo guardo ammirato e basta.
Tanti cari bonsai a tutti.
Ascom- Utente medio
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Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
diversi approcci alla tecnica = diversi risultati ...........
be che dire ...... molte delle mie sono sullo stile naturale senza esagerazioni
altre invece sono stilizzate e sembarano plastiche , ma devo dire che danno maggior risalto all'insieme....
condivido i VS lavori e dopo tutto , conoscendo molti di Voi , si riconosce la mano di molti sulle piantuzze .......
ognuna deve esprimere Emozioni , Paesaggi vicini o lontani , non importa come ,
ma deveno rispecchirare la loro unicita' per essere gustate e ammirate .....
per il resto ,ognuno con le proprie piantuzze fa quello che meglio crede, alcune volte ho notato che al passaggio di mano di alcune piante , queste vengano stravolte dal nuovo propietario .... bene o male con il senno di poi .....
... mi sta bene cosi, perche il nuovo ha visto qlc di diverso e reinterpreta la pianta facendo del suo meglio e educandolo a suo gusto personale .....
questo è quello che rispetto , il gusto dell'artista , chiunque esso sia ........
molte saranno le discussioni che poi si scateneranno e molti saranno gli interventi positivi o negativi .....
ma come si dice :
Non è bello cio' che è bello , ma è bello cio' che piace
ciao
be che dire ...... molte delle mie sono sullo stile naturale senza esagerazioni
altre invece sono stilizzate e sembarano plastiche , ma devo dire che danno maggior risalto all'insieme....
condivido i VS lavori e dopo tutto , conoscendo molti di Voi , si riconosce la mano di molti sulle piantuzze .......
ognuna deve esprimere Emozioni , Paesaggi vicini o lontani , non importa come ,
ma deveno rispecchirare la loro unicita' per essere gustate e ammirate .....
per il resto ,ognuno con le proprie piantuzze fa quello che meglio crede, alcune volte ho notato che al passaggio di mano di alcune piante , queste vengano stravolte dal nuovo propietario .... bene o male con il senno di poi .....
... mi sta bene cosi, perche il nuovo ha visto qlc di diverso e reinterpreta la pianta facendo del suo meglio e educandolo a suo gusto personale .....
questo è quello che rispetto , il gusto dell'artista , chiunque esso sia ........
molte saranno le discussioni che poi si scateneranno e molti saranno gli interventi positivi o negativi .....
ma come si dice :
Non è bello cio' che è bello , ma è bello cio' che piace
ciao
Bonsaicaffe- Bonsaista esperto
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Località : Brescia
Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
Tutti discorsi condivisibili, ma credo che ognuno di noi ha il suo modo di vedere il bonsai!!
poi come dice BC, "non è bello ciò che è bello...."
poi come dice BC, "non è bello ciò che è bello...."
kordonbleu- Moderatore
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Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
Ohhhhh, ecco, questa e' la giusta sede per poter discutere (senza litigare mi raccomando... ) di questo argomento che e' stato ampiamente dibattuto negli anni senza portare pero' a nulla...ognuno e' rimasto nelle proprie posizioni...allora vediamo le nostre posizioni quali sono...io dico quello che penso io....
IO ho cominciato a fare bonsai sia con maestri un po' datati come Dal Toso, il compianto Saburri che con maestri che del bonsai ne fanno secondo me un'arte....e sono i vari Liporace, Danisi, Salaccione,Andolfo ecc.ecc.
Mi e' stato insegnato a rispetare la naturalezza delle piante ove sia possibile e mi e' stato insegnato a metterci del mio in fatto di fantasia ed arte propria...apprezzo tutte e due le cose in eugual misura....
