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PRUNUS (spinosa.mume,pissardi ecc..)
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PRUNUS (spinosa.mume,pissardi ecc..)
PRUNUS
E’ l’unico genere della sottofamiglia delle Prunoidee, famiglia delle Rosacee che si divide in diversi sottogeneri: Amygdalus, Cerasus, Laurocerasus, Prunus, Emplectocladus ecc…,che si dividono a loro volta in circa 200 specie tutte originarie dell’emisfero boreale, in Italia esistono 16 specie spontanee tra le quali le più conosciute sono il Mahaleb e lo Spinosa che sono diffuse in tutto il territorio e il Cocomilio che si trova soprattutto in Sicilia, tra le specie esotiche una specie molto conosciuta è il Prunus Mume.Pianta che può essere sempreverde(Lauroceraso) oppure a foglia caduca,molte specie vengono usate per i loro frutti(P.Persica, Cerasus, Avium, Dulcis, Armeniaca e Domestica) e molte per uso ornamentale,quasi tutte caratterizzate da una fioritura delicata bianca o rosata e in certe varietà molto profumata
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ESPOSIZIONE
Pieno sole e aria sono la posizione ideale per questa essenza anche se è opportuno nelle ore più calde dell’estate dargli una leggera protezione dai raggi più cocenti del sole
SUBSTRATO
Predilige i substrati leggeri e un misto di akadama(2/4),terriccio universale(1/4) e pomice di media misura (1/4) sono la norma che,però come sempre, è variabile a seconda del clima della coltivazione
RINVASO
Essendo un’essenza particolarmente vigorosa,questa operazione dovrà essere eseguita ogni anno negli esemplari giovani e con il tempo si potrà prolungare il periodo a 2/3 anni,il periodo migliore è l’autunno subito dopo la caduta delle foglie quando si potranno anche potare le radici più grosse,anche qui c’è qualche scuola di pensiero che indica il periodo dopo la fioritura come possibilità di effettuare il rinvaso,ma solo in casi eccezionali
ANNAFFIATURA
Abbondante durante tutta la stagione vegetativa quando lo strato superficiale del terreno appare asciutto e avendo cura di evitare di bagnare i fiori
CONCIMAZIONE
In genere si inizia a concimare dopo la fioritura con concimi a lenta cessione ricchi di azoto per le piante in formazione in modo da stimolare la crescita mentre al contrario si useranno concimi poveri di azoto in piante già formate(consigliato il concime giapponese Hanagokoro), in autunno se non sarà da eseguire il rinvaso si utilizzeranno concimi con titoli alti di potassio e fosforo per far lignificare la vegetazione dell’anno
POTATURA
Si effettua durante la stagione vegetativa (prunus mume) poiché se effettuata durante la stagione autunnale potremmo correre il rischio di ritiri di linfa,nelle specie autoctone il problema è minore e comunque questa operazione ha molteplici scopi che si differenziano a seconda dell’età e dello sviluppo della lavorazione,nei soggetti grezzi e in fase di impostazione,le potature saranno comunque mirate alla creazione della struttura della ramificazione mentre nei soggetti maturi questo avverrà per creare una fioritura abbondante,la potatura inoltre servirà a dare la forma alla pianta senza usare,vista la delicatezza dei rami(prunus mume),la filatura; dando alla pianta un’ aspetto più naturale possibile e nella fattispecie dei pruni selvatici autoctoni (spinosa, pissardii ecc…)sarà un operazione da fare in maniera oculata per rendere il disegno dell’insieme simile alla realtà che presenta questa essenza con una ramificazione complessa e molto movimentata ma che comunque sarà molto facile da ottenere se si seguiranno alcuni principi: durante le potature anche drastiche lasciare sempre delle gemme da foglia(che si riconoscono per la forma più allungata e meno tondeggiante di quelle da fiore) e che serviranno a creare i nuovi rami, potare in maniera che le gemme siano nella posizione migliore per la prosecuzione del nuovo ramo,così facendo avremo la vegetazione con un bel movimento senza dover usare artifici come la filatura,una volta ottenuta la ramificazione secondaria e terziaria,il lavoro di potatura verrà indirizzato al mantenimento del disegno e verrà coadiuvato dalla cimatura che avverrà costantemente quando i nuovi getti avranno 4/5 foglie lasciandone solo 2 per ogni getto e per la quale si dovrà avere un tempismo piuttosto maniacale che però viene lasciato all’esperienza più che alla necessità vera della pianta
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CURE PARTICOLARI
Eccetto le cultivar ornamentali e da frutto alle quali si dovrà prestare attenzione durante le potature forti,per la facilità delle piante ai ritiri di linfa e alle infezioni fungine,non ci sono particolari cure da prestare
PATOLOGIE
In linea di massima con la prevenzione,l’esposizione in ambiente adeguato questa essenza non ha particolari nemici fatto salvo gli afidi e raramente la cocciniglia,ma trattandosi di piante piuttosto rustiche i danni sono piuttosto limitati,ciononostante prestare cura estrema alla disinfezione degli attrezzi e ai tagli che si effettuano su grosse porzioni di ramo
