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Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
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Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
CONSOLIDANTE PER LEGNO
Oggi parliamo della protezione del legno (secco) sui nostri bonsai …..
Fino a qualche anno fa’ pensavo che i miei bonsai, quelli che hanno jin, sabamiki o semplice secco esposto alle intemperie potessero essere ben protetti dando del semplice liquido jin……
Ma presto mi sono accorto che cosi’ non e’, a mano a mano che si allargava la mia collezione e lavoravo alcune piante mi accorgevo che con il passare degli anni perdevo parti importanti del secco di una pianta perche’ marcite…tutt’ora ho piante che hanno il secco sul nebari ed essendo sempre a contatto con il terreno umido, e come nelle ultime due stagioni, bagnate dall’alto nel vivaio dove lavoro, cominciano a marcire facendomi preoccupare….
Cerchero’ allora di spiegare come intervenire per far si che il legno si preservi durante gli anni mantenendo intatta tutta la sua bellezza…
Piante come queste sotto che ho in collezione, con prodotti cosi’ non marciranno piu’, il legno secco sara’ sempre perfetto…..
***************************************************************************************************************************
questo e' il secco di un cotinus che Dan conosce bene perche' e' un suo regalo per me....ed e' stato gia' trattato con Paraloid B72 + acetone
come si puo' vedere non si nota assolutamente nulla...ma ora il secco e' duro e non penetra nulla di umidita' ed acqua....
Le frecce in questo ginepro stanno ad indicare dove devo intervenire per far si che il legno a contatto sempre con il terreno non marcisca ulteriormente......
Questo il secco del mio olivastro che proteggero' perche' sempre esposto alle intemperie piu' di altri......
Cominciamo con un prodotto denominato
Paraloid b72, un consolidante/indurente che grazie alle particolari resine acriliche, penetra all’interno dei microspazi, degli interstizi del legno, ridando corpo e durezza al legno ed evitando che perda pezzetti di legno che va a marcire….
Composizione e caratteristiche
Copolimero di durezza media a base di metacrilato di etile e metacrilato di metile (70/30), si presenta sotto forma di perline trasparenti. Punto di fusione: 150°C solubile negli esteri (acetato di etile e di amile), chetoni, idrocarburi aromatici (toluene), idrocarburi clorurati (tricloroetilene, ecc.). Insolubile negli idrocarburi alifatici (white spirit) e negli alcooli. Compatibile con diverse resine viniliche e acriliche.
Il Paraloid B72 è stato ampiamente studiato a livello scientifico come consolidante per legno e di molti altri elementi che costituiscono il mobile.
Il trattamento con il Paraloid B72, riduce le microporosità, rendendo l'oggetto più compatto, meno friabile, riducendo l'assorbimento di acqua sia in superficie sia in profondità. Non altera i colori naturali essendo la resina trasparente e resistente nel tempo
Tra i suoi vantaggi segnaliamo la flessibilità, il fatto che non attrae la polvere, non produce deformazioni plastiche ed è molto stabile.
DESCRIZIONE PARALOID B72 IN SOLUZIONE
Paraloid liquido (che ho gia' preso via on line...e pronto all'uso da dare cosi' come e' oppure da diluire ulteriormente in acetone puro...)
Si tratta di una soluzione concentrata al 20% di PARALOID B72 (resina acrilica) in acetone puro.
La soluzione è caratterizzata da un'elevata trasparenza e brillantezza nonchè da un'ottima resistenza all'ingiallimento, all'acqua e agli acidi, caratteristiche che la rendono un prodotto ideale per essere utilizzato come consolidante per legno, pietra, ossa, intonaci e superfici assorbenti in genere, dalle quali elimina le microporosità, rendendole più compatte, meno friabili e riducendo al contempo l'assorbimento di acqua sia in superficie che in profondità.
Inoltre, grazie alla capacità di non alterare i colori, il PARALOID B72 in soluzione, viene utilizzato come fissativo e protettivo per decorazioni, metalli e materiali compatti in genere, sui quali lascia un film resistente e brillante (per opacizzare il film brillante lasciato dal PARALOID B72 in soluzione, sarà sufficiente stendere della cera microcristallina sulla superficie trattata).
Il PARALOID B72 in soluzione può essere applicato tale e quale oppure caricato di inerti o con pigmenti in polverecompatibili con il solvente utilizzato per la diluizione (acetone puro).
