Il mio Olmo centenario sta morendo!!???

salve,
il mio olmo centenario sta seccando (il primo terrazzo è andato),
non ne conosco e capisco il motivo, ho sentito dire che , nella mia zona, (Rieti Centro Italia) gli olmi stanno seccando.
Ad aprile 2018 ho fatto un rinvaso "soffice"  e successivamente la pianta era vigorosa fino a luglio.
La posizione e sul terrazzo abbastanza riparato dai raggi solari diretti (cmq sono anni che quello è il suo posto). Questo inverno ha perso tutte le foglie ma come ho detto prima, ad aprile e maggio,  era rigoglioso.
Cosa devo fare?
Grazie per l'aiuto. :incrocio dita

Il sub strato è composta da: Akadama fine e media, pomice, lapillo vulcanico, torba al 60% forse anche di più.

Potresti mettere una foto della pianta intera e del substrato?

probabilmente hai fatto qualche errore nel rinvaso o magari un eccesso di concime, cmq puoi eliminare tutti rami secchi, controlla la presenza di cocciniglia (nei rami secchi si vedono)

secondo me devi fare molta pulizia di rami e rametti inutili. non puoi pensare di portare avanti un bonsai solo con la cimatura . una pianta in vaso difficilmente può sopportare un tal carico disordinato di rami. E' inevitabile e quello che non fai tu lo farà la pianta a suo modo. è necessario che ci sia sempre un certo ricambio.

Sta scartando la vegetazione in modo strano, non naturale... prova a rimuovere una "scaglia" di corteccia e vedi se si notano dei solchi scavati (tipo gallerie).

Il ramo che ti indico nella foto seguente è spoglio...?



Magari, potresti provare a sollevare la corteccia nel punto in cui si è fessurata, per fare la prova che ti dicevo...

forse ti riferisci alla grafiosi dell'olmo?

Si vicious, pensavo alla grafiosi...

La grafiosi dell'olmo
La moria dell'olmo, dovuta alla grafiosi, in Italia interessa tutta la Penisola e le isole. Le perdite si avvicinano al 100% degli olmi adulti.
La grafiosi è una tracheomicosi ossia una malattia che interessa il tessuto vascolare della pianta ed è causata da un fungo microscopico, Ophiostoma novo-ulmi.
Attualmente non sono disponibili prodotti chimici ad effetto curativo o preventivo di sicura efficacia ed applicabilità. L'unica soluzione è impiantare olmi resistenti alla malattia.

Gli olmi "Plinio" e "San Zanobi" sono cloni resistenti alla grafiosi selezionati e certificati dal CNR.

Flavia Vergani ha scritto:La grafiosi dell'olmo
La moria dell'olmo, dovuta alla grafiosi, in Italia interessa tutta la Penisola e le isole. Le perdite si avvicinano al 100% degli olmi adulti.
La grafiosi è una tracheomicosi ossia una malattia che interessa il tessuto vascolare della pianta ed è causata da un fungo microscopico, Ophiostoma novo-ulmi.
Attualmente non sono disponibili prodotti chimici ad effetto curativo o preventivo di sicura efficacia ed applicabilità.  L'unica soluzione è impiantare olmi resistenti alla malattia.

Gli olmi "Plinio" e "San Zanobi" sono cloni resistenti alla grafiosi selezionati e certificati dal CNR.

credo che sia qualcosa di molto simile alla xylella fastidiosa che qui in puglia stà decimando gli uliveti.. con la speranza che non si diffonda come la grafiosi..
stiamo distruggendo il nostro pianeta e ci stiamo riuscendo molto bene. mi è venuto in mente un pensiero sulla distruzione del pianeta è come se volessimo abbattere una casa picconando i pilastri standoci dentro, siamo proprio dei volponi

