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Ginepro procumbens
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re di olea
giancarlo
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Ginepro procumbens
Il lavoro che mi accingo a presentare è cominciato nel 2002, in marzo di quell’anno mi recai a far visita ad un caro amico vivaista (ora purtroppo scomparso), acquistai una piccola zelkova nire, poi lui girandosi mi disse prendi su questo ginepro procumbens, te lo regalo, sapeva che anche con una pianta cosi’ insignificante io avrei potuto esercitarmi e provare ad impostare una delle mie prime piante…
A prima vista sembrava una pianta senza futuro e per di piu’ era anche sofferente, aveva infatti molte zone giallognole e si vedeva che non era in perfetta forma, era riversa per terra chissa da quanti giorni e per non dispiacergli dicendo che non l’avrei voluta accettai volentieri l’offerta, male che fosse andata sarebbe stata la mia palestra ed avrei fatto esperienza su un ginepro…il mio primo ginepro!!!
Dopo qualche ora ero gia’ alle prese con la piantina, la giravo e la rigiravo tra le mani…non mi venivano idee, ne tantomeno volevo chiedere consigli ad altri amici bonsaisti per timore di fare brutta figura con la pianta dovevo cavarmela da solo…….
Ero impaziente di tagliare, mettere il filo, piegare……… ma come? Non avevo un progetto, non sapevo se impostarla eretta oppure a cascata, poi il portamento strisciante mi fece propendere per una cascata.
Tanta era la mia voglia che ho cominciato ad eliminare quello che ritenevo non mi potesse servire per il progetto che avevo in mente e……… alla fine mi e’ rimasto solo un ramo abbastanza lungo e con la vegetazione “pronta da impostare”, in un primo tempo l’avevo impostata a cascata, ma fatta una prova nel volgere di un paio d’ore tornai a lavorarci sopra e scartai subito la soluzione adottata, alla fine del lavoro venne fuori questa “roba”,
Come si puo' notare venni molto influenzato dalla caratteristica "S" commerciale.....
inutile dire che io ero soddisfattissimo…..mi sentivo un bonsaista provetto e lasciai li tutto convinto di aver “prodotto” il mio primo bonsai. (In parte era vero ma era venuto proprio di pessima qualita’..)
Con il tempo, affinato l’occhio ed acquisito piu’ esperienza, non sono stato soddisfatto dell’impostazione e mi venne l’idea di impostarla in modo diverso piegando il ramo a mo’ di serpente, cercando cosi' di compattare la pianta….…….
qui la pianta dopo circa un anno.....
Devo riconoscere che questa impostazione era senz’altro piu’ “originale” dell’altra quindi lasciai vegetare la pianta cercando di pinzarla per farla infoltire, c’era ancora molto lavoro da fare.
negli anni ho aggiustato alcune cosette riguardo all’impostazione finale fermandomi a questa soluzione…
La fine del progetto per questa pianta penso possa essere grosso modo come questa, eliminando il primo ramo a dx e conferendogli piu’ triangolarita’ ……
E questa una soluzione futura...
Come si vede ci sono due virtual fatti da due cari amici, Francesco Santini ed Andrea Meriggioli….(che ringrazio per essersi prestati ad aiutarmi nel dare un'impostazione alternativa..) queste le loro proposte ulteriori per questa pianta…......molto simili e belle come idee ma vedendo attentamente la pianta non sono ancora dell'idea di impostarla in questo stile.......ma solo perche' la pianta non è ancora pronta, per come intendo io e perche’ cosi’ facendo non sarebbe piu’ una mia idea..
Progetto di Francesco Santini
Progetto di Andrea Meriggioli
Perche’ questo lavoro? Semplice, il mio e’ sempre il solito intento…..proporre materiali da vivaio anche non belli, addirittura insignificanti al primo approccio, ma che se lavorati con un po’ di impegno e fantasia possono produrre ottimi risultati.
Siccome sono aperto a soluzioni alternative e che possono migliorare ulteriormente la pianta ho in mente un progetto un po’ piu’ a lungo termine…..vorrei provare un innesto per approssimazione con una essenza piu’ pregiata (pensavo ad un itogawa).(Forse e’ giunto il momento di provare!!! )
Questa pianta nonostante la sua originale “poverta’” intesa come materiale, in questi anni mi ha impegnato in diversi progetti e modifiche, mi impegnera’ ancora in futuro e forse un giorno potra’ fare bella mostra tra i miei bonsai preferiti!
