vi mostro anche un ginepro

Simone ha scritto:Di norma viene poi lavorato a secco... lo si può raccordare ad un Jin, o comunque ad una zona di secco già presente che arrivi o meno fino alla base.
Nel caso del mio fenicio, avrai notato che lo svuotamento è stato raccordato al secco già presente, che effettivamente arriva alla base.   

Difficilmente uno scavo calla/chiude completamente (o per lo meno, non in una manciata d'anni), comunque... generalmente si tende a mantenerlo aperto, lavorando per la tubolarizzazione della vena.

tutto chiaro......un'ultima domanda: dopo lo scavo e prima di rafiare non si mette il mastice sui tagli?

Chiara ha scritto:...un'ultima cosa...?

Chiara ha scritto:...un'ultima domanda...?

Ma come??? Chiara, l'ultima non doveva essere quella precedente?    

Scherzi a parte...  a me non è stato detto di applicarlo.

Non vorrei dire un eresia... sicuramente, come dicono, il mastice contiene ormoni che agevolano la callazione. Probabilmente però, serve principalmente ad evitare il disseccamento della ferita, mantenendola umida e protetta da sole e aria. Che sia questa la maggior utilità?!?!

Ps. in questo caso, rafia ed autoagglomerante, potrebbero assolvere la funzione...

Simone ha scritto:

Chiara ha scritto:...un'ultima cosa...?

Chiara ha scritto:...un'ultima domanda...?

Ma come??? Chiara, l'ultima non doveva essere quella precedente?    

ahahahahaha...... 

grazie......questa era davvero l'ultima, hai visto?

Ok, allora aggiungo solo un ultima cosa che mi è stata insegnata...

Lo svuotamento si può praticare sia in esterno piega che in interno... il primo è preferibile, perchè il rischio è più contenuto.
Infatti, è meglio che la parte viva venga piegata in compressione anzichè in stiramento... si evita lo sfibramento.

Simone ha scritto:Ok, allora aggiungo solo un ultima cosa che mi è stata insegnata...

Lo svuotamento si può praticare sia in esterno piega che in interno... il primo è preferibile, perchè il rischio è più contenuto.
Infatti, è meglio che la parte viva venga piegata in compressione anzichè in stiramento... si evita lo sfibramento.

.....allora mi provochi....:  mi sembra di aver capito che Robin l'ha fatta all'interno invece, o no?

Chiara ha scritto:

Simone ha scritto:Ok, allora aggiungo solo un ultima cosa che mi è stata insegnata...

Lo svuotamento si può praticare sia in esterno piega che in interno... il primo è preferibile, perchè il rischio è più contenuto.
Infatti, è meglio che la parte viva venga piegata in compressione anzichè in stiramento... si evita lo sfibramento.

.....allora mi provochi....:  mi sembra di aver capito che Robin l'ha fatta all'interno invece, o no?

si chiara io ho preferito farlo all'interno della piega.... perché se veniva fatto all'esterno dopo bisognava lavorarlo/rifinirlo.... non si può lasciare la cavità cosi in bella vista...sarebbe antiestetico...mentre io ho preferito nasconderlo.... sono scelte... come dice il simo è preferibile.... ma non obbligatorio.... ovvio che la vene viva ha più possibilità di sopravvivere se si comprime anzi che strapparla...   ma io questa pianta devo anche innestarla con il tempo... quindo ho preferito agire in questo modo rischiandomela un pochino.... :occhiolino:poi a me personalmente farlo esternamente non piaceva proprio....   

robyn77 ha scritto:

Chiara ha scritto:

Simone ha scritto:Ok, allora aggiungo solo un ultima cosa che mi è stata insegnata...

Lo svuotamento si può praticare sia in esterno piega che in interno... il primo è preferibile, perchè il rischio è più contenuto.
Infatti, è meglio che la parte viva venga piegata in compressione anzichè in stiramento... si evita lo sfibramento.

.....allora mi provochi....:  mi sembra di aver capito che Robin l'ha fatta all'interno invece, o no?

si chiara io ho preferito farlo all'interno della piega.... perché se veniva fatto all'esterno dopo bisognava lavorarlo/rifinirlo.... non si può lasciare la cavità cosi in bella vista...sarebbe antiestetico...mentre io ho preferito nasconderlo.... sono scelte... come dice il simo è preferibile.... ma non obbligatorio.... ovvio che la vene viva ha più possibilità di sopravvivere se si comprime anzi che strapparla...   ma io questa pianta devo anche innestarla con il tempo... quindo ho preferito agire in questo modo rischiandomela un pochino.... :occhiolino:poi a me personalmente farlo esternamente non piaceva proprio....   

 forse è una valutazione che va anche fatta osservando la pianta, tenendo conto, cioè, se è possibile raccordare quella cavità con altro secco presente in una posizione idonea....la butto lì..........