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Sprintene o 66F?
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Re: Sprintene o 66F?
luigimita ha scritto:a mio modestissimo parere l'efficacia di questi prodotti non è poi così miracolosa come si pensa. Per esempio, il fatto che aiutino le piante a superare momenti di stress post rinvaso è una mezza leggenda. Sia sprintene che 66f che Mig sono fitostimolanti, essenzialmente prodotti a base di vitamina B. Il loro utilizzo dovrebbe accelerare e attivare il metabolismo cellulare delle piante ma, spesso, quando usati su piante "stressate" hanno un effetto totalmente contrario. Ne stimolano l'attività vegetativa quando magari l'apparato radicale è fermo o sofferente, accelerando il deperimento invece che evitandolo.
Trovo il loro utilizzo decisamente più logico quando si devono fare interventi di applicazione di sostanze potenzialmente fitotossiche (fungicidi, insetticcidi), quindi in miscela, per migliorarne l'assorbimento e ridurre l'impatto nocivo oppure quando si cerca di "compensare" squilibri di vigoria in piante in avanzato stadio di lavorazione con applicazioni mirate sulle zone deboli. In termini di benefici nella coltivazione aiutano poco e niente, molto meglio concentrarsi su esposizione adeguata, substrati adatti e una gestione oculata di concimazioni e acqua, che poi in fin dei conti sono le uniche cose che davvero fanno la differenza in termini di salute e vigoria di una qualsiasi pianta coltivata in vaso.
Mahhh, io qui caro Luigi non la penso proprio cosi', faccio Bonsai dal 1991, e le prime cose che ho dovuto imparare, sono state quelle relative alla ripresa di una pianta stressata o solamente debilitata....bene, i primi prodotti gia' all'epoca consigliati erano proprio questi due....
1) 66F
2) Sprintene
poi una miriade di altri prodottini simili di marche diverse....
Behhh sono d'accordo con te che non sono prodotti miracolosi....pero' un piccolo aiutino a riprendersi da un deperimento si...quello c'e' sempre stato...somministrare per via fogliare prodotti che hanno proprieta' ricostituenti e' forse l'unica strada per far si che le piante assorbano subito tutti i nutrienti dei quali sono carenti......e' chiaro che sta a chi coltiva le piante capire se la pianta ha problemi radicali e se e' il caso che si cerchi di farla "spingere" o ripartire...ma non si puo' dire che questi prodotti non facciano il loro dovere....per essere ancora piu' precisi, il 66F lo trovo un prodotto nettamente piu' blando dello sprintene ma comunque efficace e che viene usato anche nel vivaio dove lavoro da anni....non bisogna mai abusarne anche perche' altrimenti ci si ritrova con foglie enormi, vanificando il lavoro di rimpicciolimento del fogliame fatto negli anni precedenti.....
Oggi, comunque trovo che prodotti come il Kombu 40 siano nettamente piu' efficaci....ed adatti a persone che hanno il nostro hobby....tenendo sempre presente che chi lo somministra sia in grado di capire le reali esigenze della pianta...altrimenti ci si ritrova nelle situazioni che tu hai descritto.....
In definitiva, sono d'accordo con te sul fatto che bisogna ben concentrarsi sull'apparato radicale, sul tipo di terreno ecc.ecc. elementi questi che ci permettono di far crescere sane le nostre piante....pero' come tutte le coltivazioni, poi arriva il giorno che la pianta non sta bene...vuoi perche' e' debilitata da una lunga fioritura, da una lunga fruttificazione...o perche' ha subito attacchi da afidi, ragnetto rosso ecc.ecc.... ecco, in quel caso aiutare le piante con questi prodotti non lo trovo per nulla sbagliato....
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Re: Sprintene o 66F?
[quote="giancarlo"]
Si Giancarlo, sono sostanzialmente daccordo con te anche perchè, in fin dei conti, abbiam espresso più o meno lo stesso concetto. L'utilizzo di un prodotto fitostimolante dopo un rinvaso per esempio, non è utile per il semplice motivo che un apparato radicale appena "manomesso" (concedimi il termine) non è in grado di assorbire quasi nulla, menchè meno l'intera pianta di assolvere le funzioni metaboliche nella loro totalità quando è impegnata a riprendersi dallo stress più o meno grande dovuto ad un rinvaso, magari a radice nuda e con potatura energica del pane radicale.
luigimita ha scritto:
In definitiva, sono d'accordo con te sul fatto che bisogna ben concentrarsi sull'apparato radicale, sul tipo di terreno ecc.ecc. elementi questi che ci permettono di far crescere sane le nostre piante....pero' come tutte le coltivazioni, poi arriva il giorno che la pianta non sta bene...vuoi perche' e' debilitata da una lunga fioritura, da una lunga fruttificazione...o perche' ha subito attacchi da afidi, ragnetto rosso ecc.ecc.... ecco, in quel caso aiutare le piante con questi prodotti non lo trovo per nulla sbagliato....
