PINO SILVESTRE

Ciao a tutti Vi parlo di questa storia, di questo Pino Silvestre che acquistai nell'aprile del 2015 In occasione della mostra Ubi di Marostica.
Ecco come si presentava la pianta.











Iniziai subito un percorso mirato per mettere in forza la pianta per poter affrontare a febbraio 2016 la prima impostazione.
Nel frattempo durante la stagione mi sono dedicato alla realizzazione dei jin sui Monconi esistenti.



















Dopo i lavori sul secco ho dedicato tutto l'anno per la coltivazione è messo in forza della pianta.
Ecco la pianta come si presentava prima della lavorazione a febbraio 2016.








Feci la lavorazione insieme a Dino dove effettuiamo una piega importante sul ramo basso per portare la vegetazione verso la pianta.
Mantenni il ramo sopra come riserva nel caso la piega non andasse a buon fine.

Purtroppo ho perso le foto della lavorazione sul ramo....
Comunque la pianta ha risposto bene alla piega con lo svuotamento, dove a settembre del 2016 elimina i il ramo in Apice per creare un nuovo jin.
La pianta a fine agosto 2016 venne slegata e lasciata libera di vegetare per rimettere la pianta in massima forza in previsione di realizzare il nuovo restyling di questi giorni , dove ho eliminato un terzo dei rami che erano stati lasciati per far sì che la pianta spingesse al massimo.



Un prima e dopo di questi 2 anni e mezzo.

lavorazione di alto livello e bella evoluzione in un tempo relativamente breve.
2 cose mi saltano all'occhio: la scelta del fronte con tronco che mostra ( in foto) convessità frontale; la presenza sulla destra di jin piuttosto stilizzati che creano una certa discrepanza con quello alla base lasciato al "naturale".

non mi convince la mancanza di un bel nebari

Intanto grazie Davide per averci regalato anche questo bel post, si sentiva la mancanza di una lavorazione di ottimo livello...trovo che sia una lavorazione fuori dalle solite...e per questo apprezzabile...non sono d'accordo con Max riguardo alla base della pianta...quella tra l'altro non e' che gli mancasse, ma si e' scelto un fronte che valorizzava tutto l'insieme che e' molto particolare, andando un po' a discapito della base che in quella posizione viene meno valorizzata...ma io giudico il complesso...e non posso che dire che.....ME GUSTA!!!     E' una pianta che cosi' lavorata mi piace molto!!!!! Davide e grazie ancora...

p.s. se guardiamo le foto del prima e del dopo, ci si puo' rendere conto che con la prima foto avevamo una bella base e la pianta sarebbe stata lavorata in modo classico....
La seconda foto ci mostra tutta la particolarita' acquisita lavorandola con quel fronte.... naturalmente e' un mio personale giudizio..ma io la preferisco come e' attualmente...piccoli aggiustamenti di jin o posizionamenti vari sono possibili con il passare degli anni e con la completa maturazione della pianta.....

Intanto grazie, poi Giancarlo ha fatto un'analisi corretta, mi spiego meglio :
Marco mi ha sempre insegnato che quando si lavora una pianta raccolta o meglio vergine come in questo caso si deve fare un analisi completa di quali sono i punti a favore di un lato e i punti a sfavore dello stesso, In modo tale da visualizzare meglio quale sia il fronte migliore...
L'altro lato Forse che molti pensano abbia una base migliore , non è poi così tanto diversa.
Se avessi scelto l'altro fronte sarei andato a perdere tutto il carattere di questo yamadori dato da quelle curve importanti che tanto hanno da raccontare...
Per quanto riguarda il jin alla base è stato lasciato lungo perché è naturale e dovrà essere un po' lavorato per enfatizzarlo , ma non di certo accorciato perché quello che può essere visto in una regola bonsaistica come un difetto, in certi casi può diventare una particolarità della stessa e non a caso ho lasciato lungo anche il jin apicale , per creare un effetto di circolarità, come se i due circoscrivessero immaginariamente la chioma...
Poi Certamente C'è a chi può piacere e a chi no ,questo fa parte di qualsiasi forma d'arte...
Di certo questa non era una pianta facile da plasmare dove i rischi erano alti, Ma alla fine io sono soddisfatto perché in due anni e mezzo sta uscendo il carattere di questo Silvestre che io ho sempre immaginato.
Poi con tempo ci saranno sempre degli aggiustamenti che cercherò di portare a migliorare sempre di più, Non a caso come scritto, in questa seconda impostazione ho eliminato un terzo del Verde e questo fa ben capire quante cose possono cambiare quando la pianta matura.
Queste sono solo piccole mie riflessioni poi ognuno è libero di interpretare il bonsai come meglio preferisce , la cosa fondamentale è essere sereni con se stessi e con gli altri senza avere paura di mettersi in gioco.
Buon bonsai !

Salve ragazzi, devo dire che io invece apprezzo molto la scelta del fronte e le lavorazioni eseguite. La scelta di questo fronte da l'impressione chr la pianta fluttui nell'aria, sembra sospesa nel tempo e nello spazio. É molto evocativa e suggestiva.magari non rientra nei canoni classici,ma guardandola in foto mi trasmette qualcosa e scommetto che dal vivo le impressioni sarebbero amplificate. Quindi non posso che fare i complimenti sia dal punto di vista tecnico che artistico

come sempre grandi performances da Davide, l'unica cosa che non mi convince è quel secco in basso, sembra distogliere l'attenzione dalla parte aerea e lasciare poco spazio , cmq per la condivisione

kordonbleu ha scritto:come sempre grandi performances da Davide, l'unica cosa che non mi convince è quel secco in basso, sembra distogliere l'attenzione dalla parte aerea e lasciare poco spazio  , cmq per la condivisione

Ho provato a togliere virtualmente parte del ramo secco sotto .




A gusto personale la pianta perde una parte del suo carattere poi ognuno ha le proprie visioni e i propri gusti.

esatto Davide, io posso solo dire che quel ramo non ce le vedo, ma ce l'hai tu e, sai meglio di me, che dal vivo le piante hanno un altro fascino

concordo con Kordon sul fatto che noi abbiamo una visione limitata della pianta e che la stessa dal vivo sarà sicuramente migliore, per il resto concordo con Giancarlo, una pianta è una pianta non un nebari, certo è una parte importante il nebari ma non è certo l'unica cosa da guardare nel giudizio complessivo ci sta tranquillamente la scelta di un nebari meno imponente a favore di curve secco e particolarità varie.
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