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ONTANO NAPOLETANO
apro questo post , per presentarvi questo mio esemplare bonsai , per la sua rarità e particolarità ,sono felice di presentarvi il mio ontano napoletano.
l'ontano napoletano è un'essenza rara trovarla come utilizzo nel bonsai, ne esistono di varie specie ,quello napoletano, quello nero della Calabria che cresce in prossimità di corsi d'acqua e affonda le sue radici in essa e quello bianco.
l'ontano cresce per la maggior parte dei casi diritto vicino a corsi d'acqua , trovarne con movimenti alla base è quanto meno quasi impossibile.
mi ritengo fortunato ad averne uno in collezzione con delle caratteristiche uniche nel suo genere, e mi riferisco alla base a raggiera imponente ( 25 cm ) ad un movimento del tronco bellissimo , ad uno shari naturale straordinario ed una ramificazione gia ad un buon livello di maturità per tale essenza.
inizio con le foto, mostrandovi come si presentava .
i primi lavori svolti sono stati l'eliminazione del muschio presente .
poi con l'utilizzo delle frese, lavoro l'unico punto del secco dove c'era una mozzatura.
stesura del liquido jin
l'ontano napoletano è un'essenza rara trovarla come utilizzo nel bonsai, ne esistono di varie specie ,quello napoletano, quello nero della Calabria che cresce in prossimità di corsi d'acqua e affonda le sue radici in essa e quello bianco.
l'ontano cresce per la maggior parte dei casi diritto vicino a corsi d'acqua , trovarne con movimenti alla base è quanto meno quasi impossibile.
mi ritengo fortunato ad averne uno in collezzione con delle caratteristiche uniche nel suo genere, e mi riferisco alla base a raggiera imponente ( 25 cm ) ad un movimento del tronco bellissimo , ad uno shari naturale straordinario ed una ramificazione gia ad un buon livello di maturità per tale essenza.
inizio con le foto, mostrandovi come si presentava .
i primi lavori svolti sono stati l'eliminazione del muschio presente .
poi con l'utilizzo delle frese, lavoro l'unico punto del secco dove c'era una mozzatura.
stesura del liquido jin
davide- Istruttore UBI
- Messaggi : 2051
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Re: ONTANO NAPOLETANO
Beh Davide questa pianta me la devo gustare con calma per farmi un'idea completa, ma e' veramente bello!
Ascom- Utente medio
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Re: ONTANO NAPOLETANO
Ahhh, eccola l'altra pianta di Davide che vorrei per me nella mia collezione
Si, e' una pianta davvero affascinante, particolare....io a parte la tua non ne avevo mai viste....mooolltooo bella davvero...
In un altro forum ti dissi che i rami in basso forse li avrei tolti...ma Armando mi fece capire che invece la pianta sta bene cosi'...in effetti ora ce la vedo molto di piu'...poi presentata con delle foto cosi' particolari ha ancora piu' fascino..
Ottimi anche i lavori che hai fatto....
e per averla postata nel forum...
Si, e' una pianta davvero affascinante, particolare....io a parte la tua non ne avevo mai viste....mooolltooo bella davvero...
In un altro forum ti dissi che i rami in basso forse li avrei tolti...ma Armando mi fece capire che invece la pianta sta bene cosi'...in effetti ora ce la vedo molto di piu'...poi presentata con delle foto cosi' particolari ha ancora piu' fascino..
Ottimi anche i lavori che hai fatto....
e per averla postata nel forum...
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Re: ONTANO NAPOLETANO
giancarlo ha scritto:Ahhh, eccola l'altra pianta di Davide che vorrei per me nella mia collezione
Si, e' una pianta davvero affascinante, particolare....io a parte la tua non ne avevo mai viste....mooolltooo bella davvero...
In un altro forum ti dissi che i rami in basso forse li avrei tolti...ma Armando mi fece capire che invece la pianta sta bene cosi'...in effetti ora ce la vedo molto di piu'...poi presentata con delle foto cosi' particolari ha ancora piu' fascino..