Voglio pero' portare l'attenzione su alcune essenze come Ginepri con secchi stratosferici e chiome perfette, azalee, rosmarini, ligustri e tante altre essenze che adesso mi sfuggono........
ebbene io ho visto capolavori stratosferici con queste essenze....ma secondo voi rispecchiano la peculiarita' dell'essenza? Non credo proprio....rosmarini ed azalee sono di natura cespugliosa..eppure le vediamo ben impalcate e curate....e le altre piante non sono cosi' perfette ed impalcate...eppure si fanno mostre e sono apprezzate molto di piu' di altre che sono lasciate un po' piu' naturali...e allora non ci vedo nulla di strano se faccio un rosmarino oppure un'azalea un po' coniferosa, ma anche una semplice serissa o zelkova... ....per giunta con certi tronchi contorti mi sa anche uno spreco lavorarli in modo naturale e basta..a me piace vedere l'abilita' e la fantasia del bonsaista e quindi mi piace apprezzare queste cose e non la peculiarita' che ha una essenza, trovo sia piu' facile ricercare questa cosa......
Ecco questo e' quello che io penso dell'arte bonsai....che altrimenti si chiamerebbe solo piante in vaso bonsai....
Ultima cosa....come ho gia' detto se le cose sono fatte bene apprezzo sia l'arte che la naturalezza che viene data alle piante....e sopratutto quello che dico non e' rivolto minimamete contro nessuno di questo Forum...ma parlo in generale...voi sapete quanto io apprezzo tantissimi di voi...anche se avete opinioni diverse e lavorate le piante totalmente in maniera diversa...anzi, questo e' il bello del Forum......
Mi raccomando....fate i bravi e non litigate..se no...prendo la pala....
IO ho cominciato a fare bonsai sia con maestri un po' datati come Dal Toso, il compianto Saburri che con maestri che del bonsai ne fanno secondo me un'arte....e sono i vari Liporace, Danisi, Salaccione,Andolfo ecc.ecc.
Mi e' stato insegnato a rispetare la naturalezza delle piante ove sia possibile e mi e' stato insegnato a metterci del mio in fatto di fantasia ed arte propria...apprezzo tutte e due le cose in eugual misura....
Voglio pero' portare l'attenzione su alcune essenze come Ginepri con secchi stratosferici e chiome perfette, azalee, rosmarini, ligustri e tante altre essenze che adesso mi sfuggono........
ebbene io ho visto capolavori stratosferici con queste essenze....ma secondo voi rispecchiano la peculiarita' dell'essenza? Non credo proprio....rosmarini ed azalee sono di natura cespugliosa..eppure le vediamo ben impalcate e curate....e le altre piante non sono cosi' perfette ed impalcate...eppure si fanno mostre e sono apprezzate molto di piu' di altre che sono lasciate un po' piu' naturali...e allora non ci vedo nulla di strano se faccio un rosmarino oppure un'azalea un po' coniferosa, ma anche una semplice serissa o zelkova... ....per giunta con certi tronchi contorti mi sa anche uno spreco lavorarli in modo naturale e basta..a me piace vedere l'abilita' e la fantasia del bonsaista e quindi mi piace apprezzare queste cose e non la peculiarita' che ha una essenza, trovo sia piu' facile ricercare questa cosa......
Ecco questo e' quello che io penso dell'arte bonsai....che altrimenti si chiamerebbe solo piante in vaso bonsai....
Ultima cosa....come ho gia' detto se le cose sono fatte bene apprezzo sia l'arte che la naturalezza che viene data alle piante....e sopratutto quello che dico non e' rivolto minimamete contro nessuno di questo Forum...ma parlo in generale...voi sapete quanto io apprezzo tantissimi di voi...anche se avete opinioni diverse e lavorate le piante totalmente in maniera diversa...anzi, questo e' il bello del Forum......
Mi raccomando....fate i bravi e non litigate..se no...prendo la pala....
giancarlo- .
