acero campestre del fiume Serio

devo ammettere che mi ha sempre messo in difficoltà, sia sul come procedere per farlo diventare bonsai, sia per l'eccezionale ma poco controllabile vigoria!

queste piante si controllano solo con le pinzature

E' regola fondamentale (lo dice anche Dal Col in uno dei suoi libri) in primavera quando le gemme cominciano ad ingrossare su questo tipo di piante, bisogna togliere completamente la grossa gemma apicale e poi quando i germogli ancora teneri si sono allungati, pinzare alla prima copia di foglie.
In questa maniera si stimola la vegetazione indidetro.
Poi durante la stagione vegetativa potare continuamente tutti i rametti che vanno all'insù o all'ingiù, naturalmente se non servono al proggetto della pianta.
Normalmente questo i campestri venivano (e vengono) usati per fare delle barriere fra podere e podere in campagna. Pertanto anche la formazione di siepi è usuale a questo tipo di piante, quindi più poti e pi ricresce.
Concimazione scarsa di N è la più indicata.
Attenzione all'oidio e agli insetti morsicatori (bruchi ecc)

Questa pianta mi piace molto, è un'ottimo materiale per farne un bonsai coi controfiocchi, una bomboniera (come spesso sento dire). Peccato che ancora non ho ben chiara la dimensione. Per me quì ti conviene lavorare per innesti per posizionarti i rami dove vuoi, e se riuscissi a chiudere il sabamiki (cemento, innesti, etc) faresti una pianta da 110 e lode. Chiudere un callo, anche grande, su un'acero è possibile. Si può senz'altro tenere il sabamiki su un'acero, ma è molto più pregiato senza