IL MIO PERO. Tutte spine e niente fiori

Giovanni 48 ha scritto:E' più che normale che ci siano diverse modi di vedere le impostazioni di una pianta e di avere gusti diversi per questo ho fatto il virtual e continuo a rimanere della mia idea a prescindere da Simone e Giancarlo , che so e stimo come persone intelligenti e che non si offenderanno di certo se li contradico.
La mia scelta e' dovuta dal fatto che tutta la parte sopra il ramo di sinistra e' errata sia come impostazione che come struttura e la trovo oltre che molto brutta ma sopratutto non conforme alla bellezza di tutto il tronco che si sviluppa sotto.
Inoltre l'accorciamento della pianta al nuovo apice , permetterà di eseguire una maggior ridimensione del pane radicale, avendo meno verde da nutrire,  ovviamente in vari step come suggerito da Simone .
Ecco ho voluto solo specificare in modo più' analitico il perché' della mia scelta.       

Simone ha scritto:Ovviamente ci sono più modi di interpretare una pianta, nella soggettività dei gusti personali (pur sempre condizionati da "canoni estetici" e dalla fattibilità oggettiva)... Giovanni vede la pianta più bassa ed il suo progetto ha un suo perchè rispettabilissimo... io la vedo più slanciata ed elegante.

Per come la vedo io, sei intervenuta in modo corretto per un primo step... brava! L'unica cosa è che io sarei intervenuto prima, per meglio sfruttare il periodo di forte spinta vegetativa.  

Per quanto riguarda l'apparato radicale, la riduzione dello stesso è bene portarla avanti gradualmente, di rinvaso in rinvaso nel mentre si costruisce la struttura principale della pianta.
Di modo da far coincidere il passaggio in vaso bonsai, con una certa maturità generale.

Ad ogni rinvaso, se tutto procede come deve, ti ritroverai con più capillari fini e vicini, che ti consentiranno l'eliminazione delle grosse radici distanti con conseguente ridimensionamento complessivo... insomma, come sempre si dice, interventi graduali senza fretta... vale anche per ciò che sta sotto terra!    

Per quanto riguarda l'impostazione, durante il lungo percorso di formazione (tuo e della piantina/e), potrà essere messa in discussione svariate volte... questo, oltre ad essere normale, credo che rappresenti un valore aggiunto per quanto riguarda il fascino della nostra passione.  

Come direbbe il nostro Marcello... stai serena! Io dico: lascia tempo al tempo... intanto però continua a studiare soluzioni per migliorare la pianta e la tua conoscenza... Infatti la determinazione,  è direttamente proporzionale all'esperienza/conoscenza, la fretta è direttamente proporzionale al contrario.  

Prossimo step... innesti. Se intenderai seguire il mio suggerimento, servono rami che in questo momento mancano... a meno che, gemmi dove serve e questo si chiamerebbe c**o, non tecnica... ma si entra in altra sfera... sia pur apprezzabile!     

EmmaPeel ha scritto:Ecco Gian "assecondare il loro portamento". Queta frase mi piace. Come metterla in pratica in quest'arte ora non so ma vorrei partire da qui!

EmmaPeel ha scritto:

... sarà meglio che mi sbrighi a farmi venire un'ideona su cosa voglio veramente.

Simone ha scritto:

EmmaPeel ha scritto:

... sarà meglio che mi sbrighi a farmi venire un'ideona su cosa voglio veramente.

Era il: 19/Aprile/2013 (9 mesi)

A parte il fatto che bastava un ideina (come la mia)... forza dunque!  

Ps. sono il primo a professar la calma, ma senza esagerare però!!!

KingBear ha scritto:Ciao Emma.
Leggo solo ora questa discussione, e mi piace n'sacco come è stata condotta   
Per me non si tratta di un perastro, ma di un pero nato da seme di non so quale varità, in quanto se fosse un perastro avrebbe le foglie più arrotondate, di un verde più intenso, di consistenza più coriacea quasi pelose.
Per quanto riguarda le spine, anche alcune varietà domestiche le portano.
Io sto facendo esperienza con questa essenza con un peruzzo da margotta e concordo con chi ha detto che non fa nuove cacciate molto facilmente, ma tende ad allungare quelli già esistenti.
Al momento non mi preoccuperei di avere una fioritura ma, seguendo i consigli che ti sono stati dati, penserei a definira la struttura principale e creare un minimo di ramificazione primaria e secondari, in seguito con delle cimature mirate potrai tentare di fargli emettere le gemme da fiore.
Ricordo che nel forum c'è una discussione che parla di come ottenere delle gemme da fiore nei meli, che credo vada bene anche per il pero, purtroppo la mia memoria fà cilecca e forse Giancarlo potra aiutarci a rintracciarla   
Un'ultima cosa, questo autunno ho deciso di defogliare il mio peruzzo e con mia grande sorpresa ha ricacciato aprendo anche delle gemme da fiore che in qualche modo credo coprometterà la prossima fioritura, spero di no ma di sicuramente non farò più lo stesso sbaglio   

Ciao

Simone ha scritto:Es:

EmmaPeel ha scritto:Scusate ragazzi, non mi ero accorta che la discussione fosse andata avanti. Non sono offesa, sono solo stata distratta!
Ringrazio tutti per i consigli preziosi. Pero o perastro? Questo è il dilemma. Ora le foglie non sono più chiare con bordino rosso, sono belle scure. Mi è stato venduto come pero selvatico preso in natura e che può sopportare temperature di -20, ora quest' unica certezza è messa in dubbio...povera me....  
Nei prossimi giorni cercherò di pubblicare qualche foto. Nel frattempo ho rinvasato, tagliato la grossa radice di cui parlavo all'inzio, ridotto la dimensione del vaso che ora è di plastica (così non devo chiamare ogni volta mio marito per spostarlo), cambiato l'apice anche se no mi sembra ancora la soluzione definitiva e ...si ...il primo ramo è veramente troppo distante dal "nebari" , ma.................sorpresa.....
 Grazie ancora