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Parassiti sulle piante
3 partecipanti
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Parassiti sulle piante
Dispensa concessa gentilmente a cura del "BONSAI CLUB LAUDENSE"
DISPENSA PARASSITI
PARASSITI ANIMALI
Questo gruppo comprende moltissimi parassiti più o meno dannosi:quelli che maggiormente interessano il bonsaista sono di due specie; gli insetti e gli acari .
I danni provocati da questi parassiti sono collegati alla loro azione sulla pianta : infatti, essendo provvisti di apparato boccale pungitore/succhiatore oppure masticatore,provocano lacerazioni ed erosioni sulle varie parti della pianta infestata.
Oltre al danno diretto, questi parassiti provocano danni indiretti, in quanto facilitano l’accesso nei tessuti della pianta ad altri parassiti come crittogame,virus e batteri.
Di seguito un elenco dei parassiti più diffusi sulle varietà coltivate a bonsai.
INSETTI
AFIDI (pidocchi): ne esistono molte varietà,diversificate tra loro dal colore e dalla forma del corpo. Infestano moltissime varietà di piante ed arbusti,attaccando preferibilmente le parti più tenere da cui succhiano la linfa elaborata,indebolendo così le zone interessate dalla malattia.
Inoltre producono la melata,sostanza zuccherina,utilizzata come substrato da una serie di crittogame chiamate fumaggini .
Possono presentarsi con o senza ali in base allo stadio di sviluppo raggiunto.
La lotta chimica prevede l’utilizzo di prodotti a base di acefate e di pitetroidi .
ALEUROIDI (moscerino bianco): sono farfalline bianche che attaccano solitamente la pagina inferiore delle foglie di diverse specie arboree a foglia caduca.Oltre all’insetto adulto,molto mobile, si possono vedere sulla foglia le uova e le neanidi ( fase intermedia).
Danneggiano la pianta succhiando la linfa elaborata ,causando così il deperimento e l’ingiallimento della vegetazione.
Anche in questo caso la presenza di parassiti può provocare la formazione di fumaggine.
Gli aleuroidi possono essere combattuti con esteri fosforici o con piretroidi.
COCCINIGLIE: è un termine generico usato per identificare numerose specie di parassiti che hanno in comune la caratteristica,una volta raggiunto la stadio di insetto adulto, di fissarsi su una parte della pianta e ricoprirsi di una sostanza protettiva.
Può essere utile rimuovere tale strato protettivo con uno spazzolino prima di intervenire con l’antiparassitario.
Ottimi risultati si ottengono comunque intervenendo nel periodo di migrazione delle nearidi. I prodotti consigliati sono gli oli minerali bianchi,meglio se miscelati con insetticida.
TRIPIDI: di aspetto simile ad alcune varietà di afidi,depongono le uova sotto l’epidermide della pagina inferiore delle foglie,danneggiandone i tessuti.
Inoltre l’insetto adulto punge i tessuti asportando il contenuto delle cellule e provocando così la decolorazione dei tessuti , la malformazione ed il disseccamento degli apici e dei fiori.
Gli insetticidi da usare devono essere prodotti a base di acefate, dimetoato, diclorvos e piretroidi.
BRUCHI: anche questo è un termine generico per identificare dei parassiti di famiglie diverse,che non sono insetti adulti, bensì uno stadio intermedio dello sviluppo di alcune specie.
In alcuni casi possono provocare la defogliazione totale della pianta,in quanto si nutrono dei tessuti fogliari, riducendone così l’attività fisiologica e vegetativa.
Possono essere combattuti asportando e distruggendo le larve ,oppure con prodotti chimici che agiscono per ingestione o per contatto, come carbaril, acefate, alfametrina, deltametrina, triclorfon.
Di seguito altri insetti parassiti che si riscontrano meno frequentemente
MINATORI FOGLIARI: le loro larve rodono la parte interna delle foglie lasciando intatte le pareti epidermiche inferiori e superiori.Si deve intervenire eliminando la vegetazione infetta o utilizzare prodotti a base di esteri fosforici
SCOLITIDI: sono dei piccoli coleotteri che attaccano alcuni sempreverdi ed alcune caducifoglie che si trovano in cattive condizioni vegetative.
Gli insetti adulti attaccano gli apici vegetativi causan-done il disseccamento,mentre le larve si insediano nella corteccia rodendone i tessuti, causando gravi danni alla pianta.
