[Video] Come effettuare un rinvaso

Ho trovato in rete questo video, e' abbastanza esplicativo si come effettuare un rinvaso, non si vede solo una cosa fondamentale....e cioe' che dopo questa operazione si annaffia e si fa colare l'acqua dal foro del vaso fino a che non scenda chiara....dopodiche' si sgocciola bene e si ripone in un posto all'ombra e riparato dal vento per almeno 2 settimane, tutto il resto e' invece eseguito molto bene!

ecco,questo sarà più comprensibile di come ho cercato di spiegare io ed è una operazione fondamentale perchè se la pianta è in crisi questa potrebbe in molti casi salvarle la vita e va eseguita con tutti i criteri

Si Dan, cerchero di mettere qui qualche video esplicativo riguardante i bonsai...vedere aiuta di piu' che scrivere..

ad ogni modo in rete ce ne sono molti di video ( tutti purtroppo tratti da un sito conosciuto ), pero' volendo si possono raggruppare qui ed eventualmente aggiungere eventuali lacune del video ( come appunto qui non si vede come annafiare etc...etc....)

Si Luca adesso piano piano, senza pestare i piedi a nessuno vedro' di mettere alcuni video esplicativi.......

Carmone ha scritto:ad ogni modo in rete ce ne sono molti di video ( tutti purtroppo tratti da un sito conosciuto ), pero' volendo si possono raggruppare qui ed eventualmente aggiungere eventuali lacune del video ( come appunto qui non si vede come annafiare etc...etc....)

Mi aggancio al discorso dell'annaffiare,e siccome anche questa operazione(come naturalmente tutte quelle che riguardano il bonsai) è molto importante vediamo un po' cosa dobbiamo fare:per prima cosa non ci si faccia illusione o si creda che un bonsai vive solo della nebulizzazione del fogliame, questa cosa è totalmente falsa,i bonsai non sono cactus che vivono con zero acqua alle radici e incamerano l'umidità con le spine,certo che l'operazione appena citata è sempre un toccasana per le piante soprattutto durante la stagione calda ma l'innaffiatura del terreno è essenziale perchè dalle radici la pianta trae il suo sostentamento e che non potendo andare alla ricerca dello stesso siamo noi che dobbiamo sopperire a questa incombenza.
L'annaffiatura dipende da moltissimi fattori:il clima, la specie di pianta , il terreno in cui vive, lo stadio di maturazione del bonsai(nel senso che se una pianta è in fase di coltivazione intensiva andrà annaffiata e concimata molto spesso,ma questo è un discorso da lasciare per il momento ai bonsaisti esperti), di regola si deve annaffiare quando il sub strato è asciutto,ma questo non vuol dire che dobbiamo bagnare una volta alla settimana,basterà vedere se il terriccio è ancora leggermente umido ma non bagnato,spesso è meglio tardare di un giorno l'operazione anzichè anticiparla e questo perchè con l'eccesso di acqua si potrebbero avere dei marciumi radicali che sarebbero deleteri per la nostra piantina, se avete l'acqua del rubinetto(specie a chi vive in grandi città)che ha molto calcare e cloro,il consiglio migliore è quello di farla decantare in una bottiglia di plastica aperta per un giorno,così il calcare si deposita e il cloro evapora(se avete più piante potrete farlo con una piccola tanica da 5 litri)un'altra cosa non usate mai acqua distillata,non perchè faccia male ma perchè al confronto di quella di rubinetto è priva di sali nutrienti,se avete piante tropicali l'acqua con cui bagnate il terreno potrà avere un doppio scopo se metterete un sottovaso con della ghiaia o dell'argilla espansa su cui poserete il vasetto bonsai,infatti il liquido in eccesso fuoriuscito in mezzo ai sassolini, soprattutto durante l'estate ma anche d'inverno se il bonsai è in un posto caldo, evaporando creerà un microclima essenziale per il benessere della pianta(questo vale solo per le piante come ficus ,serisse,carmone etc.),fate molta attenzione a questa operazione perchè molto dipende anche da come la eseguite e comunque non dimenticatevi di nebulizzare almeno una volta ogni giorno o due la chioma e il tronco del bonsai che se avrete cura di lui vi ripagherà con una presenza viva e costante per più tempo di quello che vi immaginate

Dan bravo...non potevi essere più chiaro :D

appurato che aggiungere pezzetti di carbone offre almeno 3 vantaggi, volevo chiedervi come vi regolate con ormoni radicanti (li utilizzate nei rinvasi dopo il taglio delle radici) e stimolanti come il sinergon?

mattedoctor ha scritto:appurato che aggiungere pezzetti di carbone offre almeno 3 vantaggi, volevo chiedervi come vi regolate con ormoni radicanti (li utilizzate nei rinvasi dopo il taglio delle radici) e stimolanti come il sinergon?

Il rinvaso caro Matteo e' un'operazione delicata...ed ecceto le solite miscele il carbone (quando mi ricordo..) e l'umus di lombrico io non faccio altro...al limite uso per la parte aerea sinergon 2000 oppure 66F (che preferisco in queste fasi..).