Ottimi anche i lavori che hai fatto....
e per averla postata nel forum...
grazie caro giancarlo , e anche haina e armado , che hanno avuto modo di vederla dal vivo , confermarono la mia teoria di non eliminare il primo ramo.
sono felice che ora anche tu la pensi come noi
è un piacere averla messa nel tuo forum.
ps. molti me l'anno chiesta che la vorrebbero nel suo giardino , ma non si schioda !!
davide- Istruttore UBI
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Località : Casaleone
Re: ONTANO NAPOLETANO
Anch'io avevo già avuto moto di gustare anche questa, e più la vedo più mi piace!
Quoto Giancarlo (e chi ti pressa per averla) perchè anch'io sono affascinato da questa essenza che non conoscevo ... prima o poi spero di trovarne una!
La mia solita domandina :
Che fine ha fatto la lavorazione di questa foto :
... mi piacevano quei "sali/scendi" mentre dopo sembrano essere scomparsi, appiattiti !?!
Quoto Giancarlo (e chi ti pressa per averla) perchè anch'io sono affascinato da questa essenza che non conoscevo ... prima o poi spero di trovarne una!
La mia solita domandina :
Che fine ha fatto la lavorazione di questa foto :
... mi piacevano quei "sali/scendi" mentre dopo sembrano essere scomparsi, appiattiti !?!
Re: ONTANO NAPOLETANO
Purtroppo simone non ho fatto foto mentre lavoravo il seco con la fresa .
I sali e scendi che hai evidenziato sono sulla parte in alto , dove si trovava la mozzatura , l'altra parte è quello sul fronte che è naturale e non ho toccato.
I sali e scendi che hai evidenziato sono sulla parte in alto , dove si trovava la mozzatura , l'altra parte è quello sul fronte che è naturale e non ho toccato.
davide- Istruttore UBI
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Località : Casaleone
Re: ONTANO NAPOLETANO
bella essenza, mooolto particolare.... ne ho vista anche qualcuna coltivata nel nostro club..
questa ha casatteristche molto marcate e belle, complimenti!!! bello anche lo shari naturale e non mi dispiacciono affatto i primi rametti anzi!!! sicuramente una pianta unica!!!
grazie della condivisione
questa ha casatteristche molto marcate e belle, complimenti!!! bello anche lo shari naturale e non mi dispiacciono affatto i primi rametti anzi!!! sicuramente una pianta unica!!!
grazie della condivisione
Enriz- Utente medio
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Età : 35
Re: ONTANO NAPOLETANO
A mio giudizio sarebbe molto bella anche senza i rami bassi, pero' questi partecipano a renderla particolare e mooolto naturale! La preferisco cosi' com'e'!
Le foto, fascinose , sono di questi giorni? Se non sbaglio e' una caducifoglia, pero' ora dovrebbe essere ripartita. giusto?
Ciao
Maurizio
Le foto, fascinose , sono di questi giorni? Se non sbaglio e' una caducifoglia, pero' ora dovrebbe essere ripartita. giusto?
Ciao
Maurizio
Ascom- Utente medio
- Messaggi : 952
Data d'iscrizione : 30.04.11
Età : 58
Località : vicino a Crema (CR)
Re: ONTANO NAPOLETANO
Ascom: Le foto sono dell' intervento fatto questo inverno .
Appena ho un'attimo aggiornerò con gli sviluppi odierni
Appena ho un'attimo aggiornerò con gli sviluppi odierni
davide- Istruttore UBI
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Località : Casaleone
Re: ONTANO NAPOLETANO
Bella pianta Davide e ottimo lavoro di secco.
I nostri ontani sono dannatamente problematici.Nascono sui corsi d'acqua...."ammollati",infatti sulle radici nascono numerosi pori( non ricordo il nome specifico) che vengono utilizzati come azoto-fissatori.Inoltre patiscono molto il caldo,perdono parecchie foglie e quindi abbandonano anche i rami.