La lotta si basa sull’eliminazione degli insetti adulti con prodotti a base di piretroidi o di esteri fosforici ed inoltre sulla distruzione della vegetazione colpita.
OZIORRINCHI: anche questi insetti sono dannosi sia allo stato adulto che a quello larvale;nel primo caso perché divorano le foglie,nel secondo perché ne danneggiano le radici .
Sono coleotteri con abitudini notturne: infatti gli insetti adulti escono, dal terreno o da altri nascondigli, all’imbrunire per mangiarne le foglie, mentre le larve rimangono nel terreno nutrendosi delle radici.
La difesa si effettua disinfettando il terreno con prodotti che agiscono per contatto o ingestione oppure, nei confronti dei soli insetti adulti,irrorando la chioma con antiparassitari a base di acefate o piretroidi
ACARI
RAGNETTO ROSSO: è un acaro polifago individuabile sulla pagina inferiore delle foglie, che causa decolorazioni argentee, ingiallimenti e nei casi più gravi seccume e caduta prematura delle foglie.
A causa delle ridotte dimensioni del parassita, risulta di difficile individuazione ad occhio nudo.
Il ragnetto rosso ricopre le foglie di finissime ragnatele.
La lotta chimica deve essere effettuata con acaricidi specifici a base di benzossimate, dicofol ecc.
Questi prodotti devono essere utilizzati quando l’infezione è allo stadio iniziale, avendo cura di bagnare bene la pagina inferiore delle foglie e di alternare gli antiparassitari.
RAGNETTO GIALLO: vedi sopra.
RAGNETTO VERDE: questo parassita attacca esclusivamente le conifere.
La lotta parassitaria è identica a quella per il ragnetto rosso.
ERIOFIDI: la maggior parte di questi parassiti provoca, sulle parti attaccate, delle deformazioni simili ad accartocciamento dei germogli oppure galle dentro le quali vivono i parassiti.
Si potrà intervenire asportando la vegetazione colpita dal parassita e disinfettando con acaricidi.
C ) NEMATODI
Di questo gruppo fanno parte diversi parassiti con abitudini alimentari differenti.
I litofagi sono di dimensioni ridotte ed attaccano solitamente l’apparato radicale, succhiando il liquido cellulare o rodendo i tessuti radicali.
In alcuni casi provocano la formazione di galle o altre iperplasie.
In condizioni di elevata umidità possono attaccare foglie e germogli, provocandone anche in questo caso malformazioni.
La lotta va effettuata con prodotti specifici come nemaphos e fenomiphos.
D) MIRIAPODI
Appartengono a questa famiglia quegli artropodi comunemente chiamati centopiedi o millepiedi hanno abitudini notturne e con il loro apparato boccale masticatore rodono le radici danneggiando la pianta.
La lotta si esegue utilizzando prodotti per la disinfezione del suolo.
E) CROSTACEI
Quelli che si sono adattati all’ambiente terrestre vengono chiamati comunemente porcellini di terra o armadillidium.
Hanno abitudini notturne e vivono in ambienti molto umidi.
Danneggiano sia le foglie che i fusti più teneri di diverse specie vegetali.
Per combatterli si devono usare prodotti per la disinfezione del terreno.
F) MOLLUSCHI (elicidi –limacce-lumache)
Prediligono ambienti umidi e possono provocare danni notevoli divorando le parti carnose della pianta(foglie-tuberi).
La lotta è basata sull’utilizzo di prodotti specifici.
APPLICAZIONE
I prodotti chimici ( acaricidi-aficidi) devono essere sempre maneggiati con molta cautela perché l’uso errato può danneggiare l’uomo e la pianta stessa.
Le indicazioni del produttore vanno lette e seguite con molto scrupolo.
Non si devono mai maggiorare le dosi consigliate.
I prodotti chimici vanno adoperati in ambienti areati, meglio se all’aperto, quando il tempo non è ventoso e asciutto.
L’irrorazione deve essere fatta in modo da ottenere un trattamento completo su entrambe le pagine delle foglie.Utilizzare bombolette spray senza gas ad una distanza di almeno 30cm.
Prima di spruzzare l’insetticida si deve bagnare bene il terreno per evitare che la pianta,in carenza idrica assorba il prodotto e coprire il terreno con un foglio di plastica.
Dopo qualche ora dal trattamento lavare con un getto di acqua la chioma della pianta.
I prodotti sistemici, che entrano in circolo con la linfa, devono essere applicati secondo le istruzioni del produttore.
