Primo anno di vaso.....CARPINO.

Allora......ho deciso d'aprire questo post per cercare d'aiutare chi inizia da poco a fare bonsai.
Ovviamente non voglio fare il saputo,ci mancherebbe,non sono assolutamente la persona adatta a questo,ma ho notato che spesso i neofiti non hanno l'idea della formazione di un tronco portante,da dove poi partire ad educare un bonsai.
Quello che sbagliano e' pensare da subito alla ramificazione.Ci si preoccupa se un ramo è al posto giusto piuttosto di un altro,avedo poi in vaso e/o ciotola un piccolo tronco senza conicita'.
La ramificazione è una parte del percorso che viene fatta in vaso ,ma è in utile pensarci da subito ,bisogna pensare invece prima al tronco e alla sua conicita'.

La pianta in questione è un carpino raccolto nell'autunno 06,niente d'eccezionale ci mancherebbe,anche perche' era molto diritto,ma con il tempo e le giuste tecniche bonsaistiche è cambiato notevolmente.
Per parecchi anni è rimasto in campo dove ho costruito il tronco portante con piu' rapidita',anche perche' ho abbassato la pianta iniziale a circa una 20 ina di cm.

Purtroppo non ho foto datate come negli anni si è sviluppato,anzi ,sono piuttosto recenti,ma ho cercato in altro modo di rendere questa "formazione" capibile...

Foto 31/07/ 2012....dal campo alla ciotola.

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Le frecce indicano alcuni rami tagliati ,altri sono dietro,cresciuti nell'ultimo anno di campo, non utili.

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Tutti gli anni abbassavo la pianta al ramo piu' idoneo lasciando come tiraggio solo l'apice per permettere una migliore chiusura dei tagli.
Negli anni,questa scelta,mi ha permesso di dare un certo movimento alla pianta e d'ottenere una conicita' discreta.

Da poco è stato collocato in vaso bonsai.

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Ed ecco come negli anni quel moncherino di legno ha dato origine al tronco portante del mio futuro bonsai.

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I numeri indicano gli anni dove la pianta una volta cresciuta è stata capitozzata.

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Il cerchio indica la prima e drastica capitozzatura. IL tronco iniziale era da li in giu'.
In campo la crescita è accellarata, e come spesso succede ,soprattutto per il tipo d'essenza, il callo spesso ingrossa decisamente aumentando il diametro del tronco rispetto il diametro della base: contro conicita'.
In questo caso per ovviare al difetto ho dovuto iniziare a fare una sorta di shari.

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La ramificazione esistente è stata ottenuta in ciotola,selezionandola.


Spero d'essere stato d'aiuto per chi volesse "educare" il suo bonsai,partendo da ben poco.

Bel post Tony

Quindi, quel che dicevo a Gualty torna?

Simone ha scritto:Io mi regolerei, tenendo conto della conicità... lascerei crescere e prima che il futuro tratto iniziale diventi cilindrico farei una sostituzione d'apice.

Simone ha scritto:

Credo che il vantaggio della coltivazione in piena terra, risieda proprio nella possibilità di poter gestire i diametri sfruttando la spinta notevole derivante da un'apparato radicale più sviluppato (rispetto al vaso) quindi molto forte...

O non ho capito una cippa?!?!?!

Tony ho visto che quando scortecci non usi mastice, ( o forse non l'ho vedo io )usi solo solfato di rame?

Complimenti per i tuoi lavori

bel post molto esaustivo!!

l'unico appunto è che avresti dovuto metterlo nel settore delle tecniche avanzate!!

Ottimo post ToniZ

Lezione didattica da manuale

adesso ragazzuoli


ciao

Grazie Tony, grandissimo post ...
io però sono un po' gnucco ...
Tu dici:

TonyZ ha scritto:

...
Ed ecco come negli anni quel moncherino di legno ha dato origine al tronco portante del mio futuro bonsai.

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I numeri indicano gli anni dove la pianta una volta cresciuta è stata capitozzata.

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Non riesco a capire come poteva essere quindi questa pianta prima della prima capitozzatura ...

Era una cosa tipo questa?:

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Grazie

antonio

Ottima spiegazione Tony e molto didattica

Bella storia!
Ottimo esempio pratico di quando si dice: "COSTRUIAMO UN BONSAI"

Ottimo grazie

Simone ha scritto:Bel post Tony

Quindi, quel che dicevo a Gualty torna?

