Il diametro di un ramo/tronco

Ragazzi vorrei farvi una domanda...domanda che mi faccio da tempo e che, le ultime considerazioni di TonyZ e Marcello sul Mahaleb, hanno riacceso

Come mai ottengo maggiore diametro su di un ramo che tira solo in apice, piuttosto che su di un ramo che oltre a tirare dall'apice tira anche dalla ramificazione secondaria?

Mi spiego meglio... o meglio... ci provo...

Se ho un ramo che tira solo in apice, avrò una richiesta di linfa necessaria ad alimentare la "sola" crescita delle gemme apicali.
Viceversa se quel ramo avrà una richiesta di linfa superiore, utile a soddisfare la crescita dell'apice primario e di alcuni apici di rami secondari... il ramo non dovrebbe ingrossarsi maggiormente per soddisfare tale richiesta?

Attenzione: non sto dicendo di potare i rami in accrescimento. Mi sto semplicemente chiedendo, se la crescita di ramificazione secondaria spontanea o indotta da una defogliazione, potrebbe apportare una richiesta maggiore di linfa al ramo in questione, con conseguente aumento di diametro per soddisfare tale richiesta.

Sono riuscito a farmi capire?
Spero di si!

La pianta non si regola di conseguenza?

Maggior richiesta di linfa, uguale a maggior diametro per veicolarla?

C'è una risposta scientifica a questa domanda?

Insomma, la pianta non sarebbe indotta (fisiologicamente) a crear maggior diametro affinchè possa essere veicolata la linfa necessaria ad alimentare tutta la massa verde?

Questa risposta, a mio avviso, torna utile... ad esempio:

Se ho innestato un ramo a foro passante e quest'ultimo ha formato ramificazione secondaria (sia a valle che a monte dell'innesto).
Mi conviene eliminarla sia a valle che a monte, per non rallentare l'esito dell'innesto, compromettendone la crescita in diametro?
O mi conviene eliminare solo quella a valle? O solo quella a monte?

prendo ad esempio, il mio leccio ed il mio olivastro





O ancora:

Se il futuro apice che sto lasciando crescere per raccordare il diametro, forma ramificazione secondaria... devo eliminarla?

Sempre il mio leccio



Sottolineo il fatto che i germogli laterali, evidenziati in queste immagini, non sono una conseguenza di una defogliazione.

Io un'idea, me la sono fatta. Attraverso un riscontro con l'olivastro.

Però prima, mi farebbe piacere conoscere le vostre considerazioni.

mi è un po difficile risponderti scrivendo,la cosa è lunghetta e te la dovrei spiegare dal vivo,ma in sintesi funziona così:quando nasce un ramo nuovo e cresce dritto senza rametti laterali,visto la vigoria tende ad ingrossare velocemente fino a che non decide di formare nuovi rami laterali,li la linfa discendente si divide nei vari rametti,e quindi rallenta l'ingrossamento,viceversa sui rametti che nascono e subito decidono di fare vegetazione laterale,li la linfa discendente viene divisa da subito e l'ingrossamento e lento,però una volta che questi prendono vigoria partono in quarta e ingrossano il ramo velocemente,quindi sta a noi regolare la vigoria sui rami a seconda delle nostre esigenze.
spero di essermi spiegato facilmente.

Ti sei spiegato benissimo, grazie Re

Visto che i rami da innestare a foro passante, vanno defogliati, per forza di cose si forma ramificazione secondaria.

Sull'olivastro, ho eliminato tutta la ramificazione secondaria a monte dell'innesto (prima del foro), in questo modo il resto del ramo ha preso più vigore ed ho notato un aumento di diametro in generale.

Pensavo di eliminare la secondaria anche a valle, ma come dice Stefano, ormai che ha preso vigore mi conviene lasciarla allora

re di olea ha scritto:mi è un po difficile risponderti scrivendo,la cosa è lunghetta e te la dovrei spiegare dal vivo,ma in sintesi funziona così:quando nasce un ramo nuovo e cresce dritto senza rametti laterali,visto la vigoria tende ad ingrossare velocemente fino a che non decide di formare nuovi rami laterali,li la linfa discendente si divide nei vari rametti,e quindi rallenta l'ingrossamento,viceversa sui rametti che nascono e subito decidono di fare vegetazione laterale,li la linfa discendente viene divisa da subito e l'ingrossamento e lento,però una volta che questi prendono vigoria partono in quarta e ingrossano il ramo velocemente,quindi sta a noi regolare la vigoria sui rami a seconda delle nostre esigenze.
spero di essermi spiegato facilmente.

C'e' poco da dire....ha gia' risposto in modo esauriente Re'!!!!

Anche io mi ero posto questo quesito ed ero convinto che più rami(secondari e terziari) oltre che a quello principale dessereo una spinta maggiore all'insieme,ragionando a mente fredda il commento di Stefano è perfetto.....basta guardare in natura piante anche di piccola misura che per le ragioni suddette hanno scarsa ramificazione secondaria ma astoni che diventeranno i rami principali molto vigorosi e lunghi

concordo con VOI ragazzi , Grande Stefano
le crescite maggiori si notano in lunghi astoni vigorosi e con poca ramificazione secondaria ....come dice il buon danielo55...........


ciao

re di olea ha scritto:...,quindi sta a noi regolare la vigoria sui rami a seconda delle nostre esigenze.
spero di essermi spiegato facilmente.

in questo caso è più utile pinzare o cimare?

kordonbleu ha scritto:

re di olea ha scritto:...,quindi sta a noi regolare la vigoria sui rami a seconda delle nostre esigenze.
spero di essermi spiegato facilmente.

in questo caso è più utile pinzare o cimare?

dipende da cosa abbiamo davanti,se dobbiamo mantenere la forma di una pianta già ben formata,allora pinzeremo i nuovi germogli,se dobbiamo formare una pianta,a quel punto bisogna stabilire i momenti di potatura per sfruttare al massimo la crescita.

Interessante questo post sull'argomento.....

bravo Simone...!!