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lavorazione del secco
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Paolo85
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lavorazione del secco
Ciao ragazzi. Vorrei porvi una domanda forse per tanti un po banale. Quando sono andato a Vieste al congresso Ubi ho guardato per la prima volta dal vivo dei bonsai di quel livello. In molti la perfezione (almeno per i miei occhi) era impressionante. Però la cosa che mi ha creato un dubbio è stato il vedere le parti secche lavorate con il liquido Jin di un bianco esagerato. Ora io non sono un esperto di bansai considerando che è da poco che amo quest'arte, ma di giri in natura ne ho fatti tanti e non ho mai visto degli alberi con legna secca di colore bianco perfetto. Tutte la parti secche che ho trovato in giro erano di un grigio chiaro con delle piccolissime sfumature di grigio scuro le quali identificavano la direzione del legno. Ora a dire la verità a me piacciono più le lavorazioni fatte dalla natura quindi vi chiedo è possibile avvicnarsi più al naturale piuttosto che sbiancare il legno? E se è possibile come si procede? Grazie a tutti.
Paolo85- Utente normale
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Re: lavorazione del secco
Se non sbaglio e non ricordo male, qualcuno "sporca" il secco con la catramina prima di passare il liquido jin.
Qualcun altro "sporca" il liquido jin stesso, sempre aggiungendo catramina. Oppure inchiosto/china nero o carbone frantumato/polverizzato.
Qualcun altro "sporca" il liquido jin stesso, sempre aggiungendo catramina. Oppure inchiosto/china nero o carbone frantumato/polverizzato.
Re: lavorazione del secco
Simone ha scritto:Se non sbaglio e non ricordo male, qualcuno "sporca" il secco con la catramina prima di passare il liquido jin.
Qualcun altro "sporca" il liquido jin stesso, sempre aggiungendo catramina. Oppure inchiosto/china nero o carbone frantumato/polverizzato.
Io normalmente uso una picolissima parte di tempera nera, però un maestro (non lo è ma io lo reputo tale) già avanti con l'età usava ed usa ancora aggiungere al liquido jin della fuliggine grassa che si forma nei camini.
Il risultato è veramente buono!
Ma lui il camino ce l'ha.....................
Re: lavorazione del secco
Quoto le risposte che ti sono state date...io ho provato con la tempera, aggiungendone un po' al liquidi jin, anni fa ed il risultato non era niente male...ma hai parecchi esempi per poter fare prove e decidere al meglio....
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Re: lavorazione del secco
grazie a tutti per le risposte.
Paolo85- Utente normale
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Re: lavorazione del secco
ciao paolo.....a parte i consigli che ti sono stati dati (ottimi direi) c'è anche il rimedio naturale (personalmente non mi piace aggiungere coloranti al liquido jin gusti personali... ).....cioè si da il liquido jin la prima volta appena lavorato il secco...... è poi lasciato alle intemperie per uno o due anni è vedrai che il risultato diventa di un naturale perfetto almeno dalle mie parti l'ho fa....
Ospite- Ospite
Re: lavorazione del secco
robyn77 ha scritto:ciao paolo.....a parte i consigli che ti sono stati dati (ottimi direi) c'è anche il rimedio naturale (personalmente non mi piace aggiungere coloranti al liquido jin gusti personali... ).....cioè si da il liquido jin la prima volta appena lavorato il secco...... è poi lasciato alle intemperie per uno o due anni è vedrai che il risultato diventa di un naturale perfetto almeno dalle mie parti l'ho fa....
Grazie robyn è quello che cercavo cioè creare qualcosa di più naturale possibile.
Paolo85- Utente normale
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Re: lavorazione del secco
Scusatemi, ma la domanda nasce spontanea ... ma perchè mai dei bonsai di perfezione impressionante, usando le stesse parole di Paolo, devono avere quelle lavorazioni di secco così bianche?
E' meramente una questione estetica?
Poi, senza mettere in dubbio la validità di certi canoni ma, come può essere più bella una lavorazione che si distacca così tanto dalla natura?
