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" ARES " sabina rastrera.
premetto che ho aperto questo post anche in altro forum , e trovo giusto condividere con voi l'evoluzione di questo importante yamadori di sabina rastrera , per mostrare le evoluzioni negli anni che si possono ottenere con questi importanti esemplari allo stato GREZZO , fino ad arrivare a chiamarlo BONSAI ( speriamo ) .
2009 qui parliamo di un master di rastrera , ancora allo stato grezzo , ma con un carattere unico.
l'ho subito chiamato " ARES " perchè mi da il senso di un guerriero , una pianta che ha fatto molte battaglie per soppravvivere .
ares era il dio della guerra, personifica lo spirito battagliero, aggressivo e molto poco amato, perché spingeva alla battaglia puntando tutto sulla forza bruta , scusate per questa piccola parentesi , ma era giusto spiegare il perchè di questo nome.
queste piante , crescono a quote molto alte ( 2200 m 2800 m ) dove la vita si rende piu' difficile, la natura crea opere meravigliose...
queste meraviglie crescono nei costoni rocciosi piu' pericolosi, e solo chi sa scalare riesce a vedere certe meraviglie.
per ora ho solo coltivato , pulito la vena e delimitato la stessa per farla tubolarizzare.
in progetto per questa primavera ho il rinvaso ( sempre su un vaso di coltivazione ) anche per valutare lo stato delle radici , ed eliminare parte del terriccio vecchio.
sicuramente una pianta di grande livello e non di facile interpretazione , e sono ben accetti dei virtual in merito.
foto dal raccoglitore .
foto appena arrivata a casa
2010 dopo aver effettuato la pulizia della vena e sezionato la stessa
le dimensioni sono altezza 74 cm larghezza attuale chioma 42 cm base 12 cm
l'anno trascorse concentrandosi solo sulla coltivazione mirata , in previsione del fatidico rinvaso per poter vedere la pianta come era messa sotto , e sapendo che chi lo aveva raccolto interrava buona parte delle piante ( non sapeva niente di bonsai ) .
inizio 2011.
come immaginavo ben più di 10 cm erano interrati .
la pianta al termine del rinvasi su un vaso in gres.
la pianta superò egreggiamente il rinvaso ed arriviamo ai giorni nostri.
agosto 2011 .
oggi riprendo in mano ARES per effettuare un lavoro importante .
- il risanamento del secco interrato.
- e finire di sezionare la vena viva dal secco per iniziare il lungo percorso della tubolarizzazione.
iniziamo a vedere lo stato attuale del secco interrato.
come si può notare si presenta marcito specialmente nella parte bassa , cui bisogna rimuoverlo manualmente.
una volta pulito , copro la vena viva con il dash come protezione , prima di passare con il fuoco.
terminata la bruciatura , pulisco la vena dal dash ed elimino anche le placche vecchie mai pulite prima.
una volta terminata la pulizia della vena linfatica, inizio a pulire le parti di secco ancora con la vecchia corteccia.
alla fine inizio il delicato lavoro di incisione per trovare l'inizio del flusso linfatico , la parte che poi con il tempo darà quell'effetto di tubolarizzazione.
alla fine dell'intervento si protegge bene con la pasta cicatrizzante , per facilitare l'emissione del callo.
mi preparo il liquido jin da spenellare sul secco ben inumidito , da spenellare in più riprese , per fissare e mineralizzare la lignina.
ecco ARES dopo l'intervento fatto ,visto da tutti i lati con tutti i particolari.
il secco sotto risanato .
la maestosa vela naturale.
la vegetazione della pianta .
gli attrezzi utilizzati.
questo importante yamadori sarà un buon esempio di evoluzione negli anni step by step .
alla prossima ragazzi.
