Gita a Gaggiano: impossibile tornare a mani vuote! Vaso e Kuromatsu shohin.

Ciao a tutti,
Sabato ho passato una piacevolissima e serena giornata nel borgo, raccolto e grazioso, di Gaggiano, nell'ambito della XIX° edizione del Coordinamento bonsai Piemonte e Lombardia.
Dalla mia partecipazione all'ulteriore manifestazione bonsaistica di quest'anno ho tratto un importante insegnamento: non dovrò più frequentare occasioni di questo tipo, perché proprio non riesco a tornare a casa a mani vuote!
A parte gli scherzi e al di là del fatto che fossero pochi i banchi del mercatino, oltre a qualche matassa di filo, sono stato letteralmente rapito da questo shohin di Kuromatsu che presenta un'altezza di 18 cm: basterà un po' di filo per aprire opportunamente la vegetazione ed ottenere la giusta triangolarità del progetto.
In inverno probabilmente dovrò intervenire di fresa sul bozzo fortemente antiestetico frontale, verso metà del tronco della pianta, da proteggere poi con pasta giappo, sperando che cicatrizzi nel migliore dei modi. Ma sul punto vorrei avere i maggior consigli del caso!

Ecco la pianta nel suo cantuccio, dove prende moltissimo sole per quasi tutto il giorno...
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Mi sono poi regalato, per poche decine di euri, questo vasetto shohin artigianale, realizzato da un simpatico signore, il primo esemplare della mia "collezione", che penso di impiegare in occasione del rinvaso del mio Mume a fiori fucsia: il tutto dovrebbe assicurare un piacevole contrasto di colori...
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Ciao e comllimenti per gli acquisti
Un giorno mi deciderò anch'io per un Kuro (tra l'altro so che alle mie latitudini vanno alla grande) ma sono stato sempre frenato dalla storia del mekiri: non ho ancora il coraggio di essere così aggressivo su di un pino!
Tu hai già esperienza?
D'altro canto, so che se non si opera in questo modo, il bonsai si perde del tutto

testudo ha scritto:Ciao e comllimenti per gli acquisti
Un giorno mi deciderò anch'io per un Kuro (tra l'altro so che alle mie latitudini vanno alla grande) ma sono stato sempre frenato dalla storia del mekiri: non ho ancora il coraggio di essere così aggressivo su di un pino!
Tu hai già esperienza?
D'altro canto, so che se non si opera in questo modo, il bonsai si perde del tutto

Ciao e grazie per le considerazioni sul mio shohin.
Sinceramente non ho particolari esperienze con i pini: in questi anni mi sono limitato alla scandelatura delle candele dei miei silvestri, per bilanciare i "pesi" fogliari dei diversi palchi, ma non ho mai applicato le tecniche del mekiri e del tambahoo...
In ogni caso aggiornerò all'occorrenza la discussione, soprattutto per i consigli del caso dai più esperti!

Ciao a tutti!
Allego un'immagine dello stato attuale della pianta dopo aver operato un falso rinvaso, senza minimamente toccare il pane radicale, in un vaso fatto a mano su commissione, da un abile conoscente di Giancarlo, che non posso che ringraziare!
Spero che il risultato finale sia di vostro gradimento!

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Saluti!

Quando NON si ritorna a mani vuote, si riceve un nuovo "input" irresistibile!

Armando Dal Col ha scritto:Quando NON si ritorna a mani vuote, si riceve un nuovo "input" irresistibile!

Assolutamente verissimo...

In questi giorni ho messo un po' mano al pinetto, applicndo la tecnica dello harikiri, cioè della riduzione della lunghezza degli aghi per permettere un miglior filtraggio della luce, così da stimolare la nascita di nuove gemme, nonché lo sviluppo di quelle già esistenti, assicurando allo stesso tempo una buona ripresa vegetativa alla fine dell'inverno.
Al prossimo aggiornamento!

La pianta prima dell'intervento...
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...alcuni particolari delle gemme...
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...e dopo la "rasatura"!
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