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Pianta da vivaio poverella trasformata in un Bonsai nello stile Bunjin.
5 partecipanti
Pianta da vivaio poverella trasformata in un Bonsai nello stile Bunjin.
Un abete argentato (Picea pungens “Kosteriana Glauca” ) da vivaio, trasformato in un Bonsai nello stile Bunjin.
Testo e foto di Armando Dal Col.
BUNJIN-JI (Literati, Astratto)
Ciò che caratterizza lo stile Bunjin è l’estrema essenzialità delle branche; il tronco è generalmente lungo e sottile, sinuoso e con l’aspetto di un albero vissuto dov’è ben visibile l’annosità della corteccia del tronco e dei rami in tutta la sua estensione. Le conifere sono sicuramente le più adatte per lo stile Bunjin, ma ciò non toglie che si possa rappresentarlo anche con altre specie. I rami sono pochi e piuttosto distanziati l’uno dall’altro, per poi concentrarsi verso l’apice dove formeranno una leggera corona.
In natura esistono forme rappresentative di questo stile, sia nell’albero singolo che in gruppo; numerose sono, infatti, le possibilità e le evoluzioni dello stile Bunjin, riconducibile in molti altri stili.
Lo stile Bunjin-ji ebbe origine dalle persone colte, dedite all’arte ed alla letteratura; il suo termine è appunto tradotto dal vocabolo letterato e occidentalizzato come “Literati”.
Il Bunjin-ji ha conosciuto tre grandi periodi: il primo si è reso concreto nell’epoca di Edo che va dal 1600 al 1868, il secondo ha inizio nell’epoca Meiji, il terzo periodo inizia subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale per arrivare ai nostri giorni.
Il Literati è uno stile molto raffinato in cui si può “captare” la tecnica, ma non la sua totale padronanza come potrebbe avvenire per gli altri stili poiché, non esistono regole ben precise. Il Bunjin esprime la sensibilità del suo creatore, ci si può appropriare della tecnica, un po’ meno dell’arte…
Una regola comune in cui tutti sono concordi è nella scelta del vaso che dev’essere essenzialmente piccolo, possibilmente rotondo e semplice, essenziale appunto, proprio come lo stile Literati in cui l’albero sembra essere evanescente. E questo si riconduce proprio al pensiero filosofico-artistico influenzato dallo Zen che tende a ridurre tutto all’essenzialità, come un dipinto espresso da brevi pennellate, o la poesia Haiku che ha il fascino del frammento…
UN SEMPLICE ABETE TRASFORMATO IN UNO STILE MOLTO RAFFINATO: LITERATI!
Ed ora veniamo al nostro abete argentato; girando per vivai in cerca di una pianta mi soffermai
In questo abete che aveva un tronco curvato e spoglio nel primo tratto, e con delle tracce di rami tagliati.
L’abete argentato ha un tronco diritto con rami disposti in verticale e di conseguenza dei palchi orizzontali. Caratterizzano questa pianta gli aghi grossi e lunghi 2 centimetri e la chioma di forma a piramide allargata.
Feci un primo intervento togliendolo dal vaso di plastica per verificare lo stato di salute dell’apparato radicale, selezionando alcune radici. Un primo step consisteva di una parziale rimozione del vecchio terriccio con taglio delle radici danneggiate e con l’aggiunta di un terriccio più idoneo inserendo poi l’abete nello stesso vaso di coltivazione ma con una nuova inclinazione della pianta pensando al suo futuro sviluppo nella veste di un Bonsai. Rimase in questa situazione “dimenticandolo” per un paio d’anni affinchè recuperasse le forze perdute.
Nel febbraio di quest’anno 2013 decisi che era giunto il momento per modellare questa pianta nello stile Bunjin com’era nelle mie intenzioni, intervenendo in primis con un’accurata pulizia degli aghi dislocati alle ascelle dei rami e rametti. Applicai il filo di rame protetto dal nastro adesivo di carta, poiché come si sa, il rame risulta essere fitotossico per gli abeti!
Prima di effettuare il rinvaso in un vaso Bonsai anche se non appropriato, preferisco attendere il risveglio vegetativo dell’abete per far sì che non subisca rallentamenti nella sua nuova e futura dimora. Solo in un successivo rinvaso penserò ad un contenitore Bonsai adatto allo stile di questa pianta. Ed ora passiamo alla visione delle immagini nelle varie fasi di lavorazione.
https://2img.net/r/ihimizer/img543/7079/0hl3.jpg