Tratto dal sito
http://www.antichitabelsito.it/antiquariato_restauro.html
In commercio nei negozi fai da te, e piu’ precisamente nei prodotti che servono al restauro del legno, esistono poi consolidanti che possono essere dati cosi’ come sono oppure con aggiunta di acetone puro ( di solito sulle spiegazioni dei consolidanti c’e’ scritto quanto e come diluire l’acetone con il consolidante..) rapporto 1:1 oppure 1:2
Ecco, dando un paio di volte all’anno questi prodotti avremmo la certezza che anche il legno marcito riacquisti la sua durezza e non tenda a sfaldarsi per marcescenza….
Ecco uno di questi prodotti che si trovano nei negozi Gran brico e fai da te.....(questo prodotto, come con il paraloid, per una migliore efficacia va diluito con acetone puro....
Un’ottimo aiuto per il secco delle nostre piante…..
Oggi parliamo della protezione del legno (secco) sui nostri bonsai …..
Fino a qualche anno fa’ pensavo che i miei bonsai, quelli che hanno jin, sabamiki o semplice secco esposto alle intemperie potessero essere ben protetti dando del semplice liquido jin……
Ma presto mi sono accorto che cosi’ non e’, a mano a mano che si allargava la mia collezione e lavoravo alcune piante mi accorgevo che con il passare degli anni perdevo parti importanti del secco di una pianta perche’ marcite…tutt’ora ho piante che hanno il secco sul nebari ed essendo sempre a contatto con il terreno umido, e come nelle ultime due stagioni, bagnate dall’alto nel vivaio dove lavoro, cominciano a marcire facendomi preoccupare….
Cerchero’ allora di spiegare come intervenire per far si che il legno si preservi durante gli anni mantenendo intatta tutta la sua bellezza…
Piante come queste sotto che ho in collezione, con prodotti cosi’ non marciranno piu’, il legno secco sara’ sempre perfetto…..
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questo e' il secco di un cotinus che Dan conosce bene perche' e' un suo regalo per me....ed e' stato gia' trattato con Paraloid B72 + acetone
come si puo' vedere non si nota assolutamente nulla...ma ora il secco e' duro e non penetra nulla di umidita' ed acqua....
Le frecce in questo ginepro stanno ad indicare dove devo intervenire per far si che il legno a contatto sempre con il terreno non marcisca ulteriormente......
Questo il secco del mio olivastro che proteggero' perche' sempre esposto alle intemperie piu' di altri......
Cominciamo con un prodotto denominato
Paraloid b72, un consolidante/indurente che grazie alle particolari resine acriliche, penetra all’interno dei microspazi, degli interstizi del legno, ridando corpo e durezza al legno ed evitando che perda pezzetti di legno che va a marcire….
Composizione e caratteristiche
Copolimero di durezza media a base di metacrilato di etile e metacrilato di metile (70/30), si presenta sotto forma di perline trasparenti. Punto di fusione: 150°C solubile negli esteri (acetato di etile e di amile), chetoni, idrocarburi aromatici (toluene), idrocarburi clorurati (tricloroetilene, ecc.). Insolubile negli idrocarburi alifatici (white spirit) e negli alcooli. Compatibile con diverse resine viniliche e acriliche.
Il Paraloid B72 è stato ampiamente studiato a livello scientifico come consolidante per legno e di molti altri elementi che costituiscono il mobile.
Il trattamento con il Paraloid B72, riduce le microporosità, rendendo l'oggetto più compatto, meno friabile, riducendo l'assorbimento di acqua sia in superficie sia in profondità. Non altera i colori naturali essendo la resina trasparente e resistente nel tempo
Tra i suoi vantaggi segnaliamo la flessibilità, il fatto che non attrae la polvere, non produce deformazioni plastiche ed è molto stabile.
DESCRIZIONE PARALOID B72 IN SOLUZIONE
Paraloid liquido (che ho gia' preso via on line...e pronto all'uso da dare cosi' come e' oppure da diluire ulteriormente in acetone puro...)
Si tratta di una soluzione concentrata al 20% di PARALOID B72 (resina acrilica) in acetone puro.
La soluzione è caratterizzata da un'elevata trasparenza e brillantezza nonchè da un'ottima resistenza all'ingiallimento, all'acqua e agli acidi, caratteristiche che la rendono un prodotto ideale per essere utilizzato come consolidante per legno, pietra, ossa, intonaci e superfici assorbenti in genere, dalle quali elimina le microporosità, rendendole più compatte, meno friabili e riducendo al contempo l'assorbimento di acqua sia in superficie che in profondità.
Inoltre, grazie alla capacità di non alterare i colori, il PARALOID B72 in soluzione, viene utilizzato come fissativo e protettivo per decorazioni, metalli e materiali compatti in genere, sui quali lascia un film resistente e brillante (per opacizzare il film brillante lasciato dal PARALOID B72 in soluzione, sarà sufficiente stendere della cera microcristallina sulla superficie trattata).
