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ARCO 2012 e XVI congresso ubi
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Re: ARCO 2012 e XVI congresso ubi
Ma scusate Davide e King ... avrete sicuramente le ragioni tutte dalle vostra, ci mancherebbe, non è nemmeno un anno che mi sono avvicinato al bonsaismo (non so se mai lo raggiungerò ... ), dall'alto della vostra esperienza vi sembrerà irriverente e stupida forse la mia osservazione ...
E' solo per capire e cercare quindi di avvicinarmi più correttamente a questa arte.
Il mio dubbio è proprio a riguardo di quelle che sono state le osservazioni ed approvazioni degli ultimi vostri post a riguardo di quell'olmo e del palco a sinistra. La mia domanda è, ma davvero ritenete più credibile una chioma tondeggiante? Ma credibile è detto nel senso di naturale, cioè che in natura lo si può trovare? A me sembra difficile che sia così.
Non so' ... vorrei capire
grazie...
E' solo per capire e cercare quindi di avvicinarmi più correttamente a questa arte.
Il mio dubbio è proprio a riguardo di quelle che sono state le osservazioni ed approvazioni degli ultimi vostri post a riguardo di quell'olmo e del palco a sinistra. La mia domanda è, ma davvero ritenete più credibile una chioma tondeggiante? Ma credibile è detto nel senso di naturale, cioè che in natura lo si può trovare? A me sembra difficile che sia così.
Non so' ... vorrei capire
grazie...
Re: ARCO 2012 e XVI congresso ubi
qualcuno ha le foto dei lavori finiti degli istruttori e degli club alla domenica
io ho solo le foto delle piante club prima delle lavorazioni nella saletta visione materiale.
io ho solo le foto delle piante club prima delle lavorazioni nella saletta visione materiale.
Maurizio- Bonsaista esperto
- Messaggi : 294
Data d'iscrizione : 20.10.11
Età : 50
Località : Grancona Vicenza
Re: ARCO 2012 e XVI congresso ubi
ottima spiegazione king
per quanto mi riguarda ancora sono di bocca buona e una pianta simile non mi dispiacerebbe
per quanto mi riguarda ancora sono di bocca buona e una pianta simile non mi dispiacerebbe
kordonbleu- Moderatore
- Messaggi : 13998
Data d'iscrizione : 10.03.12
Età : 104
Località : Teramo
Re: ARCO 2012 e XVI congresso ubi
morboo ha scritto:Ma scusate Davide e King ... avrete sicuramente le ragioni tutte dalle vostra, ci mancherebbe, non è nemmeno un anno che mi sono avvicinato al bonsaismo (non so se mai lo raggiungerò ... ), dall'alto della vostra esperienza vi sembrerà irriverente e stupida forse la mia osservazione ...
E' solo per capire e cercare quindi di avvicinarmi più correttamente a questa arte.
Il mio dubbio è proprio a riguardo di quelle che sono state le osservazioni ed approvazioni degli ultimi vostri post a riguardo di quell'olmo e del palco a sinistra. La mia domanda è, ma davvero ritenete più credibile una chioma tondeggiante? Ma credibile è detto nel senso di naturale, cioè che in natura lo si può trovare? A me sembra difficile che sia così.
Non so' ... vorrei capire
grazie...
Cercherò di rispondere nel modo migliore che posso.
Quando ho partecipato alla prima lezione del corso base per bonsai, la prima cosa che spiegarono fu la prospettiva. Quando ci si trova davanti ad un grande albero, la cosa che si nota per prima è il tronco che ci appare largo alla base e via via che si sale con lo sguardo diventa sempre più sottile, con l'apice piegato verso di noi, anche se in realtà è perfettamente cilindrico. Successivamente osservado la ramificazione, vedremo i primi rami più grossi di quelli situati più in alto, ducis in fundo, per la conformazione anatomica del nostro occhio tutto ciò che si trova ai margini della nostra visuale, ci appare arrotondato.
Questo è il motivo per cui cerchiamo, nella prima impostazone di un bonsai, di avere tronchi molto conici con l'apice piegato verso il fronte, il primo ramo più grosso rispetto agli altri e una chioma o anche i singoli palchi arrotondati.
L'unico stile che esula da questi canoni è il bunjin.
Ovviamente tanto più ci si allontana dalla pianta, tanto più l'errore di prospettiva si attenua, vedendo la pianta nella sua conformazione reale, perdendo quel fascino che ci ha impressionato osservando la sua imponenza guadandola da vicino. Quindi il bonsai non è la riprudozione di una pianta in natura ma la sua enfatizzazione.
