Semi di acero

Ciao a tutti,
quest'anno ho voluto provare la semina dell'acero.
In autunno ho prelevato decine di semi da un albero di acero palmato e da un altro albero di acero di cui non so la varietà.
Ho provato due modalità:
1 - stratificazione (li ho messi in frigo coperti da tovaglioli di carta e chiusi in una busta di plastica tenendo il tutto sempre umido)
2 - essiccazione (li ho fatti seccare, li ho chiusi in carta e messi in un cassetto al buio). A inizio Marzo li ho messi in balcone avvolti in tovaglioli di carta e chiusi in una busta di plastica tenendo il tutto sempre umido

In entrambi i casi i semi hanno risposto alla grande ed ora mi trovo ad avere circa una ventina di piantine.

Questa una foto di una parte delle piantine nate:





Le 4 piantine più piccole sono di acero palmato, le altre non saprei....qualcuno mi aiuta a capire che specie sono?

Grazie,
Alessio.

Complimenti per l'ottimo esito dell'esperimento che hai ottenuto.
Purtroppo non posseggo aceri e non conosco precisamente le foglie ma qualcuno del forum saprà sicuramente individuarne la specie.

Mi sbilancio già per un'idea futura:
Con queste belle piantine potresti realizzare qualcosa di simile a quello fatto a suo tempo da Bonsaicaffe che con le fitocelle di un anno (quindi per te nel 2018) e una piastra forata aveva ottenuto lavorazioni particolari.
Ti aggiungo il link della discussione da cui potresti trarre spunto:
https://forumbonsailodi.forumattivo.com/t1090-margotta-acero-con-piastre?highlight=piastra

Complimenti!

Che fai...mi leggi nel pensiero????
Scherzo ovviamente, ci avevo già pensato, avevo in mente di fare diversi esperimenti per provare a "fondere" più piante insieme.
L'unico "problema" è che le piante essendo nate da seme potrebbero avere caratteristiche diverse.....ma essendo un esperimento e con le mie modestissime pretese non c'è problema.

Qualcosina inizierò a fare già tra un mesetto al massimo (purtroppo non ho lo spazio necessario a tutte le piantine nate.....il resto la prossima primavera.

Ciao Alessio,

le altre dovrebbero essere di KAEDE. Ma ora è troppo presto per dirlo, non sono ancora completamente sviluppate e in questa fase sono molto simili a quelle dell'acero campestre.

Il problema delle piante nate da seme, sono le radici. Queste, infatti, tendono a fare il fittone molto lungo, il che va contro le "leggi" del bonsai. I modi per "sopperire", possono esse due. Fare una talea dalla pianta (verso maggio/giugno), oppure il prossimo anno, a inizio primavera, durante il rinvaso, accorci il fittone cercando di fare "cacciare" le radici sempre più in alto.

Cosa ci puoi fare con queste piantine? Le risposte sono N. Dipende da cosa vuoi. Inizia a farti una idea sulla taglia della pianta che vorresti (mame, shoin, chiun ecc...) e sullo stile che più ti aggrada, poi si decide il metodo migliore per raggiungere il risultato. I metodi di coltivazione, possono essere molteplici.

in bocca al lupo

Grazie dei consigli omar.
Sul da farsi ci penso su e quando sarà il momento condividerò.

alè_bonsai ha scritto:Che fai...mi leggi nel pensiero????

bhè dopo il monsignore ci voleva un veggente no?
 

l'altro acero sembra un negundo

Purtroppo le piantine di acero sono andate a miglior vita.....l'unica superstite è questa:






Di che specie si tratta?
Guardando su internet non mi sembra un negundo e neppure un kaede.....chi si sbilancia?

sembra un acero riccio, cmq che procedura hai usato?

kordonbleu ha scritto:cmq che procedura hai usato?

In che senso?

in che periodo li hai seminati, hai fatto la stratificazione?

Se vai in alto nel post, all'epoca avevo scritto la procedura....se non sbaglio la piantina rimasta è frutto di un semino stratificato in frigorifero.