Simone ha scritto:Io mi regolerei, tenendo conto della conicità... lascerei crescere e prima che il futuro tratto iniziale diventi cilindrico farei una sostituzione d'apice.

Simone ha scritto:

Credo che il vantaggio della coltivazione in piena terra, risieda proprio nella possibilità di poter gestire i diametri sfruttando la spinta notevole derivante da un'apparato radicale più sviluppato (rispetto al vaso) quindi molto forte...

O non ho capito una cippa?!?!?!

Eccome terna........

Rino ha scritto:Tony ho visto che quando scortecci non usi mastice, ( o forse non l'ho vedo io )usi solo solfato di rame?

Complimenti per i tuoi lavori

Ho provato di tutto per ottimizzare la chiusura dei tagli . Il mastice giapponese,il mastice per i vetri, la cera d'api,il mastice per gli innesti,la classica cera e la stagnola in alluminio. Poi un bel momento mi sono stufato perche' vedevo che alcuni tagli non trattati chiudevano ugualmente meglio,forse con uno spazio di tempo relativamente maggiore.
Ho detto basta...mi limito a tagliare e disinfettare usando esclusivamente la classica poltiglia bordolese che è un ottimo anticrittogamico.

L'effetto visivo rimane da subito un po' particolare,con quel blu'..eehheh!!!,ma poi con il tempo va a scomparire.

morboo ha scritto:Grazie Tony, grandissimo post ...
io però sono un po' gnucco ...
Tu dici:

TonyZ ha scritto:

...
Ed ecco come negli anni quel moncherino di legno ha dato origine al tronco portante del mio futuro bonsai.

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I numeri indicano gli anni dove la pianta una volta cresciuta è stata capitozzata.

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Non riesco a capire come poteva essere quindi questa pianta prima della prima capitozzatura ...

Era una cosa tipo questa?:

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Grazie

antonio

Piu' tipo questa....... :ehehh!!!!

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Ovviamente non tenendo conto dello shari,quello è stato fatto in un secondo tempo.

Per il resto della ciurma.....eheehhe!!!! ... ..

....il mio intento è quello di promuovere il bonsai "parsimonioso"...
....perche' il bonsai è per tutti...

TonyZ ha scritto:Per il resto della ciurma.....eheehhe!!!! ... ..

....il mio intento è quello di promuovere il bonsai "parsimonioso"...
....perche' il bonsai è per tutti...

sono d'accordissimo con te! mi piace un sacco questo thread, penso sia di ispirazione per tutti!! come sempre, grande TonyZ!

mattedoctor ha scritto:

TonyZ ha scritto:Per il resto della ciurma.....eheehhe!!!! ... ..

....il mio intento è quello di promuovere il bonsai "parsimonioso"...
....perche' il bonsai è per tutti...

sono d'accordissimo con te! mi piace un sacco questo thread, penso sia di ispirazione per tutti!! come sempre, grande TonyZ!

Ottimo post caro Tony, e sopratutto facile da capire...lo mettiamo in evidenza....

Quello che mi sorprende spesso di un neofita e' che non guarda mai al piede di una pianta...e si vedono troppo spesso piante che sono cilindriche e senza alcun movimento e sopratutto senza conicita'... non parliamo poi del piede della pianta che non viene proprio considerato, nonostante siano concetti espressi quasi quotidianamente.......ed e' quindi giusto far capire alcuni concetti base per arrivare ad avere una bella pianta in futuro....

TonyZ ha scritto:

Rino ha scritto:Tony ho visto che quando scortecci non usi mastice, ( o forse non l'ho vedo io )usi solo solfato di rame?

Complimenti per i tuoi lavori

Ho provato di tutto per ottimizzare la chiusura dei tagli . Il mastice giapponese,il mastice per i vetri, la cera d'api,il mastice per gli innesti,la classica cera e la stagnola in alluminio. Poi un bel momento mi sono stufato perche' vedevo che alcuni tagli non trattati chiudevano ugualmente meglio,forse con uno spazio di tempo relativamente maggiore.
Ho detto basta...mi limito a tagliare e disinfettare usando esclusivamente la classica poltiglia bordolese che è un ottimo anticrittogamico.