A prima vista sembrava una pianta senza futuro e per di piu’ era anche sofferente, aveva infatti molte zone giallognole e si vedeva che non era in perfetta forma, era riversa per terra chissa da quanti giorni e per non dispiacergli dicendo che non l’avrei voluta accettai volentieri l’offerta, male che fosse andata sarebbe stata la mia palestra ed avrei fatto esperienza su un ginepro…il mio primo ginepro!!!
Dopo qualche ora ero gia’ alle prese con la piantina, la giravo e la rigiravo tra le mani…non mi venivano idee, ne tantomeno volevo chiedere consigli ad altri amici bonsaisti per timore di fare brutta figura con la pianta dovevo cavarmela da solo…….
Ero impaziente di tagliare, mettere il filo, piegare……… ma come? Non avevo un progetto, non sapevo se impostarla eretta oppure a cascata, poi il portamento strisciante mi fece propendere per una cascata.
Tanta era la mia voglia che ho cominciato ad eliminare quello che ritenevo non mi potesse servire per il progetto che avevo in mente e……… alla fine mi e’ rimasto solo un ramo abbastanza lungo e con la vegetazione “pronta da impostare”, in un primo tempo l’avevo impostata a cascata, ma fatta una prova nel volgere di un paio d’ore tornai a lavorarci sopra e scartai subito la soluzione adottata, alla fine del lavoro venne fuori questa “roba”,
Come si puo' notare venni molto influenzato dalla caratteristica "S" commerciale.....
inutile dire che io ero soddisfattissimo…..mi sentivo un bonsaista provetto e lasciai li tutto convinto di aver “prodotto” il mio primo bonsai. (In parte era vero ma era venuto proprio di pessima qualita’..)
Con il tempo, affinato l’occhio ed acquisito piu’ esperienza, non sono stato soddisfatto dell’impostazione e mi venne l’idea di impostarla in modo diverso piegando il ramo a mo’ di serpente, cercando cosi' di compattare la pianta….…….
qui la pianta dopo circa un anno.....
Devo riconoscere che questa impostazione era senz’altro piu’ “originale” dell’altra quindi lasciai vegetare la pianta cercando di pinzarla per farla infoltire, c’era ancora molto lavoro da fare.
negli anni ho aggiustato alcune cosette riguardo all’impostazione finale fermandomi a questa soluzione…
La fine del progetto per questa pianta penso possa essere grosso modo come questa, eliminando il primo ramo a dx e conferendogli piu’ triangolarita’ ……
E questa una soluzione futura...
Come si vede ci sono due virtual fatti da due cari amici, Francesco Santini ed Andrea Meriggioli….(che ringrazio per essersi prestati ad aiutarmi nel dare un'impostazione alternativa..) queste le loro proposte ulteriori per questa pianta…......molto simili e belle come idee ma vedendo attentamente la pianta non sono ancora dell'idea di impostarla in questo stile.......ma solo perche' la pianta non è ancora pronta, per come intendo io e perche’ cosi’ facendo non sarebbe piu’ una mia idea..
Progetto di Francesco Santini
Progetto di Andrea Meriggioli
Perche’ questo lavoro? Semplice, il mio e’ sempre il solito intento…..proporre materiali da vivaio anche non belli, addirittura insignificanti al primo approccio, ma che se lavorati con un po’ di impegno e fantasia possono produrre ottimi risultati.
Siccome sono aperto a soluzioni alternative e che possono migliorare ulteriormente la pianta ho in mente un progetto un po’ piu’ a lungo termine…..vorrei provare un innesto per approssimazione con una essenza piu’ pregiata (pensavo ad un itogawa).(Forse e’ giunto il momento di provare!!! )
Questa pianta nonostante la sua originale “poverta’” intesa come materiale, in questi anni mi ha impegnato in diversi progetti e modifiche, mi impegnera’ ancora in futuro e forse un giorno potra’ fare bella mostra tra i miei bonsai preferiti!
giancarlo- .