E' meramente una questione estetica?
Poi, senza mettere in dubbio la validità di certi canoni ma, come può essere più bella una lavorazione che si distacca così tanto dalla natura?
Re: lavorazione del secco
Paolo85 ha scritto:robyn77 ha scritto:ciao paolo.....a parte i consigli che ti sono stati dati (ottimi direi) c'è anche il rimedio naturale (personalmente non mi piace aggiungere coloranti al liquido jin gusti personali... ).....cioè si da il liquido jin la prima volta appena lavorato il secco...... è poi lasciato alle intemperie per uno o due anni è vedrai che il risultato diventa di un naturale perfetto almeno dalle mie parti l'ho fa....
Grazie robyn è quello che cercavo cioè creare qualcosa di più naturale possibile.
Roby dice bene, tuttavia... il liquido jin serve per preservare il secco che altrimenti tenderebbe inesorabilmente a marcire (in un lasso di tempo condizionato dal tipo di essenza).
Non lo si da una volta nella vita e poi basta. Appena i fattori atmosferici prendono il sopravvento, esattamente nel momento in cui il secco acquisisce un aspetto naturale, va riapplicato. Per questo motivo alcuni agiscono come suggerito sopra...
Re: lavorazione del secco
morboo ha scritto:Scusatemi, ma la domanda nasce spontanea ... ma perchè mai dei bonsai di perfezione impressionante, usando le stesse parole di Paolo, devono avere quelle lavorazioni di secco così bianche?
E' meramente una questione estetica?
Poi, senza mettere in dubbio la validità di certi canoni ma, come può essere più bella una lavorazione che si distacca così tanto dalla natura?
Antonio, questa considerazione, rientra "nell'eterno quesito"...
Non tutti ricercano la naturalezza in questa passione.
Senza riaprire la noiossissima quanto poco costruttiva "diatriba" del giusto e dello sbagliato, del naturale o plastico, quindi rimanendo nello specifico caso... Molti apprezzano, quindi ricercano il forte contrasto tra il rosso delle vene perfettamente spazzolate, il bianco (del secco) ed il verde (vegetazione).
Ultima modifica di Simone il Mer 15 Mag 2013, 12:49 - modificato 1 volta.
Re: lavorazione del secco
morboo ha scritto:Scusatemi, ma la domanda nasce spontanea ... ma perchè mai dei bonsai di perfezione impressionante, usando le stesse parole di Paolo, devono avere quelle lavorazioni di secco così bianche?
E' meramente una questione estetica?
Poi, senza mettere in dubbio la validità di certi canoni ma, come può essere più bella una lavorazione che si distacca così tanto dalla natura?
Infatti è proprio quello che penso io. Quei bonsai a Vieste erano perfetti ma secondo il mio gusto il secco era troppo bianco e quindi si distaccava dalla realtà, preferisco molto più avvicinarmi alle lavorazioni fatte dalla natura!!
Paolo85- Utente normale
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Re: lavorazione del secco
Una delle cose belle del fare bonsai è anche questa: Ognuno se li fa come meglio crede.Paolo85 ha scritto:morboo ha scritto:Scusatemi, ma la domanda nasce spontanea ... ma perchè mai dei bonsai di perfezione impressionante, usando le stesse parole di Paolo, devono avere quelle lavorazioni di secco così bianche?
E' meramente una questione estetica?
Poi, senza mettere in dubbio la validità di certi canoni ma, come può essere più bella una lavorazione che si distacca così tanto dalla natura?
Infatti è proprio quello che penso io. Quei bonsai a Vieste erano perfetti ma secondo il mio gusto il secco era troppo bianco e quindi si distaccava dalla realtà, preferisco molto più avvicinarmi alle lavorazioni fatte dalla natura!!
Le tracce da seguire vengono fatte dalle regole (si fa per dire) poi ognuno le segue alla sua maniera.
Nelle competizioni importenti le piante vengono esposte e giudicate secondo quello che è il vedere comune della maggioranza dei bonsaisti.
I giudici seguono gli indici del loro sapere.
