Traduttore Google
Contatto forum
A causa dei tanti messaggi privati in arrivo, ho messo un limite per scrivere MP all'amministratore, quindi prima di poter scrivere messaggi all'amministratore ed i suoi componenti bisogna aver fatto almeno 10 post
Per urgenze particolari, per reclami o solo per suggerimenti gli utenti che non hanno i requisiti, possono scrivere a questo indirizzo:
giancarlo.carlini@alice.itCerca
Argomenti più visti
Ultimi argomenti attivi
Migliori postatori
giancarlo | ||||
kordonbleu | ||||
Simo. | ||||
cirodanapoli | ||||
orsoferito | ||||
TonyZ | ||||
danielo55 | ||||
alby94 | ||||
Gualty | ||||
Bonsaicaffe |
I postatori più attivi del mese
Nessun utente |
Segui Giancarlo su Facebook
acer buergerianum
3 partecipanti
Pagina 1 di 1
acer buergerianum
Acquistai questa pianta nel 2009 presso un vivaio di Paderno Dugnano operante nel settore. era solo il tronco, ma già formato per una buona parte; come mi è stato detto poi da esperti, si dovrebbe poter notare che si tratta di materiale da campo anche perchè il tronco risulta 'schiacciato' dal fronte al retro... boh, lo prendo per buono
Nel 2009 ero praticamente agli esordi e l'unica cosa che feci fu coltivarlo tagliando ogni tanto qualche rametto; l'anno successivo (2010) lo rinvasai e trovai una sgradita sorpresa: un piede 'ad uncino', tre radici che scendevano con portamento 'cattivo' prima di diramarsi; per quell'anno coltivai perchè facesse rami; all'epoca lo tenevo sul balcone di casa e, così come oggi, ero scarso nelle concimazioni.
Nel mio disordine e nella mia scarsità di materiale fotografico, ho trovato questa mezza foto di giugno del 2010 (fronte attuale):
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Non ho trovato altre foto, quindi col materiale fotografico 'salteremo' a quest'anno (poi magari cercando le troverò... boh)
Negli anni successivi eseguii sempre il trapianto in modo che il piccolo migliorasse le radici e a tal fine provai anche a fare una 'mezza margotta' scortecciando parte del piede (tra la diramazione di una radice e 'il piede' effettivo) e poi ovviamente ricoprendo... qualcosa pare accadere, ma farò foto al rinvaso della prossima primavera.
Nella primavera 2011 parlando con un altro appassionato emerse un problema: un 'bitorzolo' sul lato destro (un po' visibile nella foto precedente)... e quindi segai via un pezzo, certo che l'essenza avrebbe callato; non so bene perchè, ma spesso in internet si legge di 'scavare il taglio'... lo feci... e il risultato fu che non callò. Il motivo, molto probabilmente, fu che mancava legno per far crescere il callo, ragion per cui nella primavera 2012 provai a ricostruire la parte 'mancante' con del mastice bicomponente... e non funzionò perchè il mastice non aveva nulla a cui ancorarsi
Nell'inverno del 2012-primavera 2013 il maestro mi ha spiegato per quale ragione molto probabilmente non aveva callato e mi ha detto di far crescere molto i rami così che spingesse il più possibile (e quindi calli), ma anche che, essendo di taglia shohin, deve avere dei rami 'esagerati'; morale: ho ripareggiato il taglio, coperto con mastice per azalee (perchè mi pare faccia fare un callo molto liscio e schiacciato) e ho lasciato crescere alcuni rami. Unico neo: l'amico calla poco, probabilmente perchè mi manca un ramo immediatamente sopra al callo... e per questo sto pensando all'innesto. Oppure vuole più sole sulla ferita così da scaldare e far aumentare la callatura?? Il maestro dice di proseguire col far crescere 'le antenne', altre idee o consigli? (non che non mi fidi del maestro, tutt'altro, solo che cerco sempre altri spunti con cui poi ne discuterò anche con lui)
Quali esperienze o consigli avete in merito?
