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Problema foglie Olmo Corticosa
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Simo.
7 partecipanti
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Pagina 2 di 2 • 1, 2
Re: Problema foglie Olmo Corticosa
Simo. ha scritto:Benissimo Gavino, mi fa piacere...!!!
Ti ringrazio Simo
Re: Problema foglie Olmo Corticosa
Bene!
Resta da capire se il problema l'abbia risolto lo zolfo o l'acaricida...
Dico questo perché riguardando le foto delle foglie si vedono puntini bianchi... saranno stati acari precoci??
Resta da capire se il problema l'abbia risolto lo zolfo o l'acaricida...
Dico questo perché riguardando le foto delle foglie si vedono puntini bianchi... saranno stati acari precoci??
Nicola80- Utente normale
- Messaggi : 309
Data d'iscrizione : 03.12.16
Età : 44
Località : Parma
Re: Problema foglie Olmo Corticosa
Nicola80 ha scritto:Bene!
Resta da capire se il problema l'abbia risolto lo zolfo o l'acaricida...
Dico questo perché riguardando le foto delle foglie si vedono puntini bianchi... saranno stati acari precoci??
Ciao Nicola. Molto probabilmente c'è stato un attacco di acari e lo zolfo l'abbiamo aggiunto tanto per stare dalla parte della ragione. In tutti i casi se dovessi mettere una mano sul fuoco per confermartelo, non lo farei.
Alla prossima. Ciao
Re: Problema foglie Olmo Corticosa
ciao Gavino, cercando in internet altre cose, sono capitato su questa discussione, vecchia...
spero che l'olmo stia bene.
rispondo perchè, ho fatto una ricerca approfondita, sulla suberizzazione, in quanto volevo capire cosa potesse portare alcune essenze a fare questa cosa, che, ovviamente , NON è grafiosi.
ti posto la mia ricerca:
SUBERIFICAZIONE
La suberificazione o sugherizzazione è una modifica della membrana cellulare, che interessa essenze come OLMO, LIQUIDAMBAR, ACERI CAMPESTRI ( no ACERI GIAPPONESI ) e , molto più raramente, MELI.
Tipica e la Quercus suber, quercia da sughero, ma questa essenza è naturale così.
Questa modifica avviene quando, specie in corrispondenza dello strato secondario della membrana , si determina la formazione di suberina, sostanza questa molto complessa costituita da acidi grassi a catena molto lunga ( con una catena alifatica composta da più di 22 atomi di carbonio ), risultante di eteri diversi di acidi grassi uniti spesso con corpi aromatici e tannici e anche di idrati carbonatici.
Tra gli acidi grassi, sono presenti l’acido fellonico e l’acido floionico cristallizzati e l’acido suberifico amorfo
( senza una forma definita ).
Le membrane suberificate, diventano così cattive conduttrici di calore e le rende impermeabili ai liquidi ed ai gas: per questo, tale modifica, si determina tutte le volte in cui i tessuti di un organo rimangono indifesi per la caduta dell’epidermide esterna, per la produzione di ferite, escoriazioni ecc. Inoltre, poiché per la loro conformazione naturale le membrane suberificate non lasciano più passare le sostanze nutritive, umidità e scambi gassosi, i tessuti interessati a questo fenomeno, muoiono, formando così la tipica formazione di scorza. Questa, coniugata ai grassi della suberina, alcoli ( composti organici ) e sostanze fenoliche ( composti organici e aromatici), assume il tipico colore bruno / marrone. La suberina, si deposita sulla parete primaria e quindi, la parte suberificata, finemente lamellata, è da considerare come parete secondaria.
La deposizione della suberina avviene lungo le vene linfatiche, interrompendosi lievemente a tratti, in corrispondenza di un internodo. Completata da suberificazione, avviene una degenerazione dei protoplasti ( cellula vegetale ) che porta ad un riempimento della cellula di aria e la conseguente morte.
Ricapitolando quindi, tutta la parte interessata alla suberificazione è morta superficialmente , portando alla morte anche eventuali gemme dormienti presenti nel ramo interessato.
Questo fenomeno, non interessa tutta la pianta, ma si può sviluppare solo parzialmente, o anche in minima parte, interessando cioè anche solo un ramo.
Alcuni cenni su cutina, cere e suberina.
Tutte le superfici delle piante esposte all’atmosfera, sono ricoperte da strati di materiale lipidico, per limitare la perdita di acqua e proteggere i tessuti dall’ingresso di funghi e batteri patogeni. Questi strati sono composti da cutina, cera e suberina.