Si Giancarlo, sono sostanzialmente daccordo con te anche perchè, in fin dei conti, abbiam espresso più o meno lo stesso concetto. L'utilizzo di un prodotto fitostimolante dopo un rinvaso per esempio, non è utile per il semplice motivo che un apparato radicale appena "manomesso" (concedimi il termine) non è in grado di assorbire quasi nulla, menchè meno l'intera pianta di assolvere le funzioni metaboliche nella loro totalità quando è impegnata a riprendersi dallo stress più o meno grande dovuto ad un rinvaso, magari a radice nuda e con potatura energica del pane radicale.
luigimita- Utente normale
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Re: Sprintene o 66F?
luigimita ha scritto:giancarlo ha scritto:luigimita ha scritto:
In definitiva, sono d'accordo con te sul fatto che bisogna ben concentrarsi sull'apparato radicale, sul tipo di terreno ecc.ecc. elementi questi che ci permettono di far crescere sane le nostre piante....pero' come tutte le coltivazioni, poi arriva il giorno che la pianta non sta bene...vuoi perche' e' debilitata da una lunga fioritura, da una lunga fruttificazione...o perche' ha subito attacchi da afidi, ragnetto rosso ecc.ecc.... ecco, in quel caso aiutare le piante con questi prodotti non lo trovo per nulla sbagliato....
Si Giancarlo, sono sostanzialmente daccordo con te anche perchè, in fin dei conti, abbiam espresso più o meno lo stesso concetto. L'utilizzo di un prodotto fitostimolante dopo un rinvaso per esempio, non è utile per il semplice motivo che un apparato radicale appena "manomesso" (concedimi il termine) non è in grado di assorbire quasi nulla, menchè meno l'intera pianta di assolvere le funzioni metaboliche nella loro totalità quando è impegnata a riprendersi dallo stress più o meno grande dovuto ad un rinvaso, magari a radice nuda e con potatura energica del pane radicale.
Behh ero sicuro che ci saremmo capiti... anche se ho da aggiungere ancora una cosa.... riguardo ai rinvasi....ecco, non credo che le radici facciano proprio nulla in effetti...ma irrorando la pianta, questa riceve benefici proprio attraverso le foglie che convogliano i nutrienti all'interno della stessa....e quindi la pianta comunque credo riceva benefici anche il questo caso....che ne pensi?...
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Re: Sprintene o 66F?
giancarlo ha scritto:luigimita ha scritto:giancarlo ha scritto:luigimita ha scritto:
In definitiva, sono d'accordo con te sul fatto che bisogna ben concentrarsi sull'apparato radicale, sul tipo di terreno ecc.ecc. elementi questi che ci permettono di far crescere sane le nostre piante....pero' come tutte le coltivazioni, poi arriva il giorno che la pianta non sta bene...vuoi perche' e' debilitata da una lunga fioritura, da una lunga fruttificazione...o perche' ha subito attacchi da afidi, ragnetto rosso ecc.ecc.... ecco, in quel caso aiutare le piante con questi prodotti non lo trovo per nulla sbagliato....
Si Giancarlo, sono sostanzialmente daccordo con te anche perchè, in fin dei conti, abbiam espresso più o meno lo stesso concetto. L'utilizzo di un prodotto fitostimolante dopo un rinvaso per esempio, non è utile per il semplice motivo che un apparato radicale appena "manomesso" (concedimi il termine) non è in grado di assorbire quasi nulla, menchè meno l'intera pianta di assolvere le funzioni metaboliche nella loro totalità quando è impegnata a riprendersi dallo stress più o meno grande dovuto ad un rinvaso, magari a radice nuda e con potatura energica del pane radicale.
Behh ero sicuro che ci saremmo capiti... anche se ho da aggiungere ancora una cosa.... riguardo ai rinvasi....ecco, non credo che le radici facciano proprio nulla in effetti...ma irrorando la pianta, questa riceve benefici proprio attraverso le foglie che convogliano i nutrienti all'interno della stessa....e quindi la pianta comunque credo riceva benefici anche il questo caso....che ne pensi?...
Guarda, ne parlai con Luca Bragazzi poco tempo fa in occasione di una lezione sulle concimazioni, mi son permesso di commentare proprio alla luce di quanto appreso. Affinché ci sia una risposta all'applicazione del fitostimolante è necessario che anche la parte ipogea sia ben attiva, diversamente si creano squilibri che possono portare a risultati del tutto opposti a ciò che vorremmo. Con una scarsa attività radicale anche il flusso di linfa grezza che sale dalle radici alle foglie per esser elaborata è decisamente scarsa e quasi assente. Passami l'esempio, è come dare un energetico ad un paziente appena operato a cuore aperto.
luigimita- Utente normale
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Re: Sprintene o 66F?