CRITTOGAME
Sono numerosissime le specie appartenenti a questo gruppo .
Danneggiano la pianta a tutti i livelli vegetativi e di sviluppo,essendo anche in grado di colpirla in tutte le sue parti, sia interne che esterne.
In molti casi provocano la morte dei rami,radici e successivamente della pianta.
Di seguito un elenco delle crittogame più comuni.
OIDIO(mal bianco-nebbia): si manifesta,nella prima fase dell’attacco,con delle macchie traslucide, sulle quali apparirà in seguitola tipica muffa bianca.
Le condizioni che favoriscono lo sviluppo di questo parassita sono:temperatura intorno ai 20-24 °C e umidità relativa dell’80-90%.
La lotta può essere effettuata con fungicidi e anticrittogamici.
TICCHIOLATURA: questa malattia si manifesta con macchie necrotiche rotondeggianti di colore scuro.
Questo fungo attacca prima la pagina superiore della foglia per poi propagarsi in tutti i suoi strati.
Le foglie colpite ingialliscono rapidamente e si staccano prematuramente.
Anche in questo caso l’elemento patogeno è facilitato nel suo propagarsi da temperature intorno ai 20-24 °C con elevata umidità.
La lotta può essere effettuata con fungicidi e anticrittogamici.
RUGGINI: i sintomi della malattia si possono riscontrare sia sulla pagina inferiore che su quella superiore della foglia, consistono in numerose macchie rotondeggianti sulle quali successivamente compaiono pustole polverulente di colore variante dal rossastro al bianco.
La lotta può essere effettuata con fungicidi e anticrittogamici.
BOLLA DEL PESCO: questa malattia attacca soprattutto le foglie causandone l’accartocciamento, deformazione e decolorazione dei tessuti fogliari.
Il fenomeno è gia visibile sulle foglioline appena schiuse.
Si può quindi intervenire precocemente eliminando i germogli infetti oppure utilizzando prodotti a base di ziram .
Per trattamenti autunnali-invernali sono consigliabili prodotti a base di rame.
MAL DEL COLLETTO: questa malattia, favorita da una eccessiva e protratta umidità del terreno, attacca radici e colletto, portando in breve tempo alla morte della pianta.
A causa delle ridotte dimensioni del fungo, si può notare il deperimento della pianta quando i tessuti radicali e del colletto sono ormai compromessi.Si può intervenire mensilmente con fungicidi.
FUMAGGINI: pur non attaccando direttamente la pianta,ne diminuiscono l’attività fotosintetica.
Formando strati compatti di muffa sulle foglie.
La loro presenza è solitamente indice dell’infestazione da parte di parassiti come afidi e cocciniglie, in quanto questi funghi si formano sulle sostanze zuccherine prodotte dai litofagi.
La lotta prevede l’eliminazione dei litofagi con
L’utilizzo di fungicidi rameici.
MONILIA: questa malattia attacca prevalentemente piante da frutto, danneggiando germogli, foglie, fiori e frutti.
Si manifesta sulle foglie con delle zone necrotiche che, partendo dalla base della lamina fogliare. si estendono lungo la nervatura centrale a tutta la foglia, facendola seccare.
Nel fiore causa la morte dello stesso oppure lo sviluppo di frutticini affetti da marciume, che, una volta sviluppati, disseccamo.
Per combattere questa malattia occorre eliminare le parti infette ed intervenire con trattamenti chimici primi della fioritura.
In periodi particolarmente umidi gli interventi possono essere effettuati anche dopo la fioritura, utilizzando prodotti specifici.
CANCRI E SECCUME: queste sintomatologie sono presenti su tutte le specie e ciò è dovuto all’enorme quantità di agenti patogeni che le causano.
Con l’avanzamento della malattia il seccume delle foglie e dei rami si estende a tutte le parti epigee della pianta.
Bisogna ricordare che l’eccesso di azoto provoca la formazione di tessuti particolarmente sensibili a queste malattie.
Si deve quindi prestare particolare attenzione alla concimazione.
Si devono eliminare tutte le parti infette intervenendo poi con anticrittogamici a base di rame.
Porre particolare cura nella disinfezione delle ferite.
VIRUS: provocano malformazioni nei vari organi della pianta ;possono essere solo alterazioni cromatiche (mosaica-variegatura), oppure fisiche, come iperplastie e necrosi.