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Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
giancarlo ha scritto:re di olea ha scritto:capisco il tuo pensiero paolo,io non facio parte di quei bonsaisti che cercano di fare le piante più somiglianti possibili a quelle in natura,mi definisco più un teknico,io vado alla ricerca della perfezione nel disegno vogliamo dire anche stereotipato,mi piace vedere piante lavorate in un certo modo,se dovrei lavorarla in stile naturale,mi basterebbe dare una potata alla chioma per evitare che scappi,e il gioco e fatto,ma io preferisco la teknica,con tutte le varie sfaccettature delle lavorazioni e la continua ricerca e sperimentazione,non sto dicendo che chi fa i bonsai seguendo un disegno naturale stia sbagliando,ma è solo un diversa veduta della pianta stessa,per esempio,tu guardando la mia pianta o altre simili,dirai che sono plastiche e innaturali,io o chi lavora nello stesso mio modo,guardando le tue piante o di quelli che lavorano i loro bonsai in modo naturale,diranno che sono cespugli senza senso,ora non stò criticandoti,stò solo cercando in poche parole il diverso modo di lavorare tra i due modi,ma l'importante è che ci si arriva lo stesso a formare una pianta che dia delle emozioni a chi la guarda.
Pur apprezzando molto le piante "naturali", come quelle di Paolo ed altri, in tanti anni, ho capito che questa ortre ad essere una passione colturale, e' anche arte ed estro di chi le piante le lavora....
Proprio ultimamente una bravissimo maestro del mio Club, alla domanda perche' facesse la pianta coniferosa anziche' con un aspetto piu' naturale ha detto queste parole...ma voi siete ancora attaccati a questo modo di pensare? Il bonsai e' arte ed estro...molto piu' difficile pensarla e curarla senza lasciarla andare....
In considerazione di questo, anche io, supportato dai vari maestri che ho incontrato, mi schiero dalla parte dei tecnici....naturalmente ammirando anche piante come quelle di Paolo che sono favolose ed intriganti...
Se guardiamo le piante di Kimura in fin dei conti, (considerato un grande!!) non ditemi che assomigliano a piante che normalmente vediamo in giro vero? Ecco, quella e' arte mista a passione per le piante....
In sostanza quoto Re'!!!!
Penso che ormai siamo tutti adulti e "bonsaizzati",detto questo voglio dire, che tutti possono modellare le proprie piante a loro piacimento:ci mancherebbe altro.
Penso anche che chi a questa benedetta apertura mentale nel poter apprezzare le due diverse "correnti" , è da lodare e apprezzare.Sicuramente sara' un artista piu' completo.
Sicuramente sara' un bonsaista piu' completo di me,in quanto io non ho questo dono.
Pero' poi entra in ballo la coerenza...se uno professa questa apertura mentale non puo' poi difronte ad una pianta "diversa" dal proprio "fare bonsai ", dire quello che è stato detto...vedi parole evidenziate in rosso.
A mio avviso il discorso è sempre lo stesso....si parla bene e si razzola male.
Io in questo forum ho conosciuto una persona in particolare ( potrei fare il suo nome non ho niente da nascondere ma, lascio a lui questa carta) che ha una grande passione nel fare bonsai .Oltre a questo, ha quel dono succitato prima, e nella sua coerenza ha sempre giudicato una pianta( naturale o meno) attenendosi al suo gusto personale senza andare oltre:appunto per coerenza.
IO seguo la mia strada ,lui segue la sua...e siamo qui a condividere le nostre esperienze con molta serenita'.
TonyZ- Bonsaista esperto
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Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
Nooo Tony, non mi fraintendere...il mio e' un discorso in generale...quotando Stefano ho inteso apprezzare le sue parole e condividerle su come si e' espresso...tu sai quanto apprezzo le tue piante e quanto io ti ritenga un bravissimo bonsaista....ma a costo di essere preso per incoerente amo anche le piante diciamo cosi' piu' tecniche e quindi quello che produce Re' in questo caso........ecco perche' ho detto a Stefano quoto......la mia non e' una presa di posizione per qualcuno....