Foto 1. Picea pungens “Kosteriana Glauca” . L’aspetto attuale prima degli interventi di pulizia degli aghi.
https://2img.net/r/ihimizer/img822/5259/qe7c.jpg

Foto 2. La pianta vista di fianco.
https://2img.net/r/ihimizer/img593/2537/8teu.jpg

Foto 3. L’abete visto sul retro della prima foto.
http://img28.image[URL=https://2img.net/r/ihimizer/i/mfez.jpg
/]
[/URL]
shack.us/img28/3020/mfez.jpg
Foto 4. La pianta vista sull’altro fianco.
https://2img.net/r/ihimizer/img580/5139/wyn9.jpg

Foto 5. Le radici del nebari.
https://2img.net/r/ihimizer/img708/6784/9tuy.jpg

Foto 6. Primo piano di un rametto dove son ben visibili gli aghi ascellari che dovranno essere rimossi.
https://2img.net/r/ihimizer/img202/1046/bw8m.jpg

Foto 7. Intervento della pulizia aghi.
https://2img.net/r/ihimizer/img96/9448/bzrk.jpg

Foto 8. Rimozione dei rametti deboli o inutili.
https://2img.net/r/ihimizer/img689/7467/jel0.jpg

Foto 9. Un ramo è stato ripulito dagli aghi in eccesso.
https://2img.net/r/ihimizer/img560/4108/sbow.jpg

Foto 10. La branca apicale ancora “vergine” necessita di essere ripulita e ridotta.
https://2img.net/r/ihimizer/img842/8984/ngcm.jpg

Foto 11. Le due branche principali sono state ripulite.
https://2img.net/r/ihimizer/img822/7425/z2d9.jpg

Foto 12. Si inizia a modellare la pianta con l’applicazione del filo.
https://2img.net/r/ihimizer/img35/7470/ifnl.jpg

Foto 13. La prima branca è stata abbassata per creare armonia ed eleganza seguendo il mio pensiero.
https://2img.net/r/ihimizer/img266/6082/z2bs.jpg

Foto 14. Ho cercato di posizionare il primo ramo dandogli un aspetto sinuoso e femminile.
https://2img.net/r/ihimizer/img23/6568/gmw7.jpg

Foto 15. L’avvolgimento del filo mette già in evidenza un aspetto gradevole per questa pianta.
https://2img.net/r/ihimizer/img153/3751/thsu.jpg

Foto 16. Rami e rametti devono essere avvolti con il filo.
https://2img.net/r/ihimizer/img822/5687/co6c.jpg

Foto 17. La sinuosità dei rami deve seguire quella del tronco.
https://2img.net/r/ihimizer/img19/7035/bzww.jpg

Foto 18. L’avvolgimento del filo è stato completato, l’abete visto nella parte frontale.
https://2img.net/r/ihimizer/img839/9245/pt7n.jpg

Foto 19. La parte posteriore dell’abete argentato. Fine dello step in attesa del rinvaso.
https://2img.net/r/ihimizer/img837/4764/ecbl.jpg

Foto 20. L’amico e allievo Sergio di Belluno mi ha procurato una pietra di tufo che dovrò modellare per ospitare l’abete.
https://2img.net/r/ihimizer/img12/3676/gx8o.jpg

Foto 21. La pietra tufo come si sa si presta ad essere scavata, modellandola. Inoltre ha la capacità di assorbire acqua per imbibizione. Naturalmente ho dovuto usare la fresatrice applicando un disco diamantato per facilitare il taglio della pietra.
https://2img.net/r/ihimizer/img22/9486/5fm6.jpg

