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L'imbustamento pregi e ... difetti
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folletto
morboo
Geco nella nebbia
7 partecipanti
Pagina 1 di 1
L'imbustamento pregi e ... difetti
Qualche anno fa ho imparato che l'imbustamento può essere molto utile per facilitare l'attecchimento di piante che subiscono travasi drastici o in periodi non proprio ideali.
Da allora utilizzo in diversi trapianti questo accorgimento e ne ho verificato in molti casi l'efficacia. Ad esempio lo scorso anno alcune giovani piantine di roverella (in condizioni di salute identiche) dopo il travaso sono state in parte imbustate e in parte no e mentre le prime non hanno avuto problemi le seconde hanno faticato molto e alcune sono morte. Allo stesso modo piante di Lagerstroemia, trapiantate ai primi cenni di risveglio, hanno faticato moltissimo a svegliarsi e sono ripartite solo a luglio dopo tre settimane di imbustamento.
Grazie a questa tecnica (e all'uso di micorrize e altri microrganismi della rizosfera) ho potuto anche fare travasi molto drastici su conifere non giovanissime con risultati direi buoni anche se migliorabili.
L'imbustamento unisce al mantenimento di una costante forte umidità ambientale anche una maggiore temperatura, grazie all'effetto serra, che probabilmente in alcuni casi è stata ancora più determinante del primo effetto riducendo lo stress dovuto ai forti sbalzi termici della scorsa primavera (e di questa fra l'altro) che a mio parere sono stati la causa del letargo tardivo sopracitato.
Non si può tuttavia negare che questa tecnica presenti anche alcuni spiacevoli svantaggi.
Prima di tutto è estremamente scomoda: le piante imbustate sono difficili da tenere bene sott'occhio e le eventuali spruzzature o irrigazioni diventano molto più scomode e lunghe da effettuare; inoltre le piante vanno ombreggiate per evitare che si surriscaldino e con il vento si rischia continuamente di dover ricollocare la plastica.
Secondariamente è vero che le piante iniziano a crescere presto e vigorosamente ma a causa dell'ombreggiatura la vegetazione è debole ed allungata ed inoltre risulta molto sensibile ai cali di umidità. In pratica per un lungo periodo si corre il rischio di veder appassire (specie con le latifoglie) la vegetazione che va obbligatoriamente riabituata gradualmente agli stress ambientali, ad una piena illuminazione e ad una più scarsa umidità.
Mi sto quindi chiedendo:
1) quando sia veramente vantaggioso imbustare e quando invece sia un inutile spreco di energia
2) come rendere più pratico l'utilizzo di questa tecnica
3) come accelerare l'affrancamento delle piante all'ambiente esterno
Da allora utilizzo in diversi trapianti questo accorgimento e ne ho verificato in molti casi l'efficacia. Ad esempio lo scorso anno alcune giovani piantine di roverella (in condizioni di salute identiche) dopo il travaso sono state in parte imbustate e in parte no e mentre le prime non hanno avuto problemi le seconde hanno faticato molto e alcune sono morte. Allo stesso modo piante di Lagerstroemia, trapiantate ai primi cenni di risveglio, hanno faticato moltissimo a svegliarsi e sono ripartite solo a luglio dopo tre settimane di imbustamento.
Grazie a questa tecnica (e all'uso di micorrize e altri microrganismi della rizosfera) ho potuto anche fare travasi molto drastici su conifere non giovanissime con risultati direi buoni anche se migliorabili.
L'imbustamento unisce al mantenimento di una costante forte umidità ambientale anche una maggiore temperatura, grazie all'effetto serra, che probabilmente in alcuni casi è stata ancora più determinante del primo effetto riducendo lo stress dovuto ai forti sbalzi termici della scorsa primavera (e di questa fra l'altro) che a mio parere sono stati la causa del letargo tardivo sopracitato.
Non si può tuttavia negare che questa tecnica presenti anche alcuni spiacevoli svantaggi.
Prima di tutto è estremamente scomoda: le piante imbustate sono difficili da tenere bene sott'occhio e le eventuali spruzzature o irrigazioni diventano molto più scomode e lunghe da effettuare; inoltre le piante vanno ombreggiate per evitare che si surriscaldino e con il vento si rischia continuamente di dover ricollocare la plastica.
Secondariamente è vero che le piante iniziano a crescere presto e vigorosamente ma a causa dell'ombreggiatura la vegetazione è debole ed allungata ed inoltre risulta molto sensibile ai cali di umidità. In pratica per un lungo periodo si corre il rischio di veder appassire (specie con le latifoglie) la vegetazione che va obbligatoriamente riabituata gradualmente agli stress ambientali, ad una piena illuminazione e ad una più scarsa umidità.
Mi sto quindi chiedendo:
1) quando sia veramente vantaggioso imbustare e quando invece sia un inutile spreco di energia
2) come rendere più pratico l'utilizzo di questa tecnica
3) come accelerare l'affrancamento delle piante all'ambiente esterno
Geco nella nebbia- Nuovo Utente
- Messaggi : 103
Data d'iscrizione : 06.10.10
Età : 52
Località : Bereguardo
Re: L'imbustamento pregi e ... difetti
Ma come si fà l'imbustamento? Potresti darmi un buon link esplicativo?
Grazie mille
ciao
antonio
Grazie mille
ciao
antonio
Re: L'imbustamento pregi e ... difetti
Scusate ... ho appena trovato il prezioso pdf del Rè di Olea ...
Come non detto
Grazie
ciao
Come non detto
Grazie
ciao
Re: L'imbustamento pregi e ... difetti
Sono ancora io ...
ho espiantato 5 giorni fà, da bosco un arbusto (non sò cosa sia, ma sicuramente non è una conifera) da un substrato accanto alla stradella molto pietroso ... l'ho fatto con le mani, ho cercato di preservare le radici, ma inevitabilmente ne ho strappate alcune ... è rimasto il fittone che non ho tagliato.
Ho avvolto il corpo radicale con foglie umide e dopo meno di un'ora ho messo in vaso con terra di campo, bagnato e messo in ombra ed al chiuso. Ho anche ridotto l'apparato aereo ad un paio di rami con foglie ...
Dopo circa 3 giorni un ciuffo di foglie si è afflosciato ... ieri dopo un viaggio in auto di 5 ore presentava altri ciuffi afflosciati ... l'ho messa in ombra sul balcone ...
Dite che l'ho persa?
La tecnica dell'imbustamento potrebbe servire a qualcosa?
Se si e se ho ben capito, dovrei completamente defogliare e racchiudere il tutto, vaso compreso in un bustone nero ...
e tenere sempre il pacco molto umido ...
è corretto?
ho espiantato 5 giorni fà, da bosco un arbusto (non sò cosa sia, ma sicuramente non è una conifera) da un substrato accanto alla stradella molto pietroso ... l'ho fatto con le mani, ho cercato di preservare le radici, ma inevitabilmente ne ho strappate alcune ... è rimasto il fittone che non ho tagliato.
Ho avvolto il corpo radicale con foglie umide e dopo meno di un'ora ho messo in vaso con terra di campo, bagnato e messo in ombra ed al chiuso. Ho anche ridotto l'apparato aereo ad un paio di rami con foglie ...
Dopo circa 3 giorni un ciuffo di foglie si è afflosciato ... ieri dopo un viaggio in auto di 5 ore presentava altri ciuffi afflosciati ... l'ho messa in ombra sul balcone ...
Dite che l'ho persa?
La tecnica dell'imbustamento potrebbe servire a qualcosa?
Se si e se ho ben capito, dovrei completamente defogliare e racchiudere il tutto, vaso compreso in un bustone nero ...
e tenere sempre il pacco molto umido ...
è corretto?
LA TECNICA DELL'IMBUSTAMENTO
morboo ha scritto:Sono ancora io ...
ho espiantato 5 giorni fà, da bosco un arbusto (non sò cosa sia, ma sicuramente non è una conifera) da un substrato accanto alla stradella molto pietroso ... l'ho fatto con le mani, ho cercato di preservare le radici, ma inevitabilmente ne ho strappate alcune ... è rimasto il fittone che non ho tagliato.
