OLMO CAMPESTRE .... unico

apro questo post , perche ritengo questo olmo campestre unico nel suo genere , presenta un secco naturale straordinario per una caducifoglia , una corteccia molto vecchia e una forma a cascata naturale unica .
sulla ramificazione si dovrà lavorare ancora molto , ma andrà poi con gli anni a portarla alla maturazione.

iniziamo con le foto di come si presentava la pianta :





IL SECCO NATURALE





una bella pulizia del muschio e delle alghe :





come si può notare , una volta tolto parte del muschio , mi accorsi che vicino alla base , cera una mozzatura chiusa , che non permetteva all'acqua di fuoriuscire.
lavoro di pulizia terminato.



quindi con frese e trapano , apro il buco .



ecco il secco ripulito .





dopo aver ripulito bene , una passatina di liquido jin .
ecco il lavoro di pulizia e preservazione terminato.















questo è un virtula del progetto da seguire.



questo era il 2010 , oggi se ho tempo poaterò il 2011

siamo tutti ansiosi di scoprire l'evoluzione di questo olmo così particolare ( che tra l'altro è un'essenza che adoro).

non è facile trovarne uno in questo stile

per ora ti anticipo i miei complimenti

grazie mat.

andiamo avanti con il 2011.
ecco l'evoluzione del secco di questo olmo campestre a distanza di 3/4 mesi dall'applicazione del liquidi jin.
l'effetto troppo bianco , è pratiamente quasi scomparso , lasciando quel grigio fumo di un vecchio legno morto .
la cosa più bella è che si stanno formando le bellissime screpolature del trascorrere del tempo...

arriva il momento della piegatura di due rami , per formare il futuro apice e il palco più basso .
con questo intervento andrò a sfruttare due ramificazioni già esistenti , quindi con diametro del primario , secondari e terziari già presenti .
voglio precisare che io di norma sulla piante a foglia caduca , tendo sempre a costruire le ramificazioni dove mi mancano , con nuove cacciate , lasciando allungare per fare diametro e tagliando poi per dare conicità e così via.
in questo caso i tempi si accorceranno di molto .
ripeto che sfrutto questa tecnica su questo esemplare , solo perchè molti impalchi si trovano ora allo stesso livello , e quindi non corretti per il futuro risultato finale.
inoltre voglio precisare che non applico la piega in un unica volta , ma bensì con dei tiranti a vite che andrò a tirare un pò alla volta nel tempo , in modo tale da non recare danno alla ramificazione, e cosa di maggior importanza sono sicuro di non rischiare la perdita del ramo per la fretta di vedere il risultato ...
poi questo è il mio pensiero e il mio modo di operare , nel rispetto di chi la può pensare diversamente da me .

inizio con le foto di come si presenta la pianta prima dell'intervento , inoltre dopo aver eseguito due potature nel periodo vegetativo.
si nota bene come i primi due impalchi siano allo stesso livello e stesso discorso per gli altri sotto.






questi sono i due rami che sarà svolto l'intervento.
il futuro apice :




ramo per la cascata :




si protegge molto bene i rami interessati , avvolgendo prima la raffia , e poi io applico due passaggi ben stretti di nastro aglomerante.





non avendo nessun punto di ancoraggio , me ne costruisco un io , con un tondino di ferro di grosso diametro ( un tondino da cantiere ).
con questo sistema sfrutto la tensione sia sopra che sotto dei tiranti senza ancorarmi alla pianta.





applico un solo filo di rame , che uso solamente per l'ancoraggio del tirante.

ecco come si presenta la pianta dopo quasi 10 giorni dall'intervento.




il tenditore a vite.



una protezione per la corteccia.



la piega del ramo per l'apice.






piega del ramo in cascata , che oltre a venire abbassato , in questo modo lo porto anche verso l'interno , in modo tale che il tutto risulti più compattato.





in questo olmo quest'anno non verrà effettuato la defogliazione , perchè la priorità qua è piegare i rami interessati e non aumentare la ramificazione, inoltre bisogna precisare che mantenedo le foglie e sfruttando la spinta di linfa delle fasi lunari , ( in questo momento in fasce crescente , qua parlavamo della prima decina di giugno ) ho maggiore flusso di linfa e maggiore flessibilità dei rami , oltre che maggior riuscita dell'intervento.

trascorsi 3 mesi dall'intervento , applico un'altro tirante nella parte sotto , e anche in questo caso mi creo un punto dove ancorarmi con un'ltro tondino di ferro.









ecco ora a distanza di due mesi , come si presenta la pianta .
una foto prima dell'intervento fatto dilazionato nel tempo , per vedere dove ho portato il ramo in cascata.