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Re: Ginepro procumbens
buon reportage giancarlo,personalmente non vado d'accordo con i virtual e molte volte non li capisco...della serie disegnare e facile ....per come la vedo io non innesterei.... ,meglio trovare/ lavorare da subito un piccolo ito(anche da talea)
Ospite- Ospite
Re: Ginepro procumbens
giacomo58 ha scritto:buon reportage giancarlo,personalmente non vado d'accordo con i virtual e molte volte non li capisco...della serie disegnare e facile ....per come la vedo io non innesterei.... ,meglio trovare/ lavorare da subito un piccolo ito(anche da talea)
Ciao Giacomo, innanzitutto vedo finalmente con chi sto parlando (avatar), e questo mi fa piacere....ma andiamo a parlare del ginepro...
Io personalmente l'ho sempre pensata come te...se una pianta ha quelle peculiarita' (aghi) o si accetta cosi' come' oppure non si coltiva e si va a cercare un'itoigawa...
Poi pero' negli anni al Club Bonsai ho conosciuto diversi bonsaisti famosi e tutti hanno incominciato a dirmi di provare a fare questo innesto perche' la pianta sarebbe migliorata tantissimo....sai come', senti oggi, senti domani e poi dici ma si ci provo....ecco per questa essenza, non considerandola un capolavoro ma una discreta pianta credo che prima o poi provero'.....
Di fondo, invece la penso esattamente come te....vorrei rispettare le caratteristiche delle piante che prendo, e se le scelgo perche' attratto da loro, vorrei non modificare niente ma lavorarle cosi' come sono....
giancarlo- .
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Re: Ginepro procumbens
concordo con l'innesto,anche perchè con una pianta così piccola,la riuscita e quasi sicura ed in tempi brevi.
re di olea- Moderatore
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Re: Ginepro procumbens
Avevo preso l'anno scorso alcune piantine da provare.....ho fatto tutto da solo e al momento non mi e' riuscito....dovro' riprovare questa volta, con un innesto per approssimazione, piu' facile ed immediato.....vedremo quest'anno...
giancarlo- .
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Re: Ginepro procumbens
ciao giancarlo mi piace molto il movimento che sei riuscito a dare alla pianta ...............very good
paiute-li- Nuovo Utente
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Re: Ginepro procumbens
paiute-li ha scritto:ciao giancarlo mi piace molto il movimento che sei riuscito a dare alla pianta ...............very good
Grazie....
giancarlo- .
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Re: Ginepro procumbens
Complimenti per il lavoro sin qui svolto Giancarlo!
Non entro nel merito del discorso innesto sì o innesto no... Però ho provato anche io ad immaginare come vedrei la pianta e devo che dopo aver tentato un virtual (sono na chiavica) il risultato è piuttosto in linea coi suggerimenti che ti hanno dato... Più verso la soluzione di Santini.
Ecco la mia oscena proposta!!!
Rispetto alla soluzione di Santini, che ripeto mi garba assai, potresti anche stilizzarla di meno lasciando più verde sulla sinistra.
Per venire al dunque, al di la dell'effettiva e precisa posizione dei vari palchi, io:
1. non avrei dubbi nel far saltare il primo ramo di sinistra per evidenziare maggiormente il bel movimento sinuoso del tronco.
2. non eliminerei il ramo basso di sinistra neanche sotto tortura perchè è un elemento focale che bilancia benissimo l'insieme.
3. la abbasserei leggermente.
Questo è il mio modo di vedere la pianta... Buono studio e buon lavoro.
Mi raccomando non dimenticarti di renderci partecipi delle sue prossime evoluzioni!
Non entro nel merito del discorso innesto sì o innesto no... Però ho provato anche io ad immaginare come vedrei la pianta e devo che dopo aver tentato un virtual (sono na chiavica) il risultato è piuttosto in linea coi suggerimenti che ti hanno dato... Più verso la soluzione di Santini.
Ecco la mia oscena proposta!!!
Rispetto alla soluzione di Santini, che ripeto mi garba assai, potresti anche stilizzarla di meno lasciando più verde sulla sinistra.
Per venire al dunque, al di la dell'effettiva e precisa posizione dei vari palchi, io:
1. non avrei dubbi nel far saltare il primo ramo di sinistra per evidenziare maggiormente il bel movimento sinuoso del tronco.
2. non eliminerei il ramo basso di sinistra neanche sotto tortura perchè è un elemento focale che bilancia benissimo l'insieme.
3. la abbasserei leggermente.
Questo è il mio modo di vedere la pianta... Buono studio e buon lavoro.
