Il mio secondo olivastro -- olivastrino shoin sardo

L'altra domenica in occasione del Coordinamento piemonte lombardia ho preso dal mio amico stefano questo olivastrino...

Mi ha colpito per la vecchissima corteccia che presentava... e visto che l'altro vecchietto che ho in coltivazione se la passa benone ho voluto prenerne un altro per fargli compagnia









La piantina naturalmente è tutta da lavorare... non mi piace prendere piante gìà belle che fatte... non c'è soddisfazione per me...

Come vi sembra come punto di partenza?

Ha un bel movimento ed un bel secco da valorizzare... bravo Stefano, bell'acquisto...!!!

Ottima la corteccia vetusta.. concordo bell'acquisto

grazie

Hai già buttato giù un progetto... un programma...???

si un progetto lo avrei...

Corteccia davvero evocativa! E quel secco a vela... complimenti per la new entry!

bello, fammi capire una cosa, non riesco a capire dalla foto, ma la vegetazione è solo sul ramo a metà tronco oppure anche in cima?

ciao!
no è solo a metà tronco... la cima è tutta secca

Per Simone... questo è i mio progetto... altezza complessiva 20 cm

Molto bello questo piccolino. Ottima corteccia e bel secco! Direi un ottimo acquisto assolutamente

Carino il progetto Stefano...

Io avrei pensato ad una cosa di questo tipo:





Con i rami di profondità in arancione:





Anche un'impostazione tipo quella che ha fatto Gian sul suo ce la vedrei bene:

https://forumbonsailodi.forumattivo.com/t2240p25-un-olivastro-shohin-dalla-sardegna#116311

carina anche la tua idea... forse meno compatto rispetto alla mia idea... ma più o meno siamo li...

Il prossimo passo comunque è ridurre lo spessore della vela... adesso è ancora troppo grezza

materiale sicuramente interessante x ottenere uno shohin di tutto rispetto. bell'acquisto.
ti chiederei inoltre, visto che la pianta si trova in un contenitore piccolo e forato, se intendi riporlo in un vaso di dimensioni maggiori, x abbreviare i tempi di formazione. questa oltre a essere una domanda , sarebbe pure il mio consiglio.

andria ha scritto:materiale sicuramente interessante x ottenere uno shohin di tutto rispetto. bell'acquisto.
ti chiederei inoltre, visto che la pianta si trova in un contenitore piccolo e forato, se intendi riporlo in un vaso di dimensioni maggiori, x abbreviare i tempi di formazione. questa oltre a essere una domanda , sarebbe pure il  mio consiglio.

giusto consiglio... me lo ha consigliato anche Stefano di fare questo intervento... poco dopo che l'ho portato a casa l'hop sistemato in ciotola con Ba***la pura all'intorno

Non si riusciva a fare un falso rinvaso eliminando il cestello bianco...???

credo di si simo... anche per me questa è una tecnica nuova... ma molte persone che conosco hanno dimostrato che funziona molto bene... sviluppo più veloce della pianta ma allo stesso tempo si crea un apparato radicale ideale per il vaso bonsai all'interno del contenitore forato

Ah... ok...

Simo. ha scritto:Non si riusciva a fare un falso rinvaso eliminando il cestello bianco...???

quoto l'eliminazione del cestello, rischi di rompere i capillari quando lo dovrai rimuovere

bella piantina con un bel potenziale; se è un cestello delle caciotte poco male, col tempo tendono a spaccarsi quindi facilmente rimovibili

SI ESATTO giuseppe... è quella delle ricotte... comunque al rinvaso taglierò le radici a filo del contenitore forato.. in modo tale che le radici interne sviluppino capillari... poi quando verrà rimosso il contenitore forato con qualche attenzione non credo ci siano problemi... come detto poi molti miei amici usano questa tecnica e le foto provano che funziona molto bene

anch'io ho un pò di piantine da interrare ed userò quelle delle ricotte che sono più aperte

secondo me il vantaggio di questi contenitori forati sta nel fatto che le radici che vi fuoriescono sono limitate nello sviluppo dal diametro del foro( nella prima fase). cioè si creano delle strozzature che stimolano emissione di radici fini pure all'interno del vaso forato. alla fine della coltivazione si dovrebbe ottenere un pane radicale migliore rispetto alla coltivazione libera. vantaggio non di poco conto.

...soprattutto si tiene sotto controllo l'eventuale esuberanza delle radici

veramente l'utilità principale della fuscella di ricotta sta nel areare moltissimo il terreno e le radici una volta arrivate sul bordo non tendono a crescere nello spazio tra terra e vaso allungandosi moltissimo ma si fermano emettendo capillari più arretrati.
infatti si ottiene il risultato di avere una fortissima emissione di radici fini (quelle che servono a noi) potendo successivamente ridurre la zolla.
quindi non quoto l'interramento della fuscella