Il PARALOID B72 in soluzione può essere applicato tale e quale oppure caricato di inerti o con pigmenti in polverecompatibili con il solvente utilizzato per la diluizione (acetone puro).
Tratto dal sito
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Ecco, dando un paio di volte all’anno questi prodotti avremmo la certezza che anche il legno marcito riacquisti la sua durezza e non tenda a sfaldarsi per marcescenza….
Ecco uno di questi prodotti che si trovano nei negozi Gran brico e fai da te.....(questo prodotto, come con il paraloid, per una migliore efficacia va diluito con acetone puro....
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Ultima modifica di giancarlo il Gio 01 Mar 2012, 18:02 - modificato 1 volta.
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4 parole fondamentali per l'arte bonsai:
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> Determinazione
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giancarlo- .
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Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
Gian una volta dato questo prodotto se noi volessimo fare un tattamento con il liquido Jin cosa avviene?
Si una reazione trai prodotti ,il liquido jin non viene assorbito dalla parte trattata o altro?
Lo chiedo perchè se uno volesse rendere + chiaro un legno trattato qualche mese prima con parabloid o similare.
Grazie per la dritta
Si una reazione trai prodotti ,il liquido jin non viene assorbito dalla parte trattata o altro?
Lo chiedo perchè se uno volesse rendere + chiaro un legno trattato qualche mese prima con parabloid o similare.
Grazie per la dritta
Maurizio- Bonsaista esperto
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Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
Maurizio ha scritto:Gian una volta dato questo prodotto se noi volessimo fare un tattamento con il liquido Jin cosa avviene?
Si una reazione trai prodotti ,il liquido jin non viene assorbito dalla parte trattata o altro?
Lo chiedo perchè se uno volesse rendere + chiaro un legno trattato qualche mese prima con parabloid o similare.
Grazie per la dritta
Io caro Maurizio, il trattamento lo farei prima con il liquido jin....infatti questo, non ha le stesse proprieta' del consolidante...e' vero e' un protettivo/sbiancante....e lo si da a questi scopi....solo che il consolidante per effetto delle resine acriliche, penetra all'interno di ogni spazio/crepa che trova ridando "corpo" al secco...quasi come lo ricostruisse...ecco, dare il liquido jin dopo non penso sia efficace come darlo prima.....
Comunque, dato che il consolidante lo si da un paio di volte all'anno nel mezzo di questi trattamenti magari darai il liquido jin......
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Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
Grazie Gian era proprio per capire quando dare il liquido.
Maurizio- Bonsaista esperto
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Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
ottima info Giancarlo
ciao
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Bonsaicaffe- Bonsaista esperto
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Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
Grazie Giancarlo, ottima dritta, mi raccomando, chi lo usa per primo, cortesemente foto ed info....
gimmino- Utente medio
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Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
Alla prossima applicazione cerchero' di fare anche delle foto.....promesso!!!
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Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
Grazie Gian..
TonyZ- Bonsaista esperto
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Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
Non ci resta che attendere le tue foto Gian
davide- Istruttore UBI
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come proteggere il secco dei nosti bonsai
CIAO gian ,per caso sull'etichetta c'è scritto a parte (veleca ) consolidante per mobili ???a me hanno dato questo nel vivaio dove vado e funziona bene !!
folletto- Utente medio
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Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
folletto ha scritto:CIAO gian ,per caso sull'etichetta c'è scritto a parte (veleca ) consolidante per mobili ???a me hanno dato questo nel vivaio dove vado e funziona bene !!
Se guardi piu' su c'e' l'immagine del prodotto e la scritta...."Consolidante per mobili"...
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mame- Utente normale
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Località : crema
Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
Molto interessante, scusate la domanda che forse sembrerà stupida ma per me non lo è affatto...ho notato che c'è una vasta gamma di colori sull'etichetta, ma non esiste quello neutro, come vi comportate? Non è che il colore del legno cambia?
parluc- Nuovo Utente
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Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
parluc ha scritto:Molto interessante, scusate la domanda che forse sembrerà stupida ma per me non lo è affatto...ho notato che c'è una vasta gamma di colori sull'etichetta, ma non esiste quello neutro, come vi comportate? Non è che il colore del legno cambia?
Questo prodotto, cosi' come lo vedi e' neutro, va aggiunto solo l'acetone puro e spennellato sul secco (che non altera minimamente il colore naturale del secco), ho letto sotto "Tinte disponibili" non so...forse per l'appunto ci sono anche soluzioni preparate e colorate....ma non e' questo il caso....
Se leggi all'inizio dice cosi'....."Speciale soluzione liquida trasparente........" insomma gia' testato...ma volendo se non si e' sicuri del risultato o non ci si fida vale sempre il discorso del provare con altro legno in punti non visibili ed aspettare l'esito.....
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Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
Ottimo post come sempre Giancarlo!
Se permetti, vorrei aggiungere qualcosa al discorso...
Sulla questione del riconsolidamento del legno ormai deteriorato, si è discusso molto in questi anni trà addetti ai lavori, di tecniche e di prodotti ve ne sono molteplici, tutti con caratteristiche peculiari proprie che se ben sfruttate possono dare ottimi risultati.
L'uso del paraloid è un ottimo sistema, veloce e pulito, ben illustrato da giancarlo.
Esiste l'impeciamento, cioè cospargere il legno e impregnarlo con pece liquidaidrosolubile, togliendo poiil superfluo e passando liquido jin.
Nello specifico questi due sistemi hanno dei inconvenienti non indifferenti secondo la mia esperienza e parere, mi spiego...
Per quanto si voglia stendere il prodotto esso penetra nel legno fino ad una certa profondità, polimerizzandosi fino ad un certo spessore, e "plastificando " il legno, impedendo i normali scambi gassosi legno-aria.
Questo inconveniente, causa un accumulo di umidità nella parte sottostate alla stesura del paraloid, il quale a lungo andare causa marcescenze e deterioramento.
L'optimum sarebbe l'utilizzo di sostanze che impregnino il legno rendendolo consistente, però senza chiudere la porosità del legno.
Un prodotto è l'uso della resina di pino sciolta in trementina o etere, in particolare sulle conifere.
Mentre per latifoglie e sempreverdi (olivastri in particolari) l'optimum è l'uso dell'olio di lino cotto, che richiede però una capacità e una conoscenza del prodotto particolari...
Non aggiungo altro in quanto la tecnica sarà descritta in un prossimo articolo sul Napoli Bonsai Magazin prossimo.
Se permetti, vorrei aggiungere qualcosa al discorso...
Sulla questione del riconsolidamento del legno ormai deteriorato, si è discusso molto in questi anni trà addetti ai lavori, di tecniche e di prodotti ve ne sono molteplici, tutti con caratteristiche peculiari proprie che se ben sfruttate possono dare ottimi risultati.
L'uso del paraloid è un ottimo sistema, veloce e pulito, ben illustrato da giancarlo.
Esiste l'impeciamento, cioè cospargere il legno e impregnarlo con pece liquidaidrosolubile, togliendo poiil superfluo e passando liquido jin.
Nello specifico questi due sistemi hanno dei inconvenienti non indifferenti secondo la mia esperienza e parere, mi spiego...
Per quanto si voglia stendere il prodotto esso penetra nel legno fino ad una certa profondità, polimerizzandosi fino ad un certo spessore, e "plastificando " il legno, impedendo i normali scambi gassosi legno-aria.
Questo inconveniente, causa un accumulo di umidità nella parte sottostate alla stesura del paraloid, il quale a lungo andare causa marcescenze e deterioramento.
L'optimum sarebbe l'utilizzo di sostanze che impregnino il legno rendendolo consistente, però senza chiudere la porosità del legno.
Un prodotto è l'uso della resina di pino sciolta in trementina o etere, in particolare sulle conifere.
Mentre per latifoglie e sempreverdi (olivastri in particolari) l'optimum è l'uso dell'olio di lino cotto, che richiede però una capacità e una conoscenza del prodotto particolari...
Non aggiungo altro in quanto la tecnica sarà descritta in un prossimo articolo sul Napoli Bonsai Magazin prossimo.
Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
ottima delucidazione , Antonio
aspetteremo altre info, all'uscita dell'articolo sul magazin.
ciao buona giornata.
aspetteremo altre info, all'uscita dell'articolo sul magazin.
ciao buona giornata.
Bonsaicaffe- Bonsaista esperto
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Località : Brescia
Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
Antonio Gesualdi ha scritto:Ottimo post come sempre Giancarlo!
Se permetti, vorrei aggiungere qualcosa al discorso...
Sulla questione del riconsolidamento del legno ormai deteriorato, si è discusso molto in questi anni trà addetti ai lavori, di tecniche e di prodotti ve ne sono molteplici, tutti con caratteristiche peculiari proprie che se ben sfruttate possono dare ottimi risultati.
L'uso del paraloid è un ottimo sistema, veloce e pulito, ben illustrato da giancarlo.
Esiste l'impeciamento, cioè cospargere il legno e impregnarlo con pece liquidaidrosolubile, togliendo poiil superfluo e passando liquido jin.
