Qualcosa di diverso - Nishiki matsu

Vi presento una pianta un po' diversa dal solito e non facile da vedere in giro (questa pianta è alta circa 90 cm). Si tratta di un Nishiki matsu, pino nero corticosa. E' una sfida che ho voluto cogliere qualche tempo fa e dico "sfida" perché la "nomea" di pianta DIFFICILE, è ampiamente confermata... La pianta è arrivata in Italia nel 1991 e, prima di me, ha avuto un unico proprietario. Quello che mi è stato detto e consigliato di fare, è stato seguito alla lettera ma, nonostante tutte le accortezze del caso, non è stato per nulla facile arrivare a questo punto. Il momento più difficile, è il trapianto... Non a caso, i rami che ha perso, sono stati persi dopo questa fase....



Superato lo stress da trapianto, però, ho notato che l'essenza è davvero molto vigorosa e risponde molto bene alla potatura (no pinzatura... il mekiri è sconsigliato) producendo un gran numero di gemme. Ora, la vedete spoglia per via della pulizia sugli aghi vecchi che ho fatto in autunno ma a breve, quando si apriranno le nuove gemme, si riempirà di capelli.
I rami possono essere legati solo da giovanissimi perché, non appena inizia il processo della corteccia "sugherosa", diventa impossibile muoverli perché sembrano quasi cristallizzati e basta un niente per mandarli a pezzi.. Per mantenerla in salute, bisogna pomparla in  continuazione (io uso sia concime organico che fogliare) e necessita di poca acqua. Nel piano di lavori di lavori che mi ero prefissato, sono a buon punto e, salvo fattori esterni (tra i quali rientra anche la sfiga... ahahah), conto di vederla in pena salute e bella carica entro un paio di anni. A differenza del KUTOMATSU, è impossibile vedere questa specie con rami ordinati e palchi ben definiti.. La sua prerogativa, quella che affascina, è l'aspetto un pò disordinato e preistorico. Un po' quello che mi ha colpito... perché sembra una pianta di altri tempi.

non conosco l'essenza mi limito a quello che vedo, sbaglio o c'è una leggera controconicità dal nebari fino al primo gruppo di rami?

kordonbleu ha scritto:non conosco l'essenza mi limito a quello che vedo, sbaglio o c'è una leggera controconicità dal nebari fino al primo gruppo di rami?

Ciao Kordon, la contro conicità è una peculiarità della specie in questione. Queste piante, nel 99% dei casi, vengono innestate su KUROMATSU per aumentarne la resistenza. Questo crea controconicota perché sopra L innesto, la pianta emette sughero mentre sotto no.

Se ne trovi qualcuno in giro che non mostra questi segni, è semplicemente perché in fase di rinvaso la pianta viene "sotterrata" fino all innesto.

grazie della spiegazione

Dire particolare è dire niente. Davvero strana, ma accattivante, questa essenza.
Date le sue caratteristiche credo sia per esperti. Con te sarà sicuramente in ottime mani.
Tienici aggiornati dell'evoluzione.
Grazie della condivisione di queste chicche

Behhh questa e' una pianta particolare che mi incuriosisce per come proseguira' il suo percorso...a differenza di tante bellissime tue pinte, questa non mi fa impazzire...ma chiaramente qui c'e' tanto lavoro da fare e un giudizio piu' ampio si potra' darlo tra qualche annetto...non mancare di aggiornarci perche' a volte un brutto anatroccolo puo' trasformarsi in un bellissimo cigno....

giancarlo ha scritto:Behhh questa e' una pianta particolare che mi incuriosisce per come proseguira' il suo percorso...a differenza di tante bellissime tue pinte, questa non mi fa impazzire...ma chiaramente qui c'e' tanto lavoro da fare e un giudizio piu' ampio si potra' darlo tra qualche annetto...non mancare di aggiornarci perche' a volte un brutto anatroccolo puo' trasformarsi in un bellissimo cigno....

Ciao Giancarlo, in effetti questa varietà di pino nero non ha avuto un grosso successo perché è di difficile interpretazione, oltre ad avere una pessima reputazione in fase di coltivazione; diciamo che è molto difficile riuscire a darle una certa armonia ed il giusto equilibrio. Prima di procedere con l'acquisto, avevo valutato attentamente tutti i pro e i contro e alla fine, anche se non mi faceva impazzire e i contro superavano i pro....., ho deciso di raccogliere la sfida pure essendo consapevole del futuro "incerto". Ho messo in preventivo 10 anni li lavorazioni, prima che raggiunga un livello di equilibrio adeguato (sia estetico che "vitale"). La speranza è di riuscire a mantenerlo in vita nel corso di questo periodo

Ora, rimbocchiamoci le maniche ed incrociamo le dita.

Aggiorno il post a distanza di circa 2 anni, in cui la pianta ha vegetato discretamente bene. Purtroppo, ad aprile, dalle mie parti c'è stata una grandinata anomala che ha danneggiato buona parte della mia collezione e anche questo pino ne ha risentito, se pure in modo molto lieve rispetto alle altre piante; la grandine mi ha danneggiato buona parte delle candele e parte della corteccia. Allo stato attuale, la pianta si presenta così:







In questi due anni, ho potato solo alcuni rami superflui e non ho toccato gli aghi vecchi. A fine stagione, farò un po di pulizia per dare aria e luce alla ramificazione più interna. In apice, lo scorso anno mi sono spuntate due pigne mentre quest'anno ne sono spuntate altre 2 sui rami più bassi, una delle quali visibile nella seconda foto.

Caspita, nonostante la disavventura grandine, ha infoltito parecchio e pare godere di ottima salute. Direi che stai facendo un gran lavoro!

non mi piace il tipo di pianta, ma do un 10 al tuo lavoro, bravissimo

Corteccia fantastica

ottimo lavoro

Non conoscevo questa essenza prima di leggere questo post. Ma ha una corteccia davvero affascinante e complimenti per come la stai portando avanti, soprattutto alla luce di tutte le difficolta del caso

grazie ragazzi, ci aggiorniamo in autunno quando sarà il momento di fare un po di pulizia.

Pianta di grande fascino... E ottimo lavoro!