2009 qui parliamo di un master di rastrera , ancora allo stato grezzo , ma con un carattere unico.
l'ho subito chiamato " ARES " perchè mi da il senso di un guerriero , una pianta che ha fatto molte battaglie per soppravvivere .
ares era il dio della guerra, personifica lo spirito battagliero, aggressivo e molto poco amato, perché spingeva alla battaglia puntando tutto sulla forza bruta , scusate per questa piccola parentesi , ma era giusto spiegare il perchè di questo nome.
queste piante , crescono a quote molto alte ( 2200 m 2800 m ) dove la vita si rende piu' difficile, la natura crea opere meravigliose...
queste meraviglie crescono nei costoni rocciosi piu' pericolosi, e solo chi sa scalare riesce a vedere certe meraviglie.
per ora ho solo coltivato , pulito la vena e delimitato la stessa per farla tubolarizzare.
in progetto per questa primavera ho il rinvaso ( sempre su un vaso di coltivazione ) anche per valutare lo stato delle radici , ed eliminare parte del terriccio vecchio.
sicuramente una pianta di grande livello e non di facile interpretazione , e sono ben accetti dei virtual in merito.
foto dal raccoglitore .
foto appena arrivata a casa
2010 dopo aver effettuato la pulizia della vena e sezionato la stessa
le dimensioni sono altezza 74 cm larghezza attuale chioma 42 cm base 12 cm
l'anno trascorse concentrandosi solo sulla coltivazione mirata , in previsione del fatidico rinvaso per poter vedere la pianta come era messa sotto , e sapendo che chi lo aveva raccolto interrava buona parte delle piante ( non sapeva niente di bonsai ) .
inizio 2011.
come immaginavo ben più di 10 cm erano interrati .
la pianta al termine del rinvasi su un vaso in gres.
la pianta superò egreggiamente il rinvaso ed arriviamo ai giorni nostri.
agosto 2011 .
oggi riprendo in mano ARES per effettuare un lavoro importante .
- il risanamento del secco interrato.
- e finire di sezionare la vena viva dal secco per iniziare il lungo percorso della tubolarizzazione.
iniziamo a vedere lo stato attuale del secco interrato.
come si può notare si presenta marcito specialmente nella parte bassa , cui bisogna rimuoverlo manualmente.
una volta pulito , copro la vena viva con il dash come protezione , prima di passare con il fuoco.
terminata la bruciatura , pulisco la vena dal dash ed elimino anche le placche vecchie mai pulite prima.
una volta terminata la pulizia della vena linfatica, inizio a pulire le parti di secco ancora con la vecchia corteccia.
alla fine inizio il delicato lavoro di incisione per trovare l'inizio del flusso linfatico , la parte che poi con il tempo darà quell'effetto di tubolarizzazione.
alla fine dell'intervento si protegge bene con la pasta cicatrizzante , per facilitare l'emissione del callo.
mi preparo il liquido jin da spenellare sul secco ben inumidito , da spenellare in più riprese , per fissare e mineralizzare la lignina.
ecco ARES dopo l'intervento fatto ,visto da tutti i lati con tutti i particolari.
il secco sotto risanato .
la maestosa vela naturale.
la vegetazione della pianta .
gli attrezzi utilizzati.
questo importante yamadori sarà un buon esempio di evoluzione negli anni step by step .
alla prossima ragazzi.
davide- Istruttore UBI
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Re: " ARES " sabina rastrera.
Un eccellente post, d'altronde ormai ci hai abituato alle tue lavorazioni che spero vivamente vengano recepite da molti....quando arriva una pianta nella nostra collezione
1) osservarla senza toccarla minimamente
2) Girarla e rigirarla al fine di poter avere nella testa e magari anche su carta un'idea di quello che si potrebbe ottenere con la pianta
3) Se debilitata somministrare alla pianta tutto quello di cui ha bisogno, al fine di recuperarla e rinvigorirla per essere prota per il primo step.
Detto questo trovo che questo rastrera e' molto complesso da lavorare ma ha anche grandi potenzialita'.....quello che si dice per consigliare non e' facile perche' per la sua complessita' andrebbe davvero vista dal vivo e discussa a lungo...sicuramente avra' un suo punto focale nel secco che e' tanto e nella valorizzazione della vena.