DOPO





E QUALCHE FOTO DELL'INVECCHIAMENTO ATTUALE DEL SECCO.










SCUSATE SE IL POST è UN Pò LUNGO....

Ottimo lavoro,anche io adoro gli olmi ,soprattutto i nostrani ,gli puoi fare quasi... di tutto, una domanda ,non avendo mai visto in natura un olmo a cascata... mi chiedo...cosè uno yama,margotta,seme ....

giacomo58 ha scritto:Ottimo lavoro,anche io adoro gli olmi ,soprattutto i nostrani ,gli puoi fare quasi... di tutto, una domanda ,non avendo mai visto in natura un olmo a cascata... mi chiedo...cosè uno yama,margotta,seme ....

Grazie giacomo .

Questo è un araki ... DOC

Complimenti Davide, prima per la pianta, perchè olmi in cascata se ne vedono veramente pochi e poi per il lavoro fatto, curato nei minimi particolari...

bhe!! davide che dire!??? complimenti!!!! splendida pianta è grande la tua lavorazione.....poi il secco è stupendo...mi ricorda tanto le ossa fossili di un dinosauro....

gimmino ha scritto:Complimenti Davide, prima per la pianta, perchè olmi in cascata se ne vedono veramente pochi e poi per il lavoro fatto, curato nei minimi particolari...

Grazie gimmino , felic che ti piaccia .

robyn77 ha scritto:bhe!! davide che dire!??? complimenti!!!! splendida pianta è grande la tua lavorazione.....poi il secco è stupendo...mi ricorda tanto le ossa fossili di un dinosauro....

Grazie robyn .
Bravo hai detto bene " OSSA FOSSILI " anche se è sempre stato detto che il secco delle caducifoglie è tenero e si marce in fretta , posso invece confermare che , il secco dell'olmo campestre ( come in questo caso ) sembra un OSSO FOSSILIZZATO !!
Pensate solo quanti anni possa avere , e il vecchio proprietario non lo aveva mai trattato , anzi !! ( lo confermano le prime foto , dove al suo interno vi era pieno di terra e muschio come nella parte esterna ) in più io non ho passato il fuoco per indurirlo , ma semplicemente pulito e passato il liquido jin .

Un altro gran bel post Davide, come si puo' notare tu hai metodo e curi meticolosamente ogni aspetto del bonsai che vai a lavorare....inoltre trovo che i tuoi post siano meticolosi anche nell'esposizione della lavorazione che vai a presentare....e per chi non lo sapesse....prima di inserire cosi' tante foto, vanno ridimensionate, scelte, rinominate....insomma un lavoraccio che solo pochi fanno, Davide ma anche Tonyz, Bonsaicaffe', lo fanno...e questo tutto a beneficio di noi tutti....naturalmente questi sono complimenti che faccio perche' li sento.....ma ci tengo a precisare che apprezzo tantissimo tutti i contributi, anche minimi che ognuno di voi riesce a dare.....il forum cresce in qualita' con il contributo di tutti voi....

Torniamo alla pianta, nonostante si dica sempre che non amo le cascate, ed in parte e' vero... apprezzo molto questa pianta, la sua naturale posizione in cascata e la superba lavorazione.....Complimenti Davide..

mi piace l'idea dell'olmo in cascata... bella piantuzza, anche se non amo il tanto secco , xò si vede che gli olmi ti piacciono eh eh!!! è davvero una bella essenza che si presta ad ogni stile....
comunque anche il virtual mi piace ... ciao davide, buon lavoro!!

@ Giancarlo : Grazie grazie grazie Giancarlo .
È si , è stato un bel lavoraccio , ma alla fine sono felice che abbiate apprezzato ...
Poi quoto quanto detto da Giancarlo , tutti aiutano a crescere , anche una semplice risposta è molto gratificante ... Grazie .

Per le piante in cascata caro Giancarlo ,  se la natura ha fatto questo , allora 

Enriz ha scritto:mi piace l'idea dell'olmo in cascata... bella piantuzza, anche se non amo il tanto secco , xò si vede che gli olmi ti piacciono eh eh!!! è davvero una bella essenza che si presta ad ogni stile....
comunque anche il virtual mi piace ... ciao davide, buon lavoro!!