Queste malattie sono facilmente trasportabili da insetti ed attraverso gli attrezzi da lavoro, è quindi molto importante disinfettare periodicamente gli attrezzi da lavoro.
Sono purtroppo innumerevoli i ceppi virali che attaccano le diverse specie vegetali, per cui diventa molto difficile identificare il parassita e non sempre si può vincerli.
Non sempre però i virus provocano danni, infatti in alcuni casi le alterazioni che essi producono vengono utilizzate per creare nuove varietà.
Esiste la possibilità di combattere i virus con trattamenti termici o chemioterapici, ma vista la complessità della metodologia sono entrambi di difficile applicazione.
BATTERI (schizomiceti): sono organismi unicellulari che danno origine a diversi fenomeni non sempre dannosi.
I batteri fitopatogeni vengono divisi in quattro classi,che fanno riferimento allo loro caratteristiche patologiche:
1) batteriosi parenchimatiche:interessano solitamente i tessuti carnosi e danno origine a marciumi e necrosi.
2) batteriosi vascolari: vengono localizzate nell’apparato conduttore della pianta. La presenza di batteri nei vasi linfatici provoca spesso trombosi vascolari, evidenziando così fenomeni di avvizzimento e nanismo.
3) batteriosi miste: vanno considerate una combinazione dei due tipi precedenti. I sintomi si assommano.
4) batteriosi iperplastiche: l’infezione primaria di questi batteri interessa soprattutto gli elementi corticali dei fusti e delle radici,dando origine a tubercoli,galle e tumori. ( rogna dell’ulivo).
Si deve rimuovere il materiale infetto,disinfettare le ferite, sterilizzare gli attrezzi ed eliminare gli insetti utilizzando prodotti tipo la poltiglia bordolese.
DISPENSA PARASSITI
PARASSITI ANIMALI
Questo gruppo comprende moltissimi parassiti più o meno dannosi:quelli che maggiormente interessano il bonsaista sono di due specie; gli insetti e gli acari .
I danni provocati da questi parassiti sono collegati alla loro azione sulla pianta : infatti, essendo provvisti di apparato boccale pungitore/succhiatore oppure masticatore,provocano lacerazioni ed erosioni sulle varie parti della pianta infestata.
Oltre al danno diretto, questi parassiti provocano danni indiretti, in quanto facilitano l’accesso nei tessuti della pianta ad altri parassiti come crittogame,virus e batteri.
Di seguito un elenco dei parassiti più diffusi sulle varietà coltivate a bonsai.
INSETTI
AFIDI (pidocchi): ne esistono molte varietà,diversificate tra loro dal colore e dalla forma del corpo. Infestano moltissime varietà di piante ed arbusti,attaccando preferibilmente le parti più tenere da cui succhiano la linfa elaborata,indebolendo così le zone interessate dalla malattia.
Inoltre producono la melata,sostanza zuccherina,utilizzata come substrato da una serie di crittogame chiamate fumaggini .
Possono presentarsi con o senza ali in base allo stadio di sviluppo raggiunto.
La lotta chimica prevede l’utilizzo di prodotti a base di acefate e di pitetroidi .
ALEUROIDI (moscerino bianco): sono farfalline bianche che attaccano solitamente la pagina inferiore delle foglie di diverse specie arboree a foglia caduca.Oltre all’insetto adulto,molto mobile, si possono vedere sulla foglia le uova e le neanidi ( fase intermedia).
Danneggiano la pianta succhiando la linfa elaborata ,causando così il deperimento e l’ingiallimento della vegetazione.
Anche in questo caso la presenza di parassiti può provocare la formazione di fumaggine.
Gli aleuroidi possono essere combattuti con esteri fosforici o con piretroidi.
COCCINIGLIE: è un termine generico usato per identificare numerose specie di parassiti che hanno in comune la caratteristica,una volta raggiunto la stadio di insetto adulto, di fissarsi su una parte della pianta e ricoprirsi di una sostanza protettiva.
Può essere utile rimuovere tale strato protettivo con uno spazzolino prima di intervenire con l’antiparassitario.
Ottimi risultati si ottengono comunque intervenendo nel periodo di migrazione delle nearidi. I prodotti consigliati sono gli oli minerali bianchi,meglio se miscelati con insetticida.
TRIPIDI: di aspetto simile ad alcune varietà di afidi,depongono le uova sotto l’epidermide della pagina inferiore delle foglie,danneggiandone i tessuti.