Pertanto, onestamente parlando io avrei difficolta' pazzesche a tentare di lavorarlo e solo il mio amico Danisi potrebbe tirarmi fuori dall'impaccio....
Detto questo, ammesso sia possibile lavorarlo in questa maniera, fra tutte le foto che ho visto a me piacerebbe fosse piu' o meno cosi'.....
1) osservarla senza toccarla minimamente
2) Girarla e rigirarla al fine di poter avere nella testa e magari anche su carta un'idea di quello che si potrebbe ottenere con la pianta
3) Se debilitata somministrare alla pianta tutto quello di cui ha bisogno, al fine di recuperarla e rinvigorirla per essere prota per il primo step.
Detto questo trovo che questo rastrera e' molto complesso da lavorare ma ha anche grandi potenzialita'.....quello che si dice per consigliare non e' facile perche' per la sua complessita' andrebbe davvero vista dal vivo e discussa a lungo...sicuramente avra' un suo punto focale nel secco che e' tanto e nella valorizzazione della vena.
Pertanto, onestamente parlando io avrei difficolta' pazzesche a tentare di lavorarlo e solo il mio amico Danisi potrebbe tirarmi fuori dall'impaccio....
Detto questo, ammesso sia possibile lavorarlo in questa maniera, fra tutte le foto che ho visto a me piacerebbe fosse piu' o meno cosi'.....
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giancarlo- .
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Re: " ARES " sabina rastrera.
una curiosità: vedendo il virtual di giancarlo ti chiedo: perchè non hai lavorato la capitozzatura del ramo basso a sinistra quando la pianta era saldamente fissata con le sue radici nel vaso di coltivazione?
Re: " ARES " sabina rastrera.
grazie giancarlo del tuo commento , hai recepito BENISSIMO i tre punti fondamentali di come ci si dovrebbe comportare e di come mi comporto io con questi esemplari e non solo.
molte persone si dimenticano che in giappone , dalla raccolta di uno yamadori così passano molti anni prima di fare il vero primo step !! sulla chioma.
questo fatto dovrebbe far riflettere molti di noi orientali , sulle tempistiche da adottare quando abbiamo tra le mani questi esemplari.
la cosa fondamentale è COLTIVAZIONE , COLTIVAZIONE , COLTIVAZIONE , COLTIVAZIONE poi si potrà pensare IMPOSTAZIONE.
un concetto difficile da assimilare perche noi occidentali siamo abituati ad avere tutto subito , ma una volta entrati inquesta mentalità orientale , tutto sarà più chiaro , e nulla più morirà ....
tornando a noi caro giancarlo , ti ringrazio del tuo virtual .
ho valutato anche questa tua idea , tranne che con il passare del tempo e guardandola da vicino , notavo delle caratteristiche fondamentali che andavano perse .
ad esempio su questo tuo fronte si valorizza la grossa vena linfatica , i due giri di vela naturale e il grosso jin ( che verrà eseguito in futuro ) , ma andiamo a mettere in ombra il bellissimo secco a vela naturale e la torsione naturale con la divisione in due parti della vena linfatica .
quindi questo potrebbe essere un fronte ma da valutare .
POI VALUTAI QUESTO COME POSSIBILE FRONTE :
in questo fronte la vena linfatica è ancora ben visibile , il secco rende dinamicità , la grande vela naturale viene messa in luce .
unica pecca perdiamo la torsione della vena linfatica con il suo sdoppiamento.
ULTIMO FRONTE POSSIBILE DA VALUTARE :
le valutazioni fatte su questo fronte sono state queste:
la vena linfatica è quasi totalmente visibile dal fronte , la pianta prende dinamicità con secco/vivo perchè mette in luce tutto il suo carattere e la sua sofferenza per sopravvivere , risaltando tutte le grandi torsioni di secco e vivo.
unica pecca , che perde molto in spessore alla base dando quasi un senso di instabilità.
ecco queste sono le mie considerazioni fatte su questo esemplare .
invito chiunque a dare le proprie considerazioni senza timore , perchè questo è lo spirito di un forum.
