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araki di pinus sylvestris
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Pagina 1 di 2 • 1, 2
araki di pinus sylvestris
primo post ----prima storia
questa pianta yamadori e stata trapiantata in ciotola nella primavera 2007.
Come non ero solito ninete foto delle piante un pò per pigrizia (e pochi forum)e un pò per scaramanzia.
Il primo anno la pianta passa in completa tranquillità niente concime solo acqua stimolanti (allora andava F66) e il substrato era dato dal 70% agriperlite e 30%pomice media (ora sulle conifere mi sento di consigliare il 70-80% pomice medio grossa e il 20/30 Agriperlite considerando che potrà stare in quel vaso anche 5 anni senza problemi)
Arriva la primavera 2008 e la pianta inizia a germogliare

le candele cominciano ad allungare e l'utilizzo di 2 fili di alluminio ramato mi aiutano ad aprire la vegetazione affinchè tutte le branchie prendano luce.

Come si vede dalla foto gli aghi cortissimi sono quelli che madre natura da dato alla pianta mentre quelli (radi)+ lunghi sono quelli nati durante l'anno in vaso.
Durante tutto il 2008 dopo aver visto che la pianta era partita molto bene inizio da subito a concimarla con organico pelettato e fogliare ogni 15gg (allora utilizzavo il GLUCOS P).
Ciò è stato però un errore dettato dalla mia inesperienza su essenza vetuste come i pini.
Il concime è stato molto gradito dalla pianta ma essendo stato dato troppo presto (da marzo aprile) l'azoto presente ha allungato a dismisura gli aghi e ingrossato molto i rami primari tanto da perdere gran parte delle scaglie esterne della corteccia (che natura a lungo aveva creato).

Gli aghi sono molto lunghi e la pianta sebbene presenti gemme ha un avegetazione poco consona al pino.
Sul ramo di sx si nota tutta la corteccia tolta da sola causa l'eccessivo ingrossamento del ramo.
Si passa al 2009 e visto l'andazzo dell'anno precende non si concima finchè le candele non sono belle allungate e ecco la pianta nella sua integrità a fine maggio




fine primo tempo
questa pianta yamadori e stata trapiantata in ciotola nella primavera 2007.
Come non ero solito ninete foto delle piante un pò per pigrizia (e pochi forum)e un pò per scaramanzia.
Il primo anno la pianta passa in completa tranquillità niente concime solo acqua stimolanti (allora andava F66) e il substrato era dato dal 70% agriperlite e 30%pomice media (ora sulle conifere mi sento di consigliare il 70-80% pomice medio grossa e il 20/30 Agriperlite considerando che potrà stare in quel vaso anche 5 anni senza problemi)
Arriva la primavera 2008 e la pianta inizia a germogliare

le candele cominciano ad allungare e l'utilizzo di 2 fili di alluminio ramato mi aiutano ad aprire la vegetazione affinchè tutte le branchie prendano luce.

Come si vede dalla foto gli aghi cortissimi sono quelli che madre natura da dato alla pianta mentre quelli (radi)+ lunghi sono quelli nati durante l'anno in vaso.
Durante tutto il 2008 dopo aver visto che la pianta era partita molto bene inizio da subito a concimarla con organico pelettato e fogliare ogni 15gg (allora utilizzavo il GLUCOS P).
Ciò è stato però un errore dettato dalla mia inesperienza su essenza vetuste come i pini.
Il concime è stato molto gradito dalla pianta ma essendo stato dato troppo presto (da marzo aprile) l'azoto presente ha allungato a dismisura gli aghi e ingrossato molto i rami primari tanto da perdere gran parte delle scaglie esterne della corteccia (che natura a lungo aveva creato).

Gli aghi sono molto lunghi e la pianta sebbene presenti gemme ha un avegetazione poco consona al pino.
Sul ramo di sx si nota tutta la corteccia tolta da sola causa l'eccessivo ingrossamento del ramo.
Si passa al 2009 e visto l'andazzo dell'anno precende non si concima finchè le candele non sono belle allungate e ecco la pianta nella sua integrità a fine maggio




