Quercia in crescita

Buongiorno forumisti
propongo il mio primo post con una delle piante in coltivazione che ho recentemente recuperato dal giardino dei miei genitori, dove sono rimaste in crescita spontanea (ma in vaso) per alcuni anni. Queste piante sono una quercia, un acero, un paio di cipressi ed un ligustro. Almeno mi pare che siano queste specie, ma poi le presenterò in altri post.
Ora vorrei chiedere qualche parere sulla prima pianta, che penso sia un quercus ilex. Ecco le foto.









Ciò che mi lascia più perplesso di questa pianta è quel tronco alla base un po' rigonfio ed il ramo principale che sale molto diritto.
Presumo siano necessari, a tempo debito, interventi piuttosto decisi. Non so se è il caso di iniziare già adesso con un qualche tipo di impostazione o potatura o se va ancora lasciata crescere.
In primis sarà necessario un rinvaso con un terreno più adatto (ora è in terra argillosa da giardino, piuttosto compatta).
Leggerò con estremo interesse i vostri consigli. Mi piacerebbe avere un cadenzamento di massima delle operazioni da eseguire nell'immediato futuro.
Grazie

Alb

Quercus Ilex (Leccio) no senz'altro. Mi pare una quercia comune (Quercus Robur - Farnia).
Come giustamente hai detto, la prima cosa da fare è quella di porre la pianta in condizioni di vigore ottimale, quindi un bel rinvaso a fine Inverno.

Le querce gradiscono un po' di acidità nel composto, quindi suggerirei 50% Akadama, 30% Pomice e 20% Kanuma o torba bionda.

Nell'occasione del rinvaso, se la pianta a seguito della passata stagione si dimostrerà forte, potrai pensare ad una prima selezione della ramificazione strutturando la pianta in relazione ad un progetto. Progetto che conviene prefigurare (o almeno provarci) in questi mesi di coltivazione.

Hai ragione. Sicuramente robur.
Ho fatto un po' di confusione mentale poiché ho appena piantato alcune ghiande di leccio e m'è rimasto in testa il nome.
Grazie per il suggerimento. Intanto vediamo come cresce.
Se poi venisse fuori qualche suggerimento di base per il progetto, sarebbe assolutamente gradito.

No, farnia proprio no.
Come ti ho scritto sulla Prova inserimento foto mi sembra una quercia rossa.
Dato che le fogliazze rimpiccioliscono a fatica, ti conviene prevedere un bel tronco grosso, una buona taglia e tanti anni di coltivazione.
Io non ci sprecherei Akadama ed altri materiali costosi.
Ciotolona con un 70 % di pomice e 30 % di TU, magari un po' di corteccia di pino frantumata per l'acidità e concime a palla. In attesa del rinvaso cerca sul web delle immagini di quercia e prova a prefigurarti quel che ti aspetti possa diventare, come suggerisce Simo.

Va bene anche come dice danielep, la cosa importante è fare un bel rinvaso a tempo debito.
Dovendo/volendo farla crescere, conviene non potare nulla, se non che una selezione dei rami che partono dallo stesso punto

anche a me non sembra farnia.

Una domanda: essendo già abbastanza allungata non converrebbe fermare la crescita dei rami alti cpn cimatura, in modo da favorire l'emissione dei rami bassi?

Siamo a inizio stagione forse emetterebbe dal tronco o no?

richiurci ha scritto:anche a me non sembra farnia.

Una domanda: essendo già abbastanza allungata non converrebbe fermare la crescita dei rami alti cpn cimatura, in modo da favorire l'emissione dei rami bassi?

Siamo a inizio stagione forse emetterebbe dal tronco o no?

Tuttalpiù conviene mozzare la parte dritta ed utilizzare uno dei due rami contrapposti come nuovo leader, ma potrebbe essere controproducente farlo ora in quanto la vegetazione verrebbe quasi azzerata.
Io comincerei ad individuare quale dei due contrapposti è da eliminare e lo farei subito ( mastice jappo sulla ferita) e drizzerei l'altro tirandolo verso il tronco oppure decidere se utilizzare addirittura il ramo più basso come nuovo leader e cominciare ad educarlo verso l'alto .
L'anno prossimo, col rinvaso in ciotolone, curerei la disposizione delle radici e procederei all'eliminazione della parte dritta avendo già il leader in sostituzione pronto, in modo da dare conicità.
Comunque, per le caratteristiche di questa quercia (che non sia una farnia sono sicuro e sicuro all'80 % che sia una quercia rossa-basta vedere quest' autunno) la taglia dev'essere piuttosto grande ed il tronco alla base grosso in proporzione. Non vedo scorciatoie.

