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Carpino (carpinus betulus,orientalis,ostrya carpinifolia)
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Carpino (carpinus betulus,orientalis,ostrya carpinifolia)
Carpino (carpinus betulus,orientalis,ostrya carpinifolia)
Albero dalla scarsa longevità,tipico dei boschi decidui di collina e al settentrione è possibile trovarlo anche nei residui delle foreste planiziali,abbastanza comune come pianta,il carpino bianco fa parte della famiglia delle betulacee mentre quello nero è affine al genere ostrya, pur somigliandosi è molto facile riconoscerli anche in giovane età per il colore e la conformazione della corteccia, che nel betulus è grigia e liscia mentre in quello nero e scura e rugosa,anche il portamento da adulto è molto diverso seppur simile nelle due essenze il carpino bianco si distingue per le grosse vene linfatiche che partono dalle radici dando un senso di forza e potenza a questi alberi che raggiungono i 20-25 metri di altezza. Il legno particolarmente duro veniva usato per costruire attrezzi,ma soprattutto è utilizzato ancora adesso per farne legna da ardere, essenza molto rustica è usata anche per la forestazione e nei parchi e non raramente per farne delle siepi perché sopporta benissimo le potature oltre a queste specie comuni in Italia ce ne sono alcune che si sono acclimatate come il carpinus orientalis(chiamato anche carpinella), che a differenza dei primi due è un albero più piccolo e spesso cespuglioso e molto facile da bonsaizzare per le sue foglie di piccole dimensioni.
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ESPOSIZIONE
Ama il sole,pur tuttavia anche se esige estati calde,come per tutti i bonsai è conveniente riparare la pianta a mezz’ombra durante le ore più soleggiate
SUBSTRATO
Predilige terreni ben drenanti ma freschi,vivendo in natura sia nei boschi che in terreni ricchi di humus ma non eccessivamente umidi,quindi nella composizione del sub strato si dovrà prestare molta attenzione a questo particolare con l’aggiunta ai componenti come pomice,akadama e ghiaino spaccato di una parte di humus di lombrico e torba
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RINVASO
Essendo una forza della natura sarà cura evitare la saturazione dei vasi con le radici e quindi i rinvasi avranno intervalli di due/tre anni
ANNAFFIATURA
Per un buon sviluppo della massa fogliare e data la grande traspirazione dovuta alla chioma si annaffierà spesso durante tutta l’estate( 2 volte al giorno) aspettando che il terriccio sia abbastanza asciutto,man mano che le temperature scenderanno e le giornate si accorceranno si ridurrà di conseguenza questa operazione,evitare assolutamente i ristagni d’acqua e nebulizzare la chioma durante le ore fresche
CONCIMAZIONE
Non abbisogna di particolari concimazioni,fatte salve quelle con più azoto in primavera per le piante in formazione e più ricche di potassio durante le concimazioni pre-invernali,si potranno usare chelati di ferro per mantenere vivido il colore verde delle foglie che in questa pianta è particolarmente brillante
POTATURA E PINZATURA
Come accennato è una pianta che sopporta benissimo i tagli e le potature anche drastiche gettando nuovi germogli anche dal legno più maturo,data la forte vigoria sarà opportuno pinzare frequentemente le nuove cacciate per mantenere il disegno di insieme
CURE PARTICOLARI
Saranno rivolte, soprattutto in fase di potatura,alla cura dei tagli che dovranno essere riparati da mastice cicatrizzante in quanto il legno del carpino benché duro è molto soggetto agli attacchi fungini
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FILATURA
Si eseguirà a pianta spoglia indirizzando le gemme alterne verso la direzione voluta prestando cura a levare il filo prima che stringa troppo e rimettendolo eventualmente nel senso inverso
PATOLOGIE
Non presenta particolari problematiche:afidi, cocciniglia e altri parassiti sono raramente presenti ma non ci esimono dallo stare all’erta,come già accennato l’eccessiva umidità potrebbe causare marciumi radicali,piuttosto deleteri per questa specie
