Tipi di terriccio e nomenclatura

Mi permetto di inserire per ricordarmelo in futuro , i vari terricci che si utilizzano in campo bonsai e il loro utilizzo:




Ghiaia

ottimo drenaggio e assolutamente indispensabile, di granulometria variabile dai 3 ai 7 mm
Collocata nei sottovasi contribuisce alla creazione di un microclima indispensabile per le piante da interno.


Pozzolana

Pietra pomice di granulometria media-grossa, priva di sostanze nutritive.
Inserita come componente della miscela di terriccio del rinvaso, favorisce l'emissione di radici.



Sfagno

Particolare tipo di muschio a fibra lunga, viene impiegato nelle margotte e come pacciamatura per proteggere le radici dal gelo invernale.
Se fatto essiccare e sbriciolato sul terreno, favorisce la formazione del muschio sul substrato.


Akadama

Come tutti i substrati composti da particelle minerali, l’akadama è nettamente più porosa rispetto ai composti organici e mantiene per lungo tempo inalterata la sua struttura fisica.
Assicura un drenaggio perfetto, che rende praticamente impossibile la perdita di un albero per asfissia e marciume radicale con l’attento controllo delle annaffiature che devono essere più frequenti.


Terra Pronta

Questo terriccio è adatto per la maggior parte delle specie bonsai. Il composto possiede un’alta percentuale di akadama.


Lapillo lavico

L'alto contenuto di microelementi, rendono i granuli di lapillo insostituibili nella preparazione dei terricci sciolti, con buona ritenzione idrica ed eccellente potere drenante.
Particolarmente indicata per le piante acidofile e i Pini ad aghi.


Sabbia di fiume

Proveniente dalla disintegrazione della roccia per azione chimica o meccanica.
La sabbia di fiume è composta da grani arrotondati ed è utile nella miscela di terriccio per i bonsai già formati, ma anche nei semenzai e nei vasi di coltivazione.



Kanuma

Terra argillosa largamente usata per le specie acidofile, quali Azalee e Camellie.
Rispetto a tutti gli altri terricci, la kanuma è in grado di trattenere l'acqua in misura maggiore.


Ketotsuchi

Il ketotsuchi è l'unico terriccio nella coltivazione dei bonsai su roccia e lastra, in quanto non si stacca anche a fronte delle continue innaffiature.

Bene Luca, anche questo "piccolo" thread contribuisce a dissipare ed a fare piu' chiarezza su alcune delle terre che vengono utilizzate per i nostri bonsai.

Una sapiente miscelazione, un corretto dosaggio di alcune terre sono il "segreto" per una buona coltivazione dei bonsai! :D

ottimo, ottimo, ottimo......

nella mia piccola esperinza ho notato una cosa e correggetemi se sbaglio:
lo scorso anno al mio primo rinvaso mi sono procurato tutto il necessario retine ghiaia ecc....
ho però notato che la ghiaia nelle buste per bonsai è troppo piccola e si va a instrare nei fori delle retine di drenaggio,quindi consiglierei di utilizzare pomice.Qualcuno ha avuto il mio stesso problema?

Ciao Siva, io ormai avendo un'esperienza pluriennale ho imparato a far si che una volta intrapresa un'operazione non venga piu' disturbato da altri piccoli inconvenienti.

Ecco allora che ho innanzitutto piu' retine forate con diametri diversi e quindi a seconda di quello che voglio fare uso la retina adatta per coprire i fori di drenaggio, mi preparo il filo adatto per fissare bene l'alberello al vaso e tutto l'occorrente, solo allora do il via alle operazioni di rinvaso.

giancarlo ha scritto:Ciao Siva, io ormai avendo un'esperienza pluriennale ho imparato a far si che una volta intrapresa un'operazione non venga piu' disturbato da altri piccoli inconvenienti.

Ecco allora che ho innanzitutto piu' retine forate con diametri diversi e quindi a seconda di quello che voglio fare uso la retina adatta per coprire i fori di drenaggio, mi preparo il filo adatto per fissare bene l'alberello al vaso e tutto l'occorrente, solo allora do il via alle operazioni di rinvaso.

La parte propedeutica al rinvaso è un rito!
L'esperienza invita a preparare tutto prima

Ben detto Luigi!!! :D

Si effettivamente la preparazione è in assoluto la cosa più importante da fare prima del rinvaso che lo sappiamo deve essere veloce ma accurato per evitare inutili stress alla pianta