Foto 22. L’uso di un martello e scalpello mi ha permesso di creare una cengia sufficientemente concava per poter alloggiare l’apparato radicale della pianta.
https://2img.net/r/ihimizer/img29/8510/p5mz.jpg

Foto 23. L’aspetto della pietra che fungerà da contenitore la trovo adatta per lo stile Bunjin o Literati.
https://2img.net/r/ihimizer/img208/4011/bsvf.jpg

Foto 24. Una “martellata” un po’ più robusta mi ha rotto la parte terminale della pietra, e poiché
questo prolungamento dà carattere al contenitore l’ho cementato unendolo al corpo della pietra.
https://2img.net/r/ihimizer/img41/5678/c3k3.jpg

Foto 25. Aprile 2013, l’abete è stato rimosso dal vaso di plastica per iniziare il rinvaso.
https://2img.net/r/ihimizer/img838/9131/xg74.jpg

Foto 26. L’apparato radicale dell’abete argentato è stato liberato dal terriccio e abbondantemente lavato.
https://2img.net/r/ihimizer/img51/4609/52rj.jpg

Foto 27. Una parziale riduzione delle radici si è resa necessaria.
https://2img.net/r/ihimizer/img716/562/9cs0.jpg

Foto 28. Provo a posizionare l’abete sulla pietra.
https://2img.net/r/ihimizer/img21/6708/ulxc.jpg

Foto 29. Sarà necessario fissare bene l’apparato radicale per poter sostenere il peso della pianta nell’inclinazione desiderata.
https://2img.net/r/ihimizer/img534/9927/6kd8.jpg

Foto 30. Scelta l’inclinazione, Haina si appresta ad aggiungere il terriccio con un’alta percentuale
di keto, polvere di akadama e terriccio ricco di humus.
https://2img.net/r/ihimizer/img153/7979/1kj8.jpg

Foto 31. Si applica delle zolle di muschio per creare il paesaggio ma soprattutto per proteggere il substrato mantenendolo costantemente umido.
https://2img.net/r/ihimizer/img833/1/hdkp.jpg

Foto 32. Questo tipo di terriccio per Bonsai su roccia risulta essere il più idoneo, in quanto ha il potere di trattenere a lungo l’acqua.
https://2img.net/r/ihimizer/img853/135/x7cy.jpg

Foto 33. Muschi di varie specie e tonalità contribuiscono a creare il paesaggio che esprime questa composizione.
https://2img.net/r/ihimizer/img153/1678/8gpn.jpg

Foto 34. Rinvaso e creazione del paesaggio sono stati ultimati. L’inclinazione della pianta suggerisce equilibrio e stabilità.
https://2img.net/r/ihimizer/img827/5088/4ldo.jpg

Foto 35. La scelta del fronte.
https://2img.net/r/ihimizer/img14/7646/hjt7.jpg

Foto 36. L’abete Bunjin fotografato nella nicchia appositamente costruita per fotografare i Bonsai. Questo naturalmente è il primo step che potrà subire delle modifiche in futuro; è vero, c'è un discreto movimento del tronco verso l'apice a "canna da pesca" poco attraente, ma questo consente di fissare un tenue movimento iniziale per proseguire verso l'apice nel prossimo futuro.
Inoltre, anche il primo ramo al momento appare troppo pesante per uno stile così raffinato come il Bunjin, il quale andrà sicuramente ridotto.
https://2img.net/r/ihimizer/img11/6434/r2t0.jpg

Foto 37. Sono stati aggiunti due elementi di compagnia. L’abete con la sua marcata inclinazione verso destra farebbe supporre che l’esposizione sia corretta, voi cosa ne pensate?
https://2img.net/r/ihimizer/img821/9792/sivb.jpg