ps. se volete fate pure dei virtual , che possono essere utili ad allenare l'occhio e la mente.
molte persone si dimenticano che in giappone , dalla raccolta di uno yamadori così passano molti anni prima di fare il vero primo step !! sulla chioma.
questo fatto dovrebbe far riflettere molti di noi orientali , sulle tempistiche da adottare quando abbiamo tra le mani questi esemplari.
la cosa fondamentale è COLTIVAZIONE , COLTIVAZIONE , COLTIVAZIONE , COLTIVAZIONE poi si potrà pensare IMPOSTAZIONE.
un concetto difficile da assimilare perche noi occidentali siamo abituati ad avere tutto subito , ma una volta entrati inquesta mentalità orientale , tutto sarà più chiaro , e nulla più morirà ....
tornando a noi caro giancarlo , ti ringrazio del tuo virtual .
ho valutato anche questa tua idea , tranne che con il passare del tempo e guardandola da vicino , notavo delle caratteristiche fondamentali che andavano perse .
ad esempio su questo tuo fronte si valorizza la grossa vena linfatica , i due giri di vela naturale e il grosso jin ( che verrà eseguito in futuro ) , ma andiamo a mettere in ombra il bellissimo secco a vela naturale e la torsione naturale con la divisione in due parti della vena linfatica .
quindi questo potrebbe essere un fronte ma da valutare .
POI VALUTAI QUESTO COME POSSIBILE FRONTE :
in questo fronte la vena linfatica è ancora ben visibile , il secco rende dinamicità , la grande vela naturale viene messa in luce .
unica pecca perdiamo la torsione della vena linfatica con il suo sdoppiamento.
ULTIMO FRONTE POSSIBILE DA VALUTARE :
le valutazioni fatte su questo fronte sono state queste:
la vena linfatica è quasi totalmente visibile dal fronte , la pianta prende dinamicità con secco/vivo perchè mette in luce tutto il suo carattere e la sua sofferenza per sopravvivere , risaltando tutte le grandi torsioni di secco e vivo.
unica pecca , che perde molto in spessore alla base dando quasi un senso di instabilità.
ecco queste sono le mie considerazioni fatte su questo esemplare .
invito chiunque a dare le proprie considerazioni senza timore , perchè questo è lo spirito di un forum.
ps. se volete fate pure dei virtual , che possono essere utili ad allenare l'occhio e la mente.
davide- Istruttore UBI
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Re: " ARES " sabina rastrera.
gil hardy ha scritto:una curiosità: vedendo il virtual di giancarlo ti chiedo: perchè non hai lavorato la capitozzatura del ramo basso a sinistra quando la pianta era saldamente fissata con le sue radici nel vaso di coltivazione?
la pianta non era neanche legata al vaso , perche chi le aveva raccolte non sapeva un fico secco di bonsai o piante in generale , quindi l'unica cosa che toccarono la pianta erano i miei occhi.
una volta constatato la ripresa della piante eseguii solamente la pulizia della cortecca , e con molta cautela !!!
per lavorare un jin di queste dimensioni ( manualmente a strappo ) si deve esercitare una certa forza , e credimi che prima che mi metto a eseguire questo intervento dovranno essere passati almeno tre anni dal rinvaso che ho fatto , in modo tale da avere la certezza che le radicisi siano ben saldate , senza incorrere e stress inutili .
poi ricordatevi sempre , che lavorare il secco c'è sempre tempo !
davide- Istruttore UBI
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Località : Casaleone
Re: " ARES " sabina rastrera.
Complimenti Davide bella pianta ottimo lavoro e spiegazione perfetta (come sempre)
mi sarebbe piaciuto vedere dal vivo questa lavorazione...
una sola domanda che tipo di terriccio hai usato per la coltivazione di questa pianta che cresce in montagna e su costoni di roccia?
mi sarebbe piaciuto vedere dal vivo questa lavorazione...
una sola domanda che tipo di terriccio hai usato per la coltivazione di questa pianta che cresce in montagna e su costoni di roccia?
iker- Utente normale
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Re: " ARES " sabina rastrera.
