Un Pino mugo destinato a far parlare di sè

Pino mugo “pensato a zattera” ma indirizzato ad uno stile inclinato informale.
Quando vidi questo vecchio pino mugo “adagiato” sulla nuda roccia pensai subito che sarebbe stato bello vederlo in un vaso bonsai. Il tronco sembrava essersi accasciato al suolo, ed è per questo che lo immaginai subito proiettato verso lo stile a zattera. Ma dopo la raccolta piuttosto difficoltosa non ero più molto convinto di questo stile, in quanto non aveva sufficienti radici che potessero alimentare tutti i rami. Infatti, a distanza di ben cinque anni tutte le radici primarie perirono, e fu grazie a degli ormoni iniettati alla base del tronco che se ne formavano delle nuove simili a dei grossi spaghetti. Per non compromettere la sopravvivenza della pianta decisi di sacrificare alcuni rami allontanandomi così dall’idea primitiva che era quella di creare un bonsai nello stile a zattera, meglio conosciuto con il nome giapponese “Ikadabuki”.
La parte iniziale del tronco suggerisce un albero fortemente inclinato con la tendenza di verticalizzare la ramificazione. Per agevolare questo comportamento ho applicato dei robusti tiranti a vite per avvicinare un grosso ramo che diventerà la continuità del tronco, così la ramificazione è stata anch’essa avvicinata sì da permettere la creazione dello stile Moyoji Cho-Shakan.






Le foto non sono in sequenza, e per questo è un invito a rileggere le immagini per rivedere le fasi di questo grande primo step su questo pino mugo "forse" destinato a far parlare di sè in un futuro abbastanza prossimo.

Di sicuro, sotto le tue mani caro Armando questa pianta fara' parlare di se'....ha tutto per essere una pianta davvero Super!!!!

Caro Giancarlo, non ti dico la trepidazione che ad ogni primavera ci dava questo pino mugo plurisecolare. Vorrei sottolineare che chi crede che una conifera molto vecchia vegeta tranquillamente i primi due tre anni post espianto non è assolutamente sicura, soprattutto per chi raccoglie piante grandi per poi immetterle nel mercato dopo uno due anni!

Armando Dal Col ha scritto:Caro Giancarlo, non ti dico la trepidazione che ad ogni primavera ci dava questo pino mugo plurisecolare. Vorrei sottolineare che chi crede che una conifera molto vecchia vegeta tranquillamente i primi due tre anni post espianto non è assolutamente sicura, soprattutto per chi raccoglie piante grandi per poi immetterle nel mercato dopo uno due anni!

Immagino caro Armando.....gia' l'essenza e' particolare...poi se ci si mette pure il fatto che e' plurisecolare....la trepidazione e' d'obbligo!!! Ma questa pianta e' fortunata...ha un coltivatore super...anzi due...tu ed haina!!!!!

giancarlo ha scritto:

Armando Dal Col ha scritto:Caro Giancarlo, non ti dico la trepidazione che ad ogni primavera ci dava questo pino mugo plurisecolare. Vorrei sottolineare che chi crede che una conifera molto vecchia vegeta tranquillamente i primi due tre anni post espianto non è assolutamente sicura, soprattutto per chi raccoglie piante grandi per poi immetterle nel mercato dopo uno due anni!

Immagino caro Armando.....gia' l'essenza e' particolare...poi se ci si mette pure il fatto che e' plurisecolare....la trepidazione e' d'obbligo!!! Ma questa pianta e' fortunata...ha un coltivatore super...anzi due...tu ed haina!!!!!

piu che super!!!!! è molto molto molto bello Armando!!!!!!!

Grazie ragazzi, anche se saranno necessari almeno 3 o 5 anni di cure mirate prima che possa "fregiarsi" del nome di un Bonsai prestigioso.

e fu grazie a degli ormoni iniettati alla base del tronco

salve maestro,cortesemente mi potrebbe spiegare come iniettare e quali ormoni usare?
non conosco questa tecnica e siccome ho raccolto diversi pini neri a mio parere importanti
non vorrei rischiare di perderli grazie

non è facile farli attecchire. non basta iniettare gli ormoni, ci vuole anche l'esperienza personale.

Armando Dal Col ha scritto:non è facile farli attecchire. non basta iniettare gli ormoni, ci vuole anche l'esperienza personale.

so che non è facile infatti ci sto mettendo l'anima per farli attecchire,e poter avere un aiuto o una possibilità in piu non sarebbe male
servirebbe anche per accrescere la mia esperienza personale
se poi ho chiesto troppo chiedo scusa

è importante il controllo dell'acqua di irrigazione alle piante in fase di attecchimento, l'eccesso le porta alla morte!

Armando Dal Col ha scritto:è importante il controllo dell'acqua di irrigazione alle piante in fase di attecchimento, l'eccesso le porta alla morte!

ok grazie

Come ti dissi ad Arco, gli ormoni devono arrivare nella zona del cambio, e poi sperare...

Armando Dal Col ha scritto:Come ti dissi ad Arco, gli ormoni devono arrivare nella zona del cambio, e poi sperare...

si mi ricordo benissimo ed è stato un piacere parlare con voi
anche se per adesso sembra non ci sia bisogno usare questo tipo di tecniche perche vanno avanti bene
dai speriamo bene