Marciume radicale via etere?

La domanda potrebbe sembrare stupida, ma a giudicare da quello che mi sta succedendo me lo sto chiedendo seriamente: è possibile che il marciume radicale si diffonda da un vaso all'altro col vento? Non trovo altra spiegazione: quest'anno sto assistendo ad una moria per marciume radicale sia di bonsai che piante normali da non credere...

Esistono molte varieta' di malattie fungine quindi non lo assocerei a "marciume radicale" .
Vediamo come si manifesta il problema .
Hai fatto dei trattamenti ? Con che cosa ?

Senza foto e descrizione di come le coltivi e di dove le tieni è impossibile rispondere.

quoto che il marciume radicale è una malattia ben specifica che si manifesta in condizioni ESTREME di indebolimento della pianta per varie cause, soprattutto in substrati non drenanti o ormai esausti.

Personalmente ho sempre creduto che il fungo che  è causa del marciume, si manifesti in occasioni di scarso drenaggio e ristagno idrico.
Per tanto mi sentirei di escludere il contagio... per lo meno, ok le spore fungine, ma mi pare molto poco probabile nel caso specifico...

Piuttosto, data la moria... potrebbe essere un problema di "scelta" dei composti...??!!

Quoto Simone per quelle in vaso, quelle in terra manifestano esattamente gli stessi sintomi di quelle in vaso?

Grazie a tutti per le risposte.

Di seguito alcune considerazioni per rispondere a tutti:
1) sta accadendo essenzialmente in bonsai in TU esposti a nord, ma è accaduto anche con acadama
2) ristagni idrici li escludo dato che i vasi sono sollevati rispetto al sottovaso
3) il fenomeno si è presentato notando il rimpicciolimento del pane radicale: per intenderci, muovendo il tronco del bonsai si nota che la pianta non è un tutt'uno con il vaso come nelle piante sane, ma si nota che il pane è notevolmente ridotto rispetto alla dimensione del vaso, da qui il sospetto di marciume radicale
4) a livello fogliare nessuno dei bonsai morti presentava alcun segno (olmo, cipresso, ginepro): le foglie erano sane finchè non si sono seccate per la morte della pianta
5) su due bonsai ho trascurato la presenza di muschio cresciuto spontaneamente

Che ne pensate?

thesensej ha scritto:Grazie a tutti per le risposte.

Di seguito alcune considerazioni per rispondere a tutti:
1) sta accadendo essenzialmente in bonsai in TU esposti a nord, ma è accaduto anche con acadama

100% TU o 100% Akadama, sono difficili da gestire... ok 100% Akadama, ma un fondo 100% Pomice grossolana è indispensabile.

2) ristagni idrici li escludo dato che i vasi sono sollevati rispetto al sottovaso

Okkio che si intendono i ristagni idrici all'interno del vaso e non tra vaso e sottovaso. Ristagni che si verificano in diversi casi:

- composto poco drenante
- errato riempimento in fase di invaso/rinvaso degli spazi attraverso (ad esempio) l'utilizzo di un bastoncino. Lasciando sacche d'aria che potrebbero favorire lo stazionamento dell'acqua
- mancata predisposizione di un fondo estremamente drenante, sempre in fase di invaso/rinvaso, tipo 100% pomice grossolana
- fori di drenaggio nel vaso insufficienti, per quantità o dimensioni o per entrambi i casi.
- vaso posizionato non sul piano ma con una forte pendenza
- non mi viene in mente altro ma non lo escludo

3) il fenomeno si è presentato notando il rimpicciolimento del pane radicale: per intenderci, muovendo il tronco del bonsai si nota che la pianta non è un tutt'uno con il vaso come nelle piante sane, ma si nota che il pane è notevolmente ridotto rispetto alla dimensione del vaso, da qui il sospetto di marciume radicale
4) a livello fogliare nessuno dei bonsai morti presentava alcun segno (olmo, cipresso, ginepro): le foglie erano sane finchè non si sono seccate per la morte della pianta
5) su due bonsai ho trascurato la presenza di muschio cresciuto spontaneamente

Che ne pensate?

Rispondo su due punti in particolare... vedi sopra...

Ciao Simo,
son solo 4 anni che mi cimento con le colture in vaso e di sicuro devo fare esperienza..
Gli errori che ho sicuramente commesso sono:
- mancanza di un fondo drenante
- uso di 100% terriccio e/o acadama per alcune piante
- ho iniziato a dare il rame in via preventiva solo da poco (da ora in poi ho intenzione di darglielo ogni 15gg)

Bhè dai, quattro anni non son pochi, dovresti aver accumulato già un pò di esperienza. Il problema è che quando si incomincia non si dà molta importanza al terreno, poi con gli sbagli ci si accorge che con uno strato di fondo grossolano ben drenante e l'uso parsimonioso di T.U. risolvono buona parte dei nostri problemi. L'importante è non scoraggiarsi e fare tesoro di quel che è successo.

Si si, 4 anni non sono pochi..a maggior ragione non mi spiego alcune cose.
Piante sanissime fino a ieri, da un giorno all'altro hanno iniziato ad avere problemi..
Un cipresso e un tuja hanno iniziato a perdere intere porzioni di vegetazione verde e sana..
Bah!