È si enriz hai detto bene , io amo l'olmo come essenza maggior ragione il campestre !!
Il virtual mi è stato fatto da Nicola crivelli , che lo ringrazio ancora .
Grazie ancora enriz e cercherò di fare dl mio meglio .

davide ha scritto:

giacomo58 ha scritto:Ottimo lavoro,anche io adoro gli olmi ,soprattutto i nostrani ,gli puoi fare quasi... di tutto, una domanda ,non avendo mai visto in natura un olmo a cascata... mi chiedo...cosè uno yama,margotta,seme ....

Grazie giacomo .

Questo è un araki ... DOC

che cosa sono?

La differenza fra Yamadori e Araki, facciamo chiarezza.
Con il termine Yamadori, si intende andare nell’ambiente naturale più o meno ostile alla ricerca di alberelli o piccoli arbusti con delle caratteristiche molto sofferte. In questi territori infatti, le piante crescono con maggiori difficoltà, ed è per questo che si possono trovare dei preziosi alberetti da avviare in futuri Bonsai. Ecco ora farsi avanti il termine Araki. Infatti, un alberetto raccolto in natura -PREVIO PERMESSO DELLA FORESTALE-, è solitamente poco significativo per la forestazione, poiché cresciuto stentato, contorto, spesso con rami secchi, o con ampie zone del tronco o dei rami morti; l’alberetto in questione, curato, coccolato dopo la raccolta, prende il nome di Araki.( il grande Armando dal col , me lo avevo archiviato )

davide ha scritto:La differenza fra Yamadori e Araki, facciamo chiarezza.
Con il termine Yamadori, si intende andare nell’ambiente naturale più o meno ostile alla ricerca di alberelli o piccoli arbusti con delle caratteristiche molto sofferte. In questi territori infatti, le piante crescono con maggiori difficoltà, ed è per questo che si possono trovare dei preziosi alberetti da avviare in futuri Bonsai. Ecco ora farsi avanti il termine Araki. Infatti, un alberetto raccolto in natura -PREVIO PERMESSO DELLA FORESTALE-, è solitamente poco significativo per la forestazione, poiché cresciuto stentato, contorto, spesso con rami secchi, o con ampie zone del tronco o dei rami morti; l’alberetto in questione, curato, coccolato dopo la raccolta, prende il nome di Araki.( il grande Armando dal col , me lo avevo archiviato )

Bravo Davide, queste parole le ho lette in un altro forum dette piu' o meno cosi' dal grande Armando Dal Col.....le stavo trascrivendo adesso dando menzione dell'autore....ma mi hai preceduto...

sei stato chiarissimo

davide ha scritto:

giacomo58 ha scritto:Ottimo lavoro,anche io adoro gli olmi ,soprattutto i nostrani ,gli puoi fare quasi... di tutto, una domanda ,non avendo mai visto in natura un olmo a cascata... mi chiedo...cosè uno yama,margotta,seme ....

Grazie giacomo .

Questo è un araki ... DOC

Qui ti sbagli caro Davide...non e un araki però non voglio inquinare il tuo bel post e quindi ne apro uno sul tema ....

Apri apri , altri punti di vista sono ben accetti

complimenti unico è la parola esatta per questo bel esemplare ,guardando la foto 10 mi sembra di entrare in una grotta carsica ,mancano solo le stallatiti a parte la mia battuta BRAVISSIMO !!!!!!

folletto ha scritto:complimenti unico è la parola esatta per questo bel esemplare ,guardando la foto 10 mi sembra di entrare in una grotta carsica ,mancano solo le stallatiti a parte la mia battuta BRAVISSIMO !!!!!!

grazie folletto , anche a mè sembra di stare dentro una grotta

Uno stile un po' insolito per un olmo,ma a quanto pare ha un certo fascino.
Ottime le soluzioni e gli interventi per rieducare la parte aerea. Ci andra' il suo tempo,ma l'essenza è come sempre generosa quindi il traguardo sara' piu' vicino.

ps.
Il legno dell'olmo non è molto duro e il secco è molto, si spera che il tempo non faccia danni.

TonyZ ha scritto:Uno stile un po' insolito per un olmo,ma a quanto pare ha un certo fascino.
Ottime le soluzioni e gli interventi per rieducare la parte aerea. Ci andra' il suo tempo,ma l'essenza è come sempre generosa quindi il traguardo sara' piu' vicino.

ps.
Il legno dell'olmo non è molto duro e il secco è molto, si spera che il tempo non faccia danni.

grazie tonyz , il tempo che ci vorrà non è un problema....

per il legno secco , ora è molto duro , vedremo con il tempo come andrà ... vi saprò dire