MARGOTTA DI AZALEA

ho sempre avuto un debole per le margotte,che sono state la mia prima esperienza nella riproduzione delle piante anche per la facilità con la quale si può utilizzare questa tecnica,però la mia esperienza si è sempre limitata a diametri piccoli con rami giovani o piante di facile attecchimento ma guardando per le varie riviste ho notato che c'era la possibilità di poter usarla su pezzi di tronco ben più larghi e importanti e l'occasione è capitata con questa azalea



quando l'ho presa ,di lei mi era piaciuto il movimento e la base piuttoso grossa ,ma con il passare del tempo la sua forma è iniziata a piacermi di meno,infatti dalla metà in su il tronco aveva lo stesso diametro seppur con le curve marcate e sinuose e allora su consiglio di molti e con la decisione che mi contraddistingue,l'autunno appena passato ho deciso di metter in atto il mio piano del quale vi rendo partecipi.

questa è la zona scelta per la margotta(già pulita di rami e rametti)



l'anello di corteccia eliminato (pari a circa il diametro del tronco)



la parte spolverata di ormoni e stretta da un filo di alluminio piuttosto spesso e il sacchetto di nylon per fare la caramella di avvolgimento della margotta



la caramella è pronta, ho tralasciato di mostrare le altre fasi dello sviluppo della tecnica perchè attorno all'anello ho messo dello sfagno bagnato che ho avuto cura di stringere con un filo da pesca e all'esterno del quale ho messo un composto che poi ho utilizzato anche per il rinvaso della margotta separata(kanuma e perlite)



la margotta dalla quale spuntano le radici,e si può vedere che il diametro è di circa 5/6 cm



questa è la pianta rimasta, ora aspetto che getti anche in alto per ricostruirla completamente



substrato composto da 50% kanuma e 50 % agriperlite per una maggiore possibilità di radicazione



la pianta vista da sopra dopo la messa in vaso



ora aspetto di vedere se questo esperimento riesce, alla nuova azalea ho somministrato prodotti radicanti e ormoni vari,ora è in una busta al riparo dall'aria e come potete vedere sono stati eliminai tutti i boccioli da fiore e la maggior parte delle nuova cacciate,il tutto per concantrare la forza sull'apparato radicale...aspetto fiducioso

Beh caro Dan, mi sento di dire che hai fatto un lavoretto a "regola d'arte!!" :D :D

Hai usato ogni accorgimento utile a fare in modo di sbagliare il meno possibile, e credo proprio che tutto andra' bene...non puo' essere altrimenti..... :D :D

Volevo chiederti se lo rammenti il periodo di quando hai iniziato il processo per margottare e quando hai poi staccato la margotta, cosi' diamo delle tempistiche sull'essenza......


Grazie Dan, anche questa e' un'esperienza davvero interessante!! :D :D

in linea di massima l'azalea si comporta diametralmente in maniera opposta a quasi tutte le altre piante,con ritmi e tempi completamente diversi,la margotta l'ho fatta in settembre e l'ho separata una settimana fa,però c'è da dire che questo è stato solo un esperimento e comunque effettuando questa operazione nel periodo descritto sarebbe utile riparare la pianta e soprattutto la margotta per evitare che geli durante l'inverno,io più che per la mancanza di posto l'ho lasciata all'esterno per pigrizia,ma ho ricoperto la caramella con degli strati di carta di giornale e con del nylon da imballaggio(quello a cellette)per creare una efficace coibentazione...e l'effetto è stato questo,volendo si può allungare il periodo prima del distacco per una maggiore sicurezza dell'esito positivo

Ok Dan, pensavo infatti di fare questo genere di esperimento a marzo/aprile a settembre non pensavo potesse riuscire, sopratutto a causa dei rigori dell'inverno....buono a sapersi :D vorra' dire che se ci sara' occasione si potra' provare anche in un altro periodo allora!!!! :D

Gian sei il Rè della Margotta!!complimenti che bel lavoro

bravi tutti e due .....Gian e Dan.......

Faustina ogni tanto fa confusione con i nomi.....E' chiaro che la frase era rivolta a te Dan....

Si Giancarlo l'avevo capito.......ma mi piace rimarcare gli sbagli della nostra Fà....senza cattiveria,chi mi conosce sa benissimo di che spirito sono fatto

Non diciamoglielo.....ma ci ho riso molto!!!
Faustina e' unica!!!!! :D :D :D

oggi ho dato un'occhiata alla margotta di azalea e l'ho vista molto bene,nel senso che il fogliame è bello vivace,la nebulizzo con fitostimolanti e mi pare bene nella busta che le ho messo addosso,tra l'altro il tempo mi aiuta perchè non fa molto caldo.. anzi e la pianta non fatica molto con la traspirazione,anche gli innesti fatti un mese fa sul pino nero sono belli vivi e la gemme del silvestre sono gonfie,ma ci vorrà del tempo per sapere se hanno attecchito

Tienici informati Dan....

ecco la margotta dopo dieci mesi dal distacco dalla pianta madre,come si può vedere è bella vivace con una marea di boccioli da fiore




sono contento del risultato,ora la curerò a dovere per farle fare radici e poi il prossimo autunno comincerà la prima lavorazione con frese per rastremare il taglio in apice(retaggio della prima impostazione e coltivazione) e nella primavera 2012(a Dio piacendo)inizierò l'impostazione dei rami,che ora non posso fare perchè aspetto che radichi bene in modo da sollevarla fuori terra ancora 5/8 centimetri

Beh Dan, direi che puoi essere contento del risultato, verra' fuori una bella piantina, appena ripartira' fara' presto ad infittire...insomma sicuramente un bel pezzo!!!

