bella quercia da identificare

2 anni fa ho raccolto questo yamadori di quercia in una zona in cui i lecci lasciano posto alle roverelle ed ai cerri, il pastore sostiene che sia un cerro ma questa quercia è proprio strana, cresce lentissimamente non perde le foglie che restano attaccate per due anni(il secondo anno diventano secche ai bordi) qualcuno riesce ad identificare l'essenza? può essere che negli anni le querce si siano ibridate tra loro?

mi viene da dire farnia, il cerro ha una foglia più allungata

infatti non sono convinto che sia cerro, il pastore sostiene che sia zona di cerri.
non so proprio

diamogli tempo, quando sarà matura si capirà bene

p.s. bel pezzo

e si veramente bella, io non ho neanche toccato il legno, tutto quel secco quei buchi e quelle vene sono fatte da madre natura
trovarla è stata una vera botta di cufortuna volevo dire fortuna

però in effetti la farnia di solito non ha i lobi delle foglie più arrotondati e meno appuntiti?

A parte quella foglia larga le altre sembrano di Q.Cerris

magari con le foglie nuove la prossima primavera si caqpirà...

mi viene di dire Robur (rovere)

a febbraio la vorrei rinvasare x guardare lo stato delle radici, non cresce, non produce foglie, sembra imbalsamata

perchè si sta fermando... arriva l'inverno e sono caducifoglie...

Nell'ultima foto, mi pare di vedere la "peluria" attorno alla gemma, distintiva del Cerris...

Se e quando noti la stasi invernale... puoi eliminarle tu le foglie.

vicious ha scritto:a febbraio la vorrei rinvasare x guardare lo stato delle radici, non cresce, non produce foglie, sembra imbalsamata

se il terreno è buono secondo me non c'è motivo di rinvasare. dopo un trapianto è ragionevole pensare che debba ancora attecchire bene. comunque le querce x quella che è la mia esperienza possono essere lente nella reazione post trapianto.

andria ha scritto:

vicious ha scritto:a febbraio la vorrei rinvasare x guardare lo stato delle radici, non cresce, non produce foglie, sembra imbalsamata

se il terreno è buono secondo me non c'è motivo di rinvasare. dopo un trapianto è ragionevole pensare che debba ancora attecchire bene.

Concordo con andria... più precisamente, direi che per le prime due stagioni (almeno) dalla raccolta, avrei evitato di filare/impostare... ciò non credo voglia rappresentare (in questo caso) una perdita della pianta... solo che serva più tempo per il suo stesso consolidamento/attecchimento... rimango comunque per una defogliazione.

Ps. una ciotola più ampia non avrebbe guastato in questa fase... anzi...

grazie dei parei, ma quel che intendevo è che in 2 anni e mezzo la ramificazione e le foglie sono rimaste sempre quelle, non è normale, per questo faccio anche fatica ad identificare la specie, se fosse un rovere perderebbe le foglie in inverno, le foglie della scorsa stagione hanno il bordo secco ma sono ancora verdi ed attaccate, il ramo è stato piegato primavera 2016.
ho un'altra quercia raccolta nella stessa zona quest'anno a marzo ed ha cacciato moltissimo, due reazioni completamente diverse.

se il terreno è buono secondo me non c'è motivo di rinvasare. dopo un trapianto è ragionevole pensare che debba ancora attecchire bene. comunque le querce x quella che è la mia esperienza possono essere lente nella reazione post trapianto.[/quote]

il punto andria è che avendo perso le foto della raccolta e della messa in vaso non mi ricordo più se il terriccio era il mix che di solito faccio io oppure avevo lasciato la terra originaria intorno alla zolla

Prova a scavare un pochino attorno...
Poi... Defoglia tranquillamente...

ok ma aspetterò che arrivi la stasi invernale x saggiare

questa è la quercia raccolta a 200 metri da lei.. questa sono certo sia una roverella

ormai siamo a dicembre le temperature sono prossime allo zero da 10 giorni ma le foglie ad entrambe le querce sono sempre li attaccate e verdi... mah .... mah

saranno querce della varietà foglia imbalsamatus.....
che dite defoglio?

Se ti serve defogliare per poter vedere meglio la struttura, con l'intento di stabilire un disegno che ti consenta di selezionare la ramificazione, defoglia tranquillamente.

vicious ha scritto:
il punto andria è che avendo perso le foto della raccolta e della messa in vaso non mi ricordo più se il terriccio era il mix che di solito faccio io oppure avevo lasciato la terra originaria intorno alla zolla

Per curiosità, che mix utilizzi...?

Simo. ha scritto:Se ti serve defogliare per poter vedere meglio la struttura, con l'intento di stabilire un disegno che ti consenta di selezionare la ramificazione, defoglia tranquillamente.

vicious ha scritto:
il punto andria è che avendo perso le foto della raccolta e della messa in vaso non mi ricordo più se il terriccio era il mix che di solito faccio io oppure avevo lasciato la terra originaria intorno alla zolla

Per curiosità, che mix utilizzi...?

sostanzialmente un pò dipende anche dall'essenza raccolta, la materia primaria immancabile è, un po per tutte le piante, l'agriperlite.
La quantità di agriperlite può aumentare col diminuire dei capillari.
il mix base è composto da agriperlite pomice e terriccio universale in ragione del 50/30/20 parti percentuali, ma ripeto il discorso cambia in funzione dello stato del pane radicale.
un esempio i fenici i rosmarini ed i timi non vedono neanche un grano di perlite, vengono raccolti con la zolla per cui quando vengono posti in vaso lo stesso viene riempito con la pomice e basta.
I lecci di solito hanno il cosiddetto mix base, gli olivastri di solito sono talmente generosi che qualsiasi terreno drenante va bene solo pomice o universale ed agriperlite con un po di prevalenza di perlite.
con il senno di poi avrei dovuto usare più perlite nella quercia di questo post, ma l'importante che abbia attecchito, al primo rinvaso studierò le radichette.
uno di questi giorni creerò un post sul mio procedimento di raccolta, mi sembra giusto condividere con voi il metodo, ho un attecchimento del 70/80% (secondo me anche superiore ma non voglio uappiare )

riguardavo i vasi delle due differenti querce la seconda, quella senza secco, che ha prodotto molte foglie e rami se notate ha molta agriperlite, effettivamente la prima non ha perlite domattina me la riguardo bene.. forse l'errore ed il blocco dello sviluppo sta proprio nella mancanza di perlite.
credo che sopratutto da noi la perlite sia importante, raggiungiamo sul terrazzo temperature estive elevatissime 40/42 gradi ed un caldo secco desertico al 20/40% max ragion per cui aggiungere materiale che assorba e trattenga l'acqua diventa una necessità

Grazie per la risposta Vicious...!!

e di che?
condividere esperienze è davvero un piacere, è crescita, spesso è anche correzione di errori.
anzi scusami se non ho risposto prima