Io in quest'ultima analisi Luigi, non mi trovo d'accordo, pur avendo grande stima di Luca, ritengo che far assorbire per via aerea dei nutrienti ad una pianta dopo un rinvaso sia utile, come anche irrorare la pianta in caso di spossatezza o debilitazione dalle situazioni dette precedentemente...case come la Bayer - Cifo - Zapi e tante altre, lavorano da anni con lusinghieri risultati su ogni problematica delle piante e credo che possiamo senz'altro dire che sono esperti in materia......
In definitiva..... non penso che una singola persona, seppure molto preparata, possa confrontarsi con questi grandi marchi che, ricordo, fanno solo prodotti al fine di "aiutare" le piante nei loro problemi quotidiani ideati da specialisti del settore.......
Io penso che dire che questi prodotti non abbiano efficacia o l'abbiano molto limitata, se non addirittura che abbiano effetto dannoso...., sarebbe. passami il paragone.... come andare a criticare la diagnosi o le cure che ci prescrive il nostro medico specialista in medicina generale.
Chiaramente ognuno puo' regolarsi come crede....io in questi casi ho dato sempre questi prodotti con buoni risultati e pertanto mi sentiro' sempre di consigliarli.........
In definitiva..... non penso che una singola persona, seppure molto preparata, possa confrontarsi con questi grandi marchi che, ricordo, fanno solo prodotti al fine di "aiutare" le piante nei loro problemi quotidiani ideati da specialisti del settore.......
Io penso che dire che questi prodotti non abbiano efficacia o l'abbiano molto limitata, se non addirittura che abbiano effetto dannoso...., sarebbe. passami il paragone.... come andare a criticare la diagnosi o le cure che ci prescrive il nostro medico specialista in medicina generale.
Chiaramente ognuno puo' regolarsi come crede....io in questi casi ho dato sempre questi prodotti con buoni risultati e pertanto mi sentiro' sempre di consigliarli.........
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Re: Sprintene o 66F?
Beh si Giancarlo, ognuno ovviamente ha la propria esperienza in merito (la tua è sicuramente molto importante e di riferimento per gli utenti del forum) e probabilmente nei risultati finali incidono innumerevoli variabili. Tuttavia, mia riflessione a "voce alta", bisogna tener presente che questi prodotti nascono fondamentalmente per un utilizzo in campo vivaistico/agricolo e noi li adottiamo/adattiamo in campo bonsaistico, dove bisognerebbe tener conto di tanti altri fattori (tecniche bonsai in primis).
Del resto questi prodotti tutto sommato sono di recente invenzione. Laddove il bonsai è nato probabilmente non sanno manco cosa siano e a cosa servano...eppure i risultati parlano chiaro. Secondo me questo dovrebbe in parte far riflettere.
In fin dei conti, nella mia breve e forse insignificante esperienza, ho capito che in campo bonsaistico è praticamente impossibile trovare 2 persone che concordino sul modo di coltivare le piante, anche a parità di zona geografica di appartenenza...il che si traduce in una serie di convinzioni estremamente soggettive e che si basano sul proprio modo di coltivare e fare bonsai.
Del resto questi prodotti tutto sommato sono di recente invenzione. Laddove il bonsai è nato probabilmente non sanno manco cosa siano e a cosa servano...eppure i risultati parlano chiaro. Secondo me questo dovrebbe in parte far riflettere.
In fin dei conti, nella mia breve e forse insignificante esperienza, ho capito che in campo bonsaistico è praticamente impossibile trovare 2 persone che concordino sul modo di coltivare le piante, anche a parità di zona geografica di appartenenza...il che si traduce in una serie di convinzioni estremamente soggettive e che si basano sul proprio modo di coltivare e fare bonsai.
luigimita- Utente normale
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Re: Sprintene o 66F?
Concordo pienamente con ciò che dici Luigi, è vero, abbiamo modi di coltivazioni diversi, idee diverse ed esperienze diverse....ma l'importante è trovare un giusti equilibrio che ci accontenti nella coltivazione e sopratutto trovare dei prodotti che possano andare bene con le nostre piante....buone feste Luigi!!
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Re: Sprintene o 66F?
Eh, anch'io faccio parte di quelli favorevoli al fornire elementi utili alle piante in generale... anche quando l'apparato radicale subisce, per varie ragioni, un rallentamento ("arresto") delle attività proprie. Poi, come sempre, risulta importante misura e moderazione...
Senza riferimenti a prodotti in particolare, mi viene in mente l'utilità dell'imbustare...
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