Inoltre l’insetto adulto punge i tessuti asportando il contenuto delle cellule e provocando così la decolorazione dei tessuti , la malformazione ed il disseccamento degli apici e dei fiori.
Gli insetticidi da usare devono essere prodotti a base di acefate, dimetoato, diclorvos e piretroidi.
BRUCHI: anche questo è un termine generico per identificare dei parassiti di famiglie diverse,che non sono insetti adulti, bensì uno stadio intermedio dello sviluppo di alcune specie.
In alcuni casi possono provocare la defogliazione totale della pianta,in quanto si nutrono dei tessuti fogliari, riducendone così l’attività fisiologica e vegetativa.
Possono essere combattuti asportando e distruggendo le larve ,oppure con prodotti chimici che agiscono per ingestione o per contatto, come carbaril, acefate, alfametrina, deltametrina, triclorfon.
Di seguito altri insetti parassiti che si riscontrano meno frequentemente
MINATORI FOGLIARI: le loro larve rodono la parte interna delle foglie lasciando intatte le pareti epidermiche inferiori e superiori.Si deve intervenire eliminando la vegetazione infetta o utilizzare prodotti a base di esteri fosforici
SCOLITIDI: sono dei piccoli coleotteri che attaccano alcuni sempreverdi ed alcune caducifoglie che si trovano in cattive condizioni vegetative.
Gli insetti adulti attaccano gli apici vegetativi causan-done il disseccamento,mentre le larve si insediano nella corteccia rodendone i tessuti, causando gravi danni alla pianta.
La lotta si basa sull’eliminazione degli insetti adulti con prodotti a base di piretroidi o di esteri fosforici ed inoltre sulla distruzione della vegetazione colpita.
OZIORRINCHI: anche questi insetti sono dannosi sia allo stato adulto che a quello larvale;nel primo caso perché divorano le foglie,nel secondo perché ne danneggiano le radici .
Sono coleotteri con abitudini notturne: infatti gli insetti adulti escono, dal terreno o da altri nascondigli, all’imbrunire per mangiarne le foglie, mentre le larve rimangono nel terreno nutrendosi delle radici.
La difesa si effettua disinfettando il terreno con prodotti che agiscono per contatto o ingestione oppure, nei confronti dei soli insetti adulti,irrorando la chioma con antiparassitari a base di acefate o piretroidi
ACARI
RAGNETTO ROSSO: è un acaro polifago individuabile sulla pagina inferiore delle foglie, che causa decolorazioni argentee, ingiallimenti e nei casi più gravi seccume e caduta prematura delle foglie.
A causa delle ridotte dimensioni del parassita, risulta di difficile individuazione ad occhio nudo.
Il ragnetto rosso ricopre le foglie di finissime ragnatele.
La lotta chimica deve essere effettuata con acaricidi specifici a base di benzossimate, dicofol ecc.
Questi prodotti devono essere utilizzati quando l’infezione è allo stadio iniziale, avendo cura di bagnare bene la pagina inferiore delle foglie e di alternare gli antiparassitari.
RAGNETTO GIALLO: vedi sopra.
RAGNETTO VERDE: questo parassita attacca esclusivamente le conifere.
La lotta parassitaria è identica a quella per il ragnetto rosso.
ERIOFIDI: la maggior parte di questi parassiti provoca, sulle parti attaccate, delle deformazioni simili ad accartocciamento dei germogli oppure galle dentro le quali vivono i parassiti.
Si potrà intervenire asportando la vegetazione colpita dal parassita e disinfettando con acaricidi.
C ) NEMATODI
Di questo gruppo fanno parte diversi parassiti con abitudini alimentari differenti.
I litofagi sono di dimensioni ridotte ed attaccano solitamente l’apparato radicale, succhiando il liquido cellulare o rodendo i tessuti radicali.
In alcuni casi provocano la formazione di galle o altre iperplasie.
In condizioni di elevata umidità possono attaccare foglie e germogli, provocandone anche in questo caso malformazioni.
La lotta va effettuata con prodotti specifici come nemaphos e fenomiphos.
D) MIRIAPODI
Appartengono a questa famiglia quegli artropodi comunemente chiamati centopiedi o millepiedi hanno abitudini notturne e con il loro apparato boccale masticatore rodono le radici danneggiando la pianta.
La lotta si esegue utilizzando prodotti per la disinfezione del suolo.