Ciao.
Re: ARCO 2012 e XVI congresso ubi
KingBear ha scritto:morboo ha scritto:Ma scusate Davide e King ... avrete sicuramente le ragioni tutte dalle vostra, ci mancherebbe, non è nemmeno un anno che mi sono avvicinato al bonsaismo (non so se mai lo raggiungerò ... ), dall'alto della vostra esperienza vi sembrerà irriverente e stupida forse la mia osservazione ...
E' solo per capire e cercare quindi di avvicinarmi più correttamente a questa arte.
Il mio dubbio è proprio a riguardo di quelle che sono state le osservazioni ed approvazioni degli ultimi vostri post a riguardo di quell'olmo e del palco a sinistra. La mia domanda è, ma davvero ritenete più credibile una chioma tondeggiante? Ma credibile è detto nel senso di naturale, cioè che in natura lo si può trovare? A me sembra difficile che sia così.
Non so' ... vorrei capire
grazie...
Cercherò di rispondere nel modo migliore che posso.
Quando ho partecipato alla prima lezione del corso base per bonsai, la prima cosa che spiegarono fu la prospettiva. Quando ci si trova davanti ad un grande albero, la cosa che si nota per prima è il tronco che ci appare largo alla base e via via che si sale con lo sguardo diventa sempre più sottile, con l'apice piegato verso di noi, anche se in realtà è perfettamente cilindrico. Successivamente osservado la ramificazione, vedremo i primi rami più grossi di quelli situati più in alto, ducis in fundo, per la conformazione anatomica del nostro occhio tutto ciò che si trova ai margini della nostra visuale, ci appare arrotondato.
Questo è il motivo per cui cerchiamo, nella prima impostazone di un bonsai, di avere tronchi molto conici con l'apice piegato verso il fronte, il primo ramo più grosso rispetto agli altri e una chioma o anche i singoli palchi arrotondati.
L'unico stile che esula da questi canoni è il bunjin.
Ovviamente tanto più ci si allontana dalla pianta, tanto più l'errore di prospettiva si attenua, vedendo la pianta nella sua conformazione reale, perdendo quel fascino che ci ha impressionato osservando la sua imponenza guadandola da vicino. Quindi il bonsai non è la riprudozione di una pianta in natura ma la sua enfatizzazione.
Ciao.
Concordo con tutte le parole di king , ed aggiungo anche che se dovessimo rispecchiare gli alberi in natura , avremmo la maggior parte delle nostre piante nello stile a scopa rovesciata .
Per il discorso chiome rotondeggianti ecc. Il concetto è quello espresso da king , poi ce chi ama le piante meno tonde e piene e chi ama le chiome piene ed io sono per la seconda .
Se hai occasione di osservare piante dal Giappone in qualche vivaio di qualche mestro noto , noterai le chiome molto promettenti , esprimendo molta maturità .
Vedrai che con il tempo capirai meglio questo concetto
davide- Istruttore UBI
- Messaggi : 2051
Data d'iscrizione : 30.04.11
Età : 46
Località : Casaleone
Re: ARCO 2012 e XVI congresso ubi
Grazie King,
Sintetico e chiarissimo!
Ero certo che ci fosse una motivazione scientifica ai famosi canoni che in altre circostanze mi sono stati presentati come assiomi, da accettare e basta.
Ovviamente ci sarà una vasta letteratura su questi aspetti, e spero non sia esclusivamente in giapponese
Mi potresti indicare qualche testo?
Quello che mi hai appena illustrato però comporta che anche il punto di osservazione di un bonsai è a maggior ragione importante. E probabilmente non è quasi mai rispettato quando si fotografano ...
Dico questo in quanto, fatte salve le emozioni che sono ovviamente soggettive da parte dell'osservatore, molto spesso nell'osservare stupende realizzazioni di bonsai in foto, non riesco proprio ad emozionarmi su composizioni troppo geometriche, io le chiamo a "funghetto", con le chiome che appunto assomigliano a cappelle di fungo ed i palchi a pale di fichi d'india ...
Qual'è quindi il punto ideale di osservazione di un bonsai per l'enfatizzazione della pianta?