Di che colore sono i fiori?

ha i fiori di almeno 4/5 tonalità diverse:rossi,rossi screziati di bianco,bianchi screziati di rosso,bianchi e qualcuno anche rosa,insomma un bel minestrone

danielo55 ha scritto:ha i fiori di almeno 4/5 tonalità diverse:rossi,rossi screziati di bianco,bianchi screziati di rosso,bianchi e qualcuno anche rosa,insomma un bel minestrone

Una delle prime azalee che ho coltivato (Avevo pochissima esperienza in generale...) era con fiori a due colori, altri rossi e rosa..bellissima...non la seppi tenere e dopo alcune prove rinunciai alla coltivazione....ora essendo in un vivaio le devo coltivare per forza..ma mi sono accorto che ce la faccio benissimo.....magari un domani ci riprovo!!!!

L'azalea non è difficile da coltivare,semmai è impegnativa nel mantenerla,ma dopo i primi dubbi su come trattarla e gli inevitabili errori che la scarsa dimestichezza con questa pianta possono causare,dopo vai via tranquillo, sopporta bene le potature,le cimature e anche i rinvasi che però a differenza di altre essenze sono veramente radi caccia abbondantemente e sopporta il freddo magnificamente(io ce le ho all'esterno sempre e senza alcun riparo)la cosa che però sopporta poco è l'acqua calcarea e clorosa,quindi è giocoforza di dovere prestare attenzione a quest'ultima,però con qualche piccolo accorgimento si risolve tutto

danielo55 ha scritto:L'azalea non è difficile da coltivare,semmai è impegnativa nel mantenerla,ma dopo i primi dubbi su come trattarla e gli inevitabili errori che la scarsa dimestichezza con questa pianta possono causare,dopo vai via tranquillo, sopporta bene le potature,le cimature e anche i rinvasi che però a differenza di altre essenze sono veramente radi caccia abbondantemente e sopporta il freddo magnificamente(io ce le ho all'esterno sempre e senza alcun riparo)la cosa che però sopporta poco è l'acqua calcarea e clorosa,quindi è giocoforza di dovere prestare attenzione a quest'ultima,però con qualche piccolo accorgimento si risolve tutto

Io ne ho avute alcune, coltivarle, cimarle, potarle...non e' stato mai un problema...io ho avuto solo due difficolta' ma irreparabili...mi sono morte dopo un rinvaso fatto bene, come tutte le altre (sia in Kanuma pura che una miscela di Kanuma e torba....), l'altro problema e' che se cominciavano a diventare brutte le foglie, piano, piano diventavano sempre piu' brutte, fino a perdere la pianta.

Ora un ragazzo al mio club ne ha una che si sta comportando come le mia di una volta.....dopo il rinvaso e' peggiorata sempre di piu' non e' ancora morta perche' e' in serra riscaldata e forse l'ambiente la favorisce un po'....

Invece ho notato che certe azalee con fogliame piu' grande resistono meglio a tutto.....

interessante danielo,una domada giusto per curiosità...,che fine ha fatto o per meglio dire cosa pensi di ricavarci dalla parte restante...

della pianta madre sto facendo la ricostruzione,perchè se hai visti l'inizio del post,la pianta era troppo alta e con la margotta si è abbassata di parecchio

Complimenti Danielo55 gran bel post .

Hai fatto vedere un lavoro ben dettagliato e molto interessante , una margotta con i fiocchi .

Molto bella la pianta margottata c'è un po di lavoro da fare , ma sicuranmente verra' una bellezza

ciao :D

beh,ho acquisito manualità con questa pianta,anche se devo dire che ogni tanto qualche piccolo ramo salta via e gli insuccessi non sono mancati,per questa margotta non ho ancora deciso cosa farò,d'altra parte è la prima volta che mi cimento con una misura così grossa e di questa essenza,ora voglio vedere con che vigoria farà le radici,per poterla sollevare ancora un poco fuori terra e capire come e che forma darle...to be continued

Ciao, come stanno le due piante? Mi interessa perché mi hanno sconsigliato una margotta basale di una mia pianta dicendomi che l'essenza mal si presta alla ricostruzione del nebari mediante margotta.....a giudicare il tuo risultato, invece, la pianta radica eccome.....

la pianta madre gode di ottima salute anche se a dire il vero c'è stato un periodo che a causa di un ritiro di linfa vistoso sulla capitozzatura una parte si è seccata, ma per fortuna il tutto si è sistemato, la margotta invece dopo il primo e secondo anno di coltivazione non so bene se a causa di un colpo di vento o qualche gatto è caduta dal proprio ripiano,purtroppo era in estate e tornando a casa alla sera l'ho trovata con le radici abbrustolite dal caldo....hotentato di rianimarla dandole sprintene e altre amenità ....ma il, danno era troppo grosso e quindi è entrata nel ciclo biologico      il fatto che non si riesca a creare un nebari decente non saprei dirti se è vero o no...nonho avuto la possibilità di provarlo

Mi spiace.....immagino come ci sarai rimasto!! Quindi per tua esperienza non sopporta benissimo le capitozzature drastiche, giusto?

in linea di massima l'azalea per quello che ho provato io,soffre di un notevole ritiro di linfa,però se si capitozza sopra qualche ramo o comunque dei getti nuovi,con le dovute accortezze il problema viene limitato....ma si deve sempre stare all'erta....presto mostrerò i progressi della coltivazione della pianta madre