fine primo tempo

Ultima modifica di Maurizio il Gio 24 Nov 2011, 16:09 - modificato 1 volta.
Maurizio- Bonsaista esperto
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Località : Grancona Vicenza
Re: araki di pinus sylvestris
Così, senza pensarci tanto, dovrebbe venirci fuori un bunjin con i controfiocchi.
Sbaglio?
Sbaglio?
Re: araki di pinus sylvestris
Oooooooo... Intanto vedo già che hai la nomina di bonsaista esperto sotto al nome e concordo con Giancarlo per la nomina.
Tornando alla pianta , vai con il secondo tempo !!!
E bravo per aver scritto le tue esperienze fatte negli anni con la concimazione
Tornando alla pianta , vai con il secondo tempo !!!
E bravo per aver scritto le tue esperienze fatte negli anni con la concimazione

davide- Istruttore UBI
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Data d'iscrizione : 30.04.11
Età : 44
Località : Casaleone
Re: araki di pinus sylvestris
Ciao Maurizio
.....sei ancora a tavola
.Dai !!!!!! non tenerci sulle spine...





TonyZ- Bonsaista esperto
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Età : 50
Località : Carignano (TO)
Re: araki di pinus sylvestris
Sono proprio contento, Maurizio ha esordito con uno dei suoi post, preciso, dettagliato e chiaro (e non lo dico per fare sviolinate....non ne ho bisogno
, ma perche' lo penso davvero....
Visto che si e' fermato do' un consiglio ai meno esperti.....provate ad immaginare come continuera' la lavorazione della pianta....sicuramente sbaglierete....ma sbagliando si impara....
Resto in attesa anche io di vedere il proseguimento della lavorazione.....
P.s. Qualificarlo come Bonsaista esperto era il minimo che potessi fare.....

Visto che si e' fermato do' un consiglio ai meno esperti.....provate ad immaginare come continuera' la lavorazione della pianta....sicuramente sbaglierete....ma sbagliando si impara....

Resto in attesa anche io di vedere il proseguimento della lavorazione.....

P.s. Qualificarlo come Bonsaista esperto era il minimo che potessi fare.....

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giancarlo- .
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Età : 66
Località : Boffalora d'Adda - Lodi
Re: araki di pinus sylvestris
ke belli questi post dove si raccontana la storia della pianta e i vari passaggi!!!! molto interessanti!!!!!! xò anche io sono curioso...
mauriziooooooo???!!!! stiamo aspettandoooooo!!!
mauriziooooooo???!!!! stiamo aspettandoooooo!!!



Enriz- Utente medio
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Data d'iscrizione : 20.02.11
Età : 33
Re: araki di pinus sylvestris
Scusate l'attesa ma purtroppo la famiglia alla sera ha avuto la priorità e la stanchezza ha fatto il resto.
allora si continua...
si arriva a metà gennaio 2010 e la pianta durante il 2009 ha lavorato bene e le gemme ne sono la testimonianza


come si nota meglio dalla 1° foto la gemma in apice è molto + grande di quelle prodotte addietro e anche qua c'è stato un mio errore durante l'inizio autunno 2009: si doveva selezionare le gemme.
Pensavo che si sarebbero apete tutte ma cosi non è stato troppe gemme vanno in competizione tra loro e la pianta in autamatico ne elimina.
Se in apice vi sono 2-3 gemme è una e molto grande va volta per poter equilibrare la crescita ed spronare ad aprire +indietro. Il silvestre da quel che ho notato è molto + pigro del pino nero ad arretrare.

altra foto che ritrae l'aumento errato del tronco con statto della corteccia (che in futuro riformerà).
Si arriva a marzo 2010 e visto che il terriccio non è il max per la coltivazione della pianta di passa al rinvaso eleminando i resti del vecchio terreno (pochi considerando che è nata su roccia) controllando se vi sono radici morte da tagliare e/o accorciare.




il rinvaso serve sopratutto a togliere tutta l'agriperlite e si passa a pomice di grana medio grossa con l'aggiunta di carbone per il ph oltre che riporre la pianta su una ciotola più piccola al fine d'educare la pianta al vaso.
Niente concime per tutta la primavera se non fogliare PK ogni 15gg e fitostimolanti a livello radicale tipo radifarm e acidi umici per far superare al meglio lo stress del rinvaso che sulle conifere + piùdifficile dafar digeriere che alle latifoglie.
Si arriva ad giugno 2010


la pianta fa "marcia indietro" per quanto riguarda gli aghi.
Come si nota le nuove candele hanno aperto ma non hanno allungato essendo state concimate senza azoto e il PK (20-30)le ha rese turgide e sane. Da ora posso passare al pelettato organico (io utilizzo siforga e/O il conavit per agricoltura ma uno vale l'altro basta sia bilanciato).
allora si continua...
si arriva a metà gennaio 2010 e la pianta durante il 2009 ha lavorato bene e le gemme ne sono la testimonianza