Allego alcune foto, anche in fase di germogliazione, per mostrarvi una sua particolarità (o che almeno è tale rispetto gli altri buergeriani che ho): quando apre le gemme, queste sono arancioni... un colore magnifico, ma tutti gli altri mi si aprono verdi... proprio verde brillante... solo dopo lui vira sul verde... e non è la concimazione che è uguale per tutti... boh! In sostanza o faccio autoinnesti oppure devo taleare a go go... e lui fino ad ora, magari per colpa mia, non ha mai radicato per talea
foto del retro questa primavera in germogliazione (non so perchè l'ho fatta del retro... boh... ma tanto col cellulare l'unico 'problema' è occupare memoria; in ogni caso si vede un po la sostituzione dell'apice):
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
fronte a foglie aperte, ma ancora tenere e giovani; si vede il ramo di destra sostituito... il maestro mi ha bacchettato dicendomi che avrei potuto lasciar crescere di più senza tagliarlo:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
retro, quando la foglia matura un po', ecco che vira al verde:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
foto di una decina di giorni fa (oggi è qualche centimetro più lungo); nonostante la stagione piovosa, questo mantiene foglie piccole e internodi corti eccetto che sui rami lasciati crescere (è funzionata la pinzatura diversamente da altri aceri):
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
un po' si vede lo squarcio... oggi o domani vedo di fare qualche foto migliore:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Ora se ne sta in giardino all'ombra, ma a primavera e fine estate/autunno sta al sole pieno, sverna in serra fredda perchè tanto ho spazio; riceve concimazione (mai abbondante) come gli altri: stallatico in marzo/aprile, ONE granulare fino alla stasi estiva (sempre che la faccia...) mentre un concime del consorzio (non ho il nome) con un buon titolo di PK da circa il 20 agosto fino ad ottobre; riceve regolari cimature (eccetto ai rami che lascio allungare) e durante tutta la stagione vegetativa effettuo una defogliazione parziale (via le foglie più grandi), mai una defogliazione totale. Come dicevo, a primavera (o autunno, dipende da come mi gira e dal tempo che avrò) verrà rinvasato e magari gli costruirò una cassettina in legno bassa e larga (sperando di trovare qualche piacevole sorpresa).
Nel 2009 ero praticamente agli esordi e l'unica cosa che feci fu coltivarlo tagliando ogni tanto qualche rametto; l'anno successivo (2010) lo rinvasai e trovai una sgradita sorpresa: un piede 'ad uncino', tre radici che scendevano con portamento 'cattivo' prima di diramarsi; per quell'anno coltivai perchè facesse rami; all'epoca lo tenevo sul balcone di casa e, così come oggi, ero scarso nelle concimazioni.
Nel mio disordine e nella mia scarsità di materiale fotografico, ho trovato questa mezza foto di giugno del 2010 (fronte attuale):
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Non ho trovato altre foto, quindi col materiale fotografico 'salteremo' a quest'anno (poi magari cercando le troverò... boh)
Negli anni successivi eseguii sempre il trapianto in modo che il piccolo migliorasse le radici e a tal fine provai anche a fare una 'mezza margotta' scortecciando parte del piede (tra la diramazione di una radice e 'il piede' effettivo) e poi ovviamente ricoprendo... qualcosa pare accadere, ma farò foto al rinvaso della prossima primavera.
Nella primavera 2011 parlando con un altro appassionato emerse un problema: un 'bitorzolo' sul lato destro (un po' visibile nella foto precedente)... e quindi segai via un pezzo, certo che l'essenza avrebbe callato; non so bene perchè, ma spesso in internet si legge di 'scavare il taglio'... lo feci... e il risultato fu che non callò. Il motivo, molto probabilmente, fu che mancava legno per far crescere il callo, ragion per cui nella primavera 2012 provai a ricostruire la parte 'mancante' con del mastice bicomponente... e non funzionò perchè il mastice non aveva nulla a cui ancorarsi
Nell'inverno del 2012-primavera 2013 il maestro mi ha spiegato per quale ragione molto probabilmente non aveva callato e mi ha detto di far crescere molto i rami così che spingesse il più possibile (e quindi calli), ma anche che, essendo di taglia shohin, deve avere dei rami 'esagerati'; morale: ho ripareggiato il taglio, coperto con mastice per azalee (perchè mi pare faccia fare un callo molto liscio e schiacciato) e ho lasciato crescere alcuni rami. Unico neo: l'amico calla poco, probabilmente perchè mi manca un ramo immediatamente sopra al callo... e per questo sto pensando all'innesto. Oppure vuole più sole sulla ferita così da scaldare e far aumentare la callatura?? Il maestro dice di proseguire col far crescere 'le antenne', altre idee o consigli? (non che non mi fidi del maestro, tutt'altro, solo che cerco sempre altri spunti con cui poi ne discuterò anche con lui)
Quali esperienze o consigli avete in merito?