Ma questa operazione cosi fatta è adatta a tutti i tipi di pianta? Nel senso portare a vergine le radici, tagliare quelle piu grandi e lasciare quelle piu fine,perchè ho visto vari rinvasi di un ginepro in altri video e non puliscono a vergine le radici ma tagliano la terra a meta accorciano le radici piu vecchie e lunghe cosi da poter entrare nel nuovo vaso mettono akadama sotto e di fianco e coprono il tutto con akadama piu fine.
Perchè tra qualche giorno devo estrapolare da terreno una pianta e metterla nel vaso "forse un ficus" ancora devo vederla perchè il proprietario della pianta cambia abitazione cosi vuole portarsi con se anche la pianta,cosi intanto faccio pratica su come rinvasare alla perfezione una pianta

mirk0 ha scritto:Ma questa operazione cosi fatta è adatta a tutti i tipi di pianta? Nel senso portare a vergine le radici, tagliare quelle piu grandi e lasciare quelle piu fine,perchè ho visto vari rinvasi di un ginepro in altri video e non puliscono a vergine le radici ma tagliano la terra a meta accorciano le radici piu vecchie e lunghe cosi da poter entrare nel nuovo vaso mettono akadama sotto e di fianco e coprono il tutto con akadama piu fine.
Perchè tra qualche giorno devo estrapolare da terreno una pianta e metterla nel vaso "forse un ficus" ancora devo vederla perchè il proprietario della pianta cambia abitazione cosi vuole portarsi con se anche la pianta,cosi intanto faccio pratica su come rinvasare alla perfezione una pianta

premesso che se devi espiantare dalla terra questo non è proprio il momento più adatto, c'è da dire che bisogna capire che tipo di rinvaso si vuole fare,quelli che indichi tu con molta probabilità sono rinvasi effettuati su piante che sono in vaso già da moltissimo tempo e che hanno già un grande numero di capillari e per le quali si deve solo ridurre il pane radicale eliminando una parte delle radici,per esempio quelle più lunghe o più vigorose,il rinvaso a radice nuda si effettua quasi sempre nelle piante in formazione o in quelle che presentano patologie radicali e questo è perchè si deve vedere dove intervenire......faccio un'esempio: la pianta che dovrai raccogliere e mettere in vaso dovrai estirparla con una buona dose di terreno che le sta attorno tagliando solo le radici che la tengono ancorata,nel primo anno non dovrà essere concimata se non con concimi fogliari in modo da stimolarla a creare nuove radici,dal secondo anno si potrà concimare anche per via radicale,detto questo,dopo due stagioni di vaso si può intervenire nella maniera più decisa,di norma per facilitare la pulizia delle radici si usa uno stecco di legno e un getto d'acqua in modo da eliminare completamente il terreno originale che potrebbe essere anche diventato duro come il cemento,a questo punto si può iniziare a selezionare o meglio ad accorciare le radici. ATTENZIONE però questa è un'operazione che si deve fare con molta cautela e cioè si devono per prima cosa eliminare le radici che scendono perpendicolari al tronco,fittoni e quant'altro, e in seguito sulle radici orizzontali si deve intervenire su quelle più grosse, accorciandole ai primi capillari utili verso il tronco,lasciando stare tutte le radici sottili che rimangono,effettuata questa operazione che comunque dovrà essere il più rapida possibile (tieni a portata di mano uno spruzzino con dell'acqua per mantenere umide le radici)e che di solito si effettua in primavera inoltrata per la maggior parte delle piante, prepara il vaso nuovo(che non sarà un vaso bonsai) e procedi con il rinvaso vero e proprio,generalmente ognuno ha un suo metodo di preparare il substrato in base alla zona in cui vive,ma generalmente un terreno drenante composto da pomice fina e lapillo fino entrambi lavati,terriccio universale in minima misura e ghiaia spaccata o sabbia di fiume in percentuali variabili date da un sacco di fattori dovrebbe essere l'ideale,l'akadama servirà solo se della pianta ne dovrai fare un bonsai e anche questa in un secondo tempo,sul fondo del vaso metti della pomice grossolana e dai fori di drenaggio un paio di fili di alluminio o se non ce li hai di ferro dolce per poter ancorare la pianta al vaso, fai un mucchio di terriccio al centro del vaso e mettici la pianta,muovila piano in modo da sistemarla nella maniera migliore nel vaso e poi legala con il filo,ma non stringere troppo,aggiunngi altro terriccio e con l'aiuto di un bastoncino fallo penetrare negli spazi vuoti,effettua questa operazione alternando la stretta del filo,alla fine la pianta non deve muoversi,annaffia per bene finche dal vaso non esce altro che accqua pulita,dai un potata alla pianta(tante radici e tanta vegetazione) e poi mettila al riparo

Ok perfetto,purtroppo di cose a breve devo fare questa operazione anche perchè le foglie mi hanno detto che si stanno ingiallendo e questi debbono lasciare quell'abitazione.