come si nota meglio dalla 1° foto la gemma in apice è molto + grande di quelle prodotte addietro e anche qua c'è stato un mio errore durante l'inizio autunno 2009: si doveva selezionare le gemme.
Pensavo che si sarebbero apete tutte ma cosi non è stato troppe gemme vanno in competizione tra loro e la pianta in autamatico ne elimina.
Se in apice vi sono 2-3 gemme è una e molto grande va volta per poter equilibrare la crescita ed spronare ad aprire +indietro. Il silvestre da quel che ho notato è molto + pigro del pino nero ad arretrare.

altra foto che ritrae l'aumento errato del tronco con statto della corteccia (che in futuro riformerà).
Si arriva a marzo 2010 e visto che il terriccio non è il max per la coltivazione della pianta di passa al rinvaso eleminando i resti del vecchio terreno (pochi considerando che è nata su roccia) controllando se vi sono radici morte da tagliare e/o accorciare.




il rinvaso serve sopratutto a togliere tutta l'agriperlite e si passa a pomice di grana medio grossa con l'aggiunta di carbone per il ph oltre che riporre la pianta su una ciotola più piccola al fine d'educare la pianta al vaso.
Niente concime per tutta la primavera se non fogliare PK ogni 15gg e fitostimolanti a livello radicale tipo radifarm e acidi umici per far superare al meglio lo stress del rinvaso che sulle conifere + piùdifficile dafar digeriere che alle latifoglie.
Si arriva ad giugno 2010


la pianta fa "marcia indietro" per quanto riguarda gli aghi.
Come si nota le nuove candele hanno aperto ma non hanno allungato essendo state concimate senza azoto e il PK (20-30)le ha rese turgide e sane. Da ora posso passare al pelettato organico (io utilizzo siforga e/O il conavit per agricoltura ma uno vale l'altro basta sia bilanciato).
Maurizio- Bonsaista esperto
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Data d'iscrizione : 20.10.11
Età : 48
Località : Grancona Vicenza
Re: araki di pinus sylvestris
luglio 2010

ad fine agosto si passa alla pulizia degli aghi tramite strappo visto che la pianta ha finito il suo ciclo vegetativo.

Prima della pulizia


Dopo la pulizia

la metà di sx fatta (circa 1ora )e la dx da fare

quanta roba!


ad fine agosto si passa alla pulizia degli aghi tramite strappo visto che la pianta ha finito il suo ciclo vegetativo.

Prima della pulizia


Dopo la pulizia

la metà di sx fatta (circa 1ora )e la dx da fare

quanta roba!

Maurizio- Bonsaista esperto
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Data d'iscrizione : 20.10.11
Età : 48
Località : Grancona Vicenza
Re: araki di pinus sylvestris
Si arriva a settembre e scatto delle foto tanto per capire lo stato della pianta







Eccetto qualche rametto che è debole che andrà tolto durante l'inverno la vegetazione è compatta omogenea e la pianta per me è in ottima salute perciò bisogna pensare come fare il 1° step durante l'inverno







Eccetto qualche rametto che è debole che andrà tolto durante l'inverno la vegetazione è compatta omogenea e la pianta per me è in ottima salute perciò bisogna pensare come fare il 1° step durante l'inverno

Maurizio- Bonsaista esperto
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Re: araki di pinus sylvestris
ottimo tutto lo step per riprendere il vigore della piantuzza
fondamentale
per poter proseguire i lavori di piegatura , che credo adotterai per riconfigurare la chioma e dare un buon disegno al Tuo pino.
condivido il tuo dire sulla concimazione dopo l'apertura delle gemme per non avere troppa spinta e allunghi non congeniali al disegno, sopratutto su piante che non necessitano crescite per raccordare o allungare la vegetazione in esterno, come la tua
aspetto di vedere ulteriori sviluppi .....
ciao Maurizio.

per poter proseguire i lavori di piegatura , che credo adotterai per riconfigurare la chioma e dare un buon disegno al Tuo pino.
condivido il tuo dire sulla concimazione dopo l'apertura delle gemme per non avere troppa spinta e allunghi non congeniali al disegno, sopratutto su piante che non necessitano crescite per raccordare o allungare la vegetazione in esterno, come la tua
aspetto di vedere ulteriori sviluppi .....
ciao Maurizio.