L'effetto visivo rimane da subito un po' particolare,con quel blu'..eehheh!!!,ma poi con il tempo va a scomparire.

Ti manca il mastice per botti

giancarlo ha scritto:Ottimo post caro Tony, e sopratutto facile da capire...lo mettiamo in evidenza....

Quello che mi sorprende spesso di un neofita e' che non guarda mai al piede di una pianta...e si vedono troppo spesso piante che sono cilindriche e senza alcun movimento e sopratutto senza conicita'... non parliamo poi del piede della pianta che non viene proprio considerato, nonostante siano concetti espressi quasi quotidianamente.......ed e' quindi giusto far capire alcuni concetti base per arrivare ad avere una bella pianta in futuro....

Alcuni anni fa ero tra quelli...ehehhhh!!!!!



ps.
Se lo sapevo che diventava "evidente" cercavo un'altra pianta...ehehhh!!!!

che dire!!?? complimenti tony.....
a parte l'utilità del post con le semplici spiegazioni..comprensibile da chiunque...
mi piace anche il risultato è bellissimo....per essere partito da zero (con il tronchetto dell'amore )ed essere arrivato a questo sei stato bravissimo e la tua filosofia bonsai mi piace...ti stimo fratello[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]

IL carpino è stato defogliato circa un mesetto fa..ora non ricordo bene.
Ieri ho eliminato quella radice che nella parte superiore era caratterizzata dallo shari,ma visto che anche la perte sotto si è seccata ho fatto che eliminarla...aggiustando un po' il secco.

Purtroppo è rivenuto il caro Simo dalle mie parti è mi ha messo in serie difficolta' su questa pianta. 

Lui la vede meglio con questo fronte ......

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"grado piu' grado meno dovrebbe essere questo...no Simo??

Questo è quello da me scelto........

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La pianta dopo la defogliazione fatta circa una 20 ina di giorni fa ha rimesso su delle belle fogliette.
Ora il dubbio è questo...che fronte dare.??

Ciao ragazzi!!!!   

Forse il fronte scelto da Simone è migliore.
La differenza è minima , ma la leggera rotazione porta la pianta più verso chi la guarda e da l'impressione di accogliere maggiormente l'osservatore.
Comunque con le foto si rischia di prendere degli abbagli macroscopici.
Bello il tuo carpino, molto naturale................, ma questa ormai è la tua firma.  

Complimenti TonyZ!!!

orsoferito ha scritto:Forse il fronte scelto da Simone è migliore.
La differenza è minima , ma la leggera rotazione porta la pianta più verso chi la guarda e da l'impressione di accogliere maggiormente l'osservatore.
Comunque con le foto si rischia di prendere degli abbagli macroscopici.
Bello il tuo carpino, molto naturale................, ma questa ormai è la tua firma.   

Quando ho iniziato ad educare la ramificazione della pianta mi sono un po' ispirato a questo modello...

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diciamo non la solita ramificazione classica.
Dal principio mi è subito piaciuto l'effetto visivo: da un lato la ramificazione è quasi inesistente,tranne nella parte superiore,il secondo ramo è posteriore.MI è piaciuta e quindi ho seguito il modello....che copione..eehehh!!!

Ovviamente io ho ancora l'apice da indirizzare piu' sul lato dx,ma questo lo risolvero' a fine stagione.
A grandi linee la pianta dovra' avere questa silhouette....

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Invece,se ricordo bene,Simone preferisce il secondo ramo piu' a lato,quindi con una piccola rotazione della pianta.

Forse quando la ramificazione sara' priva di foglie riusciro' a decidermi..eehhhh!!!

Non vorrei dar ragione a Simo..eehhhh!!!  

  

ricardo ha scritto:Complimenti TonyZ!!!

   

Eh Tony... dal vivo le cose cambiano... in foto il fronte che dici tu mi piace, persino di più di quello ipotizzato da me. Però dal vivo, quel secondo ramo che muove sul retro...??? Certo che con il progetto al quale ti sei ispirato (che tra l'altro mi piace un bel po') il secondo ramo non ha più un ruolo da secondo ramo (appunto) ma da ramo di profondità... a questo punto, mi riservo di passare a trovarti ancora... ma mi sbilancerei a dire di seguire il progetto iniziale (con relativo fronte) da te scelto!