In pratica e' bello che ognuno di noi percorra la propria strada, e non mi sento di criticare uno che lavora le piante diversamente da me oppure un'altro che invece si avvicina di piu' al mio modo di fare....apprezzo tutto cio' che e' ben fatto e mi da emozione...questo mi e' successo con le tue piante, con quelle di Stefano, di Bonsaicaffe' e di tanti altri...
Pensa che brutto se tutti fascessimo le piante allo stesso modo...sarebbe noioso e ripetitivo...tutto qui....
In pratica e' bello che ognuno di noi percorra la propria strada, e non mi sento di criticare uno che lavora le piante diversamente da me oppure un'altro che invece si avvicina di piu' al mio modo di fare....apprezzo tutto cio' che e' ben fatto e mi da emozione...questo mi e' successo con le tue piante, con quelle di Stefano, di Bonsaicaffe' e di tanti altri...
Pensa che brutto se tutti fascessimo le piante allo stesso modo...sarebbe noioso e ripetitivo...tutto qui....
giancarlo- .
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Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
rileggendo tutte le risposte,credo che nessuno di noi abbia cercato di sopraffare l'altro,ma tutti hanno cercato di esprimere anche con concetti e parole diverse,la stessa cosa,cioè SIA IL MODO NATURALE CHE TECNICO VANNO BENE UGUALMENTE,ma è solo una questione di gusti personali che ognuno di noi rincorre,e come ho scritto nella prima risposta a paolo,l'importante è arrivare ad un traguardo,e se la pianta suscita emozioni,in qualsiasi modo sia fatta,va bene.
re di olea- Moderatore
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Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
Secondo me, stiamo/state dicendo la stessa cosa.
Ognuno ha il suo modo di pensare, immaginare, realizzare il suo bonsai. Ognuno ha capacita' diverse, siano esse legate ad esempio al saper "vedere" il futuro di un ciocco, oppure ad usare attrezzi manuali e/o elettrici, etc.
A mio modesto avviso pero', ognuno di noi alla fine ha l'obbiettivo/speranza di creare un bel bonsai, che deve gratificarci in prima persona. Poi se piace a tutti gli altri meglio. Se piace solo ad alcuni pazienza.
Per come la vedo io, un bonsai ci deve donare emozioni positive, al di la' dell'essenza, di come e' stato realizzato, etc,etc
Ma e' solo la mia opinione e vale tanto quanto quella di chiunque altro e che rispetto!
Stiamo sereni dai, tra poco e' primavera!!!
Ognuno ha il suo modo di pensare, immaginare, realizzare il suo bonsai. Ognuno ha capacita' diverse, siano esse legate ad esempio al saper "vedere" il futuro di un ciocco, oppure ad usare attrezzi manuali e/o elettrici, etc.
A mio modesto avviso pero', ognuno di noi alla fine ha l'obbiettivo/speranza di creare un bel bonsai, che deve gratificarci in prima persona. Poi se piace a tutti gli altri meglio. Se piace solo ad alcuni pazienza.
Per come la vedo io, un bonsai ci deve donare emozioni positive, al di la' dell'essenza, di come e' stato realizzato, etc,etc
Ma e' solo la mia opinione e vale tanto quanto quella di chiunque altro e che rispetto!
Stiamo sereni dai, tra poco e' primavera!!!
Ascom- Utente medio
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Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
re di olea ha scritto:rileggendo tutte le risposte,credo che nessuno di noi abbia cercato di sopraffare l'altro,ma tutti hanno cercato di esprimere anche con concetti e parole diverse,la stessa cosa,cioè SIA IL MODO NATURALE CHE TECNICO VANNO BENE UGUALMENTE,ma è solo una questione di gusti personali che ognuno di noi rincorre,e come ho scritto nella prima risposta a paolo,l'importante è arrivare ad un traguardo,e se la pianta suscita emozioni,in qualsiasi modo sia fatta,va bene.
IO se vado a rileggere il tuo post leggo ben altro,forse sono io che interpreto male alcune parole.Forse mi sento anche tirato in causa se pur indirettamente, e mi dispiace se questa condivisione possa passare come polemica,ma non è cosi'.....