Bonsaicaffe- Bonsaista esperto
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Re: araki di pinus sylvestris
Fino ad ora una spiegazione davvero esemplare....e anche io sono incuriosito dall'ulteriore evoluzione della pianta.....quindi aspetto di vederne gli sviluppi futuri.....


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Re: araki di pinus sylvestris
L'importanza del bonsai viene data dal tempo: il tempo è dettato dalla pianta ossia piante uguali hanno tempi diversi di ripresa e quindi di salute ma se noi riusciamo a dare loro il max al fine d'avere un materiale in ottima salute risulta molto + semplice con esso poter creare a trasformare questo essere in bonsai.
Il bonsai per mio modo di vedere è 70%estro,arte e 30% coltivazione.
Molti di voi vedono in questa pianta un litterati ma per come piace a me il silvestre preferisco una pianta compatta e dai caretteri maschili e quindi a gennaio 2011 si procede








preparato il tutto di procede alla piega con una torsione del ramo o tronco di 60° in senso orario per poter meglio disporre i rami in futuro.

a lavoro finito ecco la pianta:




Il bonsai per mio modo di vedere è 70%estro,arte e 30% coltivazione.
Molti di voi vedono in questa pianta un litterati ma per come piace a me il silvestre preferisco una pianta compatta e dai caretteri maschili e quindi a gennaio 2011 si procede








preparato il tutto di procede alla piega con una torsione del ramo o tronco di 60° in senso orario per poter meglio disporre i rami in futuro.

a lavoro finito ecco la pianta:




Maurizio- Bonsaista esperto
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Re: araki di pinus sylvestris
[quota]-Maurizio scrive --- ma per come piace a me il silvestre preferisco una pianta compatta e dai caretteri maschili [quota]
condivido per questa pianta l'impostazione, un forte carattere che si addice ad un pino.
vediamo il seguito

sei peggio di una bella donna , faccela vede, faccela t...a ,
la pianta cos'hai capito....
condivido per questa pianta l'impostazione, un forte carattere che si addice ad un pino.
vediamo il seguito


sei peggio di una bella donna , faccela vede, faccela t...a ,



la pianta cos'hai capito....




Bonsaicaffe- Bonsaista esperto
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Re: araki di pinus sylvestris
Compimenti Maurizio
.... seguo il post come una serie tv ahahah ora aspetto la prossima puntata... su.. su...

iker- Utente normale
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Re: araki di pinus sylvestris
il 2011 passa con il solito iter di coltivazione con concimazioni PK fino a maggio poi pelettato fino a settembre e si nuovo solo PK con pulizia aghi nella 2° metà d'agosto e selezione gemme a settembre togliendo quei rami deboli o senza gemme (tanto lo farebbe la pianta l'anno seguente).
Si arriva a novembre e durante uno work-shop assieme a Davide ed altri sotto la visione del nostro istruttore
si esegue il 2° step

si toglie il ramo che aveva una curva a proboscide e si fila tutto il ramo basso lasciando quello alto di scorta

non si è voluto definire bene tutti i palche non essendo in demo o altro e sopratutto lasciando spazi affinche la luce passando crei nuove gemme durante il 2012

a casa a prendersi gli ultimi sprazi di sole autunnale

Attualmente quel jin serve come appendice per i tiranti e in futuro sarà sostituito da uno nuovo innestato oppure completamente tolto se la pianta non lo richiede.
Si arriva a novembre e durante uno work-shop assieme a Davide ed altri sotto la visione del nostro istruttore
si esegue il 2° step

si toglie il ramo che aveva una curva a proboscide e si fila tutto il ramo basso lasciando quello alto di scorta

non si è voluto definire bene tutti i palche non essendo in demo o altro e sopratutto lasciando spazi affinche la luce passando crei nuove gemme durante il 2012

a casa a prendersi gli ultimi sprazi di sole autunnale

Attualmente quel jin serve come appendice per i tiranti e in futuro sarà sostituito da uno nuovo innestato oppure completamente tolto se la pianta non lo richiede.
Maurizio- Bonsaista esperto
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Re: araki di pinus sylvestris
bene condivido come sempre un passo alla volta , in primis la piantuzza poi il seguo della lavorazione.
ottimo Maurizio , bel lavoro fin'ora ...
ciao
ottimo Maurizio , bel lavoro fin'ora ...

ciao


Bonsaicaffe- Bonsaista esperto
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Età : 59
Località : Brescia
Re: araki di pinus sylvestris
Ed ecco il "nuovo" bonsai :la pianta si è trasformata.
Tutto impeccabile Maurizio..un bel lavoro,che dire......

