ligustro sfortunato

ciao a tutti...volevo mostrarvi questo povero ligustro...è di quelli commerciali...è con me da + 3 anni anni... e dopo essere sopravvissuto a una infestazione di ragnetto...un defogliazione fatta da i miei gatti fuori periodo.... all'improvviso quest'anno stava per morire per qualche strano motivo....la parte alta della pianta iniziava a morire scendendo piano piano verso il basso....come se il tronco si stesse disidratando...non mi è ancora chiaro cosa gli sia successo...però non è morto del tutto...
ecco come era prima dell'accaduto la foto che ho trovato e del maggio 2011...



visto che la parte alta era morta in vece di capitozzare mi sono divertito a lavorarci del secco.. ecco come si presenta adesso









alcuni dettagli di come mi sono divertito









qualche consiglio!!?? non ditemi che devo farla ascigare per il camino....

mi piace vedere che non t'arrendi e le provi tutte pur di valorizzare qualsiasi piantina, anche se nello specifico il secco, secondo me, poco s'addice all'essenza, però tutto va bene pur di non buttarla; ho certi sgorbi che però non butterei mai

Io mi concentrerei sull'apparato radicale, appena possibile, toglierei tutta la terra e laverei le radici, mettendo la pianta in un composto di sola akadama e pomice in parti uguali....poterei corto ed aspetterei la risposta della pianta-....al momento pare di vedere che il fogliame non sia bello tirato...sembra sempre in sofferenza....

Per il secco, anche Roby sa che non e' adattissimo su questa essenza...ma visto che se lo e' trovato tra le mani, giusto sperimentare...

Andrò controcorrente ma secondo me la pianta ci ha guadagnato, bisogna vedere come reagirà il secco col tempo...ottimo consiglio di giancarlo, poi il ligustro è un'essenza davvero resistente, al momento il mio mi ha perdonato tutti gli errori

giancarlo ha scritto:Io mi concentrerei sull'apparato radicale, appena possibile, toglierei tutta la terra e laverei le radici, mettendo la pianta in un composto di sola akadama e pomice in parti uguali....poterei corto ed aspetterei la risposta della pianta-....al momento pare di vedere che il fogliame non sia bello tirato...sembra sempre in sofferenza....

Per il secco, anche Roby sa che non e' adattissimo su questa essenza...ma visto che se lo e' trovato tra le mani, giusto sperimentare...

si gian sono d'accordo con te...il rinvaso era già previsto in primavera.... la terra può sembrare brutta ma non l'ho è.... è 100% akadama...è solo che l'ho lasciato all'aperto sotto alle piogge alla neve e gelate ecco il perchè delle foglie sofferenti...

skalpy ha scritto:Andrò controcorrente ma secondo me la pianta ci ha guadagnato, bisogna vedere come reagirà il secco col tempo...ottimo consiglio di giancarlo, poi il ligustro è un'essenza davvero resistente, al momento il mio mi ha perdonato tutti gli errori

ciao skalpy...vedo che anche a te piacciono jin e shari indipendentemente dalla essenza per la resistenza del secco con il tempo...mi sembra che il legno del ligustro sia abbastanza resistente... male che vada diventerà un sabamiki .....grazie

Ciao Robyn, mi piace l'evoluzione della pianta e la lavorazione del secco ma temo che dovrai toglierlo perchè non è tipico del ligustro ma soprattutto perchè con quel ramo che cresce proprio nella curva difficilmente riuscirai avestire quella parte di secco che attira l'attenzione di chi osserva la pianta.
Come fronte ti ho messo una foto che secondo me è ottimo per partenza del tronco e movimento, come dice Giancarlo quando sarà il tempo giusto pota corto e vai che viene fuori una bella piantina...
Ciao gimmi

grazie ragazzi per i consigli...so che jin e shari non si addicono a questa essenza... ma me li sono trovati li è ho approfittato... andrò sicuramente contro corrente ma la lascio cosi per il momento....portando avanti il progetto che ho realizzato per come è adesso la pianta...risulterà anche coniferosa...ma tanto non è una pianta da mostra ed io non sono abbastanza esperto per creare piante da mostra....quindi per fare pratica per il mio gusto personale la porterò avanti cosi...

come la vedo io....



un bel po coniferosa l'ho è!!!

domanda!!??
ma una vera è propria regola scritta che i jin è shari non si possono fare su latifoglie c'è???

Lo sai Roby che non c'è scritto da nessuna parte ma che è una "regola" che segue le caratteristiche di crescita in natura di questa essenza. Potrebbero esserci parti morte e monconi di rami spezzati ma non credo così lisci/levigati ed allungati

La buona notizia è che non sono previste sanzioni se a te piace così

Personalmente, la cosa che mi convince meno è il tenjin... lo vedrei meglio lavorato a moncone corto simulando un ramo spezzato. ed anche la parte secca sul tronco probabilmente starebbe meglio lavorata a strappo (un po' più spigolosa e non levigata)

Fosse mio accorcerei subito sopra al ramo ......pero' bisogna essere anche aperti ad altre soluzioni: QUESTA NON MI PIACE.

a robin, noi diciamo la ns, però sai benissimo che se una cosa ti piace non ci sono regole o diktat che tengano

TonyZ ha scritto:Fosse mio accorcerei subito sopra al ramo ......pero' bisogna essere anche aperti ad altre soluzioni:
QUESTA NON MI PIACE.

vai tranquillo tony che tanto non te la mando a casa tua...

bene... allo cosi va meglio???

Meglio cosi'.............ehehhhh!!!!