Grazie iker .iker ha scritto:Complimenti Davide bella pianta ottimo lavoro e spiegazione perfetta (come sempre)
mi sarebbe piaciuto vedere dal vivo questa lavorazione...
una sola domanda che tipo di terriccio hai usato per la coltivazione di questa pianta che cresce in montagna e su costoni di roccia?
Ho utilizzato 40% akadama 40% kiryuzuna 20% lapillo .
Questo per consentire la massima areazione e drenaggio .
davide- Istruttore UBI
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Re: " ARES " sabina rastrera.
Hai dato delle risposte plausibili.....non fanno una piega, accetterei pero' l'idea del fronte della seconda foto, ma quello della terza proprio non mi piace, magari se sceglierai quello, poi mi dimostrerai che ho sbagliato...il fatto di evidenziare vena e secco e' molto bello ma purtroppo un piede cosi' vanifica tutto il bello che tu hai giustamente evidenziato...
So che puoi essere consigliato sa una persona che io stimo molto, che poi e' Stefano Frisoni....e se il fronte dovra' essere quello che dici staro' a vedere il risultato che comunque non deludera'.............
So che puoi essere consigliato sa una persona che io stimo molto, che poi e' Stefano Frisoni....e se il fronte dovra' essere quello che dici staro' a vedere il risultato che comunque non deludera'.............
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Re: " ARES " sabina rastrera.
Raramente mi succede di non saper cosa dire pur aprezzando l'ottimo materiale, quindi rimango in attesa di essere stupito dalla soluzione che riuscirete ad eseguire.
Ciao e buon lavoro!
Ciao e buon lavoro!
Re: " ARES " sabina rastrera.
@ Giancarlo : tutto è ancora possibile , le mie e le considerazioni di Stefano sono quelle che vi ho portato , ma nulla è ancora deciso .
Spero vivamente di non deludere.
Spero vivamente di non deludere.
davide- Istruttore UBI
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Re: " ARES " sabina rastrera.
@ orsoferito : Grazie per il tuo incoraggiamento , e speriamo vivamente di non deludere le aspettative .
davide- Istruttore UBI
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Re: " ARES " sabina rastrera.
Pianta bella e intrigante....ieri pomeriggio ti avevo dato risposta di come la vedo io,ma....dopo l'invio non e uscito niente ....,avevo fretta e non ho piu postato,ieri sera navigando ho trovato un altro che la vede propio come me sapendo che il tipo la sa lunga ne sono rimasto entusiasta,sinceramente non mi convincono i fronti scelti,ma...sia tu e chi ti segue il FRISONI sapete molto bene quello che fate,quindi .....aspetto fiducioso i prossimi step
Ospite- Ospite
Re: " ARES " sabina rastrera.
Ora Giacomo mi incuriosisci nel sapere come la vedresti tu
Non ho detto che quello che abbiamo IPOTIZZATO io e Stefano sia giusto , anzi !
Una visione diversa potrebbe essere di aiuto.
Non ho detto che quello che abbiamo IPOTIZZATO io e Stefano sia giusto , anzi !
Una visione diversa potrebbe essere di aiuto.
davide- Istruttore UBI
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Località : Casaleone
Re: " ARES " sabina rastrera.
Veramente un ginepro molto bello....Davide.
Ti confesso che il virtual di Gian non mi dispiace affatto..anche come fronte,cosi' vedendo le foto.
E' una pianta piuttosto slanciata,quindi mi immagino che il tuo disegno finale sia quello di valorizzarne la sua eleganza e il suo movimento.
Dai dai!!!!!.....non farci aspettare molto per la tua scelta del fronte.
Ti confesso che il virtual di Gian non mi dispiace affatto..anche come fronte,cosi' vedendo le foto.
E' una pianta piuttosto slanciata,quindi mi immagino che il tuo disegno finale sia quello di valorizzarne la sua eleganza e il suo movimento.
Dai dai!!!!!.....non farci aspettare molto per la tua scelta del fronte.