Per questo molte volte (ma non sempre) i risultati vengono contestati.
Re: lavorazione del secco
orsoferito ha scritto:Una delle cose belle del fare bonsai è anche questa: Ognuno se li fa come meglio crede.Paolo85 ha scritto:morboo ha scritto:Scusatemi, ma la domanda nasce spontanea ... ma perchè mai dei bonsai di perfezione impressionante, usando le stesse parole di Paolo, devono avere quelle lavorazioni di secco così bianche?
E' meramente una questione estetica?
Poi, senza mettere in dubbio la validità di certi canoni ma, come può essere più bella una lavorazione che si distacca così tanto dalla natura?
Infatti è proprio quello che penso io. Quei bonsai a Vieste erano perfetti ma secondo il mio gusto il secco era troppo bianco e quindi si distaccava dalla realtà, preferisco molto più avvicinarmi alle lavorazioni fatte dalla natura!!
Le tracce da seguire vengono fatte dalle regole (si fa per dire) poi ognuno le segue alla sua maniera.
Nelle competizioni importenti le piante vengono esposte e giudicate secondo quello che è il vedere comune della maggioranza dei bonsaisti.
I giudici seguono gli indici del loro sapere.
Per questo molte volte (ma non sempre) i risultati vengono contestati.
Bè, il mio pensiero conta poco essendo un neonato di questa forma di espressione umana, comunque posso esprimermi in termini generali dicendo che, proprio questo spirito in qualche misura libero e non rigorosamente conforme alle regole è alla base di quella che è appunto una forma d'arte così come si definisce il fare bonsai.
Quindi, come direbbe mio figlio adolescente "ci stà ... ci stà"
Re: lavorazione del secco
morboo ha scritto:orsoferito ha scritto:Una delle cose belle del fare bonsai è anche questa: Ognuno se li fa come meglio crede.Paolo85 ha scritto:morboo ha scritto:Scusatemi, ma la domanda nasce spontanea ... ma perchè mai dei bonsai di perfezione impressionante, usando le stesse parole di Paolo, devono avere quelle lavorazioni di secco così bianche?
E' meramente una questione estetica?
Poi, senza mettere in dubbio la validità di certi canoni ma, come può essere più bella una lavorazione che si distacca così tanto dalla natura?
Infatti è proprio quello che penso io. Quei bonsai a Vieste erano perfetti ma secondo il mio gusto il secco era troppo bianco e quindi si distaccava dalla realtà, preferisco molto più avvicinarmi alle lavorazioni fatte dalla natura!!
Le tracce da seguire vengono fatte dalle regole (si fa per dire) poi ognuno le segue alla sua maniera.
Nelle competizioni importenti le piante vengono esposte e giudicate secondo quello che è il vedere comune della maggioranza dei bonsaisti.
I giudici seguono gli indici del loro sapere.
Per questo molte volte (ma non sempre) i risultati vengono contestati.
Bè, il mio pensiero conta poco essendo un neonato di questa forma di espressione umana, comunque posso esprimermi in termini generali dicendo che, proprio questo spirito in qualche misura libero e non rigorosamente conforme alle regole è alla base di quella che è appunto una forma d'arte così come si definisce il fare bonsai.
Quindi, come direbbe mio figlio adolescente "ci stà ... ci stà"
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Re: lavorazione del secco
anche a me fa un po strano vedere certe piante che sembrano dipinte di bianco,ma non discuto più di tanto anche se il colore naturale del secco mi piace di più,da poco ho provato una resina trasparente che mantiene il legno indurendolo,l'ho già usata su un piccolo mugo dopo aver passato il legno con la fiamma e con il liquido jin e il risultato è piuttosto naturale
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Re: lavorazione del secco
Ciao ho letto da qualche post sul forum l'utilizzo di lino cotto per preservare il secco? Qualcuno degli esperti può dirmi se va bene sui ginepri?
Re: lavorazione del secco
Gennaro ha scritto:Ciao ho letto da qualche post sul forum l'utilizzo di lino cotto per preservare il secco? Qualcuno degli esperti può dirmi se va bene sui ginepri?