Questa varieta' mi sembra piu' rustica
I nostri ontani sono dannatamente problematici.Nascono sui corsi d'acqua...."ammollati",infatti sulle radici nascono numerosi pori( non ricordo il nome specifico) che vengono utilizzati come azoto-fissatori.Inoltre patiscono molto il caldo,perdono parecchie foglie e quindi abbandonano anche i rami.
Questa varieta' mi sembra piu' rustica
TonyZ- Bonsaista esperto
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Re: ONTANO NAPOLETANO
ecco gli aggiornamenti .
iniziamo con l'inizio di primavera 2011 , quando ancora le gemme si stavano gonfiando ed aprendosi.
i giorni passano e le foglie iniziano ad aprire sempre di più
la pianta viene lasciata libera di vegetare , concimando a dovere per l'intervento di defogliazione.
iniziamo con l'inizio di primavera 2011 , quando ancora le gemme si stavano gonfiando ed aprendosi.
i giorni passano e le foglie iniziano ad aprire sempre di più
la pianta viene lasciata libera di vegetare , concimando a dovere per l'intervento di defogliazione.
davide- Istruttore UBI
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Re: ONTANO NAPOLETANO
TonyZ ha scritto:Bella pianta Davide e ottimo lavoro di secco.
I nostri ontani sono dannatamente problematici.Nascono sui corsi d'acqua...."ammollati",infatti sulle radici nascono numerosi pori( non ricordo il nome specifico) che vengono utilizzati come azoto-fissatori.Inoltre patiscono molto il caldo,perdono parecchie foglie e quindi abbandonano anche i rami.
Questa varieta' mi sembra piu' rustica
esatto tonyz , questa è un'essenza che nella coltivazione bonsai ( in vaso ) è abbastanza ostica , in quanto come avevo detto , è un'essenza che cresce lungo i corsi d'acqua , e quindi le innaffiature sono molto importanti quando il caldo si fa sentire .
oltre a bere molta acqua , avendo un apparato fogliare grande , ha molta trasudazione da essa.
altro particolare è la concimazione , che richiede molto azoto , ed io uso un chimico a lenta cessione , con titolazione 20-10-15 .
come terriccio uso akadama pura a granulometria fine, questa mi consente di avere un terriccio che trattiene bene l'umidità , senza avere troppi ristagni .
queste piccole accortezze , fanno si, che un'essenza è molto rara e ostica nella coltivazione a bonsai come l'ontano , ci faccia dormire sonni più tranquilli.
ps : questi sono piccoli segreti che condivido con voi
davide- Istruttore UBI
- Messaggi : 2051
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Località : Casaleone
Re: ONTANO NAPOLETANO
dopo aver siegato qualcosina su come si coltiva L'ONTANO , arriva per lui dopo un'anno di preparazione la " DEFOGLIAZIONE "
Al riguardo, vorrei spendere due parole su questa tecnica, in modo da aiutare chi si appresta per la prima volta.
uno dei fattori che salta all'occhio immediatamente , specialmente su questa essenza, è la larghezza delle foglie rispetto alla grandezza dell'albero.
Per ottenere delle foglie piccole, proporzionate alla misura della pianta , si applica la defogliazione; tecnica che consiste nell'asportazione di tutte le foglie, in modo da indurre l'albero a produrre una nuova chioma, ( in parole povere " una nuova primavera " ) con foglioline più fitte e minute.
Oltre al rimpicciolimento dell'apparato fogliare, questa operazione fornisce altri vantaggi , come l'incremento della ramificazione; infatti, la produzione di nuove foglie comporta anche lo sviluppo di nuovi rametti, che rendono la chioma più fitta.
