Tavolini - Lezione al BonsaiClubPalermo

Gironzolando per l'Hardisck, mi sono imbattuto in una cartella dimenticata con le foto di una mia lezione sulla costruzione di un tavolino, risalente al 2008, quando ero ancora socio del Bonsai Club Palermo.
Sperando di fare cosa gradita a quanti si vogliono cimentare nella realizzazione di qualche tavolino ho deciso di rendervene partecipi.

Questo è il tavolino a cui mi sono ispirato.


Partendo da un asse di abete, materiale non molto pregiato ma molto bello da vedere, per le sue venature, e molto facile da lavorare, ho realizzato le varie parti che compongono il tavolino.


Fra tutte le parti la più difficoltosa da realizzare sono i piedini. Fra gli innumerevoli modelli che esistono, mi sono soffermato sul tipo più comune che ritengo essere i più facili da realizzare.






Utilizzando un morsetto a squadra multipla ho fatto vedere come incollare le varie parti che compongono il piano.




A questo punto ho spiegato come decorare il bordo del tavolino praticando due semplici scanalature paralle, in alternativa, se non si ha a disposizione una fresatrice (pantografo) per realizzare un profilo più artistico, si possono acquistare dei profili o modanature preconfezionate esisenti in commercio nelle forme più disparate ed appilicarli al bordo del tavolino.








Utilizzando degli spinotti di legno di faggio e praticando dei buchi nei punti di unione, ho fatto vedere come procedere per posizionare i piedini e le altre parti.





Successivamente ho spiegato come procedere alla colorazione e verniciatura.

Ho preparato una tintura all'aqua con mordente colore Noce e Mogano e anilina di colore Giallo ottenendo una tonalità simile al palissandro che verrà stesa a pennello ed uniformata utilizzando una spugna.





Per la verniciatura ho utilizzato della vernice alla nitro a due componenti, fondo e finitura trasparente opaca, ho spiegato,una volta stesta la vernice di fondo e lasciata ad sciugare perfettamente, come eliminare la peluria e la vernice in eccesso utilizzando una spugna abrasiva a grana molto fine (180 - 200).
A questo punto il tavolo e pronto per la vernice di finitura, che andrà stesa in modo molto uniforme, utilizzando un pennello molto morbido.



Nei giorni seguenti ho proceduto all'incollaggio del tavolino con colla vinilica.



Dopo aver preparato lo stucco per legno colorato con colori acrilici del tipo che si usano per il ducotone, ho proceduto al riempimento di eventuali fessurine ed imperfezioni del legno.



Tolto tutto lo stucco in eccesso, il tavolo è pronto per la tinteggiatura e verniciatura.



Risultato finale.



Ciao Pino

Bellissimo ed interessantissimo post Pino! Grazie!

Rinnovo i complimenti, sei veramente bravissimo!

pino ,ottimo post e bel tavolino

Come lo dobbiamo chiamare a quest'uomo? Pino il grande!?!?!?!?!?!

Non so, dite voi.....Un lavoro a dir poco speciale, degno di un grande falegname......COMPLIMENTI CARO PINO!!!!!

QUESTO BEL LAVORETTO LO METTIAMO IN EVIDENZA affinche' tutti possano consultarlo......

giancarlo ha scritto:Come lo dobbiamo chiamare a quest'uomo? Pino il grande!?!?!?!?!?!

Non so, dite voi.....Un lavoro a dir poco speciale, degno di un grande falegname......COMPLIMENTI CARO PINO!!!!!

QUESTO BEL LAVORETTO LO METTIAMO IN EVIDENZA affinche' tutti possano consultarlo......

ma che uomo poliedrico.....che dire....semplicemente BRAVOOOOOOOO

BRAVO BRAVO BRAVO..........
Però ho visto che realizzi tavolini con il ripiano sporgente rispetto ai piedi, mentre in mostra ne ho visti spesso con il bordo del ripiano "a filo" (si dice così mi sembra ) con i piedi.....forse in quel modo risultano un po' più eleganti, che dici?
Sicuramente è solo un gusto personale dato che io sono amante delle linee poco pesanti e più snelle.
Certo che anche creare tavolini è un'arte....ancora bravo....

Chiara ha scritto:BRAVO BRAVO BRAVO..........
Però ho visto che realizzi tavolini con il ripiano sporgente rispetto ai piedi, mentre in mostra ne ho visti spesso con il bordo del ripiano "a filo" (si dice così mi sembra ) con i piedi.....forse in quel modo risultano un po' più eleganti, che dici?
Sicuramente è solo un gusto personale dato che io sono amante delle linee poco pesanti e più snelle.
Certo che anche creare tavolini è un'arte....ancora bravo....

I tavolini vanno scelti a seconda della pianta che si vuole esporre. Ad un bonsai maschile con una struttura massiccia va abbinato un tavolo importante con movimento, mentre un bonsai femminile, esile, con tronco o tronchi sottili e eleganti, va abbinato un tavolino dalle lenee leggere ed essenziali.

Ciao

questo me l'ero perso, ottimo articolo e ottima spiegazione!!

kordonbleu ha scritto:questo me l'ero perso, ottimo articolo e ottima spiegazione!!

KingBear ha scritto:

Chiara ha scritto:BRAVO BRAVO BRAVO..........
Però ho visto che realizzi tavolini con il ripiano sporgente rispetto ai piedi, mentre in mostra ne ho visti spesso con il bordo del ripiano "a filo" (si dice così mi sembra ) con i piedi.....forse in quel modo risultano un po' più eleganti, che dici?
Sicuramente è solo un gusto personale dato che io sono amante delle linee poco pesanti e più snelle.
Certo che anche creare tavolini è un'arte....ancora bravo....

I tavolini vanno scelti a seconda della pianta che si vuole esporre. Ad un bonsai maschile con una struttura massiccia va abbinato un tavolo importante con movimento, mentre un bonsai femminile, esile, con tronco o tronchi sottili e eleganti, va abbinato un tavolino dalle lenee leggere ed essenziali.

Ciao

Bellissimo e interessantissimo post   complimenti PINO:felicissimi: