vita, morte e forse resurrezione di un tasso

questo tasso cuspidata ha avuto una storia complicata grazie forse anche alla mia inesperienza, da pianta rigogliosa e piena di vegetazione un poco alla volta, anche per gusto personale, l'ho ridotta in altezza e per un periodo si stava trasformando in una cosa simpatica, l'ho fresata  per darle un aspetto vissuto e fino all'estate scorsa era rigogliosa nella sua semplicità, poi ha cominciato ad entrare in sofferenza e alla fine si è seccata nonostante il prodigarmi in cure che pensavo riuscissero a salvarla anche perchè un colpo di vento l'ha fatta cadere,rompendo il vaso e dandole il colpo di grazia. le prime 2 foto mostrano come era all'inizio





quì l'avevo già accorciata e avevo iniziato l'opera di fresatura e di trattamento del secco









visto che mi era restato il tronco con un discreto movimento e alcuni jin e mi seccava gettarlo ho pensato di farlo rivivere trasformandolo in un tanuki,  ho comperato su internet delle piantine di tasso a 5 €uro l'una e le ho coltivate alla meglio,e alla fine ne ho scelta una piuttosto sottile e malleabile visto che il tasso è piuttosto rigido con il legno.Le fasi della lavorazione non le ho fatte per mancanza di tempo e per velocizzare il lavoro per non stressare la piantina che avrei dovuto incastrare nel legno secco, e gli strumenti per fare questo lavoro si possono vedere, dopo aver tracciato con un pennarello il segno del solco che avrei dovuto creare, con un piccola fresa triangolare e con una fresatrice Proxxon ho fatto una incisione perpendicolare su tutto il tronco per avere una specie di binario da seguire con la fresa che nella foto è colore arancione e che ho usato con una smerigliatrice della bosch, la pianta era legata al tavolino per ovvi motivi di sicurezza e praticità e con mano più ferma possibile ho fatto  lo scavo e in seconda battuta l'ho ripassato per farlo più profondo, alla fine con una fresa elicoidale ho rifinito il solco penetrando più profondamente nei punti dove con la fresa grossa avevo difficoltà ad operare e cioè alla base tra le radici e in apice tra i jin







come si può vedere, lo scavo è sufficiente a contenere la piantina e le curve sono state fatte seguendo l'andamento del tronco e ho cercato nei limiti del possibile di non forzare eccessivamente l'ingresso della pianta viva nel solco per non stressarla ulteriormente, visto che ho dovuto anche pulire il pane radicale per poterla reinserire nel vaso assiema al tronco morto, per fissarla bene ho stretto molte fascette che le impediranno di uscire dalla sede, dopo un periodo di riposo comincerò a concimarla dopo averla messa in un luogo luminoso e al riparo dal freddo.















sono contento del lavoro fatto, anche perchè è una tecnica che non avevo mai messo in atto e credo che questo tasso rinascerà a nuova vita.....

Una domanda .......... ma la pianta "originaria" è tutta morta ???? Se si ..... xche' non hai ripulito la vecchia vena che era viva prima di fare l'inserimento della pianta nuova ???

Si Monsignore, la pianta è totalmente morta, e non ho ripulito la vena,o meglio l'ultima parte rimasta viva perchè gli spessori sono al limite, una volta incastrata la nuova piantina provvederò e pulire quello che è rimasto....non volevo ritrovarmi con due mezzi tronchi che si separano, se avessi tolto quella poca di scorza adesso, avrei avuto pensiero sulla tenuta del tutto, forse in qualche punto anche si spaccherà...forse ma intanto vediamo l'evolversi di questo esperimento...nuovo per me:grazie1000:

sto facendo lo stesso esperimento di inserimento di pianta nuova su un secco di melograno

Complimenti lavoro interessante

Peccato per la pianta di partenza. Comunque davvero un bel post ed un ottima lavorazione

Beneee!! Finalmente si rivede il nostro Dan, con un ottimo ed interessante post.

C'e' poco da aggiungere secondo il mio parere, questo e' un buon esempio per poter provare a farne uno di Tanuki!!!
Pochi e semplici passaggi, molta cura nello scavo che deve contenere la piantina ed altrettanta cura nel fissare bene con le fascette per far si che il tronco non fuoriesca dalla sua "guida".

Posso aggiungere che, Il mio Tanuchi che feci anni fa' per prova lo trattai con la catramina nella parte dove toccava il terreno...questo fece si che non potesse marcire....

Bravissimo Dan!!!!

Lei Dott.Ing.Arch. Giancarlo superCarlini è perfino troppo buono con uno come me che, rubo la frase a Andrea Orsi...sono un bonsaista Naif...capisci ammè

mi sovveniva un dubbio: naturalmente quell'inserto crescerà, non hai paura che spacchi la pianta?

danielo55 ha scritto:Lei Dott.Ing.Arch. Giancarlo superCarlini è perfino troppo buono con uno come me che, rubo la frase a Andrea Orsi...sono un bonsaista Naif...capisci ammè

Mi chiami solo architetto grazie

kordonbleu ha scritto:mi sovveniva un dubbio: naturalmente quell'inserto crescerà, non hai paura che spacchi la pianta?

In effetti Kordon....come ho risposto al Monsignore non ho insistito con lo scavo e la fresatura dell'ex vena viva proprio per non correre questo rischio....e semmai dovesse succedere passiamo al piano B

Tutto interessantissimo, e qual'è il piano B?

se si spacca la pianta portatrice, salverò il tassetto e il resto lo butto nel fuoco o lo regalo a qualcuno che addobbi un presepe

danielo55 ha scritto:se si spacca la pianta portatrice, salverò il tassetto e il resto lo butto nel fuoco o lo regalo a qualcuno che  addobbi un presepe

ho regalato diverse piantine secche(morte per varie ragioni) per i presepi, hanno tanto successo pure da morte