Questa tecnica richiede al bonsai MOLTA ENERGIA !!! quindi, di solito si applica ad anni alterni, su piante in PERFETTA SALUTE , che non siano state rinvasate e che siano state ben PREPARATE .
io di di solito le preparo un'anno prima concimando abbondantemente , sia in primavera che in autunno , oltre a un programma di nebulizzazioni con cadenza di 10 giorni , di fitostimolanti o altro.
Infatti, un bonsai debole, potrebbe non riuscire a "ripartire" con la vegetazione, rimanendo letteralmente stecchito.
Questa tecnica va applicata quando il bonsai ha TERMINATO lo sviluppo primaverile delle foglie , portandole a maturazione.
Questo periodo, in genere, corrisponde ai primi giorni di giugno. Naturalmente, a seconda della specie del bonsai , dell'andamento climatico, e del luogo in cui si abita, si può anticipare o posticipare l'operazione ( es . una persona che abita al sud potrà anticipare di 10/15 giorni , viceversa una persona che abita al nord italia può posticipare anche fino a metà giugno , basandosi sempre dall'andamento del clima dell'anno corrente ).
le foglie vanno eliminate tagliando il picciolo a metà o strappando le foglie con le dita ( dipende dall'essenza che si andrà a defogliare ) , facendo attenzione a non toccare le gemme ascellari che si trovano alla base del picciolo stesso.
si può effettuare la defogliazione in due tempi , asportano solo le foglie della metà inferiore della chioma; dopo 7-10 giorni, quando si vedono spuntare le nuove foglioline, si procede al taglio della metà superiore.
oppure in un unica volta , assicurandosi di conoscere bene la nostra pianta , sapendo di non rischiare la sua salute.
io di norma la applico in un'unica volta.
inizio con le foto mostrando lo stato di salute e preparazione della pianta.
si inizia ad asportare con la forbica le foglie , una ad una.
una volta terminata la defogliazione , si ha una buona visibilità per poter eseguire la potatura tornando indietro ad una o due .
A LAVORO TERMINATO.
ricordate bene , che Le annaffiature vanno diradate, poiché l'assenza di foglie riduce drasticamente il fabbisogno idrico, Invece, le nebulizzazioni sulla chioma si possono effettuare anche più volte al giorno, per favorire lo sviluppo dei nuovi germogli , ma non bisogna concimare finché non sono spuntate tutte le foglie.
ora si attendera " la nuova primavera ".
Al riguardo, vorrei spendere due parole su questa tecnica, in modo da aiutare chi si appresta per la prima volta.
uno dei fattori che salta all'occhio immediatamente , specialmente su questa essenza, è la larghezza delle foglie rispetto alla grandezza dell'albero.
Per ottenere delle foglie piccole, proporzionate alla misura della pianta , si applica la defogliazione; tecnica che consiste nell'asportazione di tutte le foglie, in modo da indurre l'albero a produrre una nuova chioma, ( in parole povere " una nuova primavera " ) con foglioline più fitte e minute.
Oltre al rimpicciolimento dell'apparato fogliare, questa operazione fornisce altri vantaggi , come l'incremento della ramificazione; infatti, la produzione di nuove foglie comporta anche lo sviluppo di nuovi rametti, che rendono la chioma più fitta.
Questa tecnica richiede al bonsai MOLTA ENERGIA !!! quindi, di solito si applica ad anni alterni, su piante in PERFETTA SALUTE , che non siano state rinvasate e che siano state ben PREPARATE .
io di di solito le preparo un'anno prima concimando abbondantemente , sia in primavera che in autunno , oltre a un programma di nebulizzazioni con cadenza di 10 giorni , di fitostimolanti o altro.
Infatti, un bonsai debole, potrebbe non riuscire a "ripartire" con la vegetazione, rimanendo letteralmente stecchito.
Questa tecnica va applicata quando il bonsai ha TERMINATO lo sviluppo primaverile delle foglie , portandole a maturazione.
