Quercia comune, Farnia. Tagliare o potare? Una sottile differenza!

Quercia comune,  Farnia.   Tagliare o potare? Una sottile  differenza!

Quercus robur L. Farnia   Fagaceae


La quercia è stata ridotta di 50 cm, riconquistando la sua forma credibile.


Breve descrizione: La Farnia è un grande albero deciduo di prima grandezza, di primaria importanza ecologica e nelle migliori condizioni anche economica; alto in bosco mediamente fino a 30-35 m ma può raggiungere i 50 m e diametri del tronco oltre due metri; specie molto longeva superando anche i 500 anni di vita.
La farnia ha tronco robusto e negli esemplari isolati si ramifica in grosse branche perdendo presto la sua identità, formando una chioma molto ampia che nella parte basale è formata da rami grossi e portati orizzontalmente; la chioma non è mai molto densa.

  Questa Farnia per alcuni anni è stata semplicemente coltivata normalmente in un vaso di coltivazione, migliorando la sua struttura aumentando la ramificazione terziaria, crescendo però un po’ troppo!
Ecco perché ho deciso di riprenderla per mano riducendone le dimensioni di ben 50 cm, mantenendo comunque una forma credibile con la specie di appartenenza. Dopo l’eliminazione di alcuni rami, è stata completamente defogliata a fine giugno 2015, e modellata con il filo e tiranti. Dopo una decina di  giorni sono apparse le nuove foglie miniaturizzate.
Ed ora alcune immagini della lavorazione della pianta.

Un bel materiale, mi garba molto tutta la parte alte della pianta, ma il nebari , non conviene fare una margotta basale?

è stato scelto questo stile in quanto è il nebari stesso che lo indica. Margottando la base per creare un nebari a raggera non sarebbe adatto per questo stile, queste sono le leggi della natura!

Bellissima pianta, molto elegante , daltronde è in buone mani ..
Posso chiederti Armando cosa farai in fururo del jin che hai lasciato in apice ??
Ciao e buon lavoro

Per il momento lo lascio, poi vedrò in futuro se tenerlo per testimoniare parte del tronco spezzato o eliminarlo fino al di sotto della corona.

Alby 66 ha scritto:Un bel materiale, mi garba molto tutta la parte alte della pianta, ma il nebari , non conviene fare una margotta basale?

Fossi in te eliminerei quell'irrispettoso cartellino giallo. Come ultimo arrivato mi pare molto azzardato !!

capitanfabius ha scritto:

Alby 66 ha scritto:Un bel materiale, mi garba molto tutta la parte alte della pianta, ma il nebari , non conviene fare una margotta basale?

Fossi in te eliminerei quell'irrispettoso cartellino giallo. Come ultimo arrivato mi pare molto azzardato !!

il mio giardino è un Museo, e per questo i visitatori gradiscono leggere i nomi delle piante, sia nel termine scientifico che quello nazionale volgare.

Armando; Fabio non si riferiva al cartellino sulla pianta che indica il nome, si riferiva al cartellino del commento di alby 66. Il cartellino che lei ha messo a fianco della pianta credo che Fabio, come me non l'abbia nemmeno visto essendo concertato ad ammirare l'essenza in questione.

il bona ha scritto:Armando; Fabio non si riferiva al cartellino sulla pianta che indica il nome, si riferiva al cartellino del commento di alby 66. Il cartellino che lei ha messo a fianco della  pianta credo che Fabio, come me non l'abbia nemmeno visto essendo concertato ad ammirare l'essenza in questione.

QUOTISSIMO       cartellino della pianta????'     e chi l ha visto?

Esatto Sig. Armando , io mi riferivo al "cartellino giallo" che ha inserito l'utente in risposta alla presentazione della sua pianta.
L'ho considerato poco rispettoso nei confronti di un Maestro.
Pero' a questo punto credo che lei non lo abbia nemmeno preso in considerazione , tanto meglio.
Complimenti per il suo lavoro e per il suo giardino .
Fabio

Non volevo assolutamente offendere nessuno con il cartellino, se con questo ho dato fastidio a qualcuno me ne scuso, sopratutto con il diretto interessato (questo riferito a me)

Volevo chiedere al Maestro Dal Col se potesse spiegare meglio il concetto esposto nel titolo. Che differenza c'è tra tagliare e potare?
Vorrei poi dire che il nome botanico della Farnia è Quercus robur o Q.   peduncolata.
La Q. Petraea è  la Rovere.

Grazie per la condivisione del lavoro.. Io amo molto la farnia come essenza, però ho sempre un gran da fare con trattamenti di zolfo per contrastare il maledetto oidio, anche se non nebulizzando più la chioma va meglio, ma anche guardando le piante in natura constato che è una sorta di simbiosi quella che c'è con questo fungo e poche o nessuna pianta ne sono completamente prive..
spero di poter presto visitare il suo giardino maestro Armando per ammirare di persone le sue opere d'arte!