Mi raccomando non dimenticarti di renderci partecipi delle sue prossime evoluzioni!
momo1979- Nuovo Utente
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Re: Ginepro procumbens
momo1979 ha scritto:Complimenti per il lavoro sin qui svolto Giancarlo!
Non entro nel merito del discorso innesto sì o innesto no... Però ho provato anche io ad immaginare come vedrei la pianta e devo che dopo aver tentato un virtual (sono na chiavica) il risultato è piuttosto in linea coi suggerimenti che ti hanno dato... Più verso la soluzione di Santini.
Ecco la mia oscena proposta!!!
Rispetto alla soluzione di Santini, che ripeto mi garba assai, potresti anche stilizzarla di meno lasciando più verde sulla sinistra.
Per venire al dunque, al di la dell'effettiva e precisa posizione dei vari palchi, io:
1. non avrei dubbi nel far saltare il primo ramo di sinistra per evidenziare maggiormente il bel movimento sinuoso del tronco.
2. non eliminerei il ramo basso di sinistra neanche sotto tortura perchè è un elemento focale che bilancia benissimo l'insieme.
3. la abbasserei leggermente.
Questo è il mio modo di vedere la pianta... Buono studio e buon lavoro.
Mi raccomando non dimenticarti di renderci partecipi delle sue prossime evoluzioni!
Ciao momo, la tua proposta non e' per niente oscena e forse e' la piu' percorribile....ti ringrazio per il virtual che hai fatto....
Al momento sto sperimentando un innesto con itoigawa per contatto....vedro' se a primavera avra' attecchito, poi se eventualmente non riuscira', allora la riprendo in mano e provero' a dargli un'impostazione definitiva seguendo un po' quello che mi e' stato consigliato....di sicuro il forum sapra' ogni decisione presa..... e
giancarlo- .
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Re: Ginepro procumbens
Io lo preferivo prima,i gusti sono gusti.....eheh!!!!
..ovviamente con una chima piu' matura, ma se hai scelto un'altra strada,ben venga
..ovviamente con una chima piu' matura, ma se hai scelto un'altra strada,ben venga
TonyZ- Bonsaista esperto
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Re: Ginepro procumbens
TonyZ ha scritto:Io lo preferivo prima,i gusti sono gusti.....eheh!!!!
..ovviamente con una chima piu' matura, ma se hai scelto un'altra strada,ben venga
Certamente Tony, altrimenti faremmo alberi tutti uguali...
Quella soluzione fu una delle prime che mi venne in mente, poi con il tempo ho cambiato (come si e' visto..) poi se in meglio oppure in peggio...ormai e' andata...
giancarlo- .
- Messaggi : 16153
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Località : Boffalora d'Adda - Lodi
Re: Ginepro procumbens
Aggiorno la situazione di questa piantina...negli anni come avete visto e' cambiata tante volte...questa e' stata la mia prima pianta che ho lavorato ed e' stata una palestra inesauribile per me....
Ecco ora come si presenta dopo un paio di tentativi falliti di innesto di Itoigawa......
Ecco ora come si presenta dopo un paio di tentativi falliti di innesto di Itoigawa......
giancarlo- .
- Messaggi : 16153
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Località : Boffalora d'Adda - Lodi
Re: Ginepro procumbens
Giancarlo, le tue lavorazioni, anche su materiali poco pregiati, sono sempre istruttive ed interessanti.
A mio parere, infatti, gli elementi che davvero contano, per chi è appassionato dell'Arte del Bonsai, sono il divertimento (nel lavorare la pianta e nel vederla crescere ed evolversi), pur nel rispetto delle caratteristiche dell'essenza e dei cànoni di questo o quello stile, ed il "feeling" che si viene a creare con ogni esemplare in collezione, per pregiato o meno che sia.
In sostanza credo che ogni piantina con un po' di potenziale, anche minimo, debba essere trattata e considerata con il dovuto "rispetto": non dimentichiamoci che, pur essendo tendenzialmente il bonsaista - c'è da sperarlo! - un amante delle piante e della Natura, fili, potature, rinvasi, lavorazioni del legno sono comunque pratiche artificiali, anche se dirette a riprodurre o dare l'idea, per quanto possibile, di quanto Madre Natura è in grado di modellare parte delle sue creature.
