Il dopo impostazione ??? Come agiscono gli esperti

Ciao, anche se tutte le essenze hanno i loro tempi differenti di ripresa dopo le impostazioni prebonsai e bonsai, come applicazione filo e potature drastiche dei rami, più o meno per quanto dovrebbe restare a riposo e riparata dal vento e dal sole un essenza prima di essere riposta di nuovo all'aria aperta? Vi chiedo questo poichè su molti forum si parla di coccolare la pianta dopo questi traumi per esempio nebulizzandone spesso la chioma non precisando però i tempi di ripresa dell'essenza ed il luogo da tenerle in tale periodo di convalescenza. Grazie in anticipo.

p.s.: penso che ad un neofita capire questo gli sarebbe utile, soprattutto per non massacrare le piantine in fase di lavorazione!

Gennaro ha scritto:Ciao, anche se tutte le essenze hanno i loro tempi differenti di ripresa dopo le impostazioni prebonsai e bonsai, come applicazione filo e potature drastiche dei rami, più o meno per quanto dovrebbe restare a riposo e riparata dal vento e dal sole un essenza prima di essere riposta di nuovo all'aria aperta? Vi chiedo questo poichè su molti forum si parla di coccolare la pianta dopo questi traumi per esempio nebulizzandone spesso la chioma non precisando però i tempi di ripresa dell'essenza ed il luogo da tenerle in tale periodo di convalescenza. Grazie in anticipo.

p.s.: penso che ad un neofita capire questo gli sarebbe utile, soprattutto per non massacrare le piantine in fase di lavorazione!

Ciao Gennaro, dipende sempre da cosa si imposta, come la si lavora e in che periodo siamo....In linea di massima dopo la lavorazione di una conifera con relative pieghe abbastanza importanti, la si nebulizza mattino e sera e si mette in un posto a mezz'ombra....io di solito lo faccio per circa una decina di giorni...ma dipende da quanto e come pieghi...

Le caducifoglie invece, difficilmente le nebulizzo se filate...anche loro a mezz'ombra.... ma io uso tenerle sempre a mezz'ombra...quasi tutte...eccetto ficus, bouganvillee ulivi e....non mi ricordo piu'.... pertanto nulla cambia in questo caso...

Quoto Giancarlo e comunque...solitamente, le piante lavorate in inverno....mi riferisco quindi a filature nelle conifere, impostazioni dei rami, pieghe importanti, potature pesanti...andrebbero poi riparate per tutto l'inverno...magari in serra fredda in modo che il gelo intenso non aumenti lo stress del nostro materiale.
Se invece lavori a primavera, di solito rinsasi e potature di caducifoglie...di solito è bene riparare dal vento e mettere a mezz'ombra (sole del mattino) la pianta per un paio di settimane o comunque finchè non dia segnari positivi.
Somministrare qualche stimolante, più che altro a inizio primavera, può essere utile...

Io non sono un'esperto Gennaro, ma provo comunque a darti delle risposte... in aggiunta a ciò che ti è già stato detto

Gennaro ha scritto:Ciao, anche se tutte le essenze hanno i loro tempi differenti di ripresa dopo le impostazioni prebonsai e bonsai, come applicazione filo e potature drastiche dei rami, più o meno per quanto dovrebbe restare a riposo e riparata dal vento e dal sole un essenza prima di essere riposta di nuovo all'aria aperta?

In seguito agli interventi che hai menzionato, non occorre una particolare esposizione, se non quella consona al tipo di essenza nella normalità. Diverso è se si parla di rinvaso, in particolar modo nei rinvasi invasivi tipo a radice nuda (rimozione totale del vecchio terriccio e lavatura delle radici) o di pieghe importanti

Vi chiedo questo poichè su molti forum si parla di coccolare la pianta dopo questi traumi per esempio nebulizzandone spesso la chioma non precisando però i tempi di ripresa dell'essenza ed il luogo da tenerle in tale periodo di convalescenza.

E' nel caso di interventi importanti come, ad esempio, rinvasi invasivi o pieghe drastiche, che si consiglia di tenere al riparo la pianta dal sole diretto, quindi dalla forte calura e dall' eccessiva ventilazione. Infatti dopo tali interventi si verificano rallentamenti delle funzioni vitali (nel caso dei rinvasi, l'apparato radicale arriva quasi a bloccare le sue funzioni). Quindi la pianta, immediatamente esposta ai suddetti fattori, rischierebbe un'eccesiva traspirazione dell'umidità (da parte dell'apparato fogliare) con relativo rischio di disidratazione (che porterebbe alla sofferenza se non alla morte della pianta stessa), da qui l'utilità nel nebulizzare (anche con fito-stimolanti). Passato qualche giorno, dopo l'evidente segno di ripresa/reazione, si può gradualmente riabituare la pianta alla sua ideale esposizione. I tempi di ripresa dipendono da diversi fattori, ed è impossibile prevederli. Per questo motivo, non vengono precisati.

Grazie in anticipo.

p.s.: penso che ad un neofita capire questo gli sarebbe utile, soprattutto per non massacrare le piantine in fase di lavorazione!