TonyZ- Bonsaista esperto
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Re: " ARES " sabina rastrera.
Dovete attendere ancora un pò .
Vedremo cosa riusciamo a tirare furo io e Stefano ....
Vedremo cosa riusciamo a tirare furo io e Stefano ....
davide- Istruttore UBI
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Re: " ARES " sabina rastrera.
davide ha scritto:Ora Giacomo mi incuriosisci nel sapere come la vedresti tu
Non ho detto che quello che abbiamo IPOTIZZATO io e Stefano sia giusto , anzi !
Una visione diversa potrebbe essere di aiuto.
Io Davide resto sul classico,la 6 foto della pianta e secondo me un buon fronte,certo la vena non gira come si vorrebbe ma credo sia ugualmente accettabile,il virtual di Giancarlo...( ) ,adesso anche tony e io ....insomma siamo in 3 che in questo forum.... bene o male la vediamo allo stesso modo,una cosa da dire e che credo conti moltissimo e quella di capire fino a che punto ti vuoi spingere sulla lavorazione/ impostazione della pianta, della serie se vuoi fare una kimurata pesante o meno... ,se così fosse ci sono altri possibili fronti ....la mia ,pardon credo le nostre prese di posizione ti indicano come avere il massimo con il minimo rischio ,sopprattutto per la pianta.
Ospite- Ospite
Re: " ARES " sabina rastrera.
Grazie Giacomo della tua opinione , di sicuro non voglio rischiare assolutamente la pianta .
Ho voluto postare la pianta , per poter avere varie opinioni di quale sia il fronte che piace di più , evi ringrazio per le vostre opinioni.
Ho voluto postare la pianta , per poter avere varie opinioni di quale sia il fronte che piace di più , evi ringrazio per le vostre opinioni.
davide- Istruttore UBI
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Re: " ARES " sabina rastrera.
ciao ragazzi , torno a parlare di ares.
era in progetto , la valutazione della pianta da parte di UBI , sul nuovo argomento della rivista ,che riguarda appunto lo studio da parte di MICHELE ANDOLFO di materiali grezzi con tanto di disegno realizzato da lui.
le piante inviate verranno scelte da michele/UBI per apparire nella rivista con il proprio " STUDIOE PROGETTO " questo è per l'appunto il nome di questa sezione.
bene io quando vidi questa proposta inviai le foto del mio rastrera alla redazione , e dopo un pò di tempo mi giunse una mail , dove mi veniva detto che il mio rastrera fu scelto come prima pianta per questaa nuova iniziativa .
ecco le due pagine che ritaraggono la pianta con relativo progetto e disegno di michele andolfo.
ecco questo è il progetto realizzato , vedremo cosa si farà.
ringrazio ubi e michele per aver scelto la mia pianta come primo progetto ..... grazie
era in progetto , la valutazione della pianta da parte di UBI , sul nuovo argomento della rivista ,che riguarda appunto lo studio da parte di MICHELE ANDOLFO di materiali grezzi con tanto di disegno realizzato da lui.
le piante inviate verranno scelte da michele/UBI per apparire nella rivista con il proprio " STUDIOE PROGETTO " questo è per l'appunto il nome di questa sezione.
bene io quando vidi questa proposta inviai le foto del mio rastrera alla redazione , e dopo un pò di tempo mi giunse una mail , dove mi veniva detto che il mio rastrera fu scelto come prima pianta per questaa nuova iniziativa .
ecco le due pagine che ritaraggono la pianta con relativo progetto e disegno di michele andolfo.
ecco questo è il progetto realizzato , vedremo cosa si farà.
ringrazio ubi e michele per aver scelto la mia pianta come primo progetto ..... grazie
davide- Istruttore UBI
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Re: " ARES " sabina rastrera.
Il mio primo approccio con un maestro al Bonsai Club di Lodi fu proprio con Michele Andolfo, ricordo che era la prima volta che frequentavo il Club e riconobbi Andolfo perche' leggevo a quei tempi..(intorno al 2000..) tante riviste bonsai e quindi la sua faccia la riconobbi subito.....
