Tanuki sì, tanuki no, tanuki perché?

Salve ragazzi e ben trovati.
Ultimamente sono un pò impegnato e presidio meno il forum ma la passione per il bonsai non è venuta meno.
Oggi volevo proporre l'argomento tanuki: come avrete immaginato, tempo fa per il mio primo bonsai, quello con cui mi presentai sul forum, giunse il suo momento. Che per quella piantina, per tutta una serie di concause, sarebbe finita così.. voi l'avevate capito molto prima di me, credo subito. Fu un grande dispiacere veder arrivare il suo momento ma, qualche bonsai ben riuscito più tardi, credo di aver capito diverse cose in più sull'argomento (ovvero l'arte della sopravvivenza delle piantine).
Da qui approdiamo al discorso dei tanuki. Non si getta via niente, e l'idea è nata per far sì che da quel tronco così importante possa prendere ispirazione l'ornamento di qualche bonsai in cui, sì, scorre linfa vitale. Ne ho sentito parlare male dei tanuki, devo dire. Si dice che i Maestri, molti, non vedano di buon occhio l'aggiunta di protesi artificiali su piante vive. C'è, su molti blog, perlopiù stranieri, chi dice che è un modo di "barare". Chi lo chiama freddamente "design". Francamente sono rimasto un po' perplesso, ma forse non ho il giusto bagaglio filosofico per giudicare. Sarà anche che finora non avevo riflettuto più di tanto sul senso dei tanuki in sé e per sé.
Comunque l'idea del "riciclo" di un vecchio materiale che potesse andare ad impreziosire la vita di un altro bonsai mi ha catturato. E sono quasi tentato di provare, se non altro per esercizio pratico, a destreggiarmi nei limiti delle mie possibilità in questa arte. Soprattutto volevo un parere onesto, intendo dire che forse non ha senso predisporre un tanuki su bonsai che non hanno grande valore. Di solito si vedono solo su piante di una certa "importanza". Quindi: tanuki sì, tanuki no, tanuki perché?
grazie delle delucidazioni, perché no anche filosofiche,
se ce ne saranno
A presto

P.S. ho preso un pino (non con la macchina ) poi posto le foto

Ciao, ti dico la mia! Il bonsai é una arte, e come tale chiunque la pratichi ha la libertà di esprimerla come meglio crede. E secondo me il tanuki fa parte della libera espressione artistica di chi decide di utilizzarlo. Se analizziamo il "problema" da un punto di vista filosofico, il tanuki viene visto come un falso; ma mi chiedo... Non è forse in un certo senso un falso, o per meglio dire una illusione, tutto il bonsai? Non usiamo tecniche su tecniche per illudere il nostro cervello di esser di fronte ad un grande e maestoso albero, nonostante misuri qualche decina di centimetri?
E in questa ottica il tanuki é fuori luogo?
Secondo me il problema non sta nel principio, ma nel riuscire a fare in modo che il risultato finale sia armonioso, proporzionato e soprattutto che non risulti un collage posticcio.
Nella pratica...non ho idea di come si realizzi. Non ho trovato molto in giro su internet

ma in effetti anche io mi stavo documentando e non c'è una grande letteratura a riguardo,
mi sembra di capire che si debba partire dalle nozioni sulla lavorazione del secco, mentre per il resto molto è lasciato (stranamente) al libero senso estetico del bonsaista,
comunque non mi permettevo assolutamente di criticare l'arte del tanuki,
ho solo riportato qualche considerazione che ho trovato in giro.
Non so quanti sul forum si sono cimentati con questa arte e mi piacerebbe sapere dove poter reperire informazioni aggiuntive.

partendo dal punto fermo che ognuno è libero, ed ha diritto, di esprimere il proprio senso dell'arte possiamo solo dare un nostro parere di fronte a questo quesito.
personalmente il Tanuki non mi piace, o meglio, ci stà nel momento in cui personalmente voglio recuperare un tronco o una pianta persa che mi trasmette qualcosa, ma vado fuori di testa nel momento in cui i tanuki vengono commercializzati sopratutto alle persone che hanno meno esperienza.
Insomma mi sta bene per un uso personale ma non per una speculazione economica, io in questo senso sono molto ortodosso, vedo male addirittura anche gli innesti, sarei per un bonsai più "nature"

Come ogni forma d'arte anche il bonsai oscilla tra tradizione e innovazione.
L'importante come dici tu è armarsi di un buon bagaglio di riflessioni e poi via a seguire una propria filosofia.
Comunque è innegabile che come in ogni aspetto della vita la tradizione eserciti un certo peso, in alcuni casi a torto oppure in altri anche a ragione.
Alla fine la scelta è chiaro che è molto personale.
Per le piante che attualmente posseggo direi che in ogni caso questa tecnica è inutile,
ma terrò quel vecchio tronco da parte in caso in futuro cambiassi idea sull'utilizzo dei tanuki.

Ma il tanuki non è una innovazione...si é sempre fatto, anche secoli fa
Più che altro ognuno ha la propria visione e il proprio gusto.
A proposito di tanuki, ecco il link di un post del maestro Armando Dal Col molto interessante
https://forumbonsailodi.forumattivo.com/t4810-larix-decidua-battezzato-inshogataishi-tanuki?highlight=tanuki

eh comunque per quel tempo, quando fu pensato e realizzato, fu un'innovazione   e forse come tale bisogna riconoscerlo, un po' come è successo con tutte le invenzioni che si sono susseguite nel corso della storia.      
grazie per il link, lo leggerò molto volentieri