[b]
Albero dalla scarsa longevità,tipico dei boschi decidui di collina e al settentrione è possibile trovarlo anche nei residui delle foreste planiziali,abbastanza comune come pianta,il carpino bianco fa parte della famiglia delle betulacee mentre quello nero è affine al genere ostrya, pur somigliandosi è molto facile riconoscerli anche in giovane età per il colore e la conformazione della corteccia, che nel betulus è grigia e liscia mentre in quello nero e scura e rugosa,anche il portamento da adulto è molto diverso seppur simile nelle due essenze il carpino bianco si distingue per le grosse vene linfatiche che partono dalle radici dando un senso di forza e potenza a questi alberi che raggiungono i 20-25 metri di altezza. Il legno particolarmente duro veniva usato per costruire attrezzi,ma soprattutto è utilizzato ancora adesso per farne legna da ardere, essenza molto rustica è usata anche per la forestazione e nei parchi e non raramente per farne delle siepi perché sopporta benissimo le potature oltre a queste specie comuni in Italia ce ne sono alcune che si sono acclimatate come il carpinus orientalis(chiamato anche carpinella), che a differenza dei primi due è un albero più piccolo e spesso cespuglioso e molto facile da bonsaizzare per le sue foglie di piccole dimensioni.
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ESPOSIZIONE
Ama il sole,pur tuttavia anche se esige estati calde,come per tutti i bonsai è conveniente riparare la pianta a mezz’ombra durante le ore più soleggiate
SUBSTRATO
Predilige terreni ben drenanti ma freschi,vivendo in natura sia nei boschi che in terreni ricchi di humus ma non eccessivamente umidi,quindi nella composizione del sub strato si dovrà prestare molta attenzione a questo particolare con l’aggiunta ai componenti come pomice,akadama e ghiaino spaccato di una parte di humus di lombrico e torba
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RINVASO
Essendo una forza della natura sarà cura evitare la saturazione dei vasi con le radici e quindi i rinvasi avranno intervalli di due/tre anni
ANNAFFIATURA
Per un buon sviluppo della massa fogliare e data la grande traspirazione dovuta alla chioma si annaffierà spesso durante tutta l’estate( 2 volte al giorno) aspettando che il terriccio sia abbastanza asciutto,man mano che le temperature scenderanno e le giornate si accorceranno si ridurrà di conseguenza questa operazione,evitare assolutamente i ristagni d’acqua e nebulizzare la chioma durante le ore fresche
CONCIMAZIONE
Non abbisogna di particolari concimazioni,fatte salve quelle con più azoto in primavera per le piante in formazione e più ricche di potassio durante le concimazioni pre-invernali,si potranno usare chelati di ferro per mantenere vivido il colore verde delle foglie che in questa pianta è particolarmente brillante
POTATURA E PINZATURA
Come accennato è una pianta che sopporta benissimo i tagli e le potature anche drastiche gettando nuovi germogli anche dal legno più maturo,data la forte vigoria sarà opportuno pinzare frequentemente le nuove cacciate per mantenere il disegno di insieme
CURE PARTICOLARI
Saranno rivolte, soprattutto in fase di potatura,alla cura dei tagli che dovranno essere riparati da mastice cicatrizzante in quanto il legno del carpino benché duro è molto soggetto agli attacchi fungini
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FILATURA
Si eseguirà a pianta spoglia indirizzando le gemme alterne verso la direzione voluta prestando cura a levare il filo prima che stringa troppo e rimettendolo eventualmente nel senso inverso
PATOLOGIE
Non presenta particolari problematiche:afidi, cocciniglia e altri parassiti sono raramente presenti ma non ci esimono dallo stare all’erta,come già accennato l’eccessiva umidità potrebbe causare marciumi radicali,piuttosto deleteri per questa specie
[b]
danielo55- Bonsaista esperto
- Messaggi : 2715
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Età : 111
Località : Fogliano-gorizia
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