La cutina si trova nella maggior parte delle zone epigee ( tutte le parti fuori dal terreno ) è costituita da una macromolecola idrofobica ( che respinge l’acqua) formata da acidi grassi a lunga catena ( composti da più di 22 atomi di carbonio), e riveste la parete esterna dell’epidermide delle piante.Le cere non sono macromolecole, ma miscele complesse di lipidi liberi a lunga catena e sono estremamente idrofobiche. Le componenti più comuni della cera sono alcani a lunga catena lineare di 25-35 atomi di carbonio ed esteri di acidi grassi. Si depositano sugli organi vegetali sotto forma di bastoncini , tubi o placche.La suberina è una sostanza idrofoba formata da acidi grassi, non fa passare acqua e spore fungine ma, a differenza dalle altre, non lascia passare neppure la luce e si può formare nelle pareti esterne delle cortecce del fusto e delle radici e nei tessuti di cicatrizzazione ( ferite, traumi ).
Depositandosi in percentuale più alta del normale sulla parete cellulare, la suberina rende quindi impermeabili alla luce le cellule, causandone la morte e la conseguente trasformazione in sughero.
spero che l'olmo stia bene.
rispondo perchè, ho fatto una ricerca approfondita, sulla suberizzazione, in quanto volevo capire cosa potesse portare alcune essenze a fare questa cosa, che, ovviamente , NON è grafiosi.
ti posto la mia ricerca:
SUBERIFICAZIONE
La suberificazione o sugherizzazione è una modifica della membrana cellulare, che interessa essenze come OLMO, LIQUIDAMBAR, ACERI CAMPESTRI ( no ACERI GIAPPONESI ) e , molto più raramente, MELI.
Tipica e la Quercus suber, quercia da sughero, ma questa essenza è naturale così.
Questa modifica avviene quando, specie in corrispondenza dello strato secondario della membrana , si determina la formazione di suberina, sostanza questa molto complessa costituita da acidi grassi a catena molto lunga ( con una catena alifatica composta da più di 22 atomi di carbonio ), risultante di eteri diversi di acidi grassi uniti spesso con corpi aromatici e tannici e anche di idrati carbonatici.
Tra gli acidi grassi, sono presenti l’acido fellonico e l’acido floionico cristallizzati e l’acido suberifico amorfo
( senza una forma definita ).
Le membrane suberificate, diventano così cattive conduttrici di calore e le rende impermeabili ai liquidi ed ai gas: per questo, tale modifica, si determina tutte le volte in cui i tessuti di un organo rimangono indifesi per la caduta dell’epidermide esterna, per la produzione di ferite, escoriazioni ecc. Inoltre, poiché per la loro conformazione naturale le membrane suberificate non lasciano più passare le sostanze nutritive, umidità e scambi gassosi, i tessuti interessati a questo fenomeno, muoiono, formando così la tipica formazione di scorza. Questa, coniugata ai grassi della suberina, alcoli ( composti organici ) e sostanze fenoliche ( composti organici e aromatici), assume il tipico colore bruno / marrone. La suberina, si deposita sulla parete primaria e quindi, la parte suberificata, finemente lamellata, è da considerare come parete secondaria.
La deposizione della suberina avviene lungo le vene linfatiche, interrompendosi lievemente a tratti, in corrispondenza di un internodo. Completata da suberificazione, avviene una degenerazione dei protoplasti ( cellula vegetale ) che porta ad un riempimento della cellula di aria e la conseguente morte.
Ricapitolando quindi, tutta la parte interessata alla suberificazione è morta superficialmente , portando alla morte anche eventuali gemme dormienti presenti nel ramo interessato.
Questo fenomeno, non interessa tutta la pianta, ma si può sviluppare solo parzialmente, o anche in minima parte, interessando cioè anche solo un ramo.
Alcuni cenni su cutina, cere e suberina.
Tutte le superfici delle piante esposte all’atmosfera, sono ricoperte da strati di materiale lipidico, per limitare la perdita di acqua e proteggere i tessuti dall’ingresso di funghi e batteri patogeni. Questi strati sono composti da cutina, cera e suberina.
La cutina si trova nella maggior parte delle zone epigee ( tutte le parti fuori dal terreno ) è costituita da una macromolecola idrofobica ( che respinge l’acqua) formata da acidi grassi a lunga catena ( composti da più di 22 atomi di carbonio), e riveste la parete esterna dell’epidermide delle piante.Le cere non sono macromolecole, ma miscele complesse di lipidi liberi a lunga catena e sono estremamente idrofobiche. Le componenti più comuni della cera sono alcani a lunga catena lineare di 25-35 atomi di carbonio ed esteri di acidi grassi. Si depositano sugli organi vegetali sotto forma di bastoncini , tubi o placche.La suberina è una sostanza idrofoba formata da acidi grassi, non fa passare acqua e spore fungine ma, a differenza dalle altre, non lascia passare neppure la luce e si può formare nelle pareti esterne delle cortecce del fusto e delle radici e nei tessuti di cicatrizzazione ( ferite, traumi ).