Allego alcune foto, anche in fase di germogliazione, per mostrarvi una sua particolarità (o che almeno è tale rispetto gli altri buergeriani che ho): quando apre le gemme, queste sono arancioni... un colore magnifico, ma tutti gli altri mi si aprono verdi... proprio verde brillante... solo dopo lui vira sul verde... e non è la concimazione che è uguale per tutti... boh! In sostanza o faccio autoinnesti oppure devo taleare a go go... e lui fino ad ora, magari per colpa mia, non ha mai radicato per talea
foto del retro questa primavera in germogliazione (non so perchè l'ho fatta del retro... boh... ma tanto col cellulare l'unico 'problema' è occupare memoria; in ogni caso si vede un po la sostituzione dell'apice):
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
fronte a foglie aperte, ma ancora tenere e giovani; si vede il ramo di destra sostituito... il maestro mi ha bacchettato dicendomi che avrei potuto lasciar crescere di più senza tagliarlo:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
retro, quando la foglia matura un po', ecco che vira al verde:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
foto di una decina di giorni fa (oggi è qualche centimetro più lungo); nonostante la stagione piovosa, questo mantiene foglie piccole e internodi corti eccetto che sui rami lasciati crescere (è funzionata la pinzatura diversamente da altri aceri):
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
un po' si vede lo squarcio... oggi o domani vedo di fare qualche foto migliore:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Ora se ne sta in giardino all'ombra, ma a primavera e fine estate/autunno sta al sole pieno, sverna in serra fredda perchè tanto ho spazio; riceve concimazione (mai abbondante) come gli altri: stallatico in marzo/aprile, ONE granulare fino alla stasi estiva (sempre che la faccia...) mentre un concime del consorzio (non ho il nome) con un buon titolo di PK da circa il 20 agosto fino ad ottobre; riceve regolari cimature (eccetto ai rami che lascio allungare) e durante tutta la stagione vegetativa effettuo una defogliazione parziale (via le foglie più grandi), mai una defogliazione totale. Come dicevo, a primavera (o autunno, dipende da come mi gira e dal tempo che avrò) verrà rinvasato e magari gli costruirò una cassettina in legno bassa e larga (sperando di trovare qualche piacevole sorpresa).
jiraiya- Nuovo Utente
- Messaggi : 159
Data d'iscrizione : 11.02.13
Località : Saronno
Re: acer buergerianum
Ho letto attentamente la storia del tuo acero e di conseguenza la tua storia.
Io penso che tu dovresti essere più convinto di quello che fai e dovresti avere più fiducia nelle persone (o persona ) che ti segue se la consideri di fiducia.
Vedo, o forse immagino, tanti "boh" che forse vogliono di poca convinzione.
Secondo me anche se il "materiale" di partenza non era il massimo, comunque la foglia rosa alla schiusa, la dimensione piccola sono dei pregi che andranno a mitigare il difetto del buco che chiude poco.
Però visto che c'è, invece di nasconderlo, evidenzialo e potrebbe diventare anche un punto forte della pianta.
Insomma, fatti un programma preciso ed osservalo seguendo gli insegnamenti, vedrai che la pianta ti gratificherà..............
Io penso che tu dovresti essere più convinto di quello che fai e dovresti avere più fiducia nelle persone (o persona ) che ti segue se la consideri di fiducia.
Vedo, o forse immagino, tanti "boh" che forse vogliono di poca convinzione.
Secondo me anche se il "materiale" di partenza non era il massimo, comunque la foglia rosa alla schiusa, la dimensione piccola sono dei pregi che andranno a mitigare il difetto del buco che chiude poco.
Però visto che c'è, invece di nasconderlo, evidenzialo e potrebbe diventare anche un punto forte della pianta.
Insomma, fatti un programma preciso ed osservalo seguendo gli insegnamenti, vedrai che la pianta ti gratificherà..............
Re: acer buergerianum
ciao Orsoferito, grazie del 'passaggio'
no dai, del maestro mi fido, così come degli appassionati con cui scambio pareri è solo che, caratteristica mia, a me piace scambiare opinioni e, qualora non ho esperienza diretta o modo o conoscenza 'certa', prendo per buono quanto dettomi da altri (siano appassionati esperti, espertissimi, maestri o novizi), senza tuttavia prenderlo per Vangelo (ma non per questo lo sminuisco); inoltre scambiare pareri mi aiuta a vedere 'altro' oltre quello che vedo io e del mio maestro ciò che mi piace è che ascolta sempre le idee e i suggerimenti di chiunque (poi non per questo 'fa così', ma ci pensa e, in caso, 'smonta' il motivo cardine dell'intervento)... e se sono workshop con un po' di gente ci sono un bel po' di idee
bella la possibilità di usarlo come shari o, chissà, sabamiki... devo pensarci! quando poi lo vedremo nudo magari ci pensiamo graficamente
questa è una foto odierna... pessima perchè l'ho fatta al tramonto in pochi giorni ha allungato ancora, segno che -finalmente- per lui è arrivata la bella stagione... e da come lo conosco capisco anche che nemmeno quast'anno si fermerà per la stasi:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
più o meno si vede meglio il pezzo 'incriminato' (anche se sfocato):
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
qui credo si riesca ad apprezzare la differenza di dimensione delle foglie:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
le più grandi sono quelle apicali dei rami che sto lasciando crescere, le più piccole sono quelle della chioma compatta che subisce pinzature e defogliazione parziale (asporto le foglie grandi): la pianta reagisce con internodi corti, foglie piccole e distribuisce il vigore più verso i rami sacrificali che crescono liberamente; oltre alla defogliazione, le foglie grandi dovrebbero essere segno che la pianta 'vede' come zone nettamente più forti i rami sacrificali... com'è giusto sia, altrimenti non lo terrei mai in forma (in sostanza 'si distrae' dal far crescere tutto in maniera uniforme piuttosto che far crescere di più l'apice). altro particolare, ci sono alcune foglie che hanno la punta mezzana più lunga (cosa rilevata anche in altri aceri buergeriani)... ma non so perchè.