Avevo un boschetto di olmi 30 anni fa un giorno di luglio stavo guardando un bell'olmo alto e verdeggiante poi nel giro di una settimana Era tutto secco. Credevo che in Italia fossero ormai estinti gli Olmi! Ma magari è presunzione pensare che siamo noi, razza di scimmie evolute, se così si può dire, la causa di tutta questa moria. Io penso che Madre Natura se volesse potrebbe spazzarci via in un momento.
Agli Olmi che scomparivano si sostituirono spontaneamente Frassini Robinie Aceri campestri noccioli

di solito il patogeno che trasporta la grafiosi non aggredisce piante piccole, per me rimane un errore nel rinvaso

kordonbleu ha scritto:di solito il patogeno che trasporta la grafiosi non aggredisce piante piccole, per me rimane un errore nel rinvaso

Non credo sia una questione di taglia, ma di età...

da me gli olmi sono molto comuni, ed ho sempreo sservato il loro stato di salute, in un gtuppo di olmi infetti c'erano anche piccole piantine, una specie di selezione naturale, piante "anziane" secche e piante più giovani (le riconosci dal colore del tronco), anch'essi secchi e, un mare di piantine giovanissime in bella mostra in piena forma; cmq può essere solo un caso

Buona sera, premessa non sono un esperto. Coltivo olmi che mi sono stati donati da amici amiche, in condizioni precarie,  acquistati in eventi promozionali (lotta contro ecc.). Il più vecchio è con me da più di  30 anni, mai avuto gravi problemi, negli ultimi anni le 4 piante manifestavano i sintomi identici osservati in molti post -vedi foto come la tua-: foglie ingiallivano con conseguente distacco dai rami, intere branchie defogliate nell'arco di pochi giorni, o  in modo progressivo lento! . Effettuai accurate analisi avvalendomi di un microscopio,  identificai la causa: Ragnetto Rosso , (uova raggruppate simili a palline bianche piccolissime e i loro genitori!). La presenza dell'animaletto la noti da due evidenze:1)  le foglie gialle presentano un numero variabile - qualche decina a pochi di puntini marroni scuro-. 2) Contro sole si possono notare dei fili (singoli identiche alle  ragnatele, connessi alla pianta con altre piante o a basi di supporti dei vasi). Utilizzai tutti i prodotti anti acaro, compresi quelli con patentino, quando iniziava l'attacco era impossibile porre rimedi... Dall'estate all'autunno il problema si ripeteva  con frequenze scadenzate...Problema risolto , grazie a un suggerimento di un amico florovivaista, aveva avuto il mio stesso problema (in larga scala). Ho sistemato i 4 vasi  nell'aiuola del prato, 2 brevi irrigazioni giornaliere, i ragnetti scomparsi , chi li tiene a bada? Sono gli antagonisti. L'amico vivaista, fornì a dei suoi collaboratori dei mezzi opportuni di cattura degli antagonisti (diversi insetti entomofagi fra i quali i ragnetti rossi che sono simili agli acari, sono più grandi visibili mentre gli acari sono molto quasi invisibili)!  Spero di esseVi stato d'aiuto.

Dimenticavo: la presenza del ragnetto la puoi osservare anche dalle foglie verdi , la sua presenza la noti con qualche giorno di anticipo: le foglie all'inizio il verde turgido sbiadisce , compaiono macchioline bianche, la quali virano in giallo infine i puntini diventano marroni nel frattempo la foglia ha completato il suo processo di ingiallimento...e appena la tocchi cade.

La prevenzione più ecologica è nebulizzare spesso sotto la pagina inferiore, cmq il ragnetto rosso è un ottimo deterrente

kordonbleu ha scritto:La prevenzione più ecologica è nebulizzare spesso sotto la pagina inferiore, cmq il ragnetto rosso è un ottimo deterrente

Concordo: infatti nel luogo in cui li ho collocati ricevono 2 brevi nebulizzazioni giornaliere degli irrigatori del prato,: una in tardi mattinata e l'altra nel  tardo pomeriggio.