Lo ricordo come una persona distinta che aspettava che uno di noi andasse al suo cospetto, (era seduto su di un tavolo ed aveva un blocco da discegno..) esaminava la pianta, dava dei consigli e poi faceva per tutti un disegno ma non schematizzato....un bel disegno con tanto di firma....come il tuo Davide....
Io quella volta portai un'azalea dai fiori bianchi...credevo fosse ben impostata e volevo ulteriori consigli....lui la esamino' e poi me la disegno' totalmente diversa....mi disse scegli, poi avere un'azalea normale oppure un'azalea nettamente migliore....
Scelsi chiaramente il suo progetto, ma ero inesperto e la mia azalea non riuscii a farla sopravvivere....fu un'esperienza che mi rimase impressa e che ricordero' sempre.....
A te caro Davide vanno i complimenti, il lavoro paga sempre e piano piano arrivano le soddisfazioni......
Lo ricordo come una persona distinta che aspettava che uno di noi andasse al suo cospetto, (era seduto su di un tavolo ed aveva un blocco da discegno..) esaminava la pianta, dava dei consigli e poi faceva per tutti un disegno ma non schematizzato....un bel disegno con tanto di firma....come il tuo Davide....
Io quella volta portai un'azalea dai fiori bianchi...credevo fosse ben impostata e volevo ulteriori consigli....lui la esamino' e poi me la disegno' totalmente diversa....mi disse scegli, poi avere un'azalea normale oppure un'azalea nettamente migliore....
Scelsi chiaramente il suo progetto, ma ero inesperto e la mia azalea non riuscii a farla sopravvivere....fu un'esperienza che mi rimase impressa e che ricordero' sempre.....
A te caro Davide vanno i complimenti, il lavoro paga sempre e piano piano arrivano le soddisfazioni......
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giancarlo- .
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Re: " ARES " sabina rastrera.
avevo perso il post ........
Complimenti per la piantuzza Davide , ottimo materiale e lavorazione da manuale , poi concordo con te di postare i vari step delle procedure da utilizzare per essere di facile lettura e aiuto per tutti.
Reagisce bene alla coltivazione e il verde brillante del ginepro è una meraviglia.
Trovo particolarmente naturale il progetto fatto da Andolfo , senza stavolgere la pianta, e poi con Frisoni al fianco sei in una botte di ferro.
Adesso ci sono varie soluzioni da analizzare prima di fare la prima impostazione di base , poi sara' solo discesa , verso un traguardo che si preannuncia roseo per questo
guerriero ancora sopito.
Ti auguro buon lavoro Davide .
ciao
Complimenti per la piantuzza Davide , ottimo materiale e lavorazione da manuale , poi concordo con te di postare i vari step delle procedure da utilizzare per essere di facile lettura e aiuto per tutti.
Reagisce bene alla coltivazione e il verde brillante del ginepro è una meraviglia.
Trovo particolarmente naturale il progetto fatto da Andolfo , senza stavolgere la pianta, e poi con Frisoni al fianco sei in una botte di ferro.
Adesso ci sono varie soluzioni da analizzare prima di fare la prima impostazione di base , poi sara' solo discesa , verso un traguardo che si preannuncia roseo per questo
guerriero ancora sopito.
Ti auguro buon lavoro Davide .
ciao
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Re: " ARES " sabina rastrera.
mi piace il progetto di andolfo,pianta molto femminile,ma con tratti molto marcati che danno pregio a questo materiale,concordo che con vicino il frisoni non avrai nessum problema a portare la pianta al giusto splendore.
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Località : iglesias
Re: " ARES " sabina rastrera.
Cosa dire?
Ormai sei in corsa,vai avanti...............
Saremo tutti al traguardo per applaudirti!
Ormai sei in corsa,vai avanti...............
Saremo tutti al traguardo per applaudirti!
Re: " ARES " sabina rastrera.