Foto 38. Picea pungens “Kosteriana glauca”. L’abete argentato realizzato nello stile Bunjin, rappresenta un Bonsai dal fascino inconfondibile. Ritornando all’analisi dell’esposizione, il primo ramo dà il carattere dominante di questo Bonsai determinandone la corretta esposizione, poiché anche l’apice è stato modellato per dirigersi verso destra, anche se il tronco ha un chiaro movimento verso sinistra. Ecco in sintesi l’analisi di questo Bonsai.
Con questo mio umile lavoro partendo da una semplice piantina di vivaio di scarso valore commerciale e facilmente rintracciabile, spero possa destare interesse fra gli amatori di Bonsai. Infatti, per me rappresenta una soluzione che ci aiuta a comprendere e a interpretare lo spirito del Bonsai, poichè non sempre si ha l'opportunità di poter lavorare su dei materiali "Araki" prelevati dall'ambiente naturale (Yamadori) di pregevole qualità, creati in moltissimi anni da Madre Natura, depredandone parecchi lasciando dietro di noi una scia di cadaveri per il non avvenuto attecchimento. Questo mio scritto dovrebbe far riflettere su quanti agiscono in modo indiscriminato raccogliendo queste piante, impoverendo così un aspetto della natura che via via si sta esaurendosi...
Armando
http://www.bonsaicomunicacion.com/#!un-abeto-bunjin/c1z12
Da BONSAI Comunicacion, Rivista spagnola interactiva ,
http://www.bonsaicomunicacion.com/#!un-abeto-bunjin/c1z12
www.bonsaicomunicacion.com
Tu revista de bonsai interactiva
http://www.bonsaicomunicacion.com/#!un-abeto-bunjin/c1z12
Testo e foto di Armando Dal Col.
BUNJIN-JI (Literati, Astratto)
Ciò che caratterizza lo stile Bunjin è l’estrema essenzialità delle branche; il tronco è generalmente lungo e sottile, sinuoso e con l’aspetto di un albero vissuto dov’è ben visibile l’annosità della corteccia del tronco e dei rami in tutta la sua estensione. Le conifere sono sicuramente le più adatte per lo stile Bunjin, ma ciò non toglie che si possa rappresentarlo anche con altre specie. I rami sono pochi e piuttosto distanziati l’uno dall’altro, per poi concentrarsi verso l’apice dove formeranno una leggera corona.
In natura esistono forme rappresentative di questo stile, sia nell’albero singolo che in gruppo; numerose sono, infatti, le possibilità e le evoluzioni dello stile Bunjin, riconducibile in molti altri stili.
Lo stile Bunjin-ji ebbe origine dalle persone colte, dedite all’arte ed alla letteratura; il suo termine è appunto tradotto dal vocabolo letterato e occidentalizzato come “Literati”.
Il Bunjin-ji ha conosciuto tre grandi periodi: il primo si è reso concreto nell’epoca di Edo che va dal 1600 al 1868, il secondo ha inizio nell’epoca Meiji, il terzo periodo inizia subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale per arrivare ai nostri giorni.
Il Literati è uno stile molto raffinato in cui si può “captare” la tecnica, ma non la sua totale padronanza come potrebbe avvenire per gli altri stili poiché, non esistono regole ben precise. Il Bunjin esprime la sensibilità del suo creatore, ci si può appropriare della tecnica, un po’ meno dell’arte…
Una regola comune in cui tutti sono concordi è nella scelta del vaso che dev’essere essenzialmente piccolo, possibilmente rotondo e semplice, essenziale appunto, proprio come lo stile Literati in cui l’albero sembra essere evanescente. E questo si riconduce proprio al pensiero filosofico-artistico influenzato dallo Zen che tende a ridurre tutto all’essenzialità, come un dipinto espresso da brevi pennellate, o la poesia Haiku che ha il fascino del frammento…
UN SEMPLICE ABETE TRASFORMATO IN UNO STILE MOLTO RAFFINATO: LITERATI!
Ed ora veniamo al nostro abete argentato; girando per vivai in cerca di una pianta mi soffermai
In questo abete che aveva un tronco curvato e spoglio nel primo tratto, e con delle tracce di rami tagliati.
L’abete argentato ha un tronco diritto con rami disposti in verticale e di conseguenza dei palchi orizzontali. Caratterizzano questa pianta gli aghi grossi e lunghi 2 centimetri e la chioma di forma a piramide allargata.
Feci un primo intervento togliendolo dal vaso di plastica per verificare lo stato di salute dell’apparato radicale, selezionando alcune radici. Un primo step consisteva di una parziale rimozione del vecchio terriccio con taglio delle radici danneggiate e con l’aggiunta di un terriccio più idoneo inserendo poi l’abete nello stesso vaso di coltivazione ma con una nuova inclinazione della pianta pensando al suo futuro sviluppo nella veste di un Bonsai. Rimase in questa situazione “dimenticandolo” per un paio d’anni affinchè recuperasse le forze perdute.
Nel febbraio di quest’anno 2013 decisi che era giunto il momento per modellare questa pianta nello stile Bunjin com’era nelle mie intenzioni, intervenendo in primis con un’accurata pulizia degli aghi dislocati alle ascelle dei rami e rametti. Applicai il filo di rame protetto dal nastro adesivo di carta, poiché come si sa, il rame risulta essere fitotossico per gli abeti!
Prima di effettuare il rinvaso in un vaso Bonsai anche se non appropriato, preferisco attendere il risveglio vegetativo dell’abete per far sì che non subisca rallentamenti nella sua nuova e futura dimora. Solo in un successivo rinvaso penserò ad un contenitore Bonsai adatto allo stile di questa pianta. Ed ora passiamo alla visione delle immagini nelle varie fasi di lavorazione.
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Foto 1. Picea pungens “Kosteriana Glauca” . L’aspetto attuale prima degli interventi di pulizia degli aghi.
https://2img.net/r/ihimizer/img822/5259/qe7c.jpg