Nello specifico questi due sistemi hanno dei inconvenienti non indifferenti secondo la mia esperienza e parere, mi spiego...
Per quanto si voglia stendere il prodotto esso penetra nel legno fino ad una certa profondità, polimerizzandosi fino ad un certo spessore, e "plastificando " il legno, impedendo i normali scambi gassosi legno-aria.
Questo inconveniente, causa un accumulo di umidità nella parte sottostate alla stesura del paraloid, il quale a lungo andare causa marcescenze e deterioramento.
L'optimum sarebbe l'utilizzo di sostanze che impregnino il legno rendendolo consistente, però senza chiudere la porosità del legno.
Un prodotto è l'uso della resina di pino sciolta in trementina o etere, in particolare sulle conifere.
Mentre per latifoglie e sempreverdi (olivastri in particolari) l'optimum è l'uso dell'olio di lino cotto, che richiede però una capacità e una conoscenza del prodotto particolari...
Non aggiungo altro in quanto la tecnica sarà descritta in un prossimo articolo sul Napoli Bonsai Magazin prossimo.
Posso immaginare caro Antonio che questo e' un argomento sicuramente tanto discusso.....poi ognuno ha le sue ricette...le sue idee, io piu' modestamente, avendo a che fare con poco materiale del genere, ho voluto cercare di aiutare chi come me vuole sperimentare qualcosa per non ritrovarsi con le piante con secco marcito.....sicuramente qualcosa in piu' si riesce ad ottenere...
La tua aggiunta al post e' graditissima e fatta da una persona che invece il secco lo lavora sempre e che ha piante magnifiche.....ora gli utenti hanno diverse possibilita' e considerazioni fatte....possono provare quello che ho suggerito io ad inizio post certi comunque che avranno un valido aiuto per le piante.... oppure cio' che hai detto ulteriormente tu, aggiungendo altre notizie e suggerimenti...certo e' che ora anche io aspetto l'articolo di Napoli bonsai Magazin....e' un'argomento che e' molto interessante e piu' se ne sa e meglio e'!!!!
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Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
Un grazie di cuore a Antonio e Gianki per le info in questo post
Devo ammettere che la mia conoscenza si fermava all'uso del liquido per jin per preservare il secco
E' proprio vero, non si finisce mai di imparare
Ciao
Devo ammettere che la mia conoscenza si fermava all'uso del liquido per jin per preservare il secco
E' proprio vero, non si finisce mai di imparare
Ciao
Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
giancarlo ha scritto:parluc ha scritto:Molto interessante, scusate la domanda che forse sembrerà stupida ma per me non lo è affatto...ho notato che c'è una vasta gamma di colori sull'etichetta, ma non esiste quello neutro, come vi comportate? Non è che il colore del legno cambia?
Questo prodotto, cosi' come lo vedi e' neutro, va aggiunto solo l'acetone puro e spennellato sul secco (che non altera minimamente il colore naturale del secco), ho letto sotto "Tinte disponibili" non so...forse per l'appunto ci sono anche soluzioni preparate e colorate....ma non e' questo il caso....
Se leggi all'inizio dice cosi'....."Speciale soluzione liquida trasparente........" insomma gia' testato...ma volendo se non si e' sicuri del risultato o non ci si fida vale sempre il discorso del provare con altro legno in punti non visibili ed aspettare l'esito.....
Grazie Giancarlo..
parluc- Nuovo Utente
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Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
Qualcuno ha poi provato ad utilizzare l'olio di lino cotto?
Ascom- Utente medio
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Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
Ascom ha scritto:Qualcuno ha poi provato ad utilizzare l'olio di lino cotto?
No Maurizio.....io mi sono fermato a questa soluzione che trovo abbastanza efficace.....
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giancarlo- .
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Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
io sto usando lo stesso prodotto della Vileda che ha mostrato GIAN ,io mi trovo benissimo ,acquistato da un'amica con negozio di bonsai a Como
folletto- Utente medio
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Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
Ascom ha scritto:Qualcuno ha poi provato ad utilizzare l'olio di lino cotto?
Io l'ho provato sul secco di un ligustro con il metodo spiegato da Gesualdi...spazzolata al secco...2-3 mani di olio di lino...passata di fuoco per friggere l'olio...spazzolata e per ultima una passata di liquido jin.
Il risultato mi sembra molto buono e il legno, anche dove cominciava a marcire, si è indurito rimanendo comunque di un colore naturale.
Filippo- Nuovo Utente
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Re: Come proteggere il "secco" dei nostri bonsai
Grande Filippo
Ascom- Utente medio
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