Questo periodo, in genere, corrisponde ai primi giorni di giugno. Naturalmente, a seconda della specie del bonsai , dell'andamento climatico, e del luogo in cui si abita, si può anticipare o posticipare l'operazione ( es . una persona che abita al sud potrà anticipare di 10/15 giorni , viceversa una persona che abita al nord italia può posticipare anche fino a metà giugno , basandosi sempre dall'andamento del clima dell'anno corrente ).
le foglie vanno eliminate tagliando il picciolo a metà o strappando le foglie con le dita ( dipende dall'essenza che si andrà a defogliare ) , facendo attenzione a non toccare le gemme ascellari che si trovano alla base del picciolo stesso.
si può effettuare la defogliazione in due tempi , asportano solo le foglie della metà inferiore della chioma; dopo 7-10 giorni, quando si vedono spuntare le nuove foglioline, si procede al taglio della metà superiore.
oppure in un unica volta , assicurandosi di conoscere bene la nostra pianta , sapendo di non rischiare la sua salute.
io di norma la applico in un'unica volta.
inizio con le foto mostrando lo stato di salute e preparazione della pianta.
si inizia ad asportare con la forbica le foglie , una ad una.
una volta terminata la defogliazione , si ha una buona visibilità per poter eseguire la potatura tornando indietro ad una o due .
A LAVORO TERMINATO.
ricordate bene , che Le annaffiature vanno diradate, poiché l'assenza di foglie riduce drasticamente il fabbisogno idrico, Invece, le nebulizzazioni sulla chioma si possono effettuare anche più volte al giorno, per favorire lo sviluppo dei nuovi germogli , ma non bisogna concimare finché non sono spuntate tutte le foglie.
ora si attendera " la nuova primavera ".
davide- Istruttore UBI
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Re: ONTANO NAPOLETANO
Bella spiegazione Davide, per tutti quelli che non sanno quando e' l'ora di defogliare una pianta, consiglio di andare a vedere le foto n.2 e 3, si vedono le foglie ormai "mature" e sopratutto le nuove gemme ascellari nelle foglie da tagliare...ottimo momento per procedere nella tecnica...
Che dire, un'ottima spiegazione ed un ottimo lavoro, dove hai osservato perfettamente le giuste tempistiche per effettuare questa "operazione".
Metto anche qusta lavorazione in "evidenza" (Importanti)..in modo che tutti possano trarne vantaggio quando decideranno di applicare tale tecnica...
Bravo Davide!
Che dire, un'ottima spiegazione ed un ottimo lavoro, dove hai osservato perfettamente le giuste tempistiche per effettuare questa "operazione".
Metto anche qusta lavorazione in "evidenza" (Importanti)..in modo che tutti possano trarne vantaggio quando decideranno di applicare tale tecnica...
Bravo Davide!
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Re: ONTANO NAPOLETANO
che dire, questa pianta mi è piaciuta dalla prima volta che l'ho vista.
senz'altro un esemplare maturo e originale. credo sia il primo bonsai di ontano che vedo...
poi la stai coltivando alla perfezione e ti rinnovo i miei complimenti anche per questa
senz'altro un esemplare maturo e originale. credo sia il primo bonsai di ontano che vedo...
poi la stai coltivando alla perfezione e ti rinnovo i miei complimenti anche per questa
mat19- Utente normale
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Re: ONTANO NAPOLETANO
Giancarlo : non so' che dire Per aver scelto il mio intervento da mettere nei preferiti .
Mat19 : grazie mille per i complimenti .
Di ontani ne possiede due il caro Armando dal col , e uno era esposto alla sakka- ten quest'anno .
Vedremo il mio se un domani potrà andare in qual he mostra .... Ma per questo non ho fretta .
Mat19 : grazie mille per i complimenti .
Di ontani ne possiede due il caro Armando dal col , e uno era esposto alla sakka- ten quest'anno .