Quello che leggo ora è cosa ben diversa...ora sostieni che le due diverse correnti vanno bene ugualmente,essendo solo una questioni di gusti personali( la quale rispetto e condivido a 360g)
..mentre in quella indirizzata a Paolo( persona che non conosco personalmente) sostieni che:
---mi piace vedere piante lavorate in un certo modo,se dovrei lavorarla in stile naturale,mi basterebbe dare una potata alla chioma per evitare che scappi,e il gioco e fatto,ma io preferisco la teknica----
e poi ancora:
-----,io o chi lavora nello stesso mio modo,guardando le tue piante o di quelli che lavorano i loro bonsai in modo naturale,diranno che sono cespugli senza senso,ora non stò criticandoti-----
Qui non è una questione di gusto,qui e ben altra questione...
A mio avviso non stai solo criticando una tecnica diversa dalla tua,ma stai soprattutto offendendo.
Ribadisco..mi sono sentito preso in causa in quanto il mio fare bonsai esula da altre correnti,giusto o sbagliato che sia, questo è in me.
Poi tutto mi sta bene, ben vengano le critiche ,positive o negative che siano.
Ciao a tutti e come sempre, buona condivisione...ehehhhh!!!!
TonyZ- Bonsaista esperto
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Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
giancarlo ha scritto:Nooo Tony, non mi fraintendere...il mio e' un discorso in generale...quotando Stefano ho inteso apprezzare le sue parole e condividerle su come si e' espresso...tu sai quanto apprezzo le tue piante e quanto io ti ritenga un bravissimo bonsaista....ma a costo di essere preso per incoerente amo anche le piante diciamo cosi' piu' tecniche e quindi quello che produce Re' in questo caso........ecco perche' ho detto a Stefano quoto......la mia non e' una presa di posizione per qualcuno....
In pratica e' bello che ognuno di noi percorra la propria strada, e non mi sento di criticare uno che lavora le piante diversamente da me oppure un'altro che invece si avvicina di piu' al mio modo di fare....apprezzo tutto cio' che e' ben fatto e mi da emozione...questo mi e' successo con le tue piante, con quelle di Stefano, di Bonsaicaffe' e di tanti altri...
Pensa che brutto se tutti fascessimo le piante allo stesso modo...sarebbe noioso e ripetitivo...tutto qui....
Se ho male interpretato le parole scritte di Re,avro' anche male interpretato il tuo quotare....
TonyZ- Bonsaista esperto
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Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
tonyz,ho capito a cosa ti riferisci,non intendevo denigrare nessuno,quella è una spiegazione di cosa pensa un tecnico bonsaista in confronto ad uno più naturalista,questo in generale,scrivendo non si vedono le emozioni e nemmeno le facce,quindi facile capire il contrario,riconosco che le mie parole portano a pensare il contrario di quello che intendevo dire,la mia era un modo molto crudo di scrivere il pensiero delle due fazioni,e alla fine della mia prima risposta lo scritto,ora tony non volermene,io mai mi permetterei di giudicare male una pianta che non è lavorata nello stile che io prefferisco,non credo che su questo forum o su altri lo mai fatto,credo che ho sempre quotato i bei lavori,compresi i tuoi,comunque capisco che le mie parole sono state fraintese e chiedo scusa a tutti quelli che sono sono ritenuti colpiti dalle mie parole,ma non era sicuramente mio intento colpire qualcuno,ripeto io ho scritto solamente il pensiero tra le due fazioni guardando l'uno la pianta dell'altro.