Vorrei aggiungere che l'importante per una buona reazione della pianta a qualsiasi lavorazione, è portare la stessa nella massima condizione di salute, questo alza moltissimo la riuscita dell'intervento...

Esatto. Va da se' che tra un'intervento e l'altro, conviene attendere la totale ripresa della pianta.

Tutti ottimi consigli per il dopo lavoro.......


MA ricorda che una parte fondamentale , è avere una pianta perfettamente in salute , vigorosa e carica di glucosio
prima di fare qls intervento , solo cosi potrai restare sereno per una pronta ripresa vegetativa .

Piante debilitate e sofferenti non sono in condizione di sopportare interevnti anche lievi come una filatura , pena la perdita della piantuzza ........

quindi una buona preparazione preventiva è sinonimo di buona riuscita .....

ciao....

lo stato di salute, come dice bcaffè, è fondamentale per qualsiasi azione si voglia fare alla pianta, a meno che non si voglia tentare il tutto per tutto per un soggetto ipoteticamente spacciato

Grazie degli interventi, e scusate il ritardo nel rispondere...Finalmente delle rispodte concrete, queto post ( almeno per me ) è davvero importante per capire al meglio il percorso per fare bonsai...la salute della pianta innanzi tutto quindi, ecco il segreto, alla fine effettivamente pensandoci bene è proprio questa la cosa fondamentale per tutto il percorso di ogni piantina che può divenire bonsai!
Per esempio nella mia ignoranza pensavo che una piantina presa da vivaio all'apparenza già in forma, sarebbe stata già pronta alle prime lavorazioni, come filatura, potature d'impostazione etc...ora invece sto apprendendo che sarà la pianta stessa che mi dirà : ei è ora di rinvasarmi, ei è ora di filarmi ei è ora di darmi da mangiare e da bere...Dico solo di nuovo grazie a tutti per avermi inculcato questo, rispettavo la natura già prima, ma ora la vedo sotto tutto altro aspetto, il rispetto per madre natura innanzi tutto, il resto verrà da se...e guardando le mie piantine ora mi sento in pace ed appagato...sarà questo il senso per il percorso di un bonsaista?

be quello che ti posso dire io è che se coltiviamo queste piantine, in primis le facciamo per noi poi forse ci si mette in discussione confrontandoci

Gennaro ha scritto:Grazie degli interventi, e scusate il ritardo nel rispondere...Finalmente delle rispodte concrete, queto post ( almeno per me ) è davvero importante per capire al meglio il percorso per fare bonsai...la salute della pianta innanzi tutto quindi, ecco il segreto, alla fine effettivamente pensandoci bene è proprio questa la cosa fondamentale per tutto il percorso di ogni piantina che può divenire bonsai!
Per esempio nella mia ignoranza pensavo che una piantina presa da vivaio all'apparenza già in forma, sarebbe stata già pronta alle prime lavorazioni, come filatura, potature d'impostazione etc...ora invece sto apprendendo che sarà la pianta stessa che mi dirà : ei è ora di rinvasarmi, ei è ora di filarmi ei è ora di darmi da mangiare e da bere...Dico solo di nuovo grazie a tutti per avermi inculcato questo, rispettavo la natura già prima, ma ora la vedo sotto tutto altro aspetto, il rispetto per madre natura innanzi tutto, il resto verrà da se...e guardando le mie piantine ora mi sento in pace ed appagato...sarà questo il senso per il percorso di un bonsaista?

Leggi questo post ,

https://forumbonsailodi.forumattivo.com/t1206-un-viaggio-di-1000-km-comincia-con-un-passo

e vedi se Ti ritrovi..........

Bonsaicaffe ha scritto:

Gennaro ha scritto:Grazie degli interventi, e scusate il ritardo nel rispondere...Finalmente delle rispodte concrete, queto post ( almeno per me ) è davvero importante per capire al meglio il percorso per fare bonsai...la salute della pianta innanzi tutto quindi, ecco il segreto, alla fine effettivamente pensandoci bene è proprio questa la cosa fondamentale per tutto il percorso di ogni piantina che può divenire bonsai!
Per esempio nella mia ignoranza pensavo che una piantina presa da vivaio all'apparenza già in forma, sarebbe stata già pronta alle prime lavorazioni, come filatura, potature d'impostazione etc...ora invece sto apprendendo che sarà la pianta stessa che mi dirà : ei è ora di rinvasarmi, ei è ora di filarmi ei è ora di darmi da mangiare e da bere...Dico solo di nuovo grazie a tutti per avermi inculcato questo, rispettavo la natura già prima, ma ora la vedo sotto tutto altro aspetto, il rispetto per madre natura innanzi tutto, il resto verrà da se...e guardando le mie piantine ora mi sento in pace ed appagato...sarà questo il senso per il percorso di un bonsaista?

Leggi questo post ,

https://forumbonsailodi.forumattivo.com/t1206-un-viaggio-di-1000-km-comincia-con-un-passo

e vedi se Ti ritrovi..........

Ti ho appena risposto sul post...e ti ringrazio anche qui ovviamente...è esattamente quello in cui mi stò imbattendo... un abbracio!