La prova acqua?

Oggi mi sento un pò rimbambito....non ho ancora capito cosa mi stai chiedendo

alè_bonsai ha scritto:Oggi mi sento un pò rimbambito....non ho ancora capito cosa mi stai chiedendo

beccato

la prova bicchere d'acqua consiste nel mettere i semi in ammollo per almeno 8 h, se galleggiano si scartano

Pare Acero Campestre...

Capito....ammetto di non aver fatto la prova acqua.

Il fatto è che praticamente il 90% dei semini hanno germinato ma non hanno superato lo stress dal rinvaso (senza toccare le radici) fatto verso fine Aprile.

alè_bonsai ha scritto:

Comunque sia dovrò affinare la tecnica di semina

Simo. ha scritto:Pare Acero Campestre...

Confrontando le foglie anch'io direi campestre, ma non ne sono certo.

Vediamo se supera l'inverno in modo da vederlo meglio in primavera con più foglie "mature".

hai aspettato la caduta dei cotiledoni?

A qualche piantina erano caduti, ad altre no....ma il risultato non è cambiato.
Penso che il mio problema sia l'esposizione e il maledetto balcone

Ma su questo non posso farci nulla purtroppo....

Secondo me il problema è stato generato da un terreno poco sciolto e drenante che ha portato all'asfissia radicale.
Se riprovi quest'anno ( con palmati o altro-tridente se sei fortunato a trovarne una pianta), previa immersione di 24 ore e semina dei semi affondati (senza aletta),
prova ad usare un substrato a base di perlite + pomice fina + TU e tenerlo fuori all'ombra per tutto l'inverno.
Io ho seminato qualcosa anche in perlite 100%, ma non ricordo cosa e non trovo le foto (comunque è nato ma va rimpiolato appena comincia a svilupparsi).
Questi della foto, seminati 23/10/2016, sono nati il 10 marzo  , li ho ripicchettati in vasetti e godono di ottima salute.
Adesso sei perfettamente in tempo per operare la raccolta e ripetere l'esperimento.
Se acquisisci i semi più avanti, ti conviene aspettare, idratarli e vernalizzarli un paio di mesi in frigo per semina a fine inverno.

Per esperienza personale sulle semine, mi sono trovato molto bene ad usare terriccio universale ammorbidito con perlite (che essendo di granulometria fine è più adatta alle microradici delle piantine) e poi usare i semenzai! Quando andrai a ripicchettare la piantina dovrai solo estrarla dal suo spazietto e dimezzare il pane radicale, in questo modo togli il fittone e non danneggi le radichette nella parte superiore! In pratica come fossero piantine di insalata!

feanor ha scritto:Per esperienza personale sulle semine, mi sono trovato molto bene ad usare terriccio universale ammorbidito con perlite (che essendo di granulometria fine è più adatta alle microradici delle piantine) e poi usare i semenzai! Quando andrai a ripicchettare la piantina dovrai solo estrarla dal suo spazietto e dimezzare il pane radicale, in questo modo togli il fittone e non danneggi le radichette nella parte superiore! In pratica come fossero piantine di insalata!

Si, ma ti assicuro che anche in vasetto, se ripicchettate con le giuste attenzioni, le piantine non soffrono minimamente ( fatto in qualsiasi stagione fuorché in inverno).
Rovesci il vaso, estrai le piantine ad una ad una, intervieni più o meno sul fittone, sistemi le radici sul terreno e le tieni all'ombra con umidità attorno

Verissimo anche come dici, fatto con i peperoncini per diversi anni ed è andato tutto bene! Infatti la procedura che ho descritto è solo più scrupolosa, nulla di più!

Grazie per i preziosi consigli.
Ho a portata di mano un paio di alberi di acero palmato...in settimana andrò a prelevare i semi e si ricomincia.

Altra domanda, lo scorso autunno i semi che avevo raccolto li avevo fatti seccare al sole per un paio di settimane prima di seminarli, va bene o li posso seminare subito?