E’ l’unico genere della sottofamiglia delle Prunoidee, famiglia delle Rosacee che si divide in diversi sottogeneri: Amygdalus, Cerasus, Laurocerasus, Prunus, Emplectocladus ecc…,che si dividono a loro volta in circa 200 specie tutte originarie dell’emisfero boreale, in Italia esistono 16 specie spontanee tra le quali le più conosciute sono il Mahaleb e lo Spinosa che sono diffuse in tutto il territorio e il Cocomilio che si trova soprattutto in Sicilia, tra le specie esotiche una specie molto conosciuta è il Prunus Mume.Pianta che può essere sempreverde(Lauroceraso) oppure a foglia caduca,molte specie vengono usate per i loro frutti(P.Persica, Cerasus, Avium, Dulcis, Armeniaca e Domestica) e molte per uso ornamentale,quasi tutte caratterizzate da una fioritura delicata bianca o rosata e in certe varietà molto profumata
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Pieno sole e aria sono la posizione ideale per questa essenza anche se è opportuno nelle ore più calde dell’estate dargli una leggera protezione dai raggi più cocenti del sole
SUBSTRATO
Predilige i substrati leggeri e un misto di akadama(2/4),terriccio universale(1/4) e pomice di media misura (1/4) sono la norma che,però come sempre, è variabile a seconda del clima della coltivazione
RINVASO
Essendo un’essenza particolarmente vigorosa,questa operazione dovrà essere eseguita ogni anno negli esemplari giovani e con il tempo si potrà prolungare il periodo a 2/3 anni,il periodo migliore è l’autunno subito dopo la caduta delle foglie quando si potranno anche potare le radici più grosse,anche qui c’è qualche scuola di pensiero che indica il periodo dopo la fioritura come possibilità di effettuare il rinvaso,ma solo in casi eccezionali
ANNAFFIATURA
Abbondante durante tutta la stagione vegetativa quando lo strato superficiale del terreno appare asciutto e avendo cura di evitare di bagnare i fiori
CONCIMAZIONE
In genere si inizia a concimare dopo la fioritura con concimi a lenta cessione ricchi di azoto per le piante in formazione in modo da stimolare la crescita mentre al contrario si useranno concimi poveri di azoto in piante già formate(consigliato il concime giapponese Hanagokoro), in autunno se non sarà da eseguire il rinvaso si utilizzeranno concimi con titoli alti di potassio e fosforo per far lignificare la vegetazione dell’anno
POTATURA
Si effettua durante la stagione vegetativa (prunus mume) poiché se effettuata durante la stagione autunnale potremmo correre il rischio di ritiri di linfa,nelle specie autoctone il problema è minore e comunque questa operazione ha molteplici scopi che si differenziano a seconda dell’età e dello sviluppo della lavorazione,nei soggetti grezzi e in fase di impostazione,le potature saranno comunque mirate alla creazione della struttura della ramificazione mentre nei soggetti maturi questo avverrà per creare una fioritura abbondante,la potatura inoltre servirà a dare la forma alla pianta senza usare,vista la delicatezza dei rami(prunus mume),la filatura; dando alla pianta un’ aspetto più naturale possibile e nella fattispecie dei pruni selvatici autoctoni (spinosa, pissardii ecc…)sarà un operazione da fare in maniera oculata per rendere il disegno dell’insieme simile alla realtà che presenta questa essenza con una ramificazione complessa e molto movimentata ma che comunque sarà molto facile da ottenere se si seguiranno alcuni principi: durante le potature anche drastiche lasciare sempre delle gemme da foglia(che si riconoscono per la forma più allungata e meno tondeggiante di quelle da fiore) e che serviranno a creare i nuovi rami, potare in maniera che le gemme siano nella posizione migliore per la prosecuzione del nuovo ramo,così facendo avremo la vegetazione con un bel movimento senza dover usare artifici come la filatura,una volta ottenuta la ramificazione secondaria e terziaria,il lavoro di potatura verrà indirizzato al mantenimento del disegno e verrà coadiuvato dalla cimatura che avverrà costantemente quando i nuovi getti avranno 4/5 foglie lasciandone solo 2 per ogni getto e per la quale si dovrà avere un tempismo piuttosto maniacale che però viene lasciato all’esperienza più che alla necessità vera della pianta
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Eccetto le cultivar ornamentali e da frutto alle quali si dovrà prestare attenzione durante le potature forti,per la facilità delle piante ai ritiri di linfa e alle infezioni fungine,non ci sono particolari cure da prestare
PATOLOGIE
In linea di massima con la prevenzione,l’esposizione in ambiente adeguato questa essenza non ha particolari nemici fatto salvo gli afidi e raramente la cocciniglia,ma trattandosi di piante piuttosto rustiche i danni sono piuttosto limitati,ciononostante prestare cura estrema alla disinfezione degli attrezzi e ai tagli che si effettuano su grosse porzioni di ramo
danielo55- Bonsaista esperto
- Messaggi : 2715
Data d'iscrizione : 02.01.10
Età : 111
Località : Fogliano-gorizia
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