E) CROSTACEI
Quelli che si sono adattati all’ambiente terrestre vengono chiamati comunemente porcellini di terra o armadillidium.
Hanno abitudini notturne e vivono in ambienti molto umidi.
Danneggiano sia le foglie che i fusti più teneri di diverse specie vegetali.
Per combatterli si devono usare prodotti per la disinfezione del terreno.
F) MOLLUSCHI (elicidi –limacce-lumache)
Prediligono ambienti umidi e possono provocare danni notevoli divorando le parti carnose della pianta(foglie-tuberi).
La lotta è basata sull’utilizzo di prodotti specifici.
APPLICAZIONE
I prodotti chimici ( acaricidi-aficidi) devono essere sempre maneggiati con molta cautela perché l’uso errato può danneggiare l’uomo e la pianta stessa.
Le indicazioni del produttore vanno lette e seguite con molto scrupolo.
Non si devono mai maggiorare le dosi consigliate.
I prodotti chimici vanno adoperati in ambienti areati, meglio se all’aperto, quando il tempo non è ventoso e asciutto.
L’irrorazione deve essere fatta in modo da ottenere un trattamento completo su entrambe le pagine delle foglie.Utilizzare bombolette spray senza gas ad una distanza di almeno 30cm.
Prima di spruzzare l’insetticida si deve bagnare bene il terreno per evitare che la pianta,in carenza idrica assorba il prodotto e coprire il terreno con un foglio di plastica.
Dopo qualche ora dal trattamento lavare con un getto di acqua la chioma della pianta.
I prodotti sistemici, che entrano in circolo con la linfa, devono essere applicati secondo le istruzioni del produttore.
CRITTOGAME
Sono numerosissime le specie appartenenti a questo gruppo .
Danneggiano la pianta a tutti i livelli vegetativi e di sviluppo,essendo anche in grado di colpirla in tutte le sue parti, sia interne che esterne.
In molti casi provocano la morte dei rami,radici e successivamente della pianta.
Di seguito un elenco delle crittogame più comuni.
OIDIO(mal bianco-nebbia): si manifesta,nella prima fase dell’attacco,con delle macchie traslucide, sulle quali apparirà in seguitola tipica muffa bianca.
Le condizioni che favoriscono lo sviluppo di questo parassita sono:temperatura intorno ai 20-24 °C e umidità relativa dell’80-90%.
La lotta può essere effettuata con fungicidi e anticrittogamici.
TICCHIOLATURA: questa malattia si manifesta con macchie necrotiche rotondeggianti di colore scuro.
Questo fungo attacca prima la pagina superiore della foglia per poi propagarsi in tutti i suoi strati.
Le foglie colpite ingialliscono rapidamente e si staccano prematuramente.
Anche in questo caso l’elemento patogeno è facilitato nel suo propagarsi da temperature intorno ai 20-24 °C con elevata umidità.
La lotta può essere effettuata con fungicidi e anticrittogamici.
RUGGINI: i sintomi della malattia si possono riscontrare sia sulla pagina inferiore che su quella superiore della foglia, consistono in numerose macchie rotondeggianti sulle quali successivamente compaiono pustole polverulente di colore variante dal rossastro al bianco.
La lotta può essere effettuata con fungicidi e anticrittogamici.
BOLLA DEL PESCO: questa malattia attacca soprattutto le foglie causandone l’accartocciamento, deformazione e decolorazione dei tessuti fogliari.
Il fenomeno è gia visibile sulle foglioline appena schiuse.
Si può quindi intervenire precocemente eliminando i germogli infetti oppure utilizzando prodotti a base di ziram .
Per trattamenti autunnali-invernali sono consigliabili prodotti a base di rame.
MAL DEL COLLETTO: questa malattia, favorita da una eccessiva e protratta umidità del terreno, attacca radici e colletto, portando in breve tempo alla morte della pianta.
A causa delle ridotte dimensioni del fungo, si può notare il deperimento della pianta quando i tessuti radicali e del colletto sono ormai compromessi.Si può intervenire mensilmente con fungicidi.
FUMAGGINI: pur non attaccando direttamente la pianta,ne diminuiscono l’attività fotosintetica.
Formando strati compatti di muffa sulle foglie.
La loro presenza è solitamente indice dell’infestazione da parte di parassiti come afidi e cocciniglie, in quanto questi funghi si formano sulle sostanze zuccherine prodotte dai litofagi.