Ho avvolto il corpo radicale con foglie umide e dopo meno di un'ora ho messo in vaso con terra di campo, bagnato e messo in ombra ed al chiuso. Ho anche ridotto l'apparato aereo ad un paio di rami con foglie ...
Dopo circa 3 giorni un ciuffo di foglie si è afflosciato ... ieri dopo un viaggio in auto di 5 ore presentava altri ciuffi afflosciati ... l'ho messa in ombra sul balcone ...
Dite che l'ho persa?
La tecnica dell'imbustamento potrebbe servire a qualcosa?
Se si e se ho ben capito, dovrei completamente defogliare e racchiudere il tutto, vaso compreso in un bustone nero ...
e tenere sempre il pacco molto umido ...
è corretto?
caro MORBO ECCOTI ACCONTENTATO CIAO !!
[size=21]
LA TECNICA DELL'IMBUSTAMENTO[/size][size=16]
Apro questo post per portare a conoscenza di tutti gli utenti di una
tecnica sperimentata e messa in atto dal nostro Moderatore Stefano
(Re' di Olea) che ha aperto una strada molto importante nella
coltivazione e nel recupero di piante appena espiantate o che hanno
fatto fatica a ripartire.....Se correttamente attuata permette una
ripresa rapida delle piante sofferenti o appena espiantate....
Cominciamo con il fare una semplice constatazione, "le piante non
fanno radici se non hanno foglie,perchè queste vengono generate
con la linfa ascendente,e le foglie non vivono senza radici"
La tecnica dell'imbustamento e' cosi' suddivisa...[/size][size=16]
La busta nera [/size][size=16]serve a due cose molto importanti, per mantenere un
umidità interna molto elevata, in modo che la pianta non perda
energie e ad idratare tutto il tronco.
In pratica la pianta imbustata avendo bisogno delle foglie per poter
vivere e di tanta luce per poter fare un abbondante fotosintesi,
registra una scarsa luminosità, e per cercare di sopravvivere emette
un numero molto maggiore di gemme,e quindi foglie, per poter così
sopperire alla mancanza di luce.
un altro aspetto positivo della busta nera è quello di aumentare la
temperatura interna,così da riprodurre un efetto primavera, ma
attenzione, nei periodi invernali visto le basse temperature si può
tenere anche in posti molto luminosi o che prendono qualche ora di
sole,in primavera inoltrata o estate assolutamente in piena ombra,si
rischierebbe di cuocere la pianta.
Dopo alcuni giorni la pianta incomincia a far spuntare le nuove
gemme, di circa 1cm, bisogna allora, sostituire la busta nera con
una trasparente, in modo da continuare a tenere l'umidità interna
molto alta tenendo nel contempo la pianta idratata, cosi' facendo si
dara' modo alle nuove gemme di ricevere il giusto apporto di luce
per poter far fare una coretta fotosintesi e quindi un abbondante
formazione di radici.
le due cose, foglie e radici non si possono scindere,vanno di pari
passo.
Questa tecnica funziona ottimamente sulle mediterranee,perchè
sono essenze che presentano delle zone rizzogene che non sono
altro che zuccheri che la pianta mette da parte per periodi di
magra,e quindi sfrutta nel momento in cui usiamo questa tecnica.
C'è da aggiungere che facendo questa operazione le piante che
imbustiamo con il nero non devono avere nemmeno una foglia.
Lasciando le foglie, la pianta non emetterà nuove gemme ma
cercherà di usare quelle che ha fino ad andare in stasi e talvolta
non riesce neanche a riprendersi.
Questa tecnica e' controindicata sulle conifere perchè queste non
possono essere defogliate altrimenti morirebbero immediatamente,
bisogna limitarsi a potare i rami troppo lunghi favorendo i più
giovani e forti, in questo caso imbusteremo tutta la pianta
compreso il vaso con trasparente, in modo che oltre a tenerla
idratata fornirà la luce per eseguire la fotosintesi.
I Prodotti da usare sulle conifere... possiamo usare fin da subito dei
stimolanti fogliari e radicali perchè queste avendo un pò di chioma
possono assorbirli e così pure per via radicale.