Foto 2. La pianta vista di fianco.
https://2img.net/r/ihimizer/img593/2537/8teu.jpg

Foto 3. L’abete visto sul retro della prima foto.
http://img28.image[URL=https://2img.net/r/ihimizer/i/mfez.jpg
/]

shack.us/img28/3020/mfez.jpg
Foto 4. La pianta vista sull’altro fianco.
https://2img.net/r/ihimizer/img580/5139/wyn9.jpg

Foto 5. Le radici del nebari.
https://2img.net/r/ihimizer/img708/6784/9tuy.jpg

Foto 6. Primo piano di un rametto dove son ben visibili gli aghi ascellari che dovranno essere rimossi.
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Foto 7. Intervento della pulizia aghi.
https://2img.net/r/ihimizer/img96/9448/bzrk.jpg

Foto 8. Rimozione dei rametti deboli o inutili.
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Foto 9. Un ramo è stato ripulito dagli aghi in eccesso.
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Foto 10. La branca apicale ancora “vergine” necessita di essere ripulita e ridotta.
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Foto 11. Le due branche principali sono state ripulite.
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Foto 12. Si inizia a modellare la pianta con l’applicazione del filo.
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Foto 13. La prima branca è stata abbassata per creare armonia ed eleganza seguendo il mio pensiero.
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Foto 14. Ho cercato di posizionare il primo ramo dandogli un aspetto sinuoso e femminile.
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Foto 15. L’avvolgimento del filo mette già in evidenza un aspetto gradevole per questa pianta.
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Foto 16. Rami e rametti devono essere avvolti con il filo.
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Foto 17. La sinuosità dei rami deve seguire quella del tronco.
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Foto 18. L’avvolgimento del filo è stato completato, l’abete visto nella parte frontale.
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Foto 19. La parte posteriore dell’abete argentato. Fine dello step in attesa del rinvaso.
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Foto 20. L’amico e allievo Sergio di Belluno mi ha procurato una pietra di tufo che dovrò modellare per ospitare l’abete.
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Foto 21. La pietra tufo come si sa si presta ad essere scavata, modellandola. Inoltre ha la capacità di assorbire acqua per imbibizione. Naturalmente ho dovuto usare la fresatrice applicando un disco diamantato per facilitare il taglio della pietra.
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Foto 22. L’uso di un martello e scalpello mi ha permesso di creare una cengia sufficientemente concava per poter alloggiare l’apparato radicale della pianta.
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Foto 23. L’aspetto della pietra che fungerà da contenitore la trovo adatta per lo stile Bunjin o Literati.
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Foto 24. Una “martellata” un po’ più robusta mi ha rotto la parte terminale della pietra, e poiché
questo prolungamento dà carattere al contenitore l’ho cementato unendolo al corpo della pietra.
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Foto 25. Aprile 2013, l’abete è stato rimosso dal vaso di plastica per iniziare il rinvaso.
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Foto 26. L’apparato radicale dell’abete argentato è stato liberato dal terriccio e abbondantemente lavato.
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Foto 27. Una parziale riduzione delle radici si è resa necessaria.
