mugo dalla vita contrastata

questa pianta di mugo è con me da almeno una decina di anni, ed ha una vita travagliata,ora spero di farlo vivere bene dopo i passati non proprio felici che ha avuto,come ho spiegato in altro post le piante che ho raccolto in natura sono sempre state prese perchè in pericolo e quindi in posizioni dove facilmente potevano essere distrutte da ruspe o solamente schiacciate dalle ruote, questa è un di quelle, è una pianta piuttosto vecchia anche se è sottile,la base interrata è piuttosto larga in rapporto alla pianta e nell'ultima foto,fatta in maggio si vede che c'è una parte secca,devo dire che per natura il mugo è ostico e lento nel rispondere ai trattamenti e questo non è stato mai da meno,ha rischiato seriamente di morire e ora ho deciso di manipolarlo con molta calma,in alcune foto si vedono le candele che quest'anno ho lasciato deliberatamente svilupparsi e aprirsi completamente per dare vigoria alla pianta dopo averla messa in questa ciotola,si vede anche che c'è un jin subito sotto gli ultimi rami,lì c'era un ramo piuttosto lungo che invano ho cercato di far indietreggiare come vegetazione e che alla fine ho eliminato lasciando solo la vegetazione che si vede
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Peccato che il mugo sia così ostico. Comunque è un'essenza che mi piace moltissimo e prima o poi vorrei cimentarmi...

Questo tuo mugo ha un bel movimento, molto elegante ed una bella base. Mi piace

Mi sembra di scorgere che i momenti duri siano passati.
Io ho considerato che se nel prossimo rinvaso cambi l'inclinazione della pianta e cerchi di mettere in evidenza la parte secca della base aggiungeresti un particolare che andrebbe a valorizzare molto il piede.
Considerato anche che è un secco perfettamente naturale. Altrimenti con il tempo e l'umidità andrebbe perso.

Si Andrea al prossimo rinvaso(magari lo facciamo assieme se ti va?) cambio sicuramente la posizione della pianta,il movimento è assolutamente naturale e la base è totalmente interrata ma è veramente grossa in paragone all'esilità del resto, ed è quella che gli conferisce l'età,credo che abbia almeno una 40a di anni

Quando decidi, fai un fischio.............

prima devo trovare un vaso adatto,magari vedrò da certrè o visto che devo farmi fare un paio di vasi da John Pitt posso farlo fare da lui uno adatto...ma con calma

Se vuoi posso darti il recapito di Valter, un vasaio bravo che abita in prvincia di Vicenza.
Ti fa quello che vuoi e come vuoi..........

benissimo grazie

Bel mughetto Dan, behh alla fine tanto ostico non e' se lo hai da circa 10 anni....e questo e' pure merito tuo... Comunque di sicuro e' meno ostico di quelli da vivaio...e posso confermartelo per esperienza diretta...

Mi piace il movimento delicato che ha e sono curioso di vederlo filato per bene e con un bel vasetto......

nelle foto si vedono bene gli aghi vecchi che sono malaticci ma le gemme sono invece vivaci,ora è decisamente più folto,devo solo capire alcune tempistiche di intervento

ho contattato un vasaio su indicazione di Orsoferito per far fare il vaso per questo pino e per un paio di altre piante,vediamo un poco che idee mi date per il vasetto,mi piacerebbe un vaso scuro magari bronzato come colore

danielo55 ha scritto:ho contattato un vasaio su indicazione di Orsoferito per far fare il vaso per questo pino e per un paio di altre piante,vediamo un poco che idee mi date per il vasetto,mi piacerebbe un vaso scuro magari bronzato come colore

Il vasetto io ce lo vedrei molto "grezzo" non smaltato e di colore tipo terra rossa...e rotondo, non molto alto...esempi da vedere diciamo piu' o meno cosi'...

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danielo55 ha scritto:... la base è totalmente interrata ma è veramente grossa in paragone all'esilità del resto...

Sarebbe d'aiuto vedere la base reale... comunque "a sensazione" ci vedrei bene un vaso ovale basso che allarga in alto. Molto svasato con un angolo molto aperto. Non so se sono riuscito a spiegarmi! Colore gress naturale sullo scuro in contrasto con la grossa porzione di secco alla base di color cenere ...

Quando sara' in un giusto vasetto fara' un bella figura...mi piace!!!!

Ho scritto ovale ma intendevo tondo

Sulla precisazione della consistenza della base fatta da Danielo, io prima di esprimere un opinione sulla forma e tipo di vaso, preferirei vedere bene.
Perchè se il legno morto è veramente interessante non mi dispiacerebbe neanche una bella losa magari anche leggermente incavata in modo da evidenziare il particolare che potrebbe diventare il punto forte del bonsai.

pensavo di trovare delle foto fatte qualche anno fa con la pianta messa in un vaso da Tanaka,la posizione è pressapoco identica a come è adesso in questa ciotola,la cosa che non si vede è il ceppo dal quale parte anche la parte secca quasi parallela al terreno,magari un giorno di questi puliròla superficie del vterriccio e metterò in evidenzala base,devo anche portare casa una resina da dare al legno morto che gli conferisce un'aspetto assolutamente naturale da come ho visto

aggiornamento,la settimana scorsa ho rinvasato questa pianta,senza toccare ma pulendo solamente il pane radicale da erbe e radici infestanti, mettendo in risalto la parte secca naturale che in questi giorni tratterò con il fuoco e con una resina comperata appositamente,la piantina è vigorosa e nonostante la sua ruvidità e osticità nella coltivazione sono felice che si sia ripresa da uno stress che l'aveva messa in seria difficoltà

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Particolare del secco naturale
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gli aghi sono di un verde brillante e le gemme sono in ottima salute
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Ribadisco che questa pianta mi piace ed ora che l'hai rinvasata valorizzando il piede mi piace ancora di più!