Ho visto nel frattempo anche la risposta di Davide, quindi è possibile una visione diversa, i canoni non sono dogmi (come ad esempio il numero dispari delle piante in un boschetto ... ), io preferisco chiome meno tonde e piene, d'altronde anche chi ha realizzato l'olmo dal quale è nata questa discussione è del mio parere ... ma come dice giustamente Davide ... e solo forse una questione di tempo ...
ciao grazie a tutti e due
Sintetico e chiarissimo!
Ero certo che ci fosse una motivazione scientifica ai famosi canoni che in altre circostanze mi sono stati presentati come assiomi, da accettare e basta.
Ovviamente ci sarà una vasta letteratura su questi aspetti, e spero non sia esclusivamente in giapponese
Mi potresti indicare qualche testo?
Quello che mi hai appena illustrato però comporta che anche il punto di osservazione di un bonsai è a maggior ragione importante. E probabilmente non è quasi mai rispettato quando si fotografano ...
Dico questo in quanto, fatte salve le emozioni che sono ovviamente soggettive da parte dell'osservatore, molto spesso nell'osservare stupende realizzazioni di bonsai in foto, non riesco proprio ad emozionarmi su composizioni troppo geometriche, io le chiamo a "funghetto", con le chiome che appunto assomigliano a cappelle di fungo ed i palchi a pale di fichi d'india ...
Qual'è quindi il punto ideale di osservazione di un bonsai per l'enfatizzazione della pianta?
Ho visto nel frattempo anche la risposta di Davide, quindi è possibile una visione diversa, i canoni non sono dogmi (come ad esempio il numero dispari delle piante in un boschetto ... ), io preferisco chiome meno tonde e piene, d'altronde anche chi ha realizzato l'olmo dal quale è nata questa discussione è del mio parere ... ma come dice giustamente Davide ... e solo forse una questione di tempo ...
ciao grazie a tutti e due
Re: ARCO 2012 e XVI congresso ubi
Per farla semplice semplice, visto che la cosa è molto complessa Una volta apprese tutte le tecniche le capacità visive si sono affinate, solo le preferenze personali contano nella scelta.
Come si fa a dire che il gelato di cioccolato e meglio di quello alla crema.....................?
Come si fa a dire che il gelato di cioccolato e meglio di quello alla crema.....................?
Re: ARCO 2012 e XVI congresso ubi
Questa delle regole base propinate come dogmi è un tormentone ricorrente. Ogni forma d'arte ha le sue regole, e bisogna conoscerle bene per poterle, non trasgredire, ma superare. Solo chi le conosce a fondo può andare oltre e creare un qualcosa che, a pieno titolo, può essere deifinita un'opera Arte.
Come è stato detto, solo con l'esperienza e la maturità, che si acquisisce nel tempo, si matura un proprio gusto personale, un proprio stile, che ci fa apprezzare maggiormente un'opera rispetto ad un'altra.
In una delle sue lezioni il Prof. Genotti ci ha spegato che, la visione ideale per osservare un bonsai si ha quando ci si pone davanti alla pianta con gli occhi perpendicolari ai 2/3 dell'altezza della pianta e che nel nostro campo visivo siano compresi tutti gli elementi che compongono la rappresentazione, che sia il singolo bonsai, bonsai e elemento di compagnia, oppure al centro del tokonoma con il kakemono di sfondo. Lo stesso vale queando si effettuano delle fotografie.
Ci sono in commercio diversi testi, più o meno filosofici, che trattano l'estetica nel bonsai, ma difficili da trovare in libreria. Se qualche utente del forum ne ha ascquistato qualcono è pregato di intervenire spiegando come ne sono venuti in possesso.... granze.
Ciao
Come è stato detto, solo con l'esperienza e la maturità, che si acquisisce nel tempo, si matura un proprio gusto personale, un proprio stile, che ci fa apprezzare maggiormente un'opera rispetto ad un'altra.
In una delle sue lezioni il Prof. Genotti ci ha spegato che, la visione ideale per osservare un bonsai si ha quando ci si pone davanti alla pianta con gli occhi perpendicolari ai 2/3 dell'altezza della pianta e che nel nostro campo visivo siano compresi tutti gli elementi che compongono la rappresentazione, che sia il singolo bonsai, bonsai e elemento di compagnia, oppure al centro del tokonoma con il kakemono di sfondo. Lo stesso vale queando si effettuano delle fotografie.
Ci sono in commercio diversi testi, più o meno filosofici, che trattano l'estetica nel bonsai, ma difficili da trovare in libreria. Se qualche utente del forum ne ha ascquistato qualcono è pregato di intervenire spiegando come ne sono venuti in possesso.... granze.
Ciao
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