Proviamo col Faggio

Bene, adesso sotto con la coltivazione per tutta la stagione...

Simo. ha scritto:Bene, adesso sotto con la coltivazione per tutta la stagione...

Quindi tutto ok? Sempre se va a termine.
Scusami ma cosa intendi con "sotto con la coltivazione"? Puoi darmi un link dove viene trattato?
Grazie e scusami se disturbo

Intendevo dire di curare la coltivazione, innaffiature, concimazioni, ecc. imparando a conoscere l'essenza osservandone lo sviluppo...

Ps. per curiosità... che terriccio hai usato...???

Simo. ha scritto:Intendevo dire di curare la coltivazione, innaffiature, concimazioni, ecc. imparando a conoscere l'essenza osservandone lo sviluppo...

Ps. per curiosità... che terriccio hai usato...???

Domanda di riserva? No?
Scherzo.... allora ho cercato della pomice ma non l'ho trovata.
Sotto ho messo il lapillo in abondanza poi terra del vaso di prima con un po' di pietrisco fine, terra con pomice gia pronta in sacco che avevo a casa il tutto impastato con altro lapillo. Questo è il materiale che avevo.
Che dici fa troppo pena?

Ok, tieni sotto controllo le annaffiature perché il composto tenderà a trattenere molta umidità...

Buon giorno  e buona Pasqua a tutti.
Vi aggiorno col faggio credo che per ora avete fatto un ottimo lavoro

Dario, credo tu abbia sbagliato verso: il rametto va fatto partire all'esterno della curva

Simo. ha scritto:
- utilizzare il ramo lungo di destra per l'innesto, facendo spuntare la gemma apicale in direzione della freccia quasi a filo tronco, lasciando una gemma anche dall'altro lato del foro (quello in ingresso).

- una volta attecchito l'innesto, taglierei lasciando anche la gemma in ingresso che nel frattempo si sarà sviluppata in quello che potrà rappresentare il futuro primo ramo

Testudo, anche io ho avuto lo stesso dubbio ma rileggendo la discussione credo che in futuro si andrà poi ad utilizzare la gemma rimasta prima del foro, l'altra in uscita serve per "tirare" ora e far attecchire l'innesto.
Almeno credo vada interpretato così quanto detto da Simo a suo tempo. Ovviamente accetto smentite non essendo io l'autore del consiglio.

La penso come MeloMat90.
Rileggendo il consiglio di Simo, il ramo che esce dalla curva diventerà la prosecuzione del tronco principale e il ramo di ingresso il primo ramo. La parte alta della pianta verrà eliminata.

testudo ha scritto:Dario, credo tu abbia sbagliato verso: il rametto va fatto partire all'esterno della curva

Concordo...

alè_bonsai ha scritto:La penso come MeloMat90.
Rileggendo il consiglio di Simo, il ramo che esce dalla curva diventerà la prosecuzione del tronco principale e il ramo di ingresso il primo ramo. La parte alta della pianta verrà eliminata.

mi era sfuggita la parte della prosecuzione con l'innesto, mi ero focalizzato solo sul primo ramo.
Effetto fermentazione pranzo pasquale

MeloMat90 ha scritto:

Simo. ha scritto:
- utilizzare il ramo lungo di destra per l'innesto, facendo spuntare la gemma apicale in direzione della freccia quasi a filo tronco, lasciando una gemma anche dall'altro lato del foro (quello in ingresso).

- una volta attecchito l'innesto, taglierei lasciando anche la gemma in ingresso che nel frattempo si sarà sviluppata in quello che potrà rappresentare il futuro primo ramo

Testudo, anche io ho avuto lo stesso dubbio ma rileggendo la discussione credo che in futuro si andrà poi ad utilizzare la gemma rimasta prima del foro, l'altra in uscita serve per "tirare" ora e far attecchire l'innesto.
Almeno credo vada interpretato così quanto detto da Simo a suo tempo. Ovviamente accetto smentite non essendo io l'autore del consiglio.

Ciao ragazzi, e grazie per le risposte.
Io sono proprio a zero e su consiglio di Simone sono andato con l'innesto, credo di averlo interpretato bene.
Comunque nella pagina precedente Simone mi ha fatto uno schizzo prima del lavoro che ho svolto.
Comunque sbagliato o esatto sono felice di come si sta muovendo la pianta, nel senso che ora che le gemme si sono allungate capisco cosa si intende con la potatura estiva.

Questo è la vera bellezza del bonsai (almeno secondo me): crescere insieme alle piante e ogni giorno imparare dalle loro reazioni le tecniche e i piccoli accorgimenti opportuni. Gli errori sono doverosi per imparare e anche le sconfitte. Quello che conta è crescere insieme ed imparare più che avere la pianta favolosa. Quella arriverà ma deve arrivare con noi e non tanto per averla, non è un oggetto ma un essere che cambia. Se prendessimo una pianta eccezionale senza essere in grado di curarla sarebbe solo uno spreco e la rovineremmo. Tutto arriva, con calma, passo passo