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Foto 28. Provo a posizionare l’abete sulla pietra.
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Foto 29. Sarà necessario fissare bene l’apparato radicale per poter sostenere il peso della pianta nell’inclinazione desiderata.
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Foto 30. Scelta l’inclinazione, Haina si appresta ad aggiungere il terriccio con un’alta percentuale
di keto, polvere di akadama e terriccio ricco di humus.
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Foto 31. Si applica delle zolle di muschio per creare il paesaggio ma soprattutto per proteggere il substrato mantenendolo costantemente umido.
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Foto 32. Questo tipo di terriccio per Bonsai su roccia risulta essere il più idoneo, in quanto ha il potere di trattenere a lungo l’acqua.
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Foto 33. Muschi di varie specie e tonalità contribuiscono a creare il paesaggio che esprime questa composizione.
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Foto 34. Rinvaso e creazione del paesaggio sono stati ultimati. L’inclinazione della pianta suggerisce equilibrio e stabilità.
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Foto 35. La scelta del fronte.
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Foto 36. L’abete Bunjin fotografato nella nicchia appositamente costruita per fotografare i Bonsai. Questo naturalmente è il primo step che potrà subire delle modifiche in futuro; è vero, c'è un discreto movimento del tronco verso l'apice a "canna da pesca" poco attraente, ma questo consente di fissare un tenue movimento iniziale per proseguire verso l'apice nel prossimo futuro.
Inoltre, anche il primo ramo al momento appare troppo pesante per uno stile così raffinato come il Bunjin, il quale andrà sicuramente ridotto.
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Foto 37. Sono stati aggiunti due elementi di compagnia. L’abete con la sua marcata inclinazione verso destra farebbe supporre che l’esposizione sia corretta, voi cosa ne pensate?
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Foto 38. Picea pungens “Kosteriana glauca”. L’abete argentato realizzato nello stile Bunjin, rappresenta un Bonsai dal fascino inconfondibile. Ritornando all’analisi dell’esposizione, il primo ramo dà il carattere dominante di questo Bonsai determinandone la corretta esposizione, poiché anche l’apice è stato modellato per dirigersi verso destra, anche se il tronco ha un chiaro movimento verso sinistra. Ecco in sintesi l’analisi di questo Bonsai.
Con questo mio umile lavoro partendo da una semplice piantina di vivaio di scarso valore commerciale e facilmente rintracciabile, spero possa destare interesse fra gli amatori di Bonsai. Infatti, per me rappresenta una soluzione che ci aiuta a comprendere e a interpretare lo spirito del Bonsai, poichè non sempre si ha l'opportunità di poter lavorare su dei materiali "Araki" prelevati dall'ambiente naturale (Yamadori) di pregevole qualità, creati in moltissimi anni da Madre Natura, depredandone parecchi lasciando dietro di noi una scia di cadaveri per il non avvenuto attecchimento. Questo mio scritto dovrebbe far riflettere su quanti agiscono in modo indiscriminato raccogliendo queste piante, impoverendo così un aspetto della natura che via via si sta esaurendosi...
Armando
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Re: Pianta da vivaio poverella trasformata in un Bonsai nello stile Bunjin.
Bellissima lavorazione Armando e spiegata molto bene