Che dirvi ragazzi ..... mi fate arrossire con i vostri complimenti .
davide- Istruttore UBI
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Re: " ARES " sabina rastrera.
bene dopo due giorni di lunghe riflessioni sulla scelta del fronte , questa mattina mi arriva la visione .... ho finalmente deciso il fronte per ARES 11
il virtual fatto da michele , rispecchia a dovere il progetto che mi fece tempo fa NICOLA CRIVELLI ( kitora ) e il nostro GIANCARLO che ringrazio ancora , ma anche se il progetto mi piaceva molto , lasciava punti focali e straordinari in ombra sulla pianta .
quindi riflettendo a lungo , ho deciso di mantenere il lato propoosto , ma ruotando la pianta di 30 gradi , in modo tale da mettere in evidenza la torsione e divisione della vena nella parte a destra ( che nel progetto era totalmente in ombra dietro ) , lasciando in vista sul fronte sempre le due vele a destra , il lungo jin che sale verso il cielo, il grosso jin guarderà verso l'osservastore lasciando in vista quasi totalmente la vena linfatica , e lasciando lo,stesso movimento progettato della pianta aumentandone i particolari .
inoltre con il fronte che ho scelto si vede anche la grande vela naturale .
l'impostazione degli impalchi credo resterà la medesima proposta da michele andolfo , tranne che avremo più secco e particolari in vista.
ecco il fronte scelto.
QUESTI SONO I PARTICOLARI MESSI IN EVIDENZA CON LA SCELTA DI QUESTA ROTAZIONE .
bene dopo la scelta del fronte , questa mattina avendo avuto un pò di tempo libero , mi è venuta voglia di iniziare il primo abozzo sul secco del grosso ramo .
dopo varie valutazioni decido di accorciare il moncone , in modo tale da lasciare maggior visuale del movimento della vena .
una volta accorciato , inizio a sgrossare con la fresa e poi a strappo .
ho pulito un pò la vegetazione da rametti secchi ecc. e questo è il risultato del primo abozzo del secco .
ciao alla prossima
il virtual fatto da michele , rispecchia a dovere il progetto che mi fece tempo fa NICOLA CRIVELLI ( kitora ) e il nostro GIANCARLO che ringrazio ancora , ma anche se il progetto mi piaceva molto , lasciava punti focali e straordinari in ombra sulla pianta .
quindi riflettendo a lungo , ho deciso di mantenere il lato propoosto , ma ruotando la pianta di 30 gradi , in modo tale da mettere in evidenza la torsione e divisione della vena nella parte a destra ( che nel progetto era totalmente in ombra dietro ) , lasciando in vista sul fronte sempre le due vele a destra , il lungo jin che sale verso il cielo, il grosso jin guarderà verso l'osservastore lasciando in vista quasi totalmente la vena linfatica , e lasciando lo,stesso movimento progettato della pianta aumentandone i particolari .
inoltre con il fronte che ho scelto si vede anche la grande vela naturale .
l'impostazione degli impalchi credo resterà la medesima proposta da michele andolfo , tranne che avremo più secco e particolari in vista.
ecco il fronte scelto.
QUESTI SONO I PARTICOLARI MESSI IN EVIDENZA CON LA SCELTA DI QUESTA ROTAZIONE .
bene dopo la scelta del fronte , questa mattina avendo avuto un pò di tempo libero , mi è venuta voglia di iniziare il primo abozzo sul secco del grosso ramo .
dopo varie valutazioni decido di accorciare il moncone , in modo tale da lasciare maggior visuale del movimento della vena .
una volta accorciato , inizio a sgrossare con la fresa e poi a strappo .
ho pulito un pò la vegetazione da rametti secchi ecc. e questo è il risultato del primo abozzo del secco .
ciao alla prossima
davide- Istruttore UBI
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Re: " ARES " sabina rastrera.
Se qualcuno sa usare Photoshop ( io so zero di Photoshop ) può prendere il fronte che ho deciso e mettere gli impalchi come proposti dal disegno di michele andolfo ??
Ve ne sarei grato.... Grazie in anticipo .
Ve ne sarei grato.... Grazie in anticipo .
davide- Istruttore UBI
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