Vedremo il mio se un domani potrà andare in qual he mostra .... Ma per questo non ho fretta .
davide- Istruttore UBI
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Re: ONTANO NAPOLETANO
Davide:
Come posso notare le foglie dell'ontano napoletano sono ben diverse dal nostro ontano autoctono,che sinceramente non so se è quello bianco o quello nero...sono molto simili.
Vedendo ora il tuo lavoro di defogliazione,e anche ...bella spiegazione!!!!!,mi viene da chiederti:
visto che i due rami bassi avrebbero bisogno di piu' spessore, tra l'altro quello posteriore mi sembra un po' debuluccio,non hai pensato che forse un maggior tiraggio,ocumunque una loro non defogliazione sarebbe stata piu' idonea.
Come posso notare le foglie dell'ontano napoletano sono ben diverse dal nostro ontano autoctono,che sinceramente non so se è quello bianco o quello nero...sono molto simili.
Vedendo ora il tuo lavoro di defogliazione,e anche ...bella spiegazione!!!!!,mi viene da chiederti:
visto che i due rami bassi avrebbero bisogno di piu' spessore, tra l'altro quello posteriore mi sembra un po' debuluccio,non hai pensato che forse un maggior tiraggio,ocumunque una loro non defogliazione sarebbe stata piu' idonea.
TonyZ- Bonsaista esperto
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Re: ONTANO NAPOLETANO
La pianta la portai a gennaio da caro Armando dal col , perché anche lui aveva qualche perplessità sul primo ramo .
Poi una volta vista dal vivo tutti i suoi dubbi svanirono , ed anche haina confermò di non tagliare il primo ramo .
Per me questo significa molto , anche perché gli anni di esperienza di Armando dicono molto .
Oramai qua si parla di ramificazione terziaria e l'inspessimento dei rami sarÀ lento quanto il trascorrere del tempo .
Per me va bene così , anche perché senza quel primo ramo la pianta perderebbe molto .
Per le foglie come detto ne esistono varie varietà , e quelle da te proposte sarà di sicuro una delle altre due .
Poi una volta vista dal vivo tutti i suoi dubbi svanirono , ed anche haina confermò di non tagliare il primo ramo .
Per me questo significa molto , anche perché gli anni di esperienza di Armando dicono molto .
Oramai qua si parla di ramificazione terziaria e l'inspessimento dei rami sarÀ lento quanto il trascorrere del tempo .
Per me va bene così , anche perché senza quel primo ramo la pianta perderebbe molto .
Per le foglie come detto ne esistono varie varietà , e quelle da te proposte sarà di sicuro una delle altre due .
davide- Istruttore UBI
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Re: ONTANO NAPOLETANO
davide ha scritto:La pianta la portai a gennaio da caro Armando dal col , perché anche lui aveva qualche perplessità sul primo ramo .
Poi una volta vista dal vivo tutti i suoi dubbi svanirono , ed anche haina confermò di non tagliare il primo ramo .
Per me questo significa molto , anche perché gli anni di esperienza di Armando dicono molto .
Oramai qua si parla di ramificazione terziaria e l'inspessimento dei rami sarÀ lento quanto il trascorrere del tempo .
Per me va bene così , anche perché senza quel primo ramo la pianta perderebbe molto .
Per le foglie come detto ne esistono varie varietà , e quelle da te proposte sarà di sicuro una delle altre due .
Ma io non mettevo assolutamente in discussione le esperienze altrui,inoltre non ho detto di eliminare i due rami...anzi!!! danno carattere
La domanda era un'altra ....io avrei lasciato crescere tranquillamente i due rami per farli irrobustirsi e spessorate.
Non capisco cosa centra la ramificazione terziaria con lo spessorare dei rami.
TonyZ- Bonsaista esperto
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Re: ONTANO NAPOLETANO
Intendevo che oramai è stato strutturato con quella dimensione , e il primario era già stato formato in precedenza non da me .
Poi se noti ho lasciato allungare le cacciate al massimo perché tirassero più' linfa e quindi aumentare anche il primario di diametro , ma poi ho dovuto tagliare altrimenti la cacciata aumentava troppo di spessore .
Poi bisogna stare attenti a tagliare su questa essenza , perché farla ramificare è molto molto difficile .
Poi se noti ho lasciato allungare le cacciate al massimo perché tirassero più' linfa e quindi aumentare anche il primario di diametro , ma poi ho dovuto tagliare altrimenti la cacciata aumentava troppo di spessore .
Poi bisogna stare attenti a tagliare su questa essenza , perché farla ramificare è molto molto difficile .
davide- Istruttore UBI
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Re: ONTANO NAPOLETANO
davide ha scritto:Purtroppo simone non ho fatto foto mentre lavoravo il seco con la fresa .
I sali e scendi che hai evidenziato sono sulla parte in alto , dove si trovava la mozzatura , l'altra parte è quello sul fronte che è naturale e non ho toccato.
Infatti Davide, nelle nuove foto si vede la parte alta, grazie !
Comlimenti e grazie per la bella e ben documentata defogliazione!
Re: ONTANO NAPOLETANO
ecco l'ontano nella veste di nuova primavera .
qui sotto si può notare la risposta della pianta alla buona preparazione di tale tecnica , aumentando di quasi il doppio la sua ramificazione , con la nascita di nuove gemme arretrate , molto utili , specialmente si piante come l'ontano che faticano a ramificare.
tra qualche giorno si potrà effettuare una piccola concimazione , con maggior apporto di fosforo e potassio prima della stasi estiva , in modo da aiutare la pianta a maturare le nuove buttate.
io utilizzo biogold CLASSIC è un fertilizzante organico a lenta cessione , con titolazione N-P-K 2-8-4 .
oltre al concime aggiungo con cadenza di 10 giorni ( sempre fino alla stasi estiva ) gli acidi umici estratti da leonardite , che Permette il completo assorbimento dei nutrienti, migliorando la struttura fisico-chimica del terreno , inoltre migliora l'assorbimento dei macro e micro elementi dati dai concimi solidi con un incremento della vegetazione e sopratutto l'aumento di forze sulla pianta per poter sopportare meglio stress dobuto a lavorazioni e colpi di caldo.
qui sotto si può notare la risposta della pianta alla buona preparazione di tale tecnica , aumentando di quasi il doppio la sua ramificazione , con la nascita di nuove gemme arretrate , molto utili , specialmente si piante come l'ontano che faticano a ramificare.
tra qualche giorno si potrà effettuare una piccola concimazione , con maggior apporto di fosforo e potassio prima della stasi estiva , in modo da aiutare la pianta a maturare le nuove buttate.
io utilizzo biogold CLASSIC è un fertilizzante organico a lenta cessione , con titolazione N-P-K 2-8-4 .
oltre al concime aggiungo con cadenza di 10 giorni ( sempre fino alla stasi estiva ) gli acidi umici estratti da leonardite , che Permette il completo assorbimento dei nutrienti, migliorando la struttura fisico-chimica del terreno , inoltre migliora l'assorbimento dei macro e micro elementi dati dai concimi solidi con un incremento della vegetazione e sopratutto l'aumento di forze sulla pianta per poter sopportare meglio stress dobuto a lavorazioni e colpi di caldo.
davide- Istruttore UBI
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Re: ONTANO NAPOLETANO
Aspettavo di vedere la reazione dell'ontano alle cure che gli hai prestato...
Hai sicuramente agito molto bene nella preparazione della pianta alla successiva defogliazione...i nuovi getti sono li a testimoniarlo...approvo anche cio che hai intenzione di somministrare alla pianta successivamente...
ottimo lavoro come sempre....
Hai sicuramente agito molto bene nella preparazione della pianta alla successiva defogliazione...i nuovi getti sono li a testimoniarlo...approvo anche cio che hai intenzione di somministrare alla pianta successivamente...
ottimo lavoro come sempre....
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