Roba da matti!!!

non so!!! cosi non mi convince tanto... certo che per vederla cosi bisogna avere
la mente moolto aperta...

robyn77 ha scritto: non so!!! cosi non mi convince tanto... certo che per vederla cosi bisogna avere
la mente moolto aperta...

Preparati......conosco un trucco...pero' devi stare a 20 cm dal monitor altrimenti non funziona...eehhhh!!!!

Simone ha scritto:Roba da matti!!!

Provaci anche te Simo....funziona!!!!!

Scherzi a parte.....io su questa essenza proprio non ce lo vedo un ten jin.....se solo riesci a poterla fare cosi' come sotto....sarebbe una grande vittoria...eventualmente "giochi" un po' con il secco vicino al tronco..fresandolo piu' a fondo... anziche liscio come ora.......

Sarà pur vero che generalmente non ci stà, ma in natura un fulmine non può colpire un ligustro?
Si legge poi spesso che è la pianta che indica la via, e concordo con te robyn, se me lo fossi trovato li il secco l'avrei tenuto pure io... poi si può sempre far saltare e sicuramente la pianta cambierà così come cambiano i gusti del bonsaista che matura assieme alla pianta.
Sicuramente il secco va lavorato di più, magari alleggerito, fessurato e abbellito.. da quel che ho letto per considerare finito il secco forse non bastano nemmeno 10 anni, per cui tutto fa brodo e tutto fa esperienza

skalpy ha scritto:Sarà pur vero che generalmente non ci stà, ma in natura un fulmine non può colpire un ligustro?
Si legge poi spesso che è la pianta che indica la via, e concordo con te robyn, se me lo fossi trovato li il secco l'avrei tenuto pure io... poi si può sempre far saltare e sicuramente la pianta cambierà così come cambiano i gusti del bonsaista che matura assieme alla pianta.
Sicuramente il secco va lavorato di più, magari alleggerito, fessurato e abbellito.. da quel che ho letto per considerare finito il secco forse non bastano nemmeno 10 anni, per cui tutto fa brodo e tutto fa esperienza

Nell'arte bonsai ci sono dei canoni che piu' o meno vanno seguiti...altrimenti non e' piu' fare bonsai...ma arte in proprio.....

Detto cio' se piace a Roby...piace a tutti....

skalpy ha scritto:Sarà pur vero che generalmente non ci stà, ma in natura un fulmine non può colpire un ligustro?

Ci sta' Skalpy che un evento naturale possa causare la rottura di un ramo/tronco o che si verifichi un parziale ritiro di linfa con conseguente parte di tronco che secca... quel che non mi convince, come dicevo precedentemente, è il tipo di finitura di queste parti secche, su questo tipo di essenza. Credo che avrebbero un'aspetto più naturale se fossero strappate/sfibrate anzichè lisce e levigate.

Per avere parti secche così liscie e levigate, ci si deve trovare in condizioni in cui la pianta è esposta principalmente e costantemente a forti venti, piogge, sole, salsedine (ad esempio su costiere marine, vedi i fenici in sardegna, ecc. ecc.)... tutto qui.

Simone ha scritto:

skalpy ha scritto:Sarà pur vero che generalmente non ci stà, ma in natura un fulmine non può colpire un ligustro?

Ci sta' Skalpy che un evento naturale possa causare la rottura di un ramo/tronco o che si verifichi un parziale ritiro di linfa con conseguente parte di tronco che secca... quel che non mi convince, come dicevo precedentemente, è il tipo di finitura di queste parti secche, su questo tipo di essenza. Credo che avrebbero un'aspetto più naturale se fossero strappate/sfibrate anzichè lisce e levigate.

Per avere parti secche così liscie e levigate, ci si deve trovare in condizioni in cui la pianta è esposta principalmente e costantemente a forti venti, piogge, sole, salsedine (ad esempio su costiere marine, vedi i fenici in sardegna, ecc. ecc.)... tutto qui.

Verissimo Simo, avevo capito il tuo intervento e concordo pienamente con te

Concordo anche con te Gian su questo punto, infatti il bonsai è il mondo in un vaso e questa arte è talmente profonda che non è così' semplice da capire e apprendere per noi neofiti, per questo dico crescere...io personalmente ho deciso di affiancarmi ad un istruttore a partire da questa primavera proprio per la mia fame di sapere ( e non vedo l'ora )

Colgo l'occasione per fare un ripasso sulle non-regole dell'arte Bonsai.

La prima domanda che quasi tutti fanno ad un bonsaista è "ma quanti anni ha questo bonsai?"
La risposta è, o dovrebbe essere " Non sono gli anni effettivi che ha, ma quelli che dimostra...................." ed è quì che le parti secche
entrano in gioco.
Jin, Shari e Sabamiki, se ben eseguiti, danno quel quid in più bonsai.
Per eseguire questi tre elementi bisogna fare delle considerazioni di base sull'essenza su cui si intende realizzarli:
Un jin, raffigurazione di un ramo spezzato, seggito quasi sempre da uno shari, è credibile su una essenza dal legno duro o resinoso, resistente alle intemperie e alla corrosione, mentre i sabamiki, ferite molto profonde nel tronco fino a svuotarlo quasi del tutto, su essenze con legno molto tenero che, se non protetto dalla corteccia, si degrada molto facilmente a causa di muffe e insetti che ne compromettono l'integrità.
Nel caso in questione ....... un Jin è credibile in un Ligustro???? pianta dal legno molto morbido e deteriorabile.
Ovviamente ogn'uno è libero di fare o non fare secondo il proprio estro, ma qeusta è un'altra storia.
Ciao Pino

tks king per il chiarimento...non conosco ancora l'essenza, la mia ho scoperto che era un ligustro il mese scorso e ho letto ben poco