Va bene su tutto Gennaro!!!
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Re: lavorazione del secco
Cos'è il lino cotto?
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Re: lavorazione del secco
giancarlo ha scritto:Gennaro ha scritto:Ciao ho letto da qualche post sul forum l'utilizzo di lino cotto per preservare il secco? Qualcuno degli esperti può dirmi se va bene sui ginepri?
Va bene su tutto Gennaro!!!
Aspita!!! Ok allora grazie Giancarlo...pecatto che non va bene sugli spaghetti !
Re: lavorazione del secco
Gennaro ha scritto:giancarlo ha scritto:Gennaro ha scritto:Ciao ho letto da qualche post sul forum l'utilizzo di lino cotto per preservare il secco? Qualcuno degli esperti può dirmi se va bene sui ginepri?
Va bene su tutto Gennaro!!!
Aspita!!! Ok allora grazie Giancarlo...pecatto che non va bene sugli spaghetti !
Non te lo consiglio li....
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Re: lavorazione del secco
Simone ha scritto:Paolo85 ha scritto:robyn77 ha scritto:ciao paolo.....a parte i consigli che ti sono stati dati (ottimi direi) c'è anche il rimedio naturale (personalmente non mi piace aggiungere coloranti al liquido jin gusti personali... ).....cioè si da il liquido jin la prima volta appena lavorato il secco...... è poi lasciato alle intemperie per uno o due anni è vedrai che il risultato diventa di un naturale perfetto almeno dalle mie parti l'ho fa....
Grazie robyn è quello che cercavo cioè creare qualcosa di più naturale possibile.
Roby dice bene, tuttavia... il liquido jin serve per preservare il secco che altrimenti tenderebbe inesorabilmente a marcire (in un lasso di tempo condizionato dal tipo di essenza).
Non lo si da una volta nella vita e poi basta. Appena i fattori atmosferici prendono il sopravvento, esattamente nel momento in cui il secco acquisisce un aspetto naturale, va riapplicato. Per questo motivo alcuni agiscono come suggerito sopra...
mi piace il simo ....è sempre puntuale e vigile.... è vero come dice..... che non basta darlo una volta e basta.... volendo si potrebbe anche dare del indurente per il legno (che ora mi sfugge il nome) senza dare di nuovo il liquido jin (sbiancando di nuovo il tutto)
per esempio questo è stato dato il liquido jin (molto leggero) i primi di aprile ecco come si presenta oggi...
una volta raggiunto la tonalità soddisfacente potrei passare un indurente al posto del liquido jin per preservare il secco....
Ospite- Ospite
Re: lavorazione del secco
da qualche parte ho sentito dire che si usa anche un prodotto fatto dalle api,i propoli che sono un forte antibatterico,però non saprei dire come funziona, ma sembra che sia un ottimo conservante per il legno
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Re: lavorazione del secco
danielo55 ha scritto:da qualche parte ho sentito dire che si usa anche un prodotto fatto dalle api,i propoli che sono un forte antibatterico,però non saprei dire come funziona, ma sembra che sia un ottimo conservante per il legno
Il propoli? Anzi si dovrebbe dire la propoli ... prodotta dalle api che la estraggono dalle gemme e dalla corteccia e la elaborano ... per le sue proprietà è chiamata anche l'antibiotico naturale ... infatti io ho innaffiato abbondandemente la gola di mia figlia da autunno a primavera da quando aveva 2 anni fino ai 10 anni ...
in effetti le api la usano per proteggere i loro alveari ...
Re: lavorazione del secco
Questo post sta diventando molto interessante, sono contento perchè oltre ai miei dubbi possiamo confrontarci e scambiare consigli per crescere sempre più.
Robyn quindi dopo il liquido jin si può utilizzare un qualsiasi indurente per legno? Così facendo il colore rimane sempre quello?
Robyn quindi dopo il liquido jin si può utilizzare un qualsiasi indurente per legno? Così facendo il colore rimane sempre quello?
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