re di olea- Moderatore
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olea europaa
re di olea ha scritto:tonyz,ho capito a cosa ti riferisci,non intendevo denigrare nessuno,quella è una spiegazione di cosa pensa un tecnico bonsaista in confronto ad uno più naturalista,questo in generale,scrivendo non si vedono le emozioni e nemmeno le facce,quindi facile capire il contrario,riconosco che le mie parole portano a pensare il contrario di quello che intendevo dire,la mia era un modo molto crudo di scrivere il pensiero delle due fazioni,e alla fine della mia prima risposta lo scritto,ora tony non volermene,io mai mi permetterei di giudicare male una pianta che non è lavorata nello stile che io prefferisco,non credo che su questo forum o su altri lo mai fatto,credo che ho sempre quotato i bei lavori,compresi i tuoi,comunque capisco che le mie parole sono state fraintese e chiedo scusa a tutti quelli che sono sono ritenuti colpiti dalle mie parole,ma non era sicuramente mio intento colpire qualcuno,ripeto io ho scritto solamente il pensiero tra le due fazioni guardando l'uno la pianta dell'altro.
Ciao ragazzi,come ho trovato un attimo per parlare con voi.
Quando io parlavo di plasticità mi riferivo solo al bel movimento che ha la pianta es:quando il portiere di calcio fa una parata cosiddetta plastica significa che il movimento del corpo è elegante) pertanto la pianta del re ha tutte queste caratteristiche.Io volevo solo ma dico solo esprimer un mio modesto e personalissimo parere di come vedrei il progetto finale.Va da se che ognuno interpreta una propria opera in modo del tutto personale.
Per quanto riguarda il fattore naturalezza questo è un discorso di più ampio respiro in generale nel mondo bonsai.
Tutto parte da una considerazione, l'oggetto in questione cioè bonsai appartiene al mondo vegetale il quale è stato classificato con una nomenclatura (Linneo 1753) in relazione alla specie,la quale si diversifica in base a delle precise differenze fenotipiche (questa caratteristica interessa di più il mondo bonsaistico) e genotipiche.
Pertanto,io mi riferivo al fatto che una pianta in fase di premiazione(SOLO e soltanto secondo il mio modestissimo parere) fosse valutata ancha la corrispondenza fenotipica della specie in questione.
Per quanto riguarda il boschetto nella foto sopra,è un esempio mirabile della naturalezza e fedeltà del progetto sia in termini di ricostruzione ambientale come rappresentazione estetica dei fenotipi(piante).
Adesso vi saluto,ciao a tutti e a risentirci.
Ciao Re,salutami la tua bellissima terra che conosco peraltro molto bene.
CiaToniz!!!! :
Paolo Beltrame- Nuovo Utente
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Data d'iscrizione : 18.01.13
Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
re di olea ha scritto:tonyz,ho capito a cosa ti riferisci,non intendevo denigrare nessuno,quella è una spiegazione di cosa pensa un tecnico bonsaista in confronto ad uno più naturalista,questo in generale,scrivendo non si vedono le emozioni e nemmeno le facce,quindi facile capire il contrario,riconosco che le mie parole portano a pensare il contrario di quello che intendevo dire,la mia era un modo molto crudo di scrivere il pensiero delle due fazioni,e alla fine della mia prima risposta lo scritto,ora tony non volermene,io mai mi permetterei di giudicare male una pianta che non è lavorata nello stile che io prefferisco,non credo che su questo forum o su altri lo mai fatto,credo che ho sempre quotato i bei lavori,compresi i tuoi,comunque capisco che le mie parole sono state fraintese e chiedo scusa a tutti quelli che sono sono ritenuti colpiti dalle mie parole,ma non era sicuramente mio intento colpire qualcuno,ripeto io ho scritto solamente il pensiero tra le due fazioni guardando l'uno la pianta dell'altro.
Ci mancherebbe Re....
Ci siamo chiariti questo è quanto e sicuramente continueremo, come sempre, in totale serenita' a condividere la nostra passione.
...ehehhh!!!!!
TonyZ- Bonsaista esperto
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Data d'iscrizione : 20.02.11
Età : 52
Località : Carignano (TO)
Re: Bonsai: tecnica e naturalezza
Finalmente!
Bravi a tutti per essere rimasti calmi.....................
Bravi a tutti per essere rimasti calmi.....................
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