Tutto impeccabile Maurizio..un bel lavoro,che dire......




TonyZ- Bonsaista esperto
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Età : 50
Località : Carignano (TO)
Re: araki di pinus sylvestris
Ha ragione Tony.....tutto impeccabile e fatto a ragion veduta, mi piace anche il fatto che non lo hai trattato come se facessi una demo....e quindi la pianta avra' il suo tempo per maturare bene e definitivamente senza giri strani dei rami ma aspettando i nuovi getti che fara'....
Lavorare con metodo ripaga sempre il bonsaista.....che dire grazie Maurizio hai portato un grande contributo subito al tuo ersordio....il forum crescera' ancor piu' rapidamente in qualita' grazie a questo bellissimo post....
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giancarlo- .
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Località : Boffalora d'Adda - Lodi
Re: araki di pinus sylvestris
quoto i complimenti sopra, ci hai dato un riferimento su come proccedere con le tempistiche e anche molte nozioni importanti sui silvestri ( concimazioni, rametti deboli/da eliminare, ecc)
anche la lavorazione e l'impostazione mi è piaciuta molto!!!!
ottimo post
ne aspettiamo degli altri!! emm.. ho visto ke in questa foto c'è un altro pinuzzo
eh eh eh

ovviamente scherzo!!!!
ancora complimenti, aspettiamo già gli aggiornamenti

anche la lavorazione e l'impostazione mi è piaciuta molto!!!!
ottimo post





ovviamente scherzo!!!!



ancora complimenti, aspettiamo già gli aggiornamenti


Enriz- Utente medio
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Data d'iscrizione : 20.02.11
Età : 33
Re: araki di pinus sylvestris
Ringrazio tutti per le lodi date (non a caso è il nome del forum
) ma il mio intento più che l'evoluzione del pino è stato riportare la mia personale esperienza su questa pino ,descivendo gli errori che sono stati commessi.
Poi ogni persona in base al luogo e alle proprie abitubini dovrà trovare la "via" migliore per coltivare al meglio questa essenza.
In futuro se vi saranno nuovi sviluppi vedremo di affrontarli assieme.
Buon bonsai

Poi ogni persona in base al luogo e alle proprie abitubini dovrà trovare la "via" migliore per coltivare al meglio questa essenza.
In futuro se vi saranno nuovi sviluppi vedremo di affrontarli assieme.
Buon bonsai
Maurizio- Bonsaista esperto
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Data d'iscrizione : 20.10.11
Età : 48
Località : Grancona Vicenza
Re: araki di pinus sylvestris
Maurizio ha scritto:Ringrazio tutti per le lodi date (non a caso è il nome del forum) ma il mio intento più che l'evoluzione del pino è stato riportare la mia personale esperienza su questa pino ,descivendo gli errori che sono stati commessi.
Poi ogni persona in base al luogo e alle proprie abitubini dovrà trovare la "via" migliore per coltivare al meglio questa essenza.
In futuro se vi saranno nuovi sviluppi vedremo di affrontarli assieme.
Buon bonsai
Io credo che le Lodi (aridaje..sempre Lodi c'e' di mezzo....

Aspettiamo fiduciosi ogni altro aggiornamento o consiglio tu vorrai dare a beneficio di altri che conoscono poco questa essenza..(me compreso..)

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Re: araki di pinus sylvestris
Enriz ha scritto:
emm.. ho visto ke in questa foto c'è un altro pinuzzoeh eh eh
![]()
![]()
quel pinetto è un nero austriaco e si trovava li perchè appena trapiantato.
A gennaio in piena stasi devo metterci mano e tagliare un ramo che non serve quindi vedremo di annalizare i punti di quest'altra pianta
Maurizio- Bonsaista esperto
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Re: araki di pinus sylvestris
iker ha scritto:Compimenti Maurizio.... seguo il post come una serie tv ahahah ora aspetto la prossima puntata... su.. su...
condivido appieno la tua idea (serie puntate in tv )

folletto- Utente medio
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Maurizio- Bonsaista esperto
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