Che composto hai usato Dan?

Grazie, Simone,questo mughetto mi lega in maniera particolare ad un posto dove vorrei riposare in eterno (scusa la lugubrità del discorso ma io sono un fatalista),passando alle cose serie, quando rinvaso le conifere anche se devo farlo in maniera forte come quando si deve districare il pane radicale per dare ossigeno e spazio alle radici o devo fare interventi di accorciamento di grosse porzioni radicali come hai fatto con il silvestre,tengo sempre da parte un poco di terriccio vecchio che setaccio e aggiungo al composto che preparo con pomice 40%, lapillo 20%,kiriu 20/25% e il restante con buon terriccio universale mescolato con il vecchio sub strato,d'estate devo annaffiare sempre,ma il lapillo tiene l'umidità molto bene e non consente ai pini di andare in stress idrico anche in pieno sole,questa è la mia ricetta

Bene Dan, il pinetto lo vedo davvero bene ed in salute....e lascia da parte dove vorresti riposare Dan.... l'importante e' averlo recuperato bene!!!!

Si,il mughetto si è ripreso,e la lezione che ho imparato è che fino ad ora ho avuto fortuna nel trattare queste piante anche se devo dire che non me ne è mai morta nessuna anche se ci sono andato molto vicino

danielo55 ha scritto:Grazie, Simone,questo mughetto mi lega in maniera particolare ad un posto dove vorrei riposare in eterno (scusa la lugubrità del discorso ma io sono un fatalista),passando alle cose serie, quando rinvaso le conifere anche se devo farlo in maniera forte come quando si deve districare il pane radicale per dare ossigeno e spazio alle radici o devo fare interventi di accorciamento di grosse porzioni radicali come hai fatto con il silvestre,tengo sempre da parte un poco di terriccio vecchio che setaccio e aggiungo al composto che preparo con pomice 40%, lapillo 20%,kiriu 20/25% e il restante con buon terriccio universale mescolato con il vecchio sub strato,d'estate devo annaffiare sempre,ma il lapillo tiene l'umidità molto bene e non consente ai pini di andare in stress idrico anche in pieno sole,questa è la mia ricetta

Chiarissimo, grazie Dan!

Simone ha scritto:

danielo55 ha scritto:Grazie, Simone,questo mughetto mi lega in maniera particolare ad un posto dove vorrei riposare in eterno (scusa la lugubrità del discorso ma io sono un fatalista),passando alle cose serie, quando rinvaso le conifere anche se devo farlo in maniera forte come quando si deve districare il pane radicale per dare ossigeno e spazio alle radici o devo fare interventi di accorciamento di grosse porzioni radicali come hai fatto con il silvestre,tengo sempre da parte un poco di terriccio vecchio che setaccio e aggiungo al composto che preparo con pomice 40%, lapillo 20%,kiriu 20/25% e il restante con buon terriccio universale mescolato con il vecchio sub strato,d'estate devo annaffiare sempre,ma il lapillo tiene l'umidità molto bene e non consente ai pini di andare in stress idrico anche in pieno sole,questa è la mia ricetta

Chiarissimo, grazie Dan!

ah dimenticavo,sto sperimentando (anche se credo di scoprire l'acqua calda) che la coltivazione delle conifere fatta nelle ciotole di coccio è di gran lunga più efficace e producente dei vari vasi di plastica,gres o quant'altro,lo dimostrano due mughi che a parità di trattamento si comportano in maniera molto diversa essendo in due contenitori di materiale differente,uno in un vasone di coccio e l'altro di plastica

danielo55 ha scritto:

Simone ha scritto:

danielo55 ha scritto:Grazie, Simone,questo mughetto mi lega in maniera particolare ad un posto dove vorrei riposare in eterno (scusa la lugubrità del discorso ma io sono un fatalista),passando alle cose serie, quando rinvaso le conifere anche se devo farlo in maniera forte come quando si deve districare il pane radicale per dare ossigeno e spazio alle radici o devo fare interventi di accorciamento di grosse porzioni radicali come hai fatto con il silvestre,tengo sempre da parte un poco di terriccio vecchio che setaccio e aggiungo al composto che preparo con pomice 40%, lapillo 20%,kiriu 20/25% e il restante con buon terriccio universale mescolato con il vecchio sub strato,d'estate devo annaffiare sempre,ma il lapillo tiene l'umidità molto bene e non consente ai pini di andare in stress idrico anche in pieno sole,questa è la mia ricetta

Chiarissimo, grazie Dan!

ah dimenticavo,sto sperimentando (anche se credo di scoprire l'acqua calda) che la coltivazione delle conifere fatta nelle ciotole di coccio è di gran lunga più efficace e producente dei vari vasi di plastica,gres o quant'altro,lo dimostrano due mughi che a parità di trattamento si comportano in maniera molto diversa essendo in due contenitori di materiale differente,uno in un vasone di coccio e l'altro di plastica

Non ho mai pensato alle ciotole di coccio per coltivare una conifera....lo sperimentero', visto che questi vasi non mi mancano di certo nel vivaio.... Dan!