I funghi antagonisti aiutano molto in questo caso perchè
colonizzando il terreno oltre a scongiurare marciume dovuto a
funghi dannosi, inoltre aiutano a veicolare le sostanze nutritive alla
pianta.
nelle mediterranee o latifoglie i prodotti fogliari non servono a nulla
per ovvi motivi,non avendo ne foglie e ne radici non vengono
assorbite,si potranno incominciare ad usare dopo la comparsa di
queste.[/size][size=16]
RIASSUMENDO:
La busta nera[/size][size=16]: stimola il caldo e conseguente ripartenza delle
painte raccolte che si bloccano nel primo periodo post-raccolta.
Inoltre la pianta è stimolata a cacciare dal tronco nuova
vegetazione visto che non trova luce![/size][size=16]
La busta trasparente[/size][size=16]: minore temperatura ma evita sempre
disidratamenti e grantisce il migliore microclima interno![/size][size=16]
Pertanto: [/size][size=16]Sulle raccolte prima busta nera (Si parla di latifoglie!) e
poi quando inizia a gemmare dal tronco si passa a quella
trasparente sino a che le cacciate non hanno raggiunto una
lunghezza considerevole che garantisca un "sicuro tiraggio" di linfa
e questo varia da essenza a essenza.[/size][size=16]
By Forum Bonsai Lodi - Vietata la riproduzione di questo documento
anche parziale
[/size]
folletto- Utente medio
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Età : 70
Località : menaggio
Re: L'imbustamento pregi e ... difetti
Grazie folletto, veramente l'articolo l'avevo già trovato, mi serviva capire se nel mio caso specifico era il caso di applicare la tecnica dell'imbustamento.
ciao
antonio
[detto morboo (con due o grazie) ]
ciao
antonio
[detto morboo (con due o grazie) ]
Re: L'imbustamento pregi e ... difetti
bisogna capire prima di che essenza stiamo parlando,altrimenti difficile dire come comportarsi.
re di olea- Moderatore
- Messaggi : 2176
Data d'iscrizione : 02.01.10
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Località : iglesias
Re: L'imbustamento pregi e ... difetti
Ma Morboo se mi dici di che essenza si tratta, mi fai un favore...
Bonsai67- Utente attivo
- Messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 22.12.11
Età : 57
Località : Pforzheim (Germania)
Re: L'imbustamento pregi e ... difetti
purtroppo non riesco a capire di che essenza si trtti,quindi difficile aiutarti,per ora immbusta compreso il vaso con trasparente e tieni all'ombra.
re di olea- Moderatore
- Messaggi : 2176
Data d'iscrizione : 02.01.10
Età : 55
Località : iglesias
Re: L'imbustamento pregi e ... difetti
Bonsai67 ha scritto:Ma Morboo se mi dici di che essenza si tratta, mi fai un favore...
E ... se lo sapessi te lo dicessi
Re di Olea ha scritto:purtroppo non riesco a capire di che essenza si trtti,quindi difficile aiutarti,per ora immbusta compreso il vaso con trasparente e tieni all'ombra.
Quindi trasparente ... Ok grazie
Re: L'imbustamento pregi e ... difetti
Ah ecco non lo sai neanche tu? Grandioso
Bonsai67- Utente attivo
- Messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 22.12.11
Età : 57
Località : Pforzheim (Germania)
Re: L'imbustamento pregi e ... difetti
somiglia ad una specie di salice
kordonbleu- Moderatore
- Messaggi : 13996
Data d'iscrizione : 10.03.12
Età : 104
Località : Teramo
Re: L'imbustamento pregi e ... difetti
Mha, credo sia una pianta più piccola, un arbusto ...
Le foglie dei salici sembrano partire distinte dal ramo, queste invece si dipartono dal ramo formando un ciuffetto ...
Le foglie dei salici sembrano partire distinte dal ramo, queste invece si dipartono dal ramo formando un ciuffetto ...
Re: L'imbustamento pregi e ... difetti
in questo periodo ( a quel livello erano tre settimane fa, ma se è all'ombra può essere normale) è normale anche nei salici di fare quei "ciuffetti" infatti è l'inizio di un nuovo rametto, i nuovi rami che stanno spuntando dalle gemme che l'anno scorso erano foglie, secondo me è un salice anche per il colore della corteccia
paolo96- Nuovo Utente
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