ExGuru ha scritto:Volevo chiedere al Maestro Dal Col se potesse spiegare meglio il concetto esposto nel titolo. Che differenza c'è tra tagliare e potare?
Vorrei poi dire che il nome botanico della Farnia è Quercus robur o Q.   peduncolata.
La Q. Petraea è  la Rovere.

dai testi scientifici e da più fonti è corretto quanto esposto sopra, ma ci sono alcuni botanici che dissentono sulle denominazione di alcuni "colleghi", a che dar ragione? Comunque sia le differenze sono davvero sottili poichè entra in gioco la "variabilità della specie".
Quand'ero in Puglia sulle Murge, ho assistito a una lezione dal vero sulle querce tenuta da una nota professoressa pugliese, spiegando le differenze delle foglie, del peduncolo e naturalmente della ghianda. Ma poichè nel gruppo c'è sempre qualche simpaticone che vuole "forzare" la capacità dell'espertona, mentre questa se ne stava sotto una quercia con alcuni studenti che assistevano alla lezione, il mio amico mi disse: dai che facciamo uno scherzetto alla prof, e, cercando accuratamente dei rametti fogliati in una grande quercia ne tagliò alcuni provenienti dalla stessa pianta! Naturalmente li portò alla prof per farli identificare. è inutile dire che ad ogni rametto diede un nome diverso! a questo punto il mio amico ironicamente la informò che quei rametti provenivano tutti dalla stessa pianta!!! La prof arrossì e si allontanò imbarazzata.

La seconda questione del tagiare o potare ecco per me qual'è la differenza: tagliare è colui che taglia per ridurre una pianta, o un cespuglio o una siepe; potare è colui che riflette sull'azione che sta facendo, poichè da questo intervento si aspetta il risultato futuro della formazione della pianta,controllando soprattutto nel Bonsai le dominaze apicali.
Ed ora un piccolo aggiornamento della quercia.

Armando Dal Col ha scritto:"Potare è colui che riflette sull'azione che sta facendo, poiché da questo intervento si aspetta il risultato futuro della formazione della pianta, controllando soprattutto nel Bonsai le dominanze apicali".

Grazie per le risposte Armando. Da vero Maestro. :-)

Armando Dal Col ha scritto:

ExGuru ha scritto:Volevo chiedere al Maestro Dal Col se potesse spiegare meglio il concetto esposto nel titolo. Che differenza c'è tra tagliare e potare?
Vorrei poi dire che il nome botanico della Farnia è Quercus robur o Q.   peduncolata.
La Q. Petraea è  la Rovere.

dai testi scientifici e da più fonti è corretto quanto esposto sopra, ma ci sono alcuni botanici che dissentono sulle denominazione di alcuni "colleghi", a che dar ragione? Comunque sia le differenze sono davvero sottili poichè entra in gioco la "variabilità della specie".
Quand'ero in Puglia sulle Murge, ho assistito a una lezione dal vero sulle querce tenuta da una nota professoressa pugliese, spiegando le differenze delle foglie, del peduncolo e naturalmente della ghianda. Ma poichè nel gruppo c'è sempre qualche simpaticone che vuole "forzare" la capacità dell'espertona, mentre questa se ne stava sotto una quercia con alcuni studenti che assistevano alla lezione, il mio amico mi disse: dai che facciamo uno scherzetto alla prof, e, cercando accuratamente dei rametti fogliati in una grande quercia ne tagliò alcuni provenienti dalla stessa pianta! Naturalmente li portò alla prof per farli identificare. è inutile dire che ad ogni rametto diede un nome diverso! a questo punto il mio amico ironicamente la informò che quei rametti provenivano tutti dalla stessa pianta!!! La prof arrossì e si allontanò imbarazzata.

La seconda questione del tagiare o potare ecco per me qual'è la differenza: tagliare è colui che taglia per ridurre una pianta, o un cespuglio o una siepe; potare è colui che riflette sull'azione che sta facendo, poichè da questo intervento si aspetta il risultato futuro della formazione della pianta,controllando soprattutto nel Bonsai le dominaze apicali.
  Ed ora un piccolo aggiornamento della quercia.

 

Non si finirebbe mai di ascoltarti caro Armando.....sei una vera fonte di sapere inesauribile....grazie!!!

Mi allaccio al discorso che ha scritto il nostro Giancarlo .... e mi permetto di aggiungere ....

Non si finirebbe mai di ascoltarti caro Armando.....sei una vera fonte di sapere inesauribile....grazie!!!

Aggiungendo :
SOPRATUTTO per l approccio... il rispetto .... il modo ..... la pazienza ... la cura ...la passione...ecc ecc
Che hai per questo/a arte.. mondo... obby .. chiamiamola come vogliamo
Grazie