Eucalipto Bunjin, nuovo progetto...possibile?

Salve ragazzi, dopo il mio viaggio a Vienna, e dopo aver visto per tanto tempo pioppi e abeti, ho voglia di piante nostrane più che mai! Per la strada ho avuto moltissimo tempo per pensare, e ho pensato ad un eucalipto bonsai! Il problema più grande è sicuramente la grandezza delle foglie, ma si risolve facilmente facendo un bonsai grande...quindi, litterati di eucalpto!
Immaginate le foglie sospese che con un po' di vento si muovono, per non parlare delle infioriscenze simili a pon pon...
Vi faccio vedere un esempio di un bonsai di acero campestre di TonyZ, che ha avuto questo risultato, coltivando in piena terra e capitozzando frequentemente:



Esattamente ciò che dovrei fare, alla mia villa ci sono eucalipti enormi, recentemente tagliati bassi, per cui sono pieni di polloni alla base, facili da togliere, quello che farei è prendere la pianta e metterla in terra con sotto una mattonella (non per forza necessaria, non è proprio terrapieno, è un'aiuola che non è profondissima, ma è larga, perfetto praticamente) e lasciarcela 1/2 anni, vista la vigoria della pianta, non sarebbe neppure un problema ottenere in poco un'altezza di 80/90 cm, 1 metro se voglio esagerare, che ne pensate?

Detto ciò, vi chiedo anche qualche dritta su concimazioni, terrriccio (quello con cui dovrei tagliare la terra dell'aiuola) e cose del genere...conto su di voi!

P.S. TonyZ se leggi questo post, perdonami se ho utilizzato una tua foto, ma è quella che rende meglio la mia idea!

beh è sicuramente un progetto interessante
Di eucalipti bonsai in giro non ne ho visti però questo tuo progetto , se fatto bene, vedrai che si farà notare
Buon lavoro

mi piace che qualcuno faccia il pioniere con essenze non molto "conosciute" in ambito bonsaistico;
l'eucalipto reagisce ottimamente per margotta, quindi potrai partire con del materiale ottimo;

Con tanti polloni pieni di radici non mi sembra il caso di margottare, anche data la velocità di crescita della pianta, in condizioni ottimali, quindi dove nasce autoctona e arriva a altezze incredibili, può crescere anche di 4 metri l'anno, sostanzialmente dovrei capitozzare ogni 3 mesi, lasciare totalmente libera la pianta per 3 mesi e ricapitozzare, anzi se TonyZ potesse chiarirmi come ha esattamente raggiunto il suo risultato, ne sarei felice!

Non saprei dirti se il tipo d'essenza e bonsaizzabile,ma provare non guasta mai.

Se ha una crescita cosi generosa allora è meglio non metterla in terra,sicuramente in vaso sara' piu' domabile.
Anche perche' ,non devi mica ottenere un tronco cosi' grosso.

Anzi!!!..visto che hai la possibilita' di molte piante ,perche' non provare sia a terra che in vaso??

Non posso darti torto, però in vaso la base rimarrebbe piccola, invece in un bunjin come si deve, il nebari deve essere grande, ancora di più negli eucalipti, perché: le foglie sono enormi, e l'altezza indubbiamente contribuisce a renderle proporzionate, però anche la base fa il suo bel lavoro per creare una pianta più proporzionata possibile.
Quindi io, una volta raggiunta la base della grandezza che voglio, lo sposterò dal terrapieno in un vaso...

Non neccessariamente nel bunjin il piede deve avere i requisiti come nelle altre forme di bonsai.
Fondamentale è l'originalità che deve armonizzare con il resto.
Il concetto di "wabi sabi" in questo caso va preso alla lettera.

Nei Bunjin in generale il nebari è un po' sminuito, però per fare un bonsai di eucalipto credibile, la base deve essere proporzionata alla foglia.
Questo wabi-sabi non l'ho mai capito, ho letto il post di Davide a riguardo, ma non capisco come si connetta all'arte Bonsai, se non per il concetto di arte che cambia...

Seraph ha scritto:Nei Bunjin in generale il nebari è un po' sminuito, però per fare un bonsai di eucalipto credibile, la base deve essere proporzionata alla foglia.
Questo wabi-sabi non l'ho mai capito, ho letto il post di Davide a riguardo, ma non capisco come si connetta all'arte Bonsai, se non per il concetto di arte che cambia...

Cerca di più e sforzati di capire con una visione a 360°

Non è un fatto di sforzarmi, io conosco molti concetti orientali e buddhisti, ma il wabi-sabi, cioè la sensazione di incompletezza guardando qualcosa, non la riesco a connettere ai bonsai; mi spiego meglio...i bonsai non mi danno un senso di incompletezza, o di non-finito, un bonsai, anche giovane, mi comunica sensazioni complete, non di certo l'incompletezza della vita, anzi se proprio devo dire, vedere una pianta vetusta e imponente mi da un senso di qualcosa di immortale e completo, come se la pianta avesse trovato il perfetto equilibrio con il mondo.
Tornando al progetto, se penso a come potrebbe diventare, mi da un senso di enorme tranquillità e serenità, però precaria, poichè un soffio di vento potrebbe stroncare il sottile tronco di un bunjin, però sorretto da una forte base sono sicuro che non potrebbe mai muoversi.

Sono scuole di pensiero, il wabi-sabi definisce tutto incompleto e passeggero, il mio pensiero è che invece il fare bonsai è l'arte che combatte il tempo. Sono rispettabili entrambe.

Tutto bene quello che dici, un'esposizione completa del tuo attuale pensiero.
Ti riporto una frase che il mio nuovo maestro ha detto nell'ultimo incontro con il gruppo di lavoro del quale faccio parte
"ESSERE GYOU O SOU SENZA PASSARE DAL SHIN E' UNA COSA IMPOSSIBILE".

Capisco e rispetto la frase del tuo maestro, indubbiamente rispettabilissimo, ma io anche nella vita tendo a conoscere le regole, ma evitarle, per cui conosco i canoni dei boschetti, la sistemazione dei rami, ma personalmente rendono i bonsai meno credibili, cioè sono tanto perfetti da non sembrare veri. Se non erro anche tu nella quercia non hai rispettato i canoni, l'hai immaginata come in una grande radura che dominava tutto, personalmente la trovo una cosa stupenda, e suppongo sia un gyo. Poi ancora di più per me, che sono un autodidatta da quando avevo 4 anni (esatto così piccolo avevo già la bonsaite ), rispettare i canoni rigidissimi dello shin è impossibile e addirittura mi irrita, ora non voglio dire che tutte le piante shin siano brutte, ma spesso perdono credibilità perchè perfette...mai visto il dragone di Kimura? Non rispetta nessuna regola, anche nella disposizione dei rami, perchè se fosse stata a triangolo e non arrotondata come ora, la pianta non sarebbe stata vera e credibile...ma sinceramente, non mi va di perdermi in chiacchiere su canoni che esistono da secoli e che sicuramente sono giusti, poichè sono io quello controcorrente, né tu né il tuo maestro.

Ok!
Questo è il bello della vita, che ognuno ha la possibilità di sciegliersi la propria strada.

E' anche molto bello confrontarsi, dopotutto come vedi su cose uguali si fanno ragionamenti differenti, ed è una cosa stupenda scambiarsi idee e concetti personali