La lotta prevede l’eliminazione dei litofagi con
L’utilizzo di fungicidi rameici.
MONILIA: questa malattia attacca prevalentemente piante da frutto, danneggiando germogli, foglie, fiori e frutti.
Si manifesta sulle foglie con delle zone necrotiche che, partendo dalla base della lamina fogliare. si estendono lungo la nervatura centrale a tutta la foglia, facendola seccare.
Nel fiore causa la morte dello stesso oppure lo sviluppo di frutticini affetti da marciume, che, una volta sviluppati, disseccamo.
Per combattere questa malattia occorre eliminare le parti infette ed intervenire con trattamenti chimici primi della fioritura.
In periodi particolarmente umidi gli interventi possono essere effettuati anche dopo la fioritura, utilizzando prodotti specifici.
CANCRI E SECCUME: queste sintomatologie sono presenti su tutte le specie e ciò è dovuto all’enorme quantità di agenti patogeni che le causano.
Con l’avanzamento della malattia il seccume delle foglie e dei rami si estende a tutte le parti epigee della pianta.
Bisogna ricordare che l’eccesso di azoto provoca la formazione di tessuti particolarmente sensibili a queste malattie.
Si deve quindi prestare particolare attenzione alla concimazione.
Si devono eliminare tutte le parti infette intervenendo poi con anticrittogamici a base di rame.
Porre particolare cura nella disinfezione delle ferite.
VIRUS: provocano malformazioni nei vari organi della pianta ;possono essere solo alterazioni cromatiche (mosaica-variegatura), oppure fisiche, come iperplastie e necrosi.
Queste malattie sono facilmente trasportabili da insetti ed attraverso gli attrezzi da lavoro, è quindi molto importante disinfettare periodicamente gli attrezzi da lavoro.
Sono purtroppo innumerevoli i ceppi virali che attaccano le diverse specie vegetali, per cui diventa molto difficile identificare il parassita e non sempre si può vincerli.
Non sempre però i virus provocano danni, infatti in alcuni casi le alterazioni che essi producono vengono utilizzate per creare nuove varietà.
Esiste la possibilità di combattere i virus con trattamenti termici o chemioterapici, ma vista la complessità della metodologia sono entrambi di difficile applicazione.
BATTERI (schizomiceti): sono organismi unicellulari che danno origine a diversi fenomeni non sempre dannosi.
I batteri fitopatogeni vengono divisi in quattro classi,che fanno riferimento allo loro caratteristiche patologiche:
1) batteriosi parenchimatiche:interessano solitamente i tessuti carnosi e danno origine a marciumi e necrosi.
2) batteriosi vascolari: vengono localizzate nell’apparato conduttore della pianta. La presenza di batteri nei vasi linfatici provoca spesso trombosi vascolari, evidenziando così fenomeni di avvizzimento e nanismo.
3) batteriosi miste: vanno considerate una combinazione dei due tipi precedenti. I sintomi si assommano.
4) batteriosi iperplastiche: l’infezione primaria di questi batteri interessa soprattutto gli elementi corticali dei fusti e delle radici,dando origine a tubercoli,galle e tumori. ( rogna dell’ulivo).
Si deve rimuovere il materiale infetto,disinfettare le ferite, sterilizzare gli attrezzi ed eliminare gli insetti utilizzando prodotti tipo la poltiglia bordolese.
giancarlo- .
- Messaggi : 16153
Data d'iscrizione : 01.01.10
Età : 68
Località : Boffalora d'Adda - Lodi
grande Gian
Informazioni, utili, detagliatissime e graditissime!
Elena- Nuovo Utente
- Messaggi : 107
Data d'iscrizione : 02.01.10
Età : 60
Località : Monza
Re: Parassiti sulle piante
questa dispensa è davvero fantastica...
prova a chiedere anche quella degli innesti dell'anno scorso....quella era fantastica....
prova a chiedere anche quella degli innesti dell'anno scorso....quella era fantastica....
FilippoAbbà- Utente normale
- Messaggi : 261
Data d'iscrizione : 14.01.10
Età : 31
Località : Ospedaletto Lodigiano
Re: Parassiti sulle piante
E' in arrivo anche quella degli innesti Filippo.....pero' ho paura che in fase di incollaggio non tutto vada bene......provero'!!
:D :D
:D :D
giancarlo- .
- Messaggi : 16153
Data d'iscrizione : 01.01.10
Età : 68
Località : Boffalora d'Adda - Lodi
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