alby94- Utente attivo
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Località : Como
Re: Pianta da vivaio poverella trasformata in un Bonsai nello stile Bunjin.
Ho letto con tanta attenzione il bellissimo post che hai fatto caro Armando, in queste righe che hai scritto, c'e' molto da imparare per tutti noi, qui c'e' tutto....tanta passione, tanta tecnica e fantasia ed un risultato finale molto bello ed originale.....sono davvero felice che tu abbia voluto condividere con tutto il Forum questo bellissimo post.
Anche io all'inizio pensavo che per lo stile adottato, questa pianta avesse qualche ramo in piu'....pero' vedendo l'effetto finale, trovo che la pianta sia molto naturale ed elegante e che le migliorie da apporre siano poche ormai....e' un piccolo capolavoro che dimostra una cosa che io cerco sempre di far capire agli utenti del Forum......se si sceglie bene, anche un materiale definito "povero" puo darci grandi soddisfazioni con poca spesa.....il massimo per un bonsaista ai tempi d'oggi!!!!
Grazie Armando!!!!
Anche io all'inizio pensavo che per lo stile adottato, questa pianta avesse qualche ramo in piu'....pero' vedendo l'effetto finale, trovo che la pianta sia molto naturale ed elegante e che le migliorie da apporre siano poche ormai....e' un piccolo capolavoro che dimostra una cosa che io cerco sempre di far capire agli utenti del Forum......se si sceglie bene, anche un materiale definito "povero" puo darci grandi soddisfazioni con poca spesa.....il massimo per un bonsaista ai tempi d'oggi!!!!
Grazie Armando!!!!
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4 parole fondamentali per l'arte bonsai:
> Passione
> Determinazione
> Costanza
> Tenacia
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Re: Pianta da vivaio poverella trasformata in un Bonsai nello stile Bunjin.
Grazie Giancarlo, in fondo non possiamo avere sempre dei materiali master da lavorare. Ho desiderato condividere questo post presentando proprio come una semplice pianta da vivaio un pò "dimenticata" grazie alle sue condizioni possa darci grandi soddisfazioni se riusciamo a scoprire i "suoi punti di forza" trasformandola in un piacevole Bonsai.
Armando
P.S. Giancarlo, ho visto che hai fatto delle belle magliette per il tuo forum, se vieni alla Giareda mi piacerebbe averne una per me e Haina. XL per me e L per Haina, grazie
Armando
P.S. Giancarlo, ho visto che hai fatto delle belle magliette per il tuo forum, se vieni alla Giareda mi piacerebbe averne una per me e Haina. XL per me e L per Haina, grazie
Re: Pianta da vivaio poverella trasformata in un Bonsai nello stile Bunjin.
Armando Dal Col ha scritto:Grazie Giancarlo, in fondo non possiamo avere sempre dei materiali master da lavorare. Ho desiderato condividere questo post presentando proprio come una semplice pianta da vivaio un pò "dimenticata" grazie alle sue condizioni possa darci grandi soddisfazioni se riusciamo a scoprire i "suoi punti di forza" trasformandola in un piacevole Bonsai.
Armando
P.S. Giancarlo, ho visto che hai fatto delle belle magliette per il tuo forum, se vieni alla Giareda mi piacerebbe averne una per me e Haina. XL per me e L per Haina, grazie
Per le magliette purtroppo al momento non posso fare nulla...non arriverebbero in tempo per la data della Giareda, alla quale dovrei partecipare sicuramente....mi devo attrezzare perche' questa ditta non e' in Italia ed e' poco affidabile nelle consegne.....i tempi sono di circa 30 gg. terro' presente la tua richiesta e vedro' quando possono accontentarmi se per te va bene...
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Re: Pianta da vivaio poverella trasformata in un Bonsai nello stile Bunjin.
Armando, complimenti per la lavorazione su questa pianta... è davvero bella
(io non sarei mai stato capace di fare una cosa del genere
).
P.S. Di che specie è quel piccolo mame a destra dell'abete?


P.S. Di che specie è quel piccolo mame a destra dell'abete?
Pike™- Nuovo Utente
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Re: Pianta da vivaio poverella trasformata in un Bonsai nello stile Bunjin.
ottima spiegazione passo passo.Uno stimolo per prendere il meglio da una pianta che come diceva Armando non è certamente un master




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