Depositandosi in percentuale più alta del normale sulla parete cellulare, la suberina rende quindi impermeabili alla luce le cellule, causandone la morte e la conseguente trasformazione in sughero.
francobet- Utente normale
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Data d'iscrizione : 15.01.10
Età : 64
Località : serramazzoni ( mo )
Re: Problema foglie Olmo Corticosa
avevo anche immagini, ma non le ho caricate.
in pratica..... non ho capito cosa faccia avvenire questa "modifica" chimico-molecolare, ho cercato su testi universitari, contattato conoscenti che lavorano per alberi monumentali... nix di certo non c'è nulla, anche perchè l'olmo è una pianta a basso interesse "economico-commerciale", questa patologia non porta alla morte della pianta, e quindi, le case farmaceutiche, non investono ricerca su questo.
il problema, come si può dedurre da quanto scritto, è che le parti suberizzate "muoiono", facendo così morire anche le gemme latenti, inibendo quindi quello i bonsaisti cercano.... infittire la vegetazione.
inoltre, spesso, le foglie che nascono, sono un pò....striminzite.
io ho notato un leggero calo, usando concimi bilanciati, organici e diminuendo le somministrazioni alle piante interessate ( calcola che io concimo da aprile a settembre ogni 7-10 gg ).
spero che questa mia risposta, possa essere stata utile e spero anche, che qualcuno riesca ad integrare la mia ricerca.
in pratica..... non ho capito cosa faccia avvenire questa "modifica" chimico-molecolare, ho cercato su testi universitari, contattato conoscenti che lavorano per alberi monumentali... nix di certo non c'è nulla, anche perchè l'olmo è una pianta a basso interesse "economico-commerciale", questa patologia non porta alla morte della pianta, e quindi, le case farmaceutiche, non investono ricerca su questo.
il problema, come si può dedurre da quanto scritto, è che le parti suberizzate "muoiono", facendo così morire anche le gemme latenti, inibendo quindi quello i bonsaisti cercano.... infittire la vegetazione.
inoltre, spesso, le foglie che nascono, sono un pò....striminzite.
io ho notato un leggero calo, usando concimi bilanciati, organici e diminuendo le somministrazioni alle piante interessate ( calcola che io concimo da aprile a settembre ogni 7-10 gg ).
spero che questa mia risposta, possa essere stata utile e spero anche, che qualcuno riesca ad integrare la mia ricerca.
francobet- Utente normale
- Messaggi : 456
Data d'iscrizione : 15.01.10
Età : 64
Località : serramazzoni ( mo )
Re: Problema foglie Olmo Corticosa
abbiamo affrontato questo argomento in gruppo fb e, secondo alcuni esperti, sarebbe un patogeno che avvierebbe la suberizzazione delle piante; adesso bisogna individuare se il "vettore" è un insetto come per la grafiosi
kordonbleu- Moderatore
- Messaggi : 13996
Data d'iscrizione : 10.03.12
Età : 104
Località : Teramo
Re: Problema foglie Olmo Corticosa
dove la discussione?
sarei interessato, anche perchè, dalle mie ricerche, non risulta nessun insetto..
io, tempo fa, ho trattato un olmo costantemente con confidor, in quanto, avevo reperito una vecchia dispensa che parlava di un insetto..
non ho notato nessuna miglioria... avevo addirittura imbustato la pianta, facendo una sorta di camera a gas-confidor...
nulla...
sarei interessato, anche perchè, dalle mie ricerche, non risulta nessun insetto..
io, tempo fa, ho trattato un olmo costantemente con confidor, in quanto, avevo reperito una vecchia dispensa che parlava di un insetto..
non ho notato nessuna miglioria... avevo addirittura imbustato la pianta, facendo una sorta di camera a gas-confidor...
nulla...
francobet- Utente normale
- Messaggi : 456
Data d'iscrizione : 15.01.10
Età : 64
Località : serramazzoni ( mo )
Re: Problema foglie Olmo Corticosa
ritrovare quella discussione è complicato, cmq chiederò all'esperto
kordonbleu- Moderatore
- Messaggi : 13996
Data d'iscrizione : 10.03.12
Età : 104
Località : Teramo
Re: Problema foglie Olmo Corticosa
Innanzitutto un grazie a Francobet per avermi messo a conoscenza dei risultati della sua ricerca assai approfondita.
Per quanto concerne il mio Ulmus corticosa, sta bene dopo gli inizi piuttosto incasinati. Alludo alle fogli che sembravano striminzite ma tante.
Un agronomo mi ha suggerito una cura a base di zolfo ed un acaricida poiché nel frattempo ho subito un attacco di ragno rosso.
Lentamente la pianta si è rimessa e siamo arrivati all'autunno. La stagione successiva le cose sono andate meglio e la pianta ha vegetato con foglie di dimensioni normali e abbastanza diffuse. Quest'anno se tutto va bene dovrei iniziare a curare la ramificazione secondaria
In quanto al discorso che le parti suberizzate muoiono facendo così morire le gemme latenti, al riguardo pubblico una foto sperando sia comprensibile, di un ramo suberizzato dove le gettate non sono mancate. Premetto che ho poca esperienza e non saprei dire se potevano essere in numero maggiore.
Auguro a tutti una buona serata e serenità per l'imminente Pasqua
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