Ciò premesso, a me, sinceramente, piacevano le primissime due versioni della pianta; l'impostazione "definitiva", con quella curva serpentoidale ed il resto a salire, non so perché, ma non mi soddisfano...in ogni caso de gustibus, quindi!
Come sempre buon bonsai, amico!
S.
A mio parere, infatti, gli elementi che davvero contano, per chi è appassionato dell'Arte del Bonsai, sono il divertimento (nel lavorare la pianta e nel vederla crescere ed evolversi), pur nel rispetto delle caratteristiche dell'essenza e dei cànoni di questo o quello stile, ed il "feeling" che si viene a creare con ogni esemplare in collezione, per pregiato o meno che sia.
In sostanza credo che ogni piantina con un po' di potenziale, anche minimo, debba essere trattata e considerata con il dovuto "rispetto": non dimentichiamoci che, pur essendo tendenzialmente il bonsaista - c'è da sperarlo! - un amante delle piante e della Natura, fili, potature, rinvasi, lavorazioni del legno sono comunque pratiche artificiali, anche se dirette a riprodurre o dare l'idea, per quanto possibile, di quanto Madre Natura è in grado di modellare parte delle sue creature.
Ciò premesso, a me, sinceramente, piacevano le primissime due versioni della pianta; l'impostazione "definitiva", con quella curva serpentoidale ed il resto a salire, non so perché, ma non mi soddisfano...in ogni caso de gustibus, quindi!
Come sempre buon bonsai, amico!
S.
Re: Ginepro procumbens
Purtroppo questa pianta ha perso dei rami per svariati motivi...in primis per i tentativi andati a vuoto di innestarla ad itoigawa.....comunque proprio perche' parli di gusti personali, la vide un maestro anni fa'...mi disse che il particolare della curva era un ottimo punto di interesse, dove poi avrei dovuto costruire e modellare attorno la ramificazione...e secondo lui doveva vedersi proprio quella curva come punto di interesse..a lui piaque molto...questo solo per riagganciarmi alle tue ultime parole... Comunque e' cosi' non per mia scelta...ed ora devo cercare di portarla avanti nel migliore dei modi trattandola sempre come merita...con rispetto...insert-coin ha scritto:Giancarlo, le tue lavorazioni, anche su materiali poco pregiati, sono sempre istruttive ed interessanti.
A mio parere, infatti, gli elementi che davvero contano, per chi è appassionato dell'Arte del Bonsai, sono il divertimento (nel lavorare la pianta e nel vederla crescere ed evolversi), pur nel rispetto delle caratteristiche dell'essenza e dei cànoni di questo o quello stile, ed il "feeling" che si viene a creare con ogni esemplare in collezione, per pregiato o meno che sia.
In sostanza credo che ogni piantina con un po' di potenziale, anche minimo, debba essere trattata e considerata con il dovuto "rispetto": non dimentichiamoci che, pur essendo tendenzialmente il bonsaista - c'è da sperarlo! - un amante delle piante e della Natura, fili, potature, rinvasi, lavorazioni del legno sono comunque pratiche artificiali, anche se dirette a riprodurre o dare l'idea, per quanto possibile, di quanto Madre Natura è in grado di modellare parte delle sue creature.
Ciò premesso, a me, sinceramente, piacevano le primissime due versioni della pianta; l'impostazione "definitiva", con quella curva serpentoidale ed il resto a salire, non so perché, ma non mi soddisfano...in ogni caso de gustibus, quindi!
Come sempre buon bonsai, amico!
S.
giancarlo- .
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Re: Ginepro procumbens
Peccato che la pianta abbia scartato diversa ramificazione...sarebbe stato ancor più interessante vedere gli sviluppi della coltivazione e delle lavorazioni!giancarlo ha scritto:
Purtroppo questa pianta ha perso dei rami per svariati motivi...in primis per i tentativi andati a vuoto di innestarla ad itoigawa.....comunque proprio perche' parli di gusti personali, la vide un maestro anni fa'...mi disse che il particolare della curva era un ottimo punto di interesse, dove poi avrei dovuto costruire e modellare attorno la ramificazione...e secondo lui doveva vedersi proprio quella curva come punto di interesse..a lui piaque molto...questo solo per riagganciarmi alle tue ultime parole... Comunque e' cosi' non per mia scelta...ed ora devo cercare di portarla avanti nel migliore dei modi trattandola sempre come merita...con rispetto...
In ogni caso bene per il rispetto che merita!
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