no dai, del maestro mi fido, così come degli appassionati con cui scambio pareri è solo che, caratteristica mia, a me piace scambiare opinioni e, qualora non ho esperienza diretta o modo o conoscenza 'certa', prendo per buono quanto dettomi da altri (siano appassionati esperti, espertissimi, maestri o novizi), senza tuttavia prenderlo per Vangelo (ma non per questo lo sminuisco); inoltre scambiare pareri mi aiuta a vedere 'altro' oltre quello che vedo io e del mio maestro ciò che mi piace è che ascolta sempre le idee e i suggerimenti di chiunque (poi non per questo 'fa così', ma ci pensa e, in caso, 'smonta' il motivo cardine dell'intervento)... e se sono workshop con un po' di gente ci sono un bel po' di idee
bella la possibilità di usarlo come shari o, chissà, sabamiki... devo pensarci! quando poi lo vedremo nudo magari ci pensiamo graficamente
questa è una foto odierna... pessima perchè l'ho fatta al tramonto in pochi giorni ha allungato ancora, segno che -finalmente- per lui è arrivata la bella stagione... e da come lo conosco capisco anche che nemmeno quast'anno si fermerà per la stasi:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
più o meno si vede meglio il pezzo 'incriminato' (anche se sfocato):
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
qui credo si riesca ad apprezzare la differenza di dimensione delle foglie:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
le più grandi sono quelle apicali dei rami che sto lasciando crescere, le più piccole sono quelle della chioma compatta che subisce pinzature e defogliazione parziale (asporto le foglie grandi): la pianta reagisce con internodi corti, foglie piccole e distribuisce il vigore più verso i rami sacrificali che crescono liberamente; oltre alla defogliazione, le foglie grandi dovrebbero essere segno che la pianta 'vede' come zone nettamente più forti i rami sacrificali... com'è giusto sia, altrimenti non lo terrei mai in forma (in sostanza 'si distrae' dal far crescere tutto in maniera uniforme piuttosto che far crescere di più l'apice). altro particolare, ci sono alcune foglie che hanno la punta mezzana più lunga (cosa rilevata anche in altri aceri buergeriani)... ma non so perchè.
jiraiya- Nuovo Utente
- Messaggi : 159
Data d'iscrizione : 11.02.13
Località : Saronno
Re: acer buergerianum
a me non dispiace come "soggetto", indubbiamente c'è da fare!!
come dice orso quella cicatrice può essere un punto importante visto che sarà arduo nasconderlo e soprattutto ti deforma un pò la linea della pianta!!
come dice orso quella cicatrice può essere un punto importante visto che sarà arduo nasconderlo e soprattutto ti deforma un pò la linea della pianta!!
kordonbleu- Moderatore
- Messaggi : 13996
Data d'iscrizione : 10.03.12
Età : 104
Località : Teramo
Argomenti simili
» Acer Buergerianum
» acer buergerianum con vaso ghiacciato
» Acer Buergerianum - Propagazione per Talea
» Acero Tridente (acer buergerianum) - consiglio
» Nuovo progetto: boschetto shohin di Acer buergerianum.
» acer buergerianum con vaso ghiacciato
» Acer Buergerianum - Propagazione per Talea
» Acero Tridente (acer buergerianum) - consiglio
» Nuovo progetto: boschetto shohin di Acer buergerianum.
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Mar 15 Ott 2024, 19:31 Da kordonbleu
» Bonsai che perde foglie annerite
Mar 08 Ott 2024, 09:42 Da kordonbleu
» Capitozzatura e innesti
Gio 03 Ott 2024, 08:36 Da kordonbleu
» Ciao da Bologna (Suiseki)
Ven 27 Set 2024, 07:00 Da kordonbleu
» Ciao da Bologna (Suiseki)
Gio 26 Set 2024, 20:31 Da teobazbo
» Malattia melo
Ven 13 Set 2024, 20:27 Da Riki
» Che tempo fa ?
Ven 13 Set 2024, 18:48 Da kordonbleu
» mostra bonsai Cepagatti (PE) del 7/8 settembre
Ven 13 Set 2024, 18:45 Da kordonbleu
» La tecnica dell'imbustamento
Mar 10 Set 2024, 04:48 Da Armando Dal Col