Data la scarsa esperienza, faccio fatica a visualizzare come si svilupperebbe il ramo più basso come nuovo apice, in considerazione sia della forte differenza di diametro col tronco, sia dell'attuale posizione molto disassata rispetto alla linea di sviluppo del tronco. L'ipotesi è comunque allettante, poiché eliminerebbe completamente la parte dritta e darebbe di sicuro molto movimento al tronco.
L'altra ipotesi che stavo valutando è di provare a flettere leggermente la parte del ramo principale compresa tra il ramo più basso e gli altri due ed educare a nuovo apice quello "interno curva". A quel punto non so se sarebbe da mantenere o da sopprimere il primo ramo in quanto troppo basso.
Altra domanda: una volta fatta la scelta del ramo/rami da tenere, in attesa della cimatura del prox anno, ha senso potare già ora gli altri per forzare i rimanenti?
Visto che mi pare sia nello stesso vaso da diverso tempo, può servire darle una "spintarella" con qualche concimazione in attesa del rinvaso?
PS: dopo piccola ricerca on line propendo anch'io x una rubra, e mi pare di ricordare che effettivamente in autunno si "arrossa". Vedremo tra qualche mese.

Inviato con Topic'it

Dunque ... qualche aggiornamento su questa quercia.
Intanto, questa è una foto della foglia in autunno:



un po' poco rossa, direi.

Poi vorrei mostrarvi (anche se su una foglia di acero, che era vicino vicino) quello che penso sia stato l'insettino che mi ha martoriato le foglie nella tarda estate:



Qualcuno conosce il simpatico sgranocchiatore?!

Infine, prima di passare agli interventi seri, vi mostro come ho maltrattato la povera pianta durante l'inverno:



L'intento (abbastanza riuscito) era di accentuare la curva del tronco e preparare il nuovo apice.
Ora le foto del rinvaso (effettuato a inizio febbraio) in cui si vede anche il risultato della potatura di gennaio.
Appena fuori dal vaso, con radici grosse, profonde e ben aggrovigliate:





Dopo l'alleggerimento (!!):






... ed invasata:





Temevo di essere stato troppo drastico, ma vedo che sta già per aprire molte gemme.
Il mio dubbio è di aver lasciato troppo lunghi i rami.

Ciao, con la quercia sarei stato meno drastico, magari mettendo due fili per strozzare con il tempo le due radici grandi a favole dei capillari che hai selezionato... Ora hai molta sproporzione tra sotto e sopra, se le gemme sono gonfie ma chiuse sei ancora in tempo per potare...

Sono ancora chiuse.
A che altezza suggeriresti di potare?

Tutto fa spessore, ma se fosse mia, dopo un rinvaso drastico, accorcerei il ramo laterale e qualcosa in alto che però devi valutare tu con la pianta davanti. Ascolta anche altri pareri

personalmente lo lascerei andare per qualche anno per farlo crescere bene

Buongiorno
Un breve aggiornamento sulla quercia, per avere qualche consiglio.
Queste sono foto di inizio autunno:



Qualche settimana fa si presentava così (ora inizia a gonfiare le gemme):




Come detto, dovrà essere lasciata crescere, ma vedo alcuni difetti su cui forse dovrei intervenire subito.
Il ramo più basso ha già causato un rigonfiamento del tronco e mi chiedo se può aver senso lasciarlo per "pompare" sul diametro o toglierlo subito per evitare inversioni di cronicità.
Dove avevo tagliato il ramo più dritto si è creata una biforcazione, con un ramo d'apice piuttosto dritto ed una cicatrice nel mezzo. Può aver senso togliere questo ramo e spostare l'apice sull'altro dando anche più conicità? Come e dove tagliare per rimediare a quella brutta cicatrice ed evitare che la nuova faccia peggio?
